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La cantinetta “stellata” by Marta


di NewNovellino
28.02.2019    |    9.635    |    1 9.6
"85 di altezza e la tartaruga che mi piace tanto baciare..."
È quasi sera e mi preparo ad uscire con Mauro che mi ha invitato ad una cenetta romantica in un ristorante molto elegante. Doccia profumata per rilassami, patatina esclusivamente liscia come piace a lui e crema setola e Chanel N*5 , il suo profumo preferito. Si, lui mi piace, ci vediamo ogni tanto e ci sa fare quindi voglio accontentarlo. Scelgo un vestito azzurro, molto scollato, lungo fino ai piedi ma con un spacco laterale che arriva fino a metà coscia, reggiseno in pizzo bianco. Sarebbe meglio senza intimo ma forse un po’ troppo spinto quindi il perizoma facile da agirare è la scelta migliore, sandaletto nero con tacco alto e capelli raccolti danno un tocco di eleganza, insieme alla collana che scende in mezzo al seno e lo scialle sulle spalle per concludere.
Ha appena suonato ed io scendo in fretta.
“Ciao” mi accoglie fuori dalla porta con una rosa e baciandomi sulla guancia.
“Hai messo il mio profumo preferito, sai che mi fa impazzire” continua sorridendo.
“Waw come sei carino” aggiungo io, se in effetti lui è sempre perfetto. Fa il dirigente di un’azienda, sempre impeccabile in giacca e cravatta, anche se oggi non l’ha messa, educato, gentile, elegante ma anche un bel torero. La parte che mi piace di lui è la...lingua, ma ve lo raccentoro in seguito...occhi verdi, capelli corti e un po’ di barba che ti graffia al momento giusto, 1.85 di altezza e la tartaruga che mi piace tanto baciare.
“Oggi ti porto in un bel ristorante importante, di un amico” dice aprendomi la portiera della sua auto sportiva, ed in effetti arriviamo in uno dei più rinnomati della città. Ci attende Alberto, il direttore nonché uno dei suoi migliori amici, che ci fa accomodare e che io conosco di vista.
Iniziamo a cenare, il locale non è molto pieno e riusciamo a fare un po’ di chiacchiere con Alberto, anche lui un bel ragazzo sulla quarantina, alto, moro robusto, piacevole nel parlare e molto simpatico.
Passiamo una bella serata tra le varie portate ed un Riesling magnifico, che inizia a farci sciogliere e riscaldate un pochettino.
“Noi abbiamo condiviso un sacco di cose” dice Mauro ad un certo punto.
“Beh si ci siamo divertiti un sacco” continua Alberto
“Credo che le cose più belle si facciano in condivisione” aggiungo stando al loro gioco che, colpa anche del vino, inizia ad intrigarmi. In mezzo alle varie battute e non, Mauro mi sfiora sotto il tavolo e vi immaginate il livello dell’eccitazione che mi avvolge.
Finito anche il dolce e quasi la serata, Alberto arriva deciso per farci alzare.
“Allora, abbiamo concluso con la cena, ma per farvi bere ancora qualcosa e farvi stare un po’ tranquilli, vi porto in un posto segreto” dice lui. Allora lo seguiamo e scendendo da una scala piccola e stretta arriviamo nella “cantinetta”.
“Waw che bel posto” dico io.
“Questa è la nostra chicca” dice Alberto. “ La nostra cantinetta dei vini con un solo tavolo dove mangiano solo le persone riservate, il tavolo non è molto grande ma robusto, siete circondati dai migliori vini del locale e vi ho lasciato una bottiglia di champagne Krug rosè da potervi godere in tranquillità.”
“Grazie amico mio” dice Mauro molto soddisfatto “Se finisci in fretta, raggiungici con un calice, così condividiamo anche questo momento.”
“Si, certo ti aspettiamo, le cose belle vanno condivise” aggiungo io.
Intanto il direttore se ne va e noi iniziamo ad aprire la bottiglia, e goderci il posto magnifico illuminato da piccole candele sparse. Dovrebbe essere un posto fresco, ma con Mauro vicino mi sento sempre più calda, sopratutto quando inizia a baciarmi, asfiorarmi e stringermi tra le sue braccia. Adoro i suoi baci sul collo, vicino al loro dell’orecchio e quando scende verso il seno, la mano passa dallo spacco arrivando in mezzo alle mie coscie fino a sfiorarmi la passera e spostando il perizoma inizia ad accarezzarmi delicatamente. Sono tuta bagnata e per eccitarmi ancora di più mi infila un dito nella figa masturbandomi dolcemente. Avrei voglia di scoparlo ma non so se è quanto possiamo ancora stare qui, ma almeno voglio sentire il suo bel cazzo, quindi spostandolo un po’ inizio a baciarlo io e accarezzandoli il pene lo tiro fuori dalla zip, lo smanetto per poi prenderlo in bocca.
“Eccomi ragazzi” Grida Alberto scendendo dalle scale ed io non sapendo cosa fare mi aggiusto solo un po’ e ridendo attendo che arrivi verso di noi.
“Ho chiuso tutto e ho portato il calice, mi sono perso qualcosa?!” dice lui.
“Niente” risponde Mauro ridendo “Stavo solo provando a risistemarmi” continua facendo vedere che aveva il cazzo fuori dai pantaloni. Scoppiamo tutti a ridere.
“Può condividere con noi questo momento” chiede Mauro guardandomi negli occhi.
“Condividere è bello, divertente ed eccitante, riuscite a stare al mio passo, voi due?!” Rispondo alzandomi in piedi.
I due mastini si guardano e la prendono come una sfida. Mauro ha già il cazzo fuori e lo prendo in mano mentre si spoglia, Alberto mi bacia e mi spoglia delicatamente, togliendomi anche il reggiseno e buttandomi sul tavolo. Ai miei piedi Mauro nudo, comincia a baciarmi dai piedi fino a salire in mezzo alle coscie, togliendomi il perizoma e iniziando a leccarmi la figa. Alberto mi versa dello champagne in bocca che faccio scorrere in mezzo alle tette fino a scendere sulla patata.
“Hai mai leccato una figa allo champagne Mauro?” chiedo io “spero che tu la sappia apprezzare”. E con quella lingua lunga di cui vi parlavo, mi avvolge e mi lecca e mi spennella il clitoride in modo pazzesco. Alberto mentre si spoglia mi butta ancora dello champagne sulle tette e comincia a leccarle. Mi allungo sul tavolo, distesa per godermi la lingua di Mauro, mentre dalla parte opposta c’è finalmente un nuovo cazzo. Alberto ha un bel manganello, grosso, robusto e tenendomi dalla testa me lo infila in bocca e dopo, lasciandomi scorrere la testa all’indietro me lo infila da sopra quasi arrivando in gola. È orgasmo puro il sangue che va al cervello, mentre la bocca viene riempita da un bel cazzone, il clitoride e schiacciato e massaggiato da una lingua potente e tre dita che mi aprono la figa fino a farmi spruzzare di piacere...
Adesso però ho voglia di essere trivella e Mauro mentre mi butta ancora dello champagne sulla figa inizia a trapanarmi brutalmente che faccio fatica anche a prendere il cazzo in bocca. Le mie gambe aperte sono sulle sue spalle ed i colpi sono decisi e profondi tant’è che vengo schiaffeggiata dal cazzo di Alberto perché non riesco a farlo godere, quindi decido di mettermi a pecorina distesa sul tavolo ma stavolta a scoparmi è Alberto che ha un cazzo larghissimo che mi apre ancor di più, mentre dall’altra parte spompino il mio adorato Mauro.
Sto godendo, mi sto divertendo con questi due mastini che mi girano e mi rivoltano come un calzino, ma per provare ancora più piacere devono sfondami per bene.
Sdraio Mauro sul tavolo e mi metto sopra di lui e appoggiandomi con la schiena sul suo petto prendo il suo cazzo e lo appoggio sul mio bucchetto del culo che non vede l’ora di accoglierlo. Con movimenti circolari e spingendo piano piano lo faccio entrare, di più di più sempre più dentro. Davanti a noi, Alberto se lo smanetta e aspettando il momento giusto mi penetra alzandomi i pedi per aria. Che goduria due cazzi dentro di me, penetrazioni profonde e colpi che mi sfondano l’ano e la figa, mi rigirano con forza perché anche Alberto mi vuole inculare, ma il suo cazzo grosso fa fatica ad entrare, ci prova sputandomi sul buco del culo, poi con 3 dita per aprimi ed infine con dopo avermi schiafeggiato per la rabbia mi sfonda con un colpo che mi fa gridare e godere allo stesso tempo.
“Siiiii” grido soddisfatta e assatanta. “Ancora” e loro mi trivellano senza stancarsi. Parecchi minuti di esatasi continuano finché Mauro non vuole venire.
“Aspetta, vienimi in bocca per favore” gli dico io. E lui si alza e si mette in ginocchio sul tavolo, mentre Alberto sale sul tavolo anche lui e mettendomi a pecorina mi incula stanno in piedi.
“ Eccomi” grida Mauro e mi riempie la bocca di sborra e non faccio scappare neanche una goccia, ripulendolo per bene. Alberto inizia a stancarsi ma non rinuncio facilmente ad un cazzo così vigoroso così lo sdraio sul tavolo e inizio a cavalcarlo prima soddisfandomi la passera e poi facendomi sfondare il culo.
Alberto vuole venire anche lui quindi mettendomi in ginocchio davanti a lui lo spompino finché non mi schizza prepotentemente in faccia, in bocca, sulle tette esausto.
“Grazie, mi passate un bicchiere di champagne, avrei un po’ di sete” mi rivolgo verso di loro. Ne arriva subito uno e prendendo la sperma rimastami addosso la verso nel bicchiere, la giro per farla ammalgamare e poi mi gusto tutto il nettare degli dei...
“Mica posso sprecarlo” guardo soddisfatta verso di loro, che sorridono e quasi vorrebbero ricominciare..
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