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Prime Esperienze

"Amore, ti racconto cos'ho fatto da ragazzina su quel bus"


di Fidanzati30
19.10.2018    |    30.994    |    31 9.7
"Con Yuri solitamente non parlavo molto, ma dopo quella confidenza non riuscivo più a guardarlo con gli stessi occhi, finendo così per parlarci ancora meno..."
"Lo sai amore?Mi hai davvero sorpresa quando mi sono ritrovata sulla nostra pagina il racconto - No Andrea, Mamma ora non può (Si sta facendo inculare)- ; in esso raccontavi la tua prima esperienza nel mondo swinger e, con sorpresa finale, praticamente confessavi che quella era stata la tua prima volta in assoluto.
Nel leggerlo dentro di me si sono sovrapposte una serie indefinita di emozioni; alcune delle quali contrastanti tra loro.
Non posso certo nascondere una grandissima eccitazione nel leggere dettagli che non mi avevi mai raccontato di persona così bene; eri stato un pò vago nel parlarmi della tua prima volta, mentre vedo che qui ti lasci andare in scrupolose descrizioni.
L hai fatto bene; mi sembrava proprio di essere li a guardarti mentre la scopavi a dovere da dietro davanti al marito.
Non ho saputo trattenermi, ma questo tu già lo sai; mentre lo leggevo la mia mano è scesa da sola verso la mia patatina vogliosa; era già bagnata. L'ho toccata come fai sempre tu..all'inizio dolcemente: mi sono passata le dita tra le labbra umide....poi pian piano intorno al clitoride, senza toccarlo subito; mi sono goduta gli intensi istanti di piacere prima di giocarci direttamente; nel mentre i miei occhi scorrevano via via le parole del racconto.
Il primo orgasmo è stato potente; la cosa bella è che sono venuta tanto senza nemmeno penetrarmi. Poi l ho fatto, con due dita; ero bagnatissima..e calda..molto calda.
Il racconto entrava nel vivo e la mia eccitazione nell'immaginarti da ragazzo ventenne,timido,eccitato, con "quella" che te lo succhiava e ti faceva gemere come un porcello, saliva a dismisura.
Iniziarono i primi scrosci di piacere; quelli che ti fanno tanto impazzire; non mi volevo fermare, ero in balìa del tuo racconto e della mia immaginazione che mi portava lì in quella stanza, con voi a toccarmi nel vedervi godere.
Fu a quel punto che qualcosa cambiò; mentre proseguivo la lettura, e ti immaginavo scoparla con quella voglia, quel desiderio, rappresentando lei per te un'ulteriore fantasia, più che una semplice scopata, mi sentii pervadere da dentro da un senso crescente di rabbia; il sangue mi ribolliva, il battito aumentava...
Ebbene sì! Ero gelosa, ma al contempo la cosa mi eccitava, tanto che non riuscivo a fermarmi; ora mi penetravo con più forza,facendomi quasi male,ma nonostante la rabbia godevo ancora. Anzi; godevo di più. Una strana sensazione, che non avevo mai provato prima..
Era come se io fossi vicino a te; arrabbiata perchè ti stavi scopando qualche tipa che ti piaceva troppo, ma impedita al tempo stesso nel raggiungerti (e darti una tirata di orecchie) dal fatto che un bel cazzone mi stesse scopando a mia volta.
Quando infine lessi che le sei venuto nel culetto, la mia sensazione di godimento/gelosia ha raggiunto l'apice; sono esplosa in un potentissimo squirt che dalla posizione in cui ero mi ha fatto allagare scrivania, tastiera e pure un pò dello schermo. Incredibile!
Ancora non riesco a capire come sei riuscito a farmi vivere quello che ho provato, ma lo so che l'hai fatto apposta; tutti quei dettagli, il fatto di averlo scritto senza dirmi nulla per farmi la sorpresa...Oramai ti conosco.
Non potevi certo sapere fin dove mi sarei spinta con i miei orgasmi, ma mi conosci, e sapevi che avrei goduto; e pure tanto.
Ebbene; oggi tocca a me; so che le mie prime esperienze ti fanno impazzire per cui mi "vendicherò" raccontandoti dettagliatamente il mio primo pompino.
Mancavano pochi giorni al mio quindicesimo compleanno;era un Novembre strano; le giornate erano bigie, ma per nulla piovose. Un forte vento spirava dalle montagne, e lasciava intendere che di lì a poco sarebbe arrivato il Grande Freddo.
Io non ero la ragazza che conoscevi adesso; vestita a dir poco casual, felpe e jeans; giusto qualche gonnellina ogni tanto rigorosamente accompagnata da dei fuseaux neri per non lasciar intravedere troppo.
Non ero per nulla sicura di me; poco slanciata, non ancora formata. Non mi sentivo alla pari di certe mie amiche. Ero timida, e introversa; maledettamente introversa.
Vivevo in un paesino piccolo, si sapeva tutto di tutti. Le mie esperienze sessuali erano a zero, e il poco che sapevo in materia di ragazzi lo avevo sentito dalle mie amiche; in particolar modo da Francesca. Ci confidavamo tutto. E da quello che mi aveva detto risultò che Manuela,un'altra nostra amica (diciamo la fighetta della classe),aveva fatto una sega a Yuri,un ragazzo che frequentava la nostra stessa scuola, ma di 2 anni più grande,e le aveva rivelato che ce l'aveva davvero grosso, anche se non era riuscito a farlo venire.
Con Yuri solitamente non parlavo molto, ma dopo quella confidenza non riuscivo più a guardarlo con gli stessi occhi, finendo così per parlarci ancora meno.
Ora me lo immaginavo sempre con quel cazzo enorme che gli usciva dai pantaloni; duro, dritto,scappellato. Che aspettava solo di essere succhiato.
Sovrapponevo involontariamente il suo viso sul corpo di attori porno che sbirciavo nella cassetta del ripostiglio dello zio e la mia voglia saliva. Mi bagnavo.In quel periodo diventò il protagonista di tutte le mie fantasie sessuali, e mi toccai più volte pensando a lui.
Non ce la facevo più; molte volte lo seguivo; andavo dove sapevo che lui c'era, facevo il suo stesso percorso e prendevo lo stesso bus, ma ero troppo timida. Anche se lo incrociavo non riuscivo mai a parlargli.
Fino a quel fatidico giorno; stavo rientrando in paese da casa degli zii;un tragitto lungo; per cui presi il Bus. Era uno di quei vecchi bus Fiat, che solitamente si usavano per le gite. Lunghi, a file di due sedili da cima a fondo.
Il bus era praticamente vuoto; c'erano solo 2 signore davanti; io mi accomodai in fondo; nascosta. Volevo stare per i fatti miei, come sempre del resto, ad ascoltare la musica con il mio walkman e a pensare a Yuri e al suo bel cazzone.
Non passarono che pochi minuti di noioso viaggio, che sul bus incredibilmente vedo salire proprio Yuri assieme a Michael un suo compagno di classe.
Si dirigono spediti verso il fondo del bus, accorgendosi solo all'ultimo che io mi trovavo lì.
"Ciao" mi disse sedendosi di lato a distanza di 2 sedili da me.
"Ciao" le risposi trasalendo e credo arrossendo all'istante. Michael invece si sedette 2 file più avanti a giocare con il suo Game Boy.
Yuri tornò a parlarmi del più e del meno. Rispondevo quasi a monosillabi, intontita com'ero dalla situazione, ma riuscii a fargli comunque capire che mi interessava parlare con lui.
L'occhio però continuava a cadermi sul suo pacco, e alla fine lui se ne accorse.
"Cosa guardi?" domandò
"Niente" dissi, girandomi di scatto tutta piena di vergogna.
Si avvicinò ulteriormente e mi disse all'orecchio "Vuoi vederlo?"
Mi girai verso di lui e lo guardai negli occhi senza dir nulla. Ma a lui bastò.
Guardò bene di non essere visto, e passò ad aprirsi la zip abbassando i boxer.
Strabuzzai gli occhi. Era il primo cazzo che vedevo dal vivo;non era come quello degli attori porno che ero solita sbirciare; era bello grosso, non enorme, un pò curvo verso il basso,non scappellato, e aveva un bel pò di peli.Ma nel complesso mi incuriosiva; anzi mi piaceva!
Mi disse "Se lo tocchi diventa ancora più grosso".
Stranamente non esitai.Lo presi in mano.
Era grosso,ma anche caldo;pulsava.
Andai su e giù .La cappella all'inizio faticava ad uscirgli, ma lui corresse la posizione della mia mano e andò meglio. Lo sentivo crescere e indurirsi nella mia mano, e quelle vene che pulsavano mi eccitavano un sacco.Man mano che passavano i minuti mi lasciavo andare sempre più, prendevo sempre più confidenza, e mi eccitavo; sia per quello che stavo facendo, sia per dove lo stavo facendo.
Il rischio di essere beccati da qualcun altro sul bus era davvero alto, e la cosa invece di spaventarmi mi intrigava un sacco. Lo segai più a fondo arrivando a scoprirgli la cappella sempre più. E una volta che fu tutta scoperta...non riuscii a trattenermi.
In un lampo mii chinai per succhiarglielo.
Non so come accadde, mi ritrovai quasi senza pensarci la sua cappellona tra le labbra; era il mio primo pompino.
Lui nemmeno se l'aspettava, credo puntasse a farsi fare solo una sega.
Mi trovai a pensare "Ma che cavolo sto facendo?Sono matta?"
Eppure non riuscivo a staccarmi da quel suo cazzone che tanto avevo sognato.
Continuavo ad andare su e giù con la bocca,come ipnotizzata.
Ora lo sentivo indurirsi e pulsare dentro la mia bocca, e la sensazione era bellissima. In più il sapore mi piaceva, non l' avrei mai pensato.
Lui gemeva, mi borbottava qualcosa sottovoce ma ero troppo indaffarata per sentirlo.
Mi disse di fare più piano, forse gli facevo un pò male, ma poco dopo mi eccitai ancora di più sentendo le sue mani che spingevano in giù la mia testa.
Accompagnava i miei movimenti spingendo con sempre maggiore foga.
Si chinò per dirmi sottovoce che non aveva i fazzoletti e dovevo pensarci io per non sporcare tutto.
Di nuovo non gli risposi, seguitando a succhiare come se per me fosse la cosa più normale di questo mondo. In realtà ero un pò spaventata da quello che stava per accadere.
Avrei dovuto farmi sborrare in bocca?Non ero preparata a questo; e se non riesco e mi va dappertutto? e se mi va in gola?e se non mi piace?In fondo nei porno che avevo visto, si facevano sborrare quasi tutte in viso.
Ma a dire il vero, nonostante tutti questi dubbi non avevo la minima intenzione di dirgli di no;mi piaceva la situazione, ed ero pure curiosa. In fondo..il suo sapore non era niente male.E poi, avrei a dir poco stracciato Manuela, che non era nemmeno riuscita a farlo venire con le mani; io l'avrei fatto con la bocca. Una vera rivincita nei confronti di quella stronzetta che si credeva tutto lei. Ma più di tutto una cosa mi spingeva ad andare avanti; lo scoprì in quel preciso momento ma....mi piaceva troppo succhiare!
Quindi di lì a poco arrivai a scoprire che quando un uomo ti sta spingendo il suo cazzo in gola è perchè sta per sborrare; sentii la sua cappella ingrossarsi all'inverosimile e le sue palle irrigidirsi; dopodichè arrivarono i suoi potenti getti...uno...due...tre...quattro..cinque; la mia bocca era piena, dovetti ingoiare per non sporcare ovunque,e nonostante l' avessi mandata giù un pò me ne ricadde sul suo cazzo ( ora sappiatelo, non succede proprio più :-)....). Lo tenni in bocca mentre lui si contorceva negli ultimi spasmi di piacere. Tirai fuori un fazzoletto di carta per pulire quello che non ero riuscita ad ingoiare e me ne uscii con un a dir poco timido "Buona!" complimentandomi con lui.
Yuri era attonito; non poteva credere che quella ragazzina tutta timida, introversa e seriosa, fosse in realtà la stessa porca che l'aveva appena fatto godere su un autobus con un bellissimo pompino con ingoio. La cosa che non sa era che io ero più stupita ancora di lui.
La scena in realtà non era finita: Michael aveva assistito al gran finale, attratto, o forse richiamato, dagli spasmi sommessi di Yuri, e voleva la sua parte.
Yuri facendogli posto mi incitò "Ora tocca a lui".
Non ero molto attratta da Michael, ma l'esperienza mi era piaciuta, e oltre ad essere lanciata nell'idea di assaggiare un nuovo cazzo, arrivai a sentirmi per la prima volta desiderata; importante per qualcuno che non fosse della mia famiglia o la mia compagna di banco. In più, era bello sapere di poter far impazzire gli uomini, mentre fino ad allora ero stata sempre io a morir dietro a loro. Negli anni poi avrei capito la differenza tra l'essere desiderata e l'essere "usata" ma al momento mi andava bene così: in fondo erano le mie prime esperienze. Fu così che protetta dagli sguardi indiscreti delle persone che seguitavano a salire e scendere da quel bus, mi ritrovai a succhiarlo pure a Michael con Yuri che spiava..
Anche il cazzo di Michael non era male; più "smilzo" di quello di Yuri, aveva meno pelo, venature più piccole, ma una bella cappella che gli restava scoperta e che facevo impazzire con le mie labbra.
Scoprii dai suoi gemiti che aveva dei punti deboli lungo il bordo della cappella, e li sfruttai per farlo sborrare in pochi minuti. Il suo primo getto, potente ma non abbondante (per fortuna) mi andò direttamente in gola, rischiando di farmi soffocare; i seguenti per fortuna riuscii a gestirli. Ingoiai anche a lui, ma mi piacque di meno il sapore; era più amarognolo.
Mi aggiustai i capelli tornando a sfoderare la più timida delle mie espressioni e furono i ragazzi poi a tempestarmi di domande; increduli sul fatto che fosse la mia prima pompa.
Di lì a poco iniziai a prendere un pò più sicurezza in me stessa, anche sul resto della mia vita, e non solo a livello sessuale. Diventai più attiva, più interessata alla vita. Più allegra.
Avevo acquistato consapevolezza, e nessuno sarebbe più riuscito a togliermela.
Ecco amore mio; contento? Ora siamo pari; chissà quante seghe ti sei fatto mentre leggevi e correggevi il mio racconto per poterlo pubblicare sul nostro sito.
Ti è piaciuto il primo pompino della tua porcellina?
Sai, non te l'ho mai detto ma...con il singolo giusto mi piacerebbe farti vivere questa scena; lui farebbe la parte di Yuri, e tu di Michael; anzi meglio ancora, tu potresti fare l'autista del bus, mentre io ti faccio vedere quant'è brava la tua porcellina nello spompinare uno o due bei singoli :-)
Smack! A presto e non segarti troppo.
Ti Amo."

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