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"Buonasera Signorina. Quanto vuole per un pompino?"


di Fidanzati30
14.07.2018    |    23.626    |    22 9.3
"E in quello accadde la cosa più bella della serata; non appena le baciai quel dito lei schizzò per terra..."
..E' così! Non c' è nulla da fare.Il proibito ci attira,ci intriga,ci governa...ci fa impazzire. Risveglia i nostri sensi e le fantasie più recondite; prima o poi ci caschiamo tutti.
Arriviamo a desiderare di fare o di avere ciò che non si può, fregandocene delle conseguenze cui potremmo andare incontro. Che si fottano; il rischio vale la candela. In fondo, diceva Oscar Wilde, "A tutto posso resistere, ma non alle tentazioni".
Poetico,bohemienne, diretto..scontato dite?Forse..Anzi forse no.Più che scontato direi veritiero...talmente veritiero da risultare quasi logico.
Non nascondiamoci dietro ad un dito signori e signore; in tutti noi, seppellito sotto strati di rassicurante pudore, è presente un lato oscuro e animalesco, che reincarna tutte le nostre voglie più profonde e per questo proibite. Esse racchiudono i nostri desideri più inenarrabili, e spesso passiamo la nostra intera esistenza con la paura di riverlarle,anche al nostro stesso partner per paura delle sue reazioni.
Risultato?Non ci sentiremo mai completamente appagati.
Logico, dall’altra parte ci vuole la persona giusta, che sappia ascoltare e capire, e se condiviso..soddisfare, sempre nel pieno rispetto l’un dell’altro.
So già a cosa state pensando; avete letto il titolo e proseguito con l’introduzione; questo Porcello di Fidanzati30 ha convinto la sua diavoletta ad andare a prostitute insieme a lui.
La risposta? “Ni”.
E’ vero, in questo caso l’esperienza con la prostituta potrebbe rappresentare un nuovo lato proibito nell’evoluzione delle nostre avventure erotiche; ma una cosa mi frena maggiormente (oltre al fatto che è illegale).
Ben lungi dal voler fare il solito moralista o buonista, il fatto di andare con una donna per soldi sinceramente non mi attira, ma non lo dico per fare l’ipocrita; io sono un amante del piacere femminile; quello vero, intenso. Quando faccio sesso con una donna il mio primo pensiero è farla godere il più possibile; e più volte possibili. Vuoi per cavalleria, vuoi per orgoglio maschile, o più egoisticamente vuoi per il fatto che per me i gemiti e gli spasmi di vero piacere femminile sono la cosa più eccitante che ci sia, il loro piacere è per me il primo obiettivo ogniqualvolta mi chino tra le cosce di una bella donzella.
Capirete anche voi che quando c’è di mezzo il denaro, il suo non è più vero piacere ma piuttosto un mero “zuccherino” per ripagarci del nostro esborso.
Cos'abbiamo combinato direte voi?Beh, la porcellina ha preso ancora una volta in mano la situazione, riuscendo al contempo a soddisfare le fantasie proibite di entrambi.
La cosa più eccitante fu che improvvisò, senza averla organizzata.
Stavamo tornando da una serata “quasi” tranquilla, quando mi disse di voler andare in un parcheggio per fare car sex. La portai in un posto dove qualche sera prima avevo notato un po’ di sospetto viavai.
Quella sera però c’erano in realtà pochi camion,con le tendine chiuse, e giusto un paio di tipi che giravano in macchina, più timidi che altro, quindi la serata sembrava fiacca.
Ad un tratto la porcellina mi guardò e disse ;” Fammi smontare”.
Fermai la macchina; lei scese. Indossava un top rosso che le copriva anche se di poco le sue belle tettone, una minigonna corta di jeans dalla quale si intravedeva spuntare l’attaccatura delle auto-reggenti nere a rete. La sua silhouette terminava con un bel paio di stivaletti neri in camoscio finemente borchiati. I grandi orecchini tondi che portava e il rossetto di un rosso sgargiante,che faceva pendant con il suo provocante top, le conferivano quell’aria da piccola troietta vogliosa che le stava d’un bene che non si può descrivere.
Scese dalla macchina scosciata e sinuosa,camminando lentamente e sculettando dal parcheggio verso il marciapiede a bordo strada. Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, ipnotizzato da quella sensuale camminata e da quel suo incedere da vera troia.
Solo dopo,mentre cercavo il telefono per scattarle qualche foto, mi cadde l’occhio e scorsi quel filo di seta nero che lei osa chiamare perizoma, riverso sul sedile. La porcellina se l’era tolto e stava girando per strada senza.
Mi venne al volo un’idea e oltre a scattarle qualche foto mi adoperai per inviare qualche messaggio via Whatsapp, ma non appena rialzai lo sguardo notai che una macchina si era fermata proprio di fianco a lei.
La porcellina si avvicinò al vetro abbassato come se fosse da sempre del mestiere; li vidi confabulare per un po’. Ero al tempo stesso preoccupato, ma eccitatissimo.
Ovviamente seppi di questa conversazione solo dopo,e da un lato fu meglio perché…non so quanto avrei resistito se solo fossi stato presente.
Il tipo in macchina,un ragazzo sulla trentina,piacente e per nulla volgare,una volta abbassato il finestrino le disse:
“Buonasera signorina. Quanto vuole per un pompino?”
Lei rispose “Il mio pagamento sarà la tua sborrata!” Poi aggiunse “A patto che lo facciamo nella sua macchina .”
Così dicendo si girò guardando me.
“Ma lui partecipa?”
“No.Lui guarda solo.”
Come potete immaginare pochi minuti dopo la diavoletta era già chinata a succhiare quel cazzo che poi tanto piccolo non era. Se lo gustò appassionatamente scappellandoglielo fino in fondo e gustandosi vogliosa quella bella cappella prominente. Nel farlo si girava a guardarmi, specialmente quando si chinava a prenderglielo in gola fino alle palle. Quando lo faceva lui gemeva …lei mi fissava…e io impazzivo.
Ci mise un bel po’ di passione tanto che pochi minuti dopo il tipo stava già provvedendo al “pagamento” pattuito riversandole una bella quantità di sborra calda su viso e seno.
Si rivestì veloce e una volta finito ci guardò per un attimo come per dire “Tutto ok?vi devo qualcosa?” ma il mio sguardo eccitato, e il viso della porcellina,ancora segnato dai suoi schizzi di sborra, gli fecero immediatamente capire come entrambi fossimo lì per pura passione.
Ringraziò e smontò.
Lei si ripulì il viso; era vogliosa più che mai. Senza dir nulla scese nuovamente dalla macchina, ma non fece in tempo ad arrivare al marciapiede che una voce la richiamò.
“Ciao signorina!”
Si voltò e scorse il viso di un uomo di mezz’età spuntare dal finestrino del suo Tir.
“Perché non Sali qui da me?” Continuò l’uomo.
Lei mi guardò. Le domandai “Ti piace?”
“E’ carino.” Rispose lei.
“E allora cosa aspettiamo?” seguitai
Lei prese e si diresse verso la portiera del Tir con il suo incedere sculettante, valorizzando al massimo l’eccitante suono prodotto dai suoi tacchi sull’asfalto e quando fu sotto il finestrino,il camionista continuò
“Quanto me prendi?”
“Per cosa?” Chiese lei.
“Per un po’ di su e giù.”
Non era certo raffinato come il primo “cliente” ma più che volgare risultò simpatico per cui la troietta non si fermò; stavolta udii benissimo le sue parole. “Il mio pagamento sarà la tua sborrata!”
Lui per un attimo rimase in silenzio incredulo. Poi domandò “Ma anche prima hai fatto così?”
E lei “Certo!Però dev’essere in presenza sua.”
“Ci sto.Salite!”
Aprì la pesante portiera e subito la troietta, non senza fatica per via dei tacchi, salì i gradini per entrare in quel pesante Tir. Nel salire la mini le si alzò completamente lasciando intravedere parte del suo bellissimo culo e la sua fighetta vogliosa: era uno spettacolo.
Io mi attardai un attimo per chiudere bene la macchina e guardare che intorno non vi fosse nessuno, salìì dall’altra portiera per disturbarli il meno possibile.
Ammetto che anche per me non fu facile salire i gradini del Tir con l’asta completamente in tiro ma pian piano vi riuscii.
Entrai e vidi subito che la troietta non aveva perso tempo; i due si erano sistemati sulla brandina della cabina dietro ai sedili e la diavoletta glielo stava già succhiando vogliosa.
Ci rimasi in effetti un po’ male; il tipo ce l’aveva davvero grosso. E una volta eccitato completamente lo si vedeva in tutta la sua potenza, tanto che la porcellina, pur mettendoci il più voglioso degli impegni, non riusciva ad arrivare ad ingoiarglielo fino alle palle.
Il camionista, vedendo la mia bimba così vogliosa, pensò bene di estrarlo dalla sua bocca e passarle la cappellona tutta sul viso; a giudicare dall’ansimare di lei la cosa le piacque assai. Come le piacquero i piccoli schiaffetti di cappella che iniziò a tirarle poco dopo sulle sue dolcissime guance.
Lui non perse comunque tempo; gli passai un preservativo e dopo un po’ di fatica nell’infilarlo, passò ad infilzare la fighetta di lei già protesa a pecora. Si sentì aprire in due, ed iniziò da subito a gemere e gridare fortissimo. Il tipo eccitato da quel suo mugolare da gattina vogliosa, ci diede dentro fin da subito portandola al massimo del piacere in pochi colpi. Io seduto sul sedile mi gustavo la scena, faticando a trattenermi. Ma a occhio non ero il solo, in quanto la bimba gridava fortissimo e il tipo anche, tanto che di lì a poco (per fortuna) venne sborrandole sulla schiena. Lei per tutta risposta gli allagò la brandina con una potente squirtata.
Ci ricomponemmo tutti quanti, salutammo il nuovo “cliente” e smontammo, chiedendoci tra l’altro come sarebbe mai riuscito a dormire su una brandina così allagata.
Si erano oramai fatte le 2; controllai il telefono ma lei invece di montare in macchina tornò a dirigersi verso il marciapiede.
Macchine però non ne passavano più quindi, decisi che era arrivato il mio momento; feci il giro del parcheggio e mi accostai a lei.
“Buonasera signorina”. Lei si avvicinò sfoderando tutta la sua sensuale femminilità, si chinò appoggiando i gomiti alla portiera della mia macchina, mettendomi praticamente sotto il naso la vorticosa scollatura di quel suo top che le stava apposta largo.
“Buonasera, cosa cerchi?”
“Compagnia.Per tutta la notte. Quanto vale il suo tempo?”
“Mille per tutta la notte mio caro.”
Sfoderai inavvertitamente tutto il mio più fine lato oxfordiano rispondendo “Esticazzi!!”
Lei sorrise e mi disse “Li valgo sai” Così dicendo si portò un dito alla bocca mordendosi leggermente la falange; io la guardai e…addentai anch’io leggermente quel suo stesso dito, leccandolo dolcemente. E in quello accadde la cosa più bella della serata; non appena le baciai quel dito lei schizzò per terra.
Incredibile!Mai successo.Senza nemmeno toccarle uno dei suoi punti erogeni!Era talmente eccitata dalla situazione che aveva squirtato semplicemente sfiorandola. Era troppo! Non potevo resistere;
Presi 100 Euro e glieli infilai nel top e le dissi “Questo è un anticipo andiamo dietro. Ora!”
Tenete conto che eravamo a bordo del marciapiede. Se fosse arrivata una macchina avrebbe dovuto quasi cambiare corsia per evitarci; ma non mi importava. Avevo troppa voglia di lei. La feci stendere sul sedile posteriore e la presi subito da davanti.. Lei godeva e si dimenava;continuava a schizzare.E più lo faceva più io ci davo dentro, finchè ad un certo punto fu lei a salirmi sopra, cavalcandomi impazzita.
Nonostante l’orario qualche macchina passava ancora ma la cosa non ci importava più di tanto; eravamo troppo presi.
Fu così che non ci accorgemmo di un auto ferma a pochi metri da noi; o meglio ce ne accorgemmo quando il proprietario venne a bussarci al finestrino. Lei,stando sopra, riuscì a squadrarlo da cima a fondo; pesanti stivali neri, pantaloni lunghi grigi, una cintura importante con un sacco di tasche e una giacca blu-azzurra.
Era inconfondibile “Cazzo la polizia!!!!”
“Documenti prego!”
“Si agente!Un secondo”
“Lo sa che è illegale fare quello che state facendo?”
“Sì guardi, ha ragione.Ma non è come crede. E’ la mia fidanzata”
“Questo lo appureremo in caserma.Si ricompongano e mi seguano.”
Smontammo ancora mezzi svestiti e ci dirigemmo verso la gazzella, ma il poliziotto ci fermò e ci indicò un cancelletto. “Per di qua!”
“Minchia..non saremo stati così coglioni da far ste cose dietro ad una caserma” dissi alla bimba,che vedevo in realtà più tranquilla di quanto mi immaginassi.
Percorremmo un piccolo giardino, sempre scortati dall’agente finchè non ci ritrovammo davanti ad un portoncino che egli provvide ad aprire. Ci condusse quindi in uno stanzino dov’erano presenti una scrivania e due lettini.
“Signori.Il fatto è grave! Atti osceni in luogo pubblico, sfruttamento della prostituzione più altri reati minori. Devo procedere?”
“Ma non è una prostituta” insistei “E’ la mia ragazza. Il nostro era solo un gioco!”
“Un gioco che vi può mettere entrambi nei guai.A meno che…”
“A meno che?” domandai io.
Lui non rispose; si limitò solo ad aprire la patta dei pantaloni per tirar fuori il suo cazzo già duro.
Io guardai la bimba; lei mi guardò e ovviamente subito capì. Non ci fu bisogno d’altro. Si inginocchiò subito (senza riluttanza oserei dire) iniziando a succhiarlo all’agente.
Nel farlo la vidi gocciolare; sia il fascino della divisa, che la situazione di costrizione eccitavano parecchio la mia troietta, tanto che passò subito a succhiarglielo da vogliosa, con saliva e mugolii.
Il poliziotto naturalmente pensò di sfruttare appieno la situazione, dapprima scopandole fino in fondo la bocca, e poi sbattendosela in più posizioni su uno dei due lettini mentre io guardavo.
Non si tolse la divisa e questo contribuì ad eccitare ancor di più la mia porcellina che iniziò a squirtare anche su quel lettino mentre il poliziotto se la sbatteva alla grande.
Concluse il tutto con una bella sborrata sul viso con alcuni schizzi che andarono a imbrattarle anche i lunghi capelli neri.
A questo punto starete pensando: “Inverosimile; stavolta Fidanzati30 non stanno raccontando un fatto realmente accaduto. Queste cose succedono nei film o nelle fantasie, ma non nella realtà!”
Lo penso anch’ io a dire il vero. Troppo inverosimile per essere vero. Non lo pensava così la porcellina, che nella sua ingenuità era convinta di aver davvero “pagato” in natura per evitarci guai penali, o almeno lo rimase finchè andandocene non salutai per nome il poliziotto che avevo conosciuto qualche giorno prima qui su Annunci e che avevo contattato via messaggi ancora all’inizio della sua serata da troietta (per questo seguitavo a controllare il telefono).
Lei rimase di sasso “Ma scherzi???Mi hai fatta spaventare per niente!”
Le risposi candidamente “Spaventare?Sicura?ok..sentiamo. In percentuale quant’è stato lo spavento e quanta l’eccitazione?”
Non rispose, le venne solo un brivido di eccitazione ripensando a quanto aveva appena fatto.
“Hai ragione, mi hai fregata anche stavolta!”
La presi per mano e la condussi verso la macchina. “Andiamo a casa troietta..Per stasera ne abbiamo fatte fin troppe!”.
Terminava così una delle serate più eccitanti e “proibite” dell’intera Storia inziata con la mia bimba oramai un anno fa.
L’eccitazione ci sale ancora oggi se ripensiamo a quello che abbiamo combinato insieme io e lei quella notte. Abbiamo cercato ognuno di soddisfare le fantasie proibite dell’altro trovando come risultato una comune, incredibile serata che ha appagato appieno entrambi.
Non poteva mancare l’ ultima chicca della serata; una volta entrati in macchina “Ah amore..i 100 Euro di prima me li ridai?”
E lei “100 Euro?Quali 100 Euro?” :-):-) :-)


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