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La Banda dei Babbi Natale


di Fidanzati30
14.01.2019    |    12.071    |    15 9.6
"La sera della vigilia era con me a fare le ultime spese pazze al centro commerciale; felice come una bambina in un negozio di giocattoli..."
Adoro il Natale;l'atmosfera di festa nell'aria,le luci ad intermittenza praticamente ovunque, la gente intenta a girare alla disperata ricerca degli ultimi regali.
Adoro il Natale; quello vero però.Quello della Vigilia,dell'Antivigilia della Notte Santa; non quello che ci propugnano già da metà Novembre con alberi illuminati, festoni e scritte che campeggiano oramai per quasi 2 mesi... Così si svilisce l'attesa.
Gotthold Ephraim Lessing diceva "l'attesa del piacere è essa stessa piacere"; concordo pienamente, ma se questa attesa dura due mesi va a finire che ora che arriva mi si ammoscia tutto.
Adoro il Natale; fatto anche di gente, di traffico e di caos;è l'unico periodo in tutto l'anno in cui sopporto il casino; anzi: e' come il freddo; dà fastidio ma se non ci fosse è come se mancasse qualcosa.
Anche la mia bimba adora il Natale. La chiamo "bimba" perchè se la vedeste ha proprio un bel visino da bambina; un'espressione dolce, timida, innocente...poi magari vede un bel cazzone, le vengono le voglie e ciao; non si ferma più. Si trasforma in una sexy cerbiatta insaziabile. E a me questa dicotomia tra la timida e la porcellina fa letteralmente impazzire.
La sera della vigilia era con me a fare le ultime spese pazze al centro commerciale; felice come una bambina in un negozio di giocattoli. Non posso dire che fosse vestita sexy,in quanto indossava una giacca che le arrivava poco al di sotto della vita, e i classici jeans (che comunque risaltano il suo bel culetto) terminanti in un bel paio di stivaletti marroni con tacco leggermente pronunciato. Ma quel suo visino tenero e gioioso e quel cappellino da Babbo Natale che indossava le conferivano una certa aria da vogliosetta e mi portavano alla mente ricordi velati.
Vi siete mai chiesti come funziona il meccanismo del ricordo? Per certi versi è ancora un mistero. Il nostro cervello relega certe nostre esperienze in anfratti nascosti della memoria, e anche se sono eventi importanti a volte vengono lì "parcheggiati" per poi saltar fuori quando meno te l'aspetti spesso richiamati da un dettaglio.
E quel dettaglio si palesò in quella sera della Vigilia, dentro un negozio d'abbigliamento al centro commerciale sottoforma di una canzone ; "Let it snow."
Non appena udii le prime note il mio (perverso diciamolo pure) cervello mi portò alla mente una scena a dir poco eccitante; un primo piano del bel culo a pecorina della mia porcellina che veniva scopata in contemporanea nella fighetta da due cazzoni vestiti da Babbi Natale.
La sua voce godereccia mugolava perchè un terzo cazzo,anch'egli Babbo-dressed,le stava riempiendo la bocca fino alle palle.
A rendere quasi irreale la scena era la musica di sottofondo semicoperta dai suoi mugolii a bocca piena e dai colpi di cazzo che riceveva uniti ai suoi potenti scrosci di piacere: "Let it snow".
Irreale?Fantasia?Tutt'altro; era accaduta davvero, e nel nostro profilo rimane una foto, a perenne ricordo di una delle più belle esperienze mai vissute con la mia bimba.
Era la sera del 25 dicembre di un anno fa. Se hai un'attività, le feste sono sì un momento di festa e di riposo, ma i giorni immediatamente precedenti sono i peggiori; mille giri per lavoro per fare le ultime consegne e finalmente si arriva al meritato relax.
Aggiungiamoci poi che il pranzo di Natale sarebbe stato dai genitori di lei, che vivono nella bassa emiliana,e il coniugare consegne e pranzo mi ha portato così ad organizzarle una delle più riuscite sorprese hot di sempre.
Ero riuscito a convincerla che dopo il pranzo avessi ancora delle consegne da fare, in effetti nel bagagliaio dell'auto era presente ancora un grosso sacco. Fu così che ci dirigemmo verso una casa leggermente isolata in un paesino della bassa reggiana.
"Mi aspetti in macchina?Faccio in un lampo; poi torniamo a casa" le dissi.
Lei annuì senza sospettare nulla iniziando a giocare con il cellulare.
Scaricai così senza problemi il grosso sacco dal bagagliaio e suonai alla porta.
Ovviamente ero d'accordo con il padrone di casa, un singolo facente parte di un gruppo hot conosciuto su questo sito (che non rivelerò per sua espressa richiesta).
I 5 ragazzi si erano dimostrati rispettosi e disponibilissimi alla situazione; avevano accettato di organizzarle una gang a sorpresa tutti vestiti da Babbi Natale, informandomi inoltre che probabilmente sarebbero riusciti a coinvolgere anche un altra coppia di mezz'età.
C'eravamo già messi d'accordo su tutto; ovviamente i vestiti li avevo io nel sacco, e questo sa ancor maggiormente da beffa nei confronti della vogliosa, la quale per tutto il tragitto non si era accorta della macchinazione che le stavo organizzando alle spalle.
La scena che seguì fu davvero comica; suonai il campanello, mi venne aperto e mi diressi con sicurezza verso la porta d'entrata di quello che credevo fosse il corridoio di ingresso;
Mi aprì invece una signora sulla settantina vestita elegantemente..subito mi bloccai; riuscii solo a pensare "Cazzo...hanno trovato la coppia.Alla faccia della mezza età!"
Lei giustamente mi chiese "Prego, dimmi pure."
Mi salvò dall'epica figura di merda il fatto che la stanza era piena di altre persone,indice che avevo sbagliato casa. Ma non era ancora finita. "Chi cerchi?" domandò lei.
E lì mi ri-bloccai...non sapendo il nome del singolo non potevo certo dirle "Cercavo la casa dei 5 tipi che mi devono scopare la fidanzata".
Riuscìì a salvarmi in corner balbettando un "Cerco il tipo che abita di sopra". Fortunatamente Ale, uno dei singoli che poi ci avrebbe raggiunti era lì e venne a prendermi per accompagnarmi all'appartamento giusto.
La casa era grande, la sala molto spaziosa; sul lato campeggiava un enorme divano ad angolo, futuro teatro dell'ammucchiata, coperto da vari asciugamani (li avevo avvertiti sulle pericolose fontanelle della bimba), il tavolo era già apparecchiato per un aperitivo di benvenuto, e una musica natalizia filtrava attraverso le casse di un imponente stereo.
I ragazzi erano già pronti e carichi;distribuii loro i vestiti e li infilarono al volo.
Si trattava in realtà di un cappello da Babbo Natale munito di una bianca barba; indossarono la giacca lasciandola aperta e i pantaloni lasciandone fuori il cazzo duro.
Devo ammettere che eravamo stati fortunati; erano tutti e 4 molto ben dotati, il quinto, Ale, invece era decisamente enorme; la coppia alla fine non era potuta venire, ma la bimba ne sarebbe rimasta sicuramente contenta!
La chiamai quindi al cellulare: "Amore, il mio cliente ci ha invitati per un aperitivo; ci raggiungi?"
Lei prontamente ci raggiunse. Da ex astemia, aveva da poco piacevolmente scoperto il buon gusto dello spritz e non si fece pregare.
Le aprii la porta,l'accompagnai con nonchalance in sala e ammirai i suoi occhi sgranati alla vista di 5 Babbi Natale che la aspettavano a cazzo duro sorseggiando un buon calice di spritz-aperol col sottofondo di una musica natalizia.
Subito si bloccò; non poteva credere a quella sorpresa; ma vinta la prima emozione, anche aiutata e coinvolta dai ragazzi si lanciò vogliosa in quell'orgia di cazzi inginocchiandosi immediatamente e succhiandoli a turno con loro disposti in cerchio.
Le piaceva scappellarli e passarseli sulle labbra, succhiar loro la cappella. Sentirli vogliosi puntarle le guance, impazienti di aspettare il loro turno.
Mi dice sempre che adora succhiare più cazzi insieme; "Ogni cazzo è diverso; ha una forma diversa, una cappella diversa..un sapore diverso. E io li voglio assaggiare tutti" mi diceva sempre.
In quel caso non poteva dirmelo; aveva la bocca perennemente occupata. Ma i suoi occhi parlavano eccome.Mi fissavano sbarrati e sensuali mentre i cazzi entravano ed uscivano a ripetizione dalle sue labbra. era come se mi dicesse tramite lo sguardo:"Grazie della sorpresa amore; visto?Li sto assaggiando tutti."
Arrivò a succhiarne uno e a segarne 2 contemporaneamente con le mani, ma non bastava. Gli altri 2 la volevano. Così iniziarono ad accarezzarla e a stuzzicarle la fighetta. E lì iniziarono i primi scrosci. Cambiò posizione appecorandosi sul divano,e mentre i soliti 3 si alternavano tra bocca e mani, gli altri 2 tornarono ad occuparsi della sua fighetta bagnata.
Solitamente non le piace molto farsi leccare da altri, ma in quel caso faceva letteralmente fatica a protestare avendo bocca e mani occupate e i 2 dietro ebbero buon gioco ad alternarsi a leccarle il clitoride.
Il momento più eccitante fu quando si impuntò nel volerne succhiare uno fino alle palle..e vi riuscì; il babbo in questione non si fece certo pregare e prendendole la testa con una mano iniziò a spingerglielo e a scoparla piano ancor più in profondità.Vedere le sue palle che le sbattevano sul mento non aveva prezzo e in quello lei esplose in un potentissimo squirt.
Il poveraccio che gliela stava leccando si ritrovò completamente innaffiato e decise quindi di cambiare posizione. Glielo puntò sulla figa e iniziò a scoparsela.
La scena era bellissima; Lei sbattuta a pecora sul divano che continuava a succhiare cazzi, uno dei quali non resistette e la schizzò tra viso e capelli. Poco male, ne aveva altri 4; più eventualmente il mio.
Mi stavo gustando la scena, ma non stavo in disparte; nei rari momenti in cui aveva la bocca libera volle anche il mio. Inoltre non appena iniziarono a scoparla a pecorina, volli provare una nuova...visuale; mi stesi sotto di lei quasi a 69; in tal modo riuscivo a leccargliela e nello stesso momento a vedere il cazzo del tipo che le entrava fino in fondo,e le sue palle sbatterle la fighetta: uno spettacolo. Un paio di suoi spruzzi troppo potenti però mi impedirono di continuare in quella bellissima posizione.
Un secondo Babbo non resistette e la schizzò quasi a tradimento; sembrava una gara ad eliminazione:-) fuori 2. Ne rimanevano 3.
Tornò a succhiare il cazzo enorme di Ale; ma nel mentre mi disse di volerne 2 nella fighetta.
I ragazzi obbedirono e si sistemarono : uno sotto e uno dietro di lei a pecora, riuscendo nell'impresa di farle provare la doppia in figa. Io filmavo e fotografavo e tra i suoi mugolii soffocati, i suoi scrosci violenti, e il suono delle palle che la sbattevano, una melodia si distingueva nella stanza: "Let it Snow".
L'immagine che aveva riportato la mia mente in quella sera di Natale di un anno prima era compiuta.
Vi risparmierò le sborrate dei due babbi che le stavano doppiando la fighetta,e pure quella di Ale, il quale una volta capito di essere rimasto l'ultimo in lizza, se la sbattè alla grande fin quasi a farle perdere la voce. Vi risparmierò anche la scena della mia faccia incredula quando l'insaziabile vogliosa mi disse di voler provare la doppia con me e Ale, e quella ancor più incredula quando vidi che ci riuscimmo benissimo.
Ma una scena vi voglio raccontare; quella del viso della mia bimba; quando anch'essa riconobbe le note della canzone "Let it snow" e si girò di scatto a guardarmi con quello sguardo voglioso. Notò il mio pacco duro e insieme capimmo. Entrambi avevamo avuto la stessa sensazione; lo stesso ricordo.
Neanche 5 minuti dopo eravamo chiusi in uno dei bagni del centro commerciale per la più classica delle sveltine; il posto non era il massimo ma comunque abbastanza isolato da permetterci una pecorina in piedi, e una bella sborrata finale sulla sua bocca spalancata con qualche schizzo qui e là.
Ripulito tutto e ricomposti alla svelta ci affacciamo per capire se si potesse uscire e lo facemmo in un lampo. Sembrava fatta ma all'ultimo all'uscita dei bagni incrociammo un signore robusto, che portava occhiali piccoli e una folta barba bianca il quale ci fulminò con lo sguardo senza riuscire a dir nulla. Evitammo con cura di fissarlo dirigendoci a passo spedito verso l'uscita rossi di vergogna e trattenendo a stento una risata.
Nell'incamminarci la bimba se ne uscì candidamente " Sai chi mi ricorda quel signore appena incrociato?"
"Chi ti ricorda?" le risposi.
"Babbo Natale" disse lei scoppiando a ridere.
"Oramai li vedo ovunque! Colpa tua!" Continuò lei ridendo...
"Chissà se ha notato lo schizzo che ti è rimasto sul cappello" le risposi ridendo.
"Schizzo?Ecco perchè era così arrabbiato." disse lei.
L' abbracciai e ci dirigemmo verso la macchina districandoci a fatica tra la miriade di persone che ancora affollavano il centro commerciale.
L'ho detto e lo ripeto...adoro il Natale.




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