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Prime Esperienze

"No Andrea. Mamma ora non può! (Si sta facendo inculare)"


di Fidanzati30
25.07.2018    |    51.992    |    28 9.8
"“Ora tocca a te” Mi avvicinai ad Anna, che già aspettava il mio cazzo piantato tutto d’un sol colpo; Invece la sorpresi..."

Sapete tutti cos’è un prequel?
Gli appassionati di cinema moderno non avranno difficoltà a rispondere a questa domanda;
per aiutare tutti gli altri non cinefili e/o profani diciamo che il prequel è un film che fa seguito ad un altro (solitamente un successo) ma ambientato prima nel tempo.
Spesso quindi il prequel va a mostrare le origini dei personaggi e delle loro storie, pienamente sviluppatesi nel film originale.
È questa un po’ la situazione del racconto di oggi; dopo le molte (e spero gradite) esperienze qui pubblicate avute con la mia bellissima “bimba”, oggi andremo a scoprire dove tutto quello che ora stiamo vivendo ha avuto inizio.
Quell’esperienza che,se per caso fosse andata male,probabilmente ora non ci vedrebbe così, uniti e innamorati e a vivere con la più invidiabile naturalezza tutte le nostre fantasiose porcate.
Dobbiamo tornare indietro di oltre una decade,quando lei ancora non c’era nella mia testa; io non avevo ancora 20 anni, ero un po’ più carino, sicuramente più magro e per dirla tutta mi ammazzavo di seghe;lei invece andava per i 15, già bella, timida fuori ma porcella dentro,a sua detta nel periodo delle prime pompe con ingoio e spesso ancora mi fermo a immaginarla inginocchiata,in quella sua bellezza adolescenziale, passare silenziosamente da una cappella all’altra alla ricerca del cazzo che schizzasse di più.
Lei però in questa storia non è presente, ma ne fa parte eccome Anna; una splendida 45 enne conosciuta su una rivista per scambisti (internet all’epoca non era certo ai livelli odierni) assieme al marito Luca di anni 47. Erano una bella coppia della provincia est di Padova.
Dopo un rapido contatto telefonico, mi presento da loro tutto curioso e un pelo agitato;d’altronde era la mia prima esperienza in questo particolare mondo.
Li incontro al bar; lei bellissima, mora, bel viso, capelli corti, finemente truccata ma non troppo. Il suo corpo, nascosto da una lunga pelliccia lasciava comunque intravedere tratti di un fisico a dir poco ammaliante.
Ma una cosa mi sconcertava,anzi mi eccitava forse più di tutto; assomigliava tantissimo ad una mia professoressa del Liceo; una di quelle alle quali avevo dedicato decine di seghe nei miei anni postadolescenziali.
Lui bel tipo, simpatico, a modo, mantenne lui il pallino della conversazione, anche se lei comunque oltre a sorridermi interveniva spesso, segno che non le dispiacevo.
Dopo una mezzoretta a chiacchierare apertamente delle nostre passioni e gusti ci alzammo; era deciso. Saremmo andati a casa loro.
La casa era molto bella; una villetta nel paesino a poche centinaia di metri dal bar.
Scendemmo in una taverna grande, spaziosa e ben arredata; un divano enorme e il camino prontamente acceso da Luca.
Anna nel frattempo si spogliò; o meglio, si tolse la pelliccia, ma sotto non indossava che l’intimo; un bellissimo reggiseno di pizzo semitrasparente a valorizzarle quella splendida terza soda e provvista di due bei capezzoli che sembravano uscirle dalle coppe.
Le mutandine, minuscole, perfettamente intonate con il reggiseno, lasciavano intravedere una fighetta deliziosa, adornata da una striscetta sottile e molto raffinata.
Il mio primo pensiero fu…”Minchia che bona!Qua mi sa che duro 2 minuti e faccio una figura di M….”.
Quindi il secondo pensiero fu,…”Concentrazione!!!”
Lei mi guardo dolcemente negli occhi e lentamente si inginocchiò.
Senza staccare lo sguardo dal mio viso, mi sbottonò i jeans con movimenti sapienti; lo prese in mano che era già duro; ne fu felice disse. Detto questo lo ingoiò tutto in bocca.
Mamma mia che pompino! Una maestra: i movimenti della mano lenti e sinuosi sembravano sfiorare appena la pelle e la cappella che comparivano e scomparivano nella sua bocca; le sue labbra e la lingua completavano la splendida opera.
Non ci potevo credere, una splendida Milf me lo stava succhiando alla grande, e a guardare dalla passione che ci metteva le piaceva pure un bel po’.
Chiusi gli occhi per godermi l’estasiante momento;e lo fu davvero.
Ma si sa, ogni bel gioco dura poco. Sentii una sensazione strana provenire dalla mia cappella, riaprii gli occhi e a succhiarmi non c’era più solo Anna.Ma anche Luca.
A entrambi piaceva il mio cazzo (che va detto, era bello teso) e la cosa mi faceva anche piacere, a provocarmi dolore semmai era la troppa veemenza di Luca il quale me lo ciucciava un po’ troppo forte, e soprattutto la sua barba ispida che ogni tanto andava a sfregare la mia sensibilissima cappella che stava chiedendo a gran voce pietà.
Fu Anna a salvarmi; o meglio la sua voglia. Ad un tratto si alzò e si inginocchiò a pecorina sul divano.
Luca si alzò e mi disse. “Ora tocca a te” Mi avvicinai ad Anna, che già aspettava il mio cazzo piantato tutto d’un sol colpo; Invece la sorpresi. Mi inginocchiai e gliela leccai da dietro.
Sarà stata la sorpresa nel sentire la mia lingua invece del mio cazzo stuzzicarle il clitoride e le belle labbra, ma le piacque molto sin da subito.
Non ero certo un esperto leccatore di figa, ma già da allora mi piaceva particolarmente dedicarmi al piacere femminile, e una volta scoperte le basi,e i suoi punti deboli mi aiutai anche con le dita fino a condurla ad un potente orgasmo.
Non mi sembrava vero, l’avevo fatta godere, e non sembrava volersi fermare. Attendeva il bis.
Proseguii quindi, anche se le dita iniziavano a dolermi. Luca era steso a fianco a lei e le parlava all’orecchio, la incitava a godere, la stuzzicava, le rivolgeva eccitanti insulti. E quando vide che il piacere le stava di nuovo salendo glielo mise tutto in bocca scopandogliela.
Io quindi da dietro mi attivai per il gran finale e,con una felice intuizione,congiunsi le mani a mò di preghiera,penetrandola praticamente con 6 dita,e mi sdraiai sotto di lei per ciucciarle il clitoride in quegli ultimi goderecci istanti.
L’urlo del suo nuovo orgasmo venne strozzato in gola dal cazzo del marito che le entrava fino alle palle, ma ciò che mi persi a livello vocale fu splendidamente rappresentato dai suoi spasmi muscolari interni e dal tremolìo che pervase tutto il suo corpo, e in particolare le gambe, per qualche secondo…Sublime.
Mi rialzai che stava ancora riprendendo fiato. Infilai il preservativo e mi apprestai al grande momento, quando lei mi sorprese “Ti voglio dietro!”
Fantastico,l’avrei scopata prima nel culetto che davanti. Luca mi diede una mano, capì che ero alle prime armi in fatto di buchini posteriori e mi spiegò come lubrificarlo.
Dopodichè entrai. “Piano” Disse lei. Ovviamente l’accontentai ma senza smettere di spingere.
Lei assecondava i miei movimenti, ondeggiando il suo bel culo e venendomi incontro:segno che lo voleva e che potevo spingere; lei gemeva “Mmhhsii che grosso..fai piano”. Luca nel frattempo si segava.E più passava il tempo più io entravo; finchè con l’ultimo colpo lei arrivò a sentire le mie palle e in quel momento gridò.
Luca si sdraiò sotto di lei per gustarsi la scopata dalla miglior angolazione possibile.
Visto che ero entrato, era giunto il momento di scoparla e iniziai ad andare avanti e indietro..avanti e indietro..avanti e indietro, ogni volta sempre un po’ più veloce e sempre un po’ più in profondità. Cavolo se era stretto; ma era bellissimo.Anna gemeva, io aumentavo e Luca nel vedere la scena si sborrò addosso.
Che scena epica, mi stavo inculando una splendida Milf; anzi, non era più solo una splendida Milf, ma in lei stava prendendo forma la mia professoressa del Liceo, che tanto le assomigliava, e io me la stavo sbattendo alla grande. La mia eccitazione saliva, e i colpi erano sempre più potenti e veloci, con grande godimento anche da parte di lei che continuava a gridare, e fu in quel momento, quando tutti eravamo all’apice del piacere, che accadde la cosa più incredibile della serata.
Dal piano di sopra udimmo improvvisamente chiudersi la porta.
“O mamma chi è???!” Trasalì Anna. “Non sarà mica Andrea!”
“Cazzo!Vado io” disse Luca rivestendosi velocemente, incurante della grossa sborrata che ancora gli grondava dal petto.
Per la cronaca Andrea era il figlio di Luca e Anna, mio coetaneo, il quale, se fosse sceso di sotto, cosa che mi dissero spesso faceva, e avesse visto la dolce mammina inculata davanti al babbo da uno che sarebbe potuto tranquillamente essere un suo compagno di squadra, l’avrebbe potuta prendere decisamente malino.
Luca lo intercettò all’entrata delle scale. Io e Anna ovviamente ci fermammo, ma sia per il fatto che ci avevo messo un bel po’ ad entrare, sia per non perderci una sillaba del dialogo tra Luca e Andrea, rimanemmo così. Lei a pecorina e io dentro di lei; immobili. Potevamo udire i nostri respiri e i nostri battiti, oltre ovviamente alla voce di Luca che cercava in tutti i modi di sviare Andrea.
“Che ci fai qui?” domandò Luca.
E Andrea “Ho dimenticato ISS PRO da dare a Francesco”
“Beh ma ora non si può”
“Dai,che devo anche chiedere alla mamma se mi presta la macchina”
“La mamma ora non può!” esitò un attimo. Poi si riprese “Sta dando ripetizioni ad un suo studente.”
Per me fu come una scintilla.
Le bisbigliai all’orecchio “Ma vuoi dirmi che sei una professoressa?”
E lei “ Sì!”
“Eh no cazzo..e’ troppo!” Così dicendo tornai a muovermi lentissimamente dentro il suo culetto.
Anna socchiuse gli occhi e non riuscì a fermarmi. Quella situazione la eccitava maledettamente.
Pian piano accelerai, mentre le voci tra i due continuavano fuori dalla porta.
Anna iniziò a gemere piano. Le misi una mano sulla bocca aumentando il ritmo.
Sentivo un eccitazione pazzesca salirmi da dentro: come avrei potuto resistere?
Stavo inculando la “mia” prof a pochi metri dal suo ignaro figliolo e non riuscivamo a fermarci.
Non potevo più resistere. Lei lo capì, si liberò per un istante della mia mano e mi sussurrò “Sborrami così.”
Fu la goccia: negli ultimi colpi ci misi tutta la voglia che avevo e l’aprii completamente fino alla mia esplosione finale dentro il suo corpo. Lei per non urlare mi morse la mano. Faceva male ma allo stesso tempo mi eccitava sentire quanto le piacesse; inoltre niente avrebbe potuto rovinare quel supremo momento.
Ci godemmo solo pochi istanti del dopo orgasmo in quanto Andrea sembrava proprio non volersene andare, anzi i toni col padre si stavano decisamente riscaldando.
Anna da dietro la porta le gridò “Un attimo amore.Ora arrivo”.
Si infilò la pelliccia cercando di coprirsi il più possibile, e ben sapendo che l’abbigliamento col quale si sarebbe presentata al figlio sarebbe stato a dir poco inusuale, convenimmo che era pur sempre meglio che presentarsi a lui senza niente addosso.
La scampammo quindi per poco,anche se Andrea volle comunque scendere in taverna per prendere il gioco della Play. Fu così che me lo ritrovai davanti e fu abbastanza difficile mantenersi impassibile dato che avevo appena finito di scopargli la mamma. Ma tant’è, riuscimmo anche se a fatica a cavarcela.
L’emozione quella volta fu incredibile; li rividi ancora altre volte, e furono sempre dei bellissimi incontri, con bellissime persone (stavolta senza imprevisti).
Furono le mie prime esperienze in questo mondo, e devo ammetterlo; all’inizio non capivo; perché mai un marito dovrebbe essere d’accordo o addirittura eccitarsi nel vedere la propria moglie con un altro?
Lo giuro, le prime volte ero impaurito, tanto da girare con un cavatappi nella tasca della giacca (pensavo “Non si sa mai che questo è geloso e gli salta il colpo di matto!”) ma le esperienze con Luca e Anna,e con altre coppie successivamente,mi hanno portato a vedere la cosa sotto altri aspetti. Mi hanno aiutato a capire cos’ è disposto a fare un marito per il piacere di lei, a comprendere cosa può fare lei per il piacere di lui. Mi hanno dimostrato, con i fatti più che con le parole, cosa vuol dire fiducia l’uno nell’altro, intesa, passione.
Il fatto poi che lui fosse bisex e che lo facesse davanti a lei senza problemi, mi ha portato a vivere questa cosa come una particolare caratteristica del mio Io più che una cosa di cui vergognarsi (addirittura la mia “bimba” si eccita a vedermi con un uomo) facilitandomi nel mio intimo ad aprirmi completamente con la mia compagna, e portandoci in questo modo a vivere esperienze complete ed appaganti.
Negli anni posso dire di aver avuto la fortuna di vivere sia la situazione di Bull, che di scambista che di Cuck, e devo ammettere che tutte le esperienze sono particolari e tutte diversamente eccitanti con incredibili sfaccettature.
Anna poi,sarà sempre molto importante per me; lei non lo sa, e non credo l’abbia mai capito (e questo un po’ mi inorgoglisce) ma quella per me fu la prima volta che andavo a letto con una donna.
E tutti noi sappiamo quanto la prima volta sia speciale.

P.s. ebbene sì, sono uno dei pochi fortunati che ha perso la verginità violando prima il culetto che la fighetta!!! 

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