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Lui & Lei

L'amica intima (2° parte) finale


di desiderio46
06.07.2023    |    1.751    |    1 9.5
"Qualche sera dopo Luca stava leggendo in salotto, quando Adriana si sedette accanto a lui, come sempre in camicia da notte, ed esordì dicendo: “io ti sembro..."
Qualche sera dopo Luca stava leggendo in salotto, quando Adriana si sedette accanto a lui, come sempre in camicia da notte, ed esordì dicendo: “io ti sembro brutta?”, Luca dopo un attimo di stupore stava per rispondere, ma Adriana continuò: “forse non sarò bellissima, ma senza dubbio meglio di una cretina alta un metro e obesa”, Luca fece di nuovo per parlare, ma anche questa volta Adriana continuava: “Io non le avevo chiesto altro che essere sincera invece…”; Luca ormai aveva capito che anche se lei chiedeva non doveva fare altro che stare zitto, allora lei lo guardò e disse: “ma che fai? Non mi rispondi?” per Luca era finalmente arrivato il momento di parlare, ma lei insistette: “e poi proprio con quella stronza, ma come diavolo si permette? Tu me lo sai spiegare?” Luca non sapeva più che fare, non riusciva a capire quale fosse il momento giusto per intervenire; d’un tratto Adriana sembrò calmarsi e gli chiese: “che stavi leggendo?”; un po’ spiazzato da quella domanda Luca sollevò il libro che teneva in grembo e mostrò la copertina alla ragazza, la quale esclamò: “Oh mio Dio!”, Luca non capiva, non era mica niente di scandaloso, era una raccolta di racconti di Asimov; però quasi subito notò che gli occhi di Adriana erano puntati non sulla copertina, ma sulla protuberanza che si ergeva al centro dei suoi pantaloni del pigiama; decisamente imbarazzato riportò immediatamente il libro dove si trovava in presenza e sperò di sprofondare negli inferi per la vergogna, ma Adriana insisteva: “dai avanti, non fare il timido, considerami un tuo amico”, il problema era che nessuno dei suoi amici gli avrebbe mai provocato un’erezione di quella portata, ma se per lei andava bene chi se ne frega, così tolse nuovamente il libro e lasciò che la ragazza lo guardasse divertita un altro po’, poi la cosa sarebbe finita lì e lui sarebbe andato in camera a tirarsi una s…; la frase “mettiti in piedi” risvegliò Luca dai suoi pensieri, “non essere timido mettiti in piedi” ripeté Adriana, a quel punto conveniva anche a lui giocare e così fece; la ragazza, sempre fissandolo disse: “devi essere ben messo, fammi dare un’occhiata che ti do un parere femminile”, così dicendo gli calò i pantaloni e lo fece restare nudo davanti al divano, immediatamente lo prese in mano e iniziò quasi a soppesarlo; intanto Luca pensava che quello che stava succedendo era tutto frutto della sua fantasia e probabilmente stava solo sognando; ma Adriana continuava la sua ispezione con il sorriso sulle labbra: “vediamo un po’ qui”, e pronunciando questa frase tirò verso il basso la pelle che copriva il glande lasciandolo completante scoperto, dopo averlo guardato con attenzione, inizio lentamente e fare su e giù con la mano e disse: “ti va di giocare un po’ con me?”, la risposta era ovvia, Luca iniziava a pensare che quello che stava succedendo fosse reale e con un filo di voce disse: “penso di si”. Adriana continuava a masturbarlo e ogni tanto dava un rapido colpo di lingua al glande che diventava via via sempre più rosso, finché non lo prese interamente in bocca e iniziò a succhiarlo con avidità; Luca aveva sempre pensato che sarebbe stato un eiaculatore precoce, ma notava con piacere che non era così, anzi se la stava godendo alla grande.
Adriana aveva afferrato con le mani le gambe di Luca e procedeva nel suo lavoro orale soltanto muovendo avanti e indietro la testa mentre guardava il ragazzo negli occhi. D’un tratto Adriana liberò il pene di lui dalla morsa della sua bocca e disse: “adesso devi prendermi”; lo fece sedere, si sfilò gli slip e si mise a cavalcioni sopra di lui; in quel momento Luca poté vedere la passerina di lei completamente depilata, la sfiorò con due dita e la sentì già umida. Adriana inizio a farsi penetrare prima lentamente poi sempre più velocemente muovendo avanti e indietro il bacino, Luca la teneva bene salda dal sedere e sentiva il suo seno sbattergli in faccia ad ogni penetrazione poco contenuto dalla camicia da notte, Adriana lo notò e con un rapido movimento si sfilò via tutto rimanendo completamente nuda; Luca adesso le poteva stringere i seni e stuzzicare i capezzoli con la lingua. Ormai stanca Adriana chiese al ragazzo di stare sopra e così si distese sul divano divaricando completamente le gambe, Luca si diede subito da fare e la penetrò con passione dando nuovamente prova di un’innata abilità sessuale. Adriana sentiva che quel membro che la stava penetrando la stava portando ad un piacere intenso e nuovo, un piacere che non era mai riuscita a provare con un uomo, un piacere che aveva sempre desiderato. Luca vide la ragazza iniziare a contrarsi e a stringere nella mano il tessuto del divano, questo lo eccitò ancora di più ed inizio a muoversi sempre più rapidamente cercando di andare più in fondo possibile, Adriana era ormai completamente avvolta nel suo orgasmo e riuscì soltanto a sussurrare:
“sto venendo… ti prego… ti prego… io…”, ma le parole furono presto sostituite dal piacere. Per qualche secondo Adriana perse completamente il senso del tempo e dello spazio, quando si riprese vide ancora sopra di lei Luca che continuava l’attività già da tempo intrapresa, ma questa volta vedeva qualcosa di diverso, il ragazzo infatti era estremamente rosso in viso e iniziava a respirare con affanno, così lo interruppe dicendo: “Non pensarci nemmeno a venirmi dentro, alzati che ci penso io”, obbedendo Luca estrasse il pene dalla vagina e si mise in piedi davanti al divano; Adriana si mise a sedere di fronte a lui, con una mano afferrò il membro di lui e iniziò a masturbarlo con grande forza.
Bastarono pochi secondi e dal glande partì un imponente schizzo di sperma che colpì Adriana in pieno viso, poi un secondo e ancora un terzo finirono nella stessa locazione, al che la ragazza disse ridendo: “basta!”, ma esattamente all’ultima “a” di “basta”, partì un ulteriore schizzo che le si infilò abilmente tra le labbra adagiandosi sulla lingua; a questi schizzi ne seguirono altri di minore intensità che si piazzarono sul seno della ragazza.
Il pene di Luca stava ormai perdendo vigore e Adriana per completare l’opera lo prese interamente in bocca pulendolo da ogni residuo di seme; una volta terminato, si alzo in piedi e corse nella sua camera per farne ritorno subito dopo; stringeva nell’ormai unica mano pulita la macchina fotografica e disse: “fammi una foto che c’è una persona che deve assolutamente vedermi così”.
Luca fu svegliato dal rumore del libro che cadeva a terra, immediatamente Adriana accorse dalla sua stanza chiedendogli: “tutto bene? Ho sentito un rumore e sono corsa”; il ragazzo sorrise e rispose: “tutto ok, mi sono soltanto addormentato, però stavo facendo un sogno bellissimo”, “e di che si trattava?”, Luca sorrise e disse: “Vincevamo il mondiale”, anche questa volta mentiva…
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