tradimenti

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di desiderio46
02.09.2017    |    20.616    |    11 9.5
"Una sera ci scambiammo i numeri di telefono e decidemmo di sentirci dal vivo..."
Ormai ci avevo fatto l'abitudine, in quella chat non trovavo mai nessuno che riuscisse ad interessarmi più' di cinque minuti, non appena mi addentravo in discorsi più' ... intimi, tutte fuggivano immediatamente.
Finche' una sera incontro Maria: una donna sposata, con figli ma desiderosa di nuove ed eccitanti esperienze, era esattamente come me.
Fin dal primo momento capii che non era una persona comune, dotata di buona cultura e di forte personalità, mi sorprese per la sua genuina e naturale trasgressività'. Finalmente avevo trovato una persona con la quale parlare e discutere di sesso e dintorni.
Le conversazioni diventarono sempre più piacevoli e soprattutto sempre più eccitanti, ognuno di noi due espresse chiaramente le sue preferenze sessuali ed i desideri più' reconditi, i nostri racconti erano sempre più' particolareggiati ed ogni volta l'eccitazione saliva a livelli parossistici.
Una sera ci scambiammo i numeri di telefono e decidemmo di sentirci dal vivo. Il giorno dopo ci telefonammo e udii una voce stupenda che rese ancora più' interessante tutta la faccenda.
Ormai un forte legame ci univa, conoscevamo ogni curva ed ogni anfratto dei nostri corpi, ogni nostro singolo desiderio, come ci piaceva fare sesso e quello che avremmo voluto fare ma che per svariati motivi non potevamo fare.
Decidemmo di incontrarci per vedere se anche nel reale eravamo come ci immaginavamo. Andai all'appuntamento con una certa apprensione, la paura di trovarmi davanti ad una persona non di mio gusto mi spaventava, ma forte era il desiderio ed affrontai l'ignoto.
Lo stesso stava accadendo a Maria ma anche lei decise di affrontare l'incontro anche per vedere se le sue valutazioni erano esatte o meno. Ci incontrammo in un parcheggio di un supermercato e immediatamente ci piacemmo, fu un incontro molto formale, chiacchierammo a lungo seduti in un bar, ed io apprezzai moltissimo la sua corta gonna dalla quale si intravedevano le calze autoreggenti che lei con sicurezza ostentava piacevolmente.
Quando fu il momento di lasciarci, l'abbracciai per salutarla e mentre l'avvicinavo a me, tentai di baciarla. Oppose solo una minima resistenza ed accettò', ricambiando con passione, il mio lungo bacio, cosa che feci stringendola a me e facendole sentire sul ventre il mio cazzo gonfio di desiderio.
Ci risentimmo il giorno dopo e fu allora che decidemmo che dovevamo incontrarci più' intimamente. Ci trovammo pochi giorni dopo ed andammo in un motel. Entrati nella stanza lei fu subito presa da un attacco di timidezza, accettava i miei baci ma non voleva che la spogliassi con la luce accesa.
Insistei, anche perché volevo ammirarla, e riuscii a convincerla, lentamente incominciai a spogliarla e così potei ammirare i suoi seni grossi e morbidi con bei capezzoli che svettavano già' eccitati, la distesi sul letto ed incominciai a baciarla accarezzandole i seni, poi scesi sempre più giù' fino a che raggiunsi la sua figa che fremeva dall'eccitazione ed era completamente bagnata.
La leccai a fondo succhiandole avidamente il clitoride mentre lei mi accarezzava la testa con le mani accompagnandomi nei movimenti, poi scesi ancora con la lingua fino a raggiungere il suo buchino più intimo e li presi a leccare sempre più' a fondo tentando di penetrarla con la lingua, lei godeva sempre più e si agitava sotto di me mentre dalla sua figa continuavano a fuoriuscire copiosi i suoi umori, continuai ancora spostandomi sul clitoride succhiando e mordicchiando fino a quando lei esplose in un violento orgasmo che continuo a lungo mentre io continuavo la mia opera ed il suo corpo era scosso da violenti fremiti di piacere.
Mi fermai e risalii per baciarla, lei accolse la mia lingua con immenso piacere e rispose con inaudita passione al mio bacio.
Poi si staccò' e mi fece girare sulla schiena dicendomi: " adesso tocca a me!" Incominciò' a baciami su tutto il corpo, accarezzandomi e leccandomi con voluttà', fino a quando scese tra le mie gambe dove l'attendeva il mio cazzo gonfio da scoppiare di piacere, lei non si fece pregare ed immediatamente prese a baciarlo lungo tutta l'asta fino alla cappella ormai viola; poi scese ai coglioni e molto delicatamente uno ad uno li prese nella sua bocca succhiandoli dolcemente, poi finalmente prese il mio cazzo nella sua bocca e lo spinse fino in fondo incominciando lentamente a succhiarlo mentre con la mano mi accarezzava i coglioni.
Sentivo il mio cazzo sprofondare nella sua gola, la sua lingua compiva rapide evoluzioni sulla cappella, era una sensazione bellissima, ancora meglio di quanto mi fossi immaginato, era veramente molto abile e si capiva che lo faceva con immenso piacere. Anche lei scese poi a leccarmi il mio buchino facendomi provare brividi di piacere, poi un suo dito prese il posto della lingua mentre la sua bocca ritornava ad impossessarsi del mio cazzo ormai al limite dell'orgasmo. Non dovetti attendere molto il piacere ormai era alle stelle e non avrei potuto trattenermi ancora a lungo, difatti da li a poco venni scaricandomi nella sua bocca che avidamente continuava a succhiare e leccare tutto, golosamente non voleva perdere neppure una goccia di quel nettare divino. Maria continuò' la sua piacevolissima opera, fino a quando il mio cazzo, ormai completamente pulito si sgonfiò.
Allora lei riprese a baciarmi su tutto il corpo, poi passò' alle gambe e scese fino ai piedi dove con incredibile perizia si soffermò' a lungo, percorrendo dito per dito tutti gli anfratti e le pieghe. Fu una sensazione piacevolissima ed i risultati non tardarono a farsi vedere, da lì' a poco il mio cazzo era di nuovo pronto. Fu a quel punto che lei ritorno su e ricominciò' a leccarlo con foga e passione fino a quando, completamente turgido fu ben inumidito dalla sua saliva. A quel punto la feci salire su di me e lei accovacciandosi sopra il mio cazzo con la mano se lo infilò' dentro la sua figa calda ed abbondantemente bagnata. Incominciò' lentamente a muoversi ed ad ogni movimento il suo godimento diventava sempre maggiore mentre io con la mano le accarezzavo il culo tornito e mi spingevo con le dita cercando di violare il suo buchino. Mi accorsi immediatamente che la cosa non le dispiaceva ma che anzi le procurava un piacere immenso, allora sfilai il cazzo dalla sua calda figa e lo appoggiai tra le sue chiappe. Maria allora lo prese con la sua mano e lentamente lo appoggiò' sul suo buchino e con il corpo lentamente scese auto sodomizzandosi. Ebbe un piccolo sussulto di dolore ma non si lasciò' deviare dal suo intento, passati pochi istanti di adattamento incominciò ad andare su e giù' sempre più' veloce mentre io le accarezzavo i seni e le pizzicavo i capezzoli turgidi. Eravamo eccitatissimi, la situazione era veramente carica di eros, lei messa a smorza candela sopra di me che si auto-inculava, neppure nelle nostre fantasie telematiche avevamo immaginato una cosa simile. Continuammo a lungo e lei venne copiosamente più' di una volta fino a quando anche la mia resistenza cedette e le riempii le viscere di sperma provando un violento ed intensissimo orgasmo.
Giacemmo abbracciati a lungo fino a quando, vista l'ora ci ricomponemmo, ed uscimmo dal motel ripromettendoci di incontrarci ancora.

(Continua)
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