tradimenti

Elena II


di desiderio46
24.06.2018    |    26.690    |    9 9.5
"Si staccò da me e si mise carponi sul letto ondeggiando lo splendido culo "Vieni, scopami così" io la presi alla pecorina, e lei si voltò verso la..."
Il giorno dopo mi chiese di portarla al cinema e la sera, io passai a prenderla, lei mi attendeva sotto casa. Quando salì in macchina non riuscii a trattenermi e le domandai "Come hai fatto con tuo marito "Gli ho semplicemente detto che uscivo" disse con un candido sorriso, preferii non indagare "Che film vuoi vedere ?" le domandai "Non ha importanza il film, è il posto che conta stupidino, segui le mie istruzioni". Obbedii e lei mi condusse ad un cinema porno, doveva essersi informata sugli orari, perché entrammo nella sala semi deserta, proprio quando le luci erano accese. Lo sguardo di tutti si concentrò su di lei che sculettava camminando sui tacchi altissimi, con la solita incredibile minigonna. Poco dopo che ci fummo seduti, le luci si spensero ed iniziò la proiezione, sentii strani movimenti alle nostre spalle. Lei mi mise una mano sui pantaloni accarezzandomi il cazzo, poi prese a slacciarmeli e lo estrasse. I movimenti vicino a noi crescevano. Lei mi baciò, poi si chinò ad imboccarmelo ed iniziò a succhiarlo con la solita tremenda abilità.
Mi preparavo a subire lo stesso identico trattamento del giorno prima, quando, lei all'improvviso si rialzò e mi rimise il cazzo nei pantaloni, "Vieni" mi disse "Voglio sentirlo dentro" aggiunse, mi prese per mano e mi condusse nei bagni del cinema. Si appoggiò al muro, sollevando la gonna, non portava le mutandine "Presto, vieni qui e scopami" gemette, io la raggiunsi, mi abbassai i pantaloni, le appoggiai la turgida cappella alla vagina, era bagnata e
colava copiosi umori, strofinai un poco la cappella per lubrificarla "Non perdere tempo, scopami" disse lei imperiosa, e le affondai violentemente il cazzo nel ventre. "Lei emise un suono strozzato dalla gola, ed iniziò a fremere in preda ad un orgasmo.
Mi passò le splendide cosce intorno alla vita, io le posi le mani sotto le stupende chiappe, palpandole, mentre la scopavo in fretta. Lei si era slacciata la camicetta, ed io affondai il volto tra le belle tette e presi a baciarle ed a succhiarle, concentrandomi poi su duri ed appuntiti capezzoli. La vidi voltare lo sguardo verso l'ingresso, la imitai, alcuni uomini ci fissavano accarezzandosi i cazzi attraverso i pantaloni. Rallentai il ritmo spaventato "Non ti fermare, continua, scopami" mi richiamò lei, affondai nuovamente il volto tra le sue tette e ripresi a scoparla con foga, e lei poco dopo venne per la seconda volta. "Adesso vieni, vieni presto, sborrami dentro, allagami tutta " urlò lei scatenata, accompagnando i miei furiosi movimenti con quelli del suo bacino. Corsi veloce ed inarrestabile verso l'orgasmo che venne puntuale. Il mio cazzo si contrasse scaricandole nell'utero copiose bordate di caldissimo sperma, e lei venne ancora una volta insieme a me. Ci staccammo, e lei, si accosciò ai miei piedi succhiandomi e ripulendomi il cazzo che andava ammosciandosi, poi lo ripose nelle mutande, io sollevai i pantaloni mentre anche lei si ricomponeva, uscimmo dal locale, e la riaccompagnai a casa. Quella notte non dormii pensando a quanto accaduto, cercando d'immaginarmi cosa avrebbe inventato Elena per il giorno successivo. La mattina dopo, rimasi molto deluso non vedendola in ufficio, avrei voluto chiedere informazioni, ma non volevo dare nell'occhio.
Così deluso rimasi in ufficio, ma verso mezzogiorno, il telefono squillò ed era lei "Ciao Paolo, come avrai notato, sono rimasta a casa oggi" disse "Già e come la mettiamo con il nostro accordo ?" le chiesi io ansioso "Non ti preoccupare, ieri sera quando sono rientrata, mio marito mi ha scopata come un ossesso, e questa mattina mi sono eccitata pensando di farlo con te, nello stesso letto" mi disse con voce maliziosa "Potresti venire a trovarmi nell'intervallo del pasto" continuò "A meno che tu non preferisca mangiare...." concluse "Il mangiare può attender, mi restano solamente 5 giorni, ed intendo sfruttarli al meglio" ridacchiai io "Sarò li alle 12,40" "Si puntuale o dovrò incominciare da sola" cinguettò lei. Fu di una puntualità cronometrica, e lei mi aprì in vestaglia, un'elegante vestaglia di seta, mi condusse in camera da letto e se la tolse, rimanendo completamente nuda, la guardai. Era la prima volta che la vedevo così, era ancor più bella di quanto avessi mai immaginato, mi concessi di ammirarla un po più del dovuto, poi presi a spogliarmi.
Mentre mi toglievo i vestiti mi guardai intorno, e fu allora che notai la telecamera "Cos'è quella ?" le domandai " Niente, un pensierino per mio marito, voglio che veda tutto quello che mi farai" cinguettò lei, assumendo un'aria innocente che mi fece rizzare ancor di più il cazzo. Ero
nudo e la raggiunsi sul letto e lei si attaccò subito al mio cazzo succhiandomelo con foga, mentre le mie mani vagavano sul suo splendido corpo, accarezzandole ogni millimetro di pelle, soffermandomi a lungo sulle tette, stropicciandole delicatamente i capezzoli. Lei gemeva e si
affondava completamente il cazzo in gola. Notai che quando lo faceva stava attenta a non coprire la visuale della telecamera. Ad un tratto, lo abbandonò e prese a lavorare freneticamente di lingua sulla cappella, mentre mi masturbava e fissava la telecamera. Si arrestò fissandomi "Come pensi starebbe la mia micina depilata ?" mi domandò, "Stupendamente" risposi con sicurezza "Facciamolo allora" ridacchiò lei e se ne andò velocemente, ritornando poco dopo con schiuma da barba e rasoio "E` la tua schiuma ed il tuo rasoio Richy" disse agitandoli all'indirizzo della telecamera. Si dispose oscenamente scosciata verso l'obiettivo. La insaponai e rasai con attenzione, a causa della mano che mi tremava, mentre lei perversamente mi masturbava, poi Elena incominciò a guardarmi strano, e volle fare lo stesso a me. M'insaponò ed esperta mi rasò lo scroto, poi prese a succhiarmelo mentre mi rasava il pube. Appena terminato, si gettò sul letto gridando, "Adesso scopami,, voglio vedere che effetto fa". Le fui sopra, era bagnatissima e la penetrai facilmente iniziando a palparla. La pelle appena rasata, ci regalava piacevoli fitte. Elena era più scatenata del solito, urlava, gemeva, m'incitava in continuazione. Mi rovesciò sul letto, senza staccarsi e prese a danzare liberamente sul mio cazzo, ondeggiando a favore della telecamera il suo splendido culo. M'immaginai che i nostri sessi uniti e perfettamente depilati dovessero essere perfettamente visibili dalla telecamera. Le mie mani si portarono sulle sue chiappe e le palparono freneticamente "Che troia, sei una grandissima troia" incominciai ad insultarla eccitato "Di a tuo marito quanto ti piace farti fottere nel suo letto" le dissi "Non c'è bisogno che
glielo dica, voglio che lo veda" disse lei con voce roca. Si staccò da me e si mise carponi sul letto ondeggiando lo splendido culo "Vieni, scopami così" io la presi alla pecorina, e lei si voltò verso la telecamera, gemendo a bocca spalancata ed incitandomi mentre io la sbattevo con foga. Le sue chiappe risuonavano ad ogni affondo del mio pube, le tettine ondeggiavano elastiche nell'aria, lei venne contorcendosi e gemendo, mentre io continuavo a scoparla.
Sentii le contrazioni della sua vagina pomparmi letteralmente il cazzo, ma riuscii a resistere. Piano piano l'orgasmo di lei allentò, e lei riprese il controllo, la vidi voltarsi leccandosi le dita, mentre mi sorrideva. "Ti piace il mio culo Paolo ?" domandò riprendendo subito a leccare le
dita, io annuì con forza, gemendo ed accelerando il ritmo. Lei accompagnava ogni affondo con un gemito soffocato "Bene, prima della fine della settimana, lascerò che tu mi fotta anche li, nel mio tenero ed indifeso buchino" disse, le sue dita si portarono nel solco delle natiche e lei, sotto il mio sguardo eccitato si infilò, prima un dito e poi due nello stretto ma elastico sfintere.
Era troppo per me, sentì l'orgasmo montare inarrestabile, anche lei se ne accorse e si staccò rovesciandosi sul letto "Vieni Paolo, sborrami in faccia" m' incitò, mentre io prendevo a masturbarmi freneticamente. La raggiunsi, lei attendeva a bocca spalancata e con la lingua voluttuosamente protesa, io venni ed un torrente di sperma si riversò su di lei inondandole il volto, imbrattandole i capelli, colandole in gola.
Le gocce che la sua lingua vorace riuscivano a catturare venivano immediatamente ingoiate accompagnate da gemiti di piacere. Il diluvio finì, lei completamente ed oscenamente imbrattata di bianco sperma si sollevò e mi ripulì il cazzo con la lingua, poi si avvicinò alla telecamera concedendosi un lungo primo piano prima di spegnerla.

continua
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