tradimenti

Elena III


di desiderio46
30.06.2018    |    19.356    |    3 9.6
"Per fortuna, raggiungemmo presto una zona buia del parcheggio, e fermai la macchina..."
... La fantasia di Elena non conosceva limiti, ed io facevo ormai fatica a tenerle dietro. Ora capivo perché il marito, si era rassegnato a lasciarla libera, nessun uomo poteva tenerle testa a lungo. La sera successiva, quando passai a prenderla a casa sua era tutta eccitata, mi condusse in discoteca, a me non piaceva molto ballare, ma la accontentai, immaginando che si sarebbe eccitata moltissimo nell'essere al centro dell'attenzione. Avevo immaginato bene, ma la mia immaginazione non poteva rivaleggiare con la sua.
Verso mezzanotte, Elena, si mise a ballare da sola su di un cubo, e come ovvio attirò l'attenzione di molti ragazzi. Mi avvicinai anch'io e notai che la porca non aveva indossato le mutandine, ed i ragazzi senza nemmeno doversi abbassare troppo, potevano agevolmente guardarle sotto la cortissima gonna ed ammirare la sua stupenda vagina perfettamente depilata. Mi allontanai un poco, cercando di capire cosa avesse in mente. Più tardi, scesa dal cubo la vidi ballare con un giovane, erano strettamente avvinghiati e potevo vedere chiaramente la mano di lei accarezzare il pube del giovane.
Smisero di ballare e lei mi raggiunse, trascinando per mano il giovane "Paolo, questo è Roberto, venite andiamo" disse lei e io la seguii. Salimmo tutti e tre in macchina "Ho chiesto a Roberto di farsi fare un pompino mentre tu mi scopi, e lui ha accettato" mi disse squittendo eccitata "Presto, parti e raggiungiamo un posto più tranquillo". Mentre guidavo, lei non resistette, e si stese su di me iniziando a spompinarmi, mentre il ragazzo sul sedile posteriore guardava eccitato masturbandosi attraverso i pantaloni. Per fortuna, raggiungemmo presto una zona buia del parcheggio, e fermai la macchina.
Lei scese di corsa ed aprì lo sportello posteriore, vidi che faceva stendere sul sedile il giovane, gli abbassava i pantaloni e le mutande e si chinava accogliendo in gola il suo cazzo, iniziando le magie di bocca che io ormai conoscevo così bene. Lei stava inginocchiata sul sedile, il bel culo sollevato, lasciato ormai interamente scoperto dalla corta gonna, mi chinai e baciai quelle stupende chiappe mentre le palpavo, mi spinsi più in basso iniziando a leccarle lo sfintere, ma lei interruppe il pompino voltandosi "Non avere fretta, non oggi, questa sera voglio che mi scopi" disse, poi si voltò e riprese a lavorare di lingua sul cazzo del giovane. Mio malgrado scesi e presi a leccarle la vagina, già madida d'umori, poi mi rialzai e le affondai il cazzo nel ventre, iniziando a scoparla lentamente. Le mie mani dapprima vagarono sul culo perfetto, poi
avanzarono, le slacciai la camicetta e presi a palparle le deliziose tettine, la sentii venire una prima volta. La sua figa prese a contrarsi involontariamente, ed assaporai le deliziose sensazioni di quel dolce massaggio, il ritmo incominciò a crescere.
Ormai la scopavo con foga, e lei si faceva sbattere dai miei colpi, tenendo il cazzo di Roberto in bocca e lasciando che fossi io a dettare il ritmo al pompino. Eccitatissimo le appoggiai una mano sulla nuca e la spinsi in basso godendo nel vedere il cazzo del giovane affondarle in gola. Lui gemette, incapace di resistere, io trattenni la testa di lei mentre lui le scaricava direttamente in gola tutto il suo piacere, la sentii godere nuovamente, questa volta le contrazioni della sua vagina furono ancora più violente ed anch'io mi lascia andare godendo a mia volta e riempendole il ventre col mio seme.
L'indomani Elena mi telefonò invitandomi a prendere un caffè, naturalmente accettai. "Paolo, conosci la Franchetti ?" mi domandò ed io annuì "Cosa ne pensi ? domandò con aria maliziosa "Carina, molti stravedono per lei, ma secondo me è troppo mascolina, e soprattutto senza le necessarie curve"
risposi io "Perché ?" domandai subito dopo.
"La settimana sta per finire, e pensavo di organizzarti qualche cosa di particolare" disse, poi continuò "E` lesbica, e mi fa il filo da un sacco di tempo, pensavo di approfittarne per combinare un incontro a tre". L'idea di fare all'amore con due donne, mi solleticava ovviamente, ma decisi di stuzzicarla "Naturalmente sei tu che decidi ma, come ti ho detto, non è che lei mi ispiri più di tanto" mentii. Lei mi guardò un poco contrariata "Peccato, da tempo mi solleticava l'idea di provare con una donna, e questa poteva essere l'occasione buona" disse "Posso fare niente per renderti la cosa più interessante ?" disse con un lampo di malizia negli occhi "Be forse potresti, magari promettendomi che finalmente mi farai assaggiare il tuo bel culetto" buttai li io "Il furbacchione, ma no mio caro. Io mantengo sempre le mie promesse, ma al momento opportuno, però vista questa tua mania, la convinceremo a farsi sodomizzare da te, va bene lo stesso ?", io sconfitto annui alzando le braccia in cenno di resa.

continua
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