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Gay & Bisex

Last del giro in mtb ( 11/05/25 storia vera)


di Membro VIP di Annunci69.it cazzobonsai69
11.05.2025    |    33    |    1 8.0
"E poi esplodo, il mio cazzetto che scatta nella sua bocca mentre io emetto un gemito strozzato..."

@@@ racconto di storia vera basato sul last del 11/05/2025@@@

L’aria fresca del mattino mi accarezza il viso mentre pedalo lungo il sentiero sterrato che si arrampica sulle Alpi Apuane. È domenica, il sole è già alto nel cielo e il silenzio dei boschi mi avvolge, interrotto solo dal rumore delle gomme che schiacciano la ghiaia. Ho messo l’annuncio su Annunci69 poco prima di partire, quasi per gioco, senza aspettarmi davvero che qualcuno rispondesse. Ma il telefono vibra nella tasca dei pantaloncini da ciclista e rallento per controllarlo.

Notifica: «Ciao, sono di Massa. Sei ancora disponibile?»

Sorrido tra me e me, un po’ imbarazzato, un po’ eccitato. Sono Marco, ho 50 anni, un fisico robusto e un cazzo che non definirei certo imponente. Ma oggi, forse, non è la dimensione che conta. Rispondo con un semplice «Sì» e dopo pochi messaggi concordiamo di incontrarci a casa sua, una villetta isolata sulle colline massesi. Il cuore mi batte forte mentre cambio direzione, lasciandomi alle spalle le montagne per puntare verso la sua abitazione.

Arrivo davanti al cancello dopo una ventina di minuti. La casa è piccola, circondata da alberi, con un giardino ben curato. Scendo dalla bici e appoggio il sellino contro il muretto. La porta si apre e lui fa capolino, un sorriso timido ma invitante. È giovane, forse sui 25 anni, con un fisico atletico e già abbronzato, come se avesse passato l’estate al mare. I suoi pantaloncini corti mettono in evidenza un sedere sodo e invitante.

«Ciao, sono Luca» dice, tendendomi la mano. La sua voce è dolce, quasi rassicurante.

«Marco» rispondo, stringendogli la mano. Mi accorgo che la sua pelle è calda, e c’è qualcosa nel suo sguardo che mi fa sentire a mio agio, nonostante la situazione.

«Entra» dice, facendomi strada all’interno della casa. L’arredamento è semplice, ma accogliente. Mi invita a sedermi sul divano e si avvicina con un asciugamano in mano. «Sei sudato, ti va un massaggio?» chiede, con un tono che non ammette rifiuti.

«Certo» rispondo, leggermente imbarazzato ma troppo eccitato per dire di no. Mi tolgo il casco e l’asciugamano, lasciandomi cadere sul divano. Luca si siede dietro di me e inizia a massaggiarmi le spalle. Le sue mani sono forti, ma delicate, e sento il calore del suo corpo avvicinarsi al mio. Il profumo del suo sudore si mescola a quello del mio, creando un’atmosfera primitiva, sensuale.

«Ti piace?» chiede, mentre le sue dita scendono lungo la mia schiena.

«Sì» mormoro, chiudendo gli occhi. Il massaggio diventa sempre più lento, più intimo, e sento che qualcosa sta cambiando tra noi. La sua mano si ferma sui miei fianchi, poi scende verso l’interno delle mie cosce. Non devo guardare per capire che sta guardando il mio inguine, dove il mio cazzetto è stretto nei pantaloncini da ciclista.

«Sei così teso…» mormora, avvicinandosi ulteriormente. Sento il suo respiro caldo sul mio collo, e una mano che sfiora il mio cavallo. «Posso?» chiede, con un tono che è più una supplica che una domanda.

Non riesco a parlare, riesco solo a annuire. Luca si alza e si mette davanti a me, inginocchiandosi tra le mie gambe. Le sue mani salgono lungo le mie cosce, poi afferrano l’orlo dei miei pantaloncini e li tirano giù con un gesto lento, deliberato. Il mio cazzetto è già semi-eretto, e lo guarda con un’espressione che non riesco a decifrare, ma che mi fa sentire desiderato come non mi sentivo da anni.

«È perfetto» mormora, prima di inclinarsi in avanti e iniziare a baciarmi l’inguine. Le sue labbra sono calde, morbide, e il suo respiro mi fa rabbrividire. Poi, lentamente, si avvicina al mio cazzo e lo prende in bocca.

Io lascio cadere la testa all’indietro, emettendo un gemito involontario. Le sue labbra avvolgono il mio cazzetto con una delicatezza che non mi aspettavo, e la sua lingua inizia a muoversi con un ritmo lento, ma insistente. Le mani si stringono ai miei fianchi, tenendomi fermo mentre mi succhia con una passione che sembra quasi disperata.

«Dio, Luca…» sussurro, mentre le mie mani si infilano nei suoi capelli. Lui risponde con un gemito vibrante, che mi fa sentire il cazzo ancora più duro. I suoi occhi si alzano verso di me, pieni di desiderio, e vedo che anche lui è eccitato, il suo cazzo visibile sotto i suoi pantaloncini corti.

«Vuoi che vada più in profondità?» chiede, mentre le sue labbra si staccano dal mio cazzo per un istante.

«Sì… per favore» rispondo, quasi senza fiato. Lui sorride, poi si abbassa di nuovo, infilando il mio cazzetto ancora più in profondità nella sua bocca. Io chiudo gli occhi, abbandonandomi alla sensazione, mentre le sue mani salgono lungo il mio torso, sfiorando i miei capezzoli.

«Sei così bello, Marco» mormora tra un colpo di lingua e l’altro. Le sue parole mi fanno sentire quasi un dio, e non riesco a trattenermi dall’affondare le dita nei suoi capelli, spingendolo ancora più giù. Lui obbedisce senza esitazione, prendendomi tutto in gola, mentre le sue mani si spostano verso il mio culo, stringendomi i glutei con forza.

«Luca, sto per…» mormoro, sentendo l’orgasmo avvicinarsi inesorabilmente. Lui non si ferma, anzi, aumenta il ritmo, succhiandomi con una voracità che mi fa venire i brividi. E poi esplodo, il mio cazzetto che scatta nella sua bocca mentre io emetto un gemito strozzato. Lui mi succhia fino all’ultima goccia, poi si alza, con un sorriso soddisfatto sulle labbra.

«Hai un cazzo fantastico» dice, leccandosi le labbra, mentre io cerco di recuperare il fiato. Poi si siede accanto a me, la mano che scivola tra le mie cosce a pulirmi delicatamente.
Mi sono rivestito e ho continuato a pedalare..senza più forze nelle gambe....

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