Gay & Bisex
Pause Pranzo In Compagnia
di Grey-Heron
07.10.2024 |
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"Il ragazzo si vede che è esperto e di culi ne deve aver penetrati parecchi..."
Pause pranzo in compagniaGli chiesi se lui fosse quello sopra o quello sotto. “Sono quello sotto, ti piace?” La foto principale del sito mostrava due maschi nudi che scopavano, visti di schiena.
Quello sopra montava quello sotto in posizione Bulldog. Cioè quello passivo era piegato sulle ginocchia a pancia sotto e l’altro gli stava sopra pure lui reggendosi sulle gambe piegate mentre se lo inculava. Della foto ovviamente non si vedevano i volti. Era decisamente una immagine animalesca riflessa in uno specchio.
Ero entrato in quel profilo per caso almeno un paio di volte e avevo letto una trentina di recensioni. Tutte molto lusinghiere. Mi sorprese il fatto che almeno tre erano di etero che ovviamente avevano consumato sex tra maschi con il proprietario del profilo. Naturalmente andai a curiosare i loro profili e…tutti e tre si palesavano come Bull per coppie (che però in realtà si scopano anche altri maschi. E’ il bello di questo sito).
A dire il vero non ero interessato più di tanto alla persona, non essendo il mio target preferito, ma mi eccitava la foto del profilo. Dopo avermi chiesto se mi piaceva la foto, egli fu bravo a trattenermi nella conversazione in chat e ne dedussi che dopo aver curiosato a sua volta nel mio profilo io fossi di suo interesse, poiché, ora lo so, rientro nel suo target.
La conversazione si protrasse per un certo tempo. Lui si rivelava essere una persona molto a modo ed equilibrata. Percepivo comunque che non era proprio disinteressato. Ma era bravo a sostenere la conversazione. Le nostre chattate o un saluto divenne quasi giornaliero e continuano ad esserlo tutt’ora. Poiché, in seguito egli si rivelò essere un angelo che mi venne in aiuto, qui lo chiamerò precisamente Angelo anche se il suo vero nome è un altro.
In quel periodo, mi trovavo in una situazione emotiva piuttosto travagliata. Senza accorgermene ero caduto nella trappola di una infatuazione per un ragazzotto di trent’anni appena compiuti e stavo lottando per uscirne ma non era facile. Il tipetto aveva fatto breccia nella mia testa tramite i racconti e i piagnistei sulla sua vita insostenibile con il compagno molto più grande di lui con il quale divideva, casa, auto, finanze, vita, cane e tutto il resto dalla bella età di diciotto anni. Praticamente, un dramma famigliare.
In sostanza ero diventato per lui una spalla sulla quale commiserarsi. Mi faceva tenerezza, lo supportavo tramite qualche incontro e le sue lunghe telefonate nel profondo della notte. Ma non sono qui per scrivere del tipetto. Questa breve parentesi è per fare comprendere che di tutto ciò, ne accennai ad Angelo con ampi dettagli e lui, comprendendomi, venne in aiuto.
Ecco come posso definire Angelo. Una persona che sa offrire aiuto psicologico ed esistenziale a uno sconosciuto. Si presenta come una figura empatica e intuitiva, capace di cogliere il bisogno dell'altro senza conoscerne la storia. Mostra una profonda sensibilità, ascolta senza giudicare, e riesce a creare uno spazio sicuro e accogliente. È dotato di una calma rassicurante, sa porre domande che stimolano la riflessione e accompagna l'altro in un processo di autoconsapevolezza. Pur non conoscendo i dettagli personali di chi aiuta, è guidato da un sincero desiderio di alleviare la sofferenza e offrire conforto e orientamento in un momento di crisi.
La persona che ti aiuta a riconoscere di essere caduto in una trappola emotiva lo fa con sensibilità e senza giudicare. Attraverso un dialogo attento, ti guida a riflettere sui tuoi schemi di pensiero e comportamento, aiutandoti a capire come certe emozioni o relazioni ti stiano condizionando. Non ti offre soluzioni immediate, ma ti accompagna nel processo di consapevolezza, portandoti a riconoscere le dinamiche che ti tengono bloccato e a intravedere un modo per uscirne.
Angelo mi ha aiutato a comprendere la mia situazione, ha ascoltato con attenzione ogni parola. Senza fretta, mi ha fatto notare che quello che stavo vivendo non era altro che una trappola emotiva, un ciclo ripetuto di aspettative e delusioni. Mi ha guidato attraverso i miei pensieri, facendomi vedere come avevo permesso a certe dinamiche di prendere il sopravvento. Con delicatezza, mi ha fatto riflettere e realizzare che mi ero incastrato in una rete invisibile, e grazie ai suoi consigli, ho cominciato a vedere una via d'uscita e finalmente anche la risoluzione del problema.
Inverno 2022
Poco prima di Natale, Angelo mi venne a trovare a casa mia per la prima volta, grazie ad una trasferta di lavoro. La luce del mezzogiorno filtra dalle finestre, illuminando lievemente la stanza, ma il fulcro del calore è il camino acceso, con ciocchi che crepitano e scoppiettano, emanando un calore rassicurante. Le luci dell'albero di Natale scintillano dolcemente, in toni caldi di rosso, oro e bianco, creando un'atmosfera festosa. Fuori la giornata è tersa, limpida, ma il freddo pungente rimane fuori, lasciando che il calore della casa avvolga chi vi è dentro.
Stiamo conversando con tono sereno, un po' rilassati, dopo esserci conosciuti di persona. Il crepitio dei ciocchi di legna accompagna la conversazione che ovviamente verte anche sul mio stato d’animo. L’atmosfera è di complicità, un rifugio accogliente dal freddo esterno e non posso negare che iniziavo ad immaginarmi uno sviluppo erotico tra noi due davanti al camino. E così, fu.
Sentivo le sue mani ravanare tra le mie gambe. Io in piedi con alle spalle il camino acceso, lui seduto su una poltroncina. Ora non sono solo le sue mani a ravanare ma le sue labbra sopra i pantaloni della mia tuta. Sento salire eccitamento dal profondo del chakra della sessualità, il secondo chakra, chiamato Svadhisthana o chakra sacrale, associato alla sessualità, alla creatività, alle emozioni e al piacere.
Calo la tuta e l’intimo giù fino alle ginocchia mentre le sue labbra iniziano ad avvolgere il mio cazzo oramai barzotto ma pronto a svettare su per aria. Sento il caldo della sua bocca ma sento anche il calore del camino alle mie spalle che mi riscalda le chiappe. E con la benedizione di Svadhisthana, il mio uccello divenuto turgido si gode le labbra di Angelo.
Non è stato un pompino con venuta finale come il lettore si aspetta, ma una bella succhiata per saldare in amicizia la nostra conoscenza. Con la promessa che alla prossima occasione ci saremmo concessi un terzo partner, poiché abbiamo scoperto che tra le nostre libidini c’è posto anche per un terzo partecipante.
Ad Angelo piacciono maturi e attivi mentre io preferisco giovani versatili. Stranamente lui riceve parecchie richieste e attenzioni da parte di giovani che lui non cerca. Mentre io al contrario ho la fila di maturi che non mi interessano, alla porta. Inspiegabile. Così, io gli passo i contatti maturi e lui i giovani a me.
Tarda primavera 2023
Il Tatuato
Io e Angelo siamo in cucina seduti a conversare. Dopo svariati mesi oggi è in trasferta e ne approfitta per una visita in pausa pranzo che può gestirsi a suo piacimento. La cucina è luminosa, inondata dalla luce dorata del primo pomeriggio che entra dalle finestre aperte. L'aria fresca e leggera della tarda primavera si mescola con il profumo di caffè appena fatto.
Abbiamo voglia di vivacizzare questa pausa pranzo con un incontro a tre. Sono parecchi i maschi sposati che cercano in pausa pranzo diversivi non necessariamente etero, magari segretamente consapevoli che pure le loro mogli si sollazzano altrove nello stesso momento.
Angelo sta smanettando in una chat di ricerca immediata dopo aver messo un annuncio per un maschio attivo disposto a giocare in tre. Rispondono in quattro ma solo uno è papabile anche perché è a circa cinque chilometri di distanza. Dopo lo scambio di foto e descrizioni varie si decide per l’incontro.
La macchina del terzo entra nel cortile. Io e Angelo siamo sul cancello. Dalla vettura scende un quarantenne, rasato, coperto di tatuaggi, in tenuta di lavoro tipo operaio che mostra essere un bel tipo fisicato e con il muscolo allenato. Strette di mano e ci dirigiamo in casa.
Senza perdere tempo, in salotto, iniziamo a denudarci e lui…accidenti…ha veramente un bel fisico. Tatuaggi ovunque. Il cazzo di discrete dimensioni, certamente godibile, sta iniziando a muoversi. Gli dico di appoggiarsi al tavolo a gambe aperte. Siamo completamente nudi. Angelo si inginocchia davanti al nostro ospite e inizia a succhiarlo mentre io mi do da fare a torturargli i capezzoli con la lingua, sotto la gola e sotto le ascelle. Lui grugnisce di piacere come un porcello. Angelo succhia e io lo lecco ovunque. Poi tocca a me ciucciarlo un po'. L’idea è di fargli infilare un condom e scoparsi Angelo. Facciamo ancora un cambio posizione. Angelo si abbassa di nuovo e si riempie la bocca di cazzo. Il nostro ospite è talmente carico che non resiste ai nostri attacchi e molla una sborrata magistrale, fortunatamente sul pavimento evitando i tappeti.
L’operaio tatuato è un po' imbarazzato per aver terminato in così breve tempo e si scusa, dicendo che era veramente carico e super eccitato dal fatto che fossimo in tre, una cosa nuova per lui. Scambio reciproco di numero di cellulare per altre eventuali possibilità.
Successivamente abbiamo organizzato altri due incontri che però non sto a descrivere non essendosi rivelati validi per essere descritti qui.
Estate 2024
Il tecnico
Altra visita di Angelo a casa mia. Questa volta con più tempo a disposizione. Solita ricerca per un maschio attivo sulla pagina di un sito di annunci. Tra qualche risposta non proponibile eccone una di un tecnico che avrebbe fatto pausa pranzo e a circa otto chilometri da noi. Egli mette subito in chiaro che è solo attivo, non bacia e non vuole che gli si tocchi il culo. Manda una foto del fisico e del cazzo, la quale ci fa subito accettare data la qualità della mercanzia.
Dalla macchina scende un marcantonio alto più di 1,90 longilineo ma perfettamente formato, viso da cucciolone dolcione dietro occhiali da vista che gli stavano benissimo. Età? Forse un bel trentacinquenne. Gentile anche nei modi. Decido che questo, invece di una sveltina in piedi in salotto, merita un giaciglio. E su per le scale, si procede verso la stanza da letto.
Ci spogliamo. Il ragazzo mostra un poco di nervosismo, ma l’intervento di Angelo e il mio rassicurarlo risolve il piccolo momento di impaccio. In piedi in fondo al letto io inizio ad accarezzarlo ovunque tenendomi alla larga da suo bel culo che avrei invece voluto baciare mentre Angelo in ginocchio si da da fare di bocca. Madre natura è stata molto generosa con il giovane. Ha un bellissimo cazzo di notevoli dimensioni, bello lungo, tutto da scappellare anche con le labbra. Percepisco che il giovane uomo si sta rilassando e incomincia a prendere qualche iniziativa nei confronti di Angelo che lo sta succhiando. Gli afferra la testa con le mani e incomincia a cacciargli l’uccello giù fino in gola, scopandogli la bocca sempre più forte.
Poi con una inaspettata decisione e autorità si libera di Angelo, mi mette una mano sulla testa e mi spinge giù con forza verso il suo bel cazzo e me lo ficca in bocca. Mi pompa per un po' e poi lo tira fuori mettendomi due dita in bocca ordinandomi di succhiare mentre Angelo ha preso a leccargli i capezzoli.
Eseguo i suoi ordini succhiandogli tutte le dita e pure la mano. Trovo sia eccitante questa sua inaspettata svolta autoritaria. Mi afferra di nuovo la testa e mi ordina di succhiargli la bestia.
Decidiamo di stenderci sul letto, lui nel mezzo, gran bel fisico e cazzo dritto e duro da urlo. Io ed Angelo iniziamo a leccarlo insieme. Lui era il nostro giocattolo. Mentre uno lo succhia, l’altro gli lecca i coglioni. Il ragazzo se la sta godendo assai. Una serie di pompe infinita.
Siccome ho una predilezione per un bel piede di maschio, noto che i suoi sono piedi belli e ben fatti, come piace a me. Lascio il cazzo e mi fiondo a leccare i piedi del bel giovane. Noto la sua sorpresa ma anche il suo piacere. Mi lascia fare e mi godo la leccata di piedi. Poi gli accarezzo le gambe fino su per le cosce e mi dedico al cazzo e ai coglioni lasciati liberi da Angelo che si è spostato e guarda la scena segandosi. Divertimento per tutti.
Altra mossa autoritaria del ragazzo, che si alza in piedi sul letto ordinandomi di stendermi senza cuscino sotto la testa. Eseguo. Lui si regge in piedi alla testata del letto e ordina ad Angelo di inginocchiarsi davanti a lui e ciucciarli la verga mentre mi mette il piede destro sulla faccia e in modo perentorio mi ordina di leccargli la pianta del piede e di succhiargli l’alluce. Ovviamente non posso disobbedire, ma è un piacevole gioco. Il ragazzo è bello come il sole e merita di essere servito. Gli lecco la pianta del piede con piacere mentre Angelo lo sbocchina avidamente.
“ Hei, chi dei due lo vuole nel culo ora?” esclama in modo imperativo il ragazzo. Era sempre sottinteso tra me e Angelo che essendo lui totalmente passivo gli lasciavo via libera per essere scopato.
Si cambia posizione. Suggerisco di mettere Angelo a 90 sul bordo del letto, il ragazzo in piedi sul tappeto dietro di lui. Io con le mani aiuterò ad allargare le chiappe di Angelo mettendo in mostra il suo buco del culo. Fornisco dei preservativi al nostro ospite che ne indossa uno.
Mi godrò la visione della penetrazione. Dico ad Angelo di prepararsi che tra poco gli arriva dentro la bella mazza dura del ragazzo. “Ti piace vederlo inculato vero?” mi chiede il ragazzo. “No, mi piace guardare te che glielo infili dentro” gli rispondo. “Ma voi due siete amanti a coppia aperta?” ribatte. “Ma quando mai…siamo solo amici e ci piace giocare in tre.” rispondo.
Lui ora appoggia la cappella incappucciata sull’ano di Angelo e scivola dentro senza difficoltà visto che Angelo è abituato. Inizia a pompare sempre con più vigore. Lo osservo. Bello come un Dio greco nei suoi 190cm di altezza, il fisico ben definito anche se longilineo, leggermente peloso sul petto e con un filo di peluria che gli scende fino all’inguine. Ha iniziato e scopare il culo di Angelo senza ritegno con una forza bruta, quasi con cattiveria. Ad ogni colpo si alza sulle punte delle dita dei piedi per aggiungere ancora più forza ed equilibrio nella scopata. Sento Angelo che se la gode là sotto. “Dai scopalo, scopalo, ancora, più forte, dai, ancora” lo incito sempre di più. Sta diventando una chiavata animalesca. Una meraviglia osservarlo mentre ci da sotto a colpi decisi mentre gocce di sudore gli scendono dalla fronte. E con un rantolo finale viene nel culo di Angelo. Estasi orgasmica. Tira fuori il cazzo dallo sfintere. Il preservativo è pieno di sperma. Lo avvolgiamo in un klinex per il cestino.
L’amico Angelo è soddisfatto dopo la scopata, ma immagino che se ce ne fosse un’altra non la rifiuterebbe.
Offro l’uso della doccia. Il Boy ne ha bisogno. Dopo di che, si riveste in fretta per andarsene. Canonico scambio di contatti che non si sono più avverati, come da prassi.
Il Palestrato
Dopo che il ragazzo se ne è andato, mettiamo un altro annuncio sulla piattaforma di ricerca immediata, tanto per vedere chi risponde. Dopo pochi minuti, una risposta con relativa foto del fisico. Trentotto anni, attivo e una montagna di muscoli. Non proprio il target di Angelo ma sapendo che questa è la merce che apprezzo, mi dice che lo inviteremo qui e rispondiamo.
Il muscolo ci avvisa che proviene da una delle spiagge della zona. E’ in campeggio alla spiaggia naturista con il compagno che però è dovuto tornare a casa per qualche giorno. La vettura si ferma davanti al cancello e lo facciamo entrare. Scende un bel tipo, tutto palestra e fitness. Capelli corti corti, barbetta appena accennata, non troppo alto ma ben proporzionato. Canotta e pantaloncini corti e mostrare bicipiti, tricipiti, pettorali e gambe ben sviluppati.
Purtroppo io ho un debole per questi tipi e mi sento salire la saliva alla bocca solo all’idea che lui sarà nudo nel mio letto insieme ad Angelo. Si sale in camera da letto e senza tanti fronzoli ci si denuda subito. Scaraventa canotta, pantaloncini e infradito sotto una sedia e rimane nudo mostrando l’abbronzatura integrale molto scura. Indossa un cock-ring di silicone. Altro dettaglio molto eccitante. Come fosse a casa sua si stende sul letto a gambe larghe e le mani sotto la testa. Io ho l’uccello duro solo all’idea di dover manovrare un fisico muscoloso, con un notevole cazzo spesso e nodoso come il suo. Lui guarda e apprezza.
Io e Angelo ci mettiamo al suo fianco. Mentre lui lo lecca e inizia a succhiarlo io mi riempio le mani dei suoi muscoli con mille carezze. La sua pelle è liscia e morbida e da risalto alla profonda abbronzatura integrale. Il suo cazzo si sta drizzando e indurendo, costretto nell’anello di silicone. Una visione da favola.
Il maschio muscoloso è molto eccitato, io e Angelo lo stiamo leccando ovunque. Io mi porto al suo inguine e mi metto in bocca il suo bel cazzo spesso e nodoso con una bella cappella appuntita. Lo succhio e gli lecco le palle belle tonde. Dopo averlo succhiato lascio spazio al mio amico di giochi.
Gli riporto le mani sotto la testa e mi dedico e leccargli le ascelle depilate. Odora di uomo, di maschio, di deodorante. Sulla lingua percepisco un sentore salino. Probabilmente, ha fatto anche il bagno in mare in tarda mattinata. Le nostre lingue gli stanno procurando brividi di piacere.
La stanza da letto è in penombra nel primo pomeriggio estivo, l'aria è calda ma piacevolmente rinfrescata da una leggera brezza che entra attraverso la finestra aperta. Le tende leggere si muovono dolcemente con la brezza, creando un delicato movimento. Oltre la finestra si scorgono alberi da frutto e il rumore della natura e della campagna riempie l'aria: il fruscio delle foglie, il cinguettio degli uccelli, il ronzio lontano degli insetti. Tutto sembra tranquillo, tra il sesso che si consuma da noi tre maschi e la vita estiva che si muove dolcemente all’esterno.
Mr. Muscolo chiede ad Angelo di sedersi sul suo viso e a sorpresa inizia a leccargli il buco del culo. Mentre glielo lecca, io gli succhio il cazzo bello tosto. Poi sento che con le mani si sta togliendo il cockring e lo butta sul letto. E’ veramente un bel cazzo.
Immagino che la slinguazzata all’ano sia in preparazione di una inculata e infatti non mi sbaglio. Il nostro amico muscoloso ci conferma che è il momento di scopare. Angelo si mette a 90 sul bordo del letto. Il muscolo armeggia in un borsello che si era portato dietro, estrae un preservativo e lo indossa. Il culo di Angelo, caldo e voglioso è in trepida attesa. Io guardo il nostro amico palestrato che in modo molto attento, centra lo sfintere di Angelo ed entra facilmente iniziando a pompare con metodo. Il ragazzo si vede che è esperto e di culi ne deve aver penetrati parecchi. Ci sa fare.
Sta scopando il sedere a 90, in modo ritmico, con soddisfazione. Io mi sono piazzato dietro di lui, gli strofino il mio cazzo duro sul suo fondoschiena e dopo avergli messo le braccia attorno gli accarezzo i pettorali duri come il sasso. “Ora lo scopo davanti, aiutami a tenergli le gambe aperte”. Estrae la bestia dal corpo di Angelo e lo facciamo stendere sulla schiena con le gambe allargate. L’amico muscoloso gli si piazza davanti. Io aiuto a tenere le sue gambe aperte, gli centra il buco del culo grazie alla scopata precedente scivola facilmente dentro al retto. Inizia a pomparlo tenendogli entrambe le caviglie con le mani. Angelo si sta godendo il bel cazzo spesso e nodoso su per il culo. Io e il muscolone ci osserviamo, lui soddisfatto per la scopata che si sta facendo, Angelo soddisfatto per la scopata che si sta beccando e io complice dei due mi sto godendo la scena masturbandomi.
“E tu? Non vuoi farti scopare?” mi chiede.
“Mi piacerebbe ma non sono abituato.”
“L’ultima volta è stata sei anni fa e non era un arnese grosso come il tuo. Ho paura che mi faccia dolore”
Mi sorride mentre continua a scopare Angelo, mi strizza l’occhio. “Fatti scopare pure tu, dai, starò molto attento, non ti farò male”. Sono veramente tentato. Visto che li prediligo tosti e muscolosi, forse non avrò altra occasione. Poi mi viene da pensare al fatto che io mi sono sempre comportato da attivo tranne alcune occasioni e che il ruolo di attivo mi sia sempre stato confacente.
Osservo il palestrato e me lo immagino mentre mi scopa. “Ok proviamoci, ma non ti prometto che ci riusciamo, se mi fa male ti fermi. Ok?” Mi risponde: “Certo, vai tranquillo lo faremo con calma mentre lui qui sotto ci guarda” e mi strizza ancora l’occhio.
Esce dal corpo di Angelo il quale si mette seduto sul letto e noto un cenno di approvazione e condivisione su ciò che si sta preparando. So che prima o poi si aspetta di essere scopato da me e ora eccomi qui invece, pronto a prenderlo nel culo davanti a lui.
Il palestrato mi aiuta a prendere posizione a 90 sul letto e si prepara a penetrarmi. Mi giro e noto che stava per farlo usando il preservativo che era già stato nel culo di Angelo. “No bello…cambiamo il preservativo o non se ne parla” lo apostrofo.
Un poco contrariato, se lo toglie e io ne allungo uno dei miei, che compro al sex shop insieme al gel. Lo indossa e si parte per l’esperimento.
Angelo è accanto a me come ad assistermi e darmi coraggio. Sento le dita del palestrato che mi stende una buona quantità di gel sull’orifizio dell’ano e ci gioca con le dita fino ad inserirne uno, poi delicatamente due. Procede con lievi movimenti rotatori. Io cerco di rilassarmi. La sensazione iniziale è gradevole. Le dita escono e sento la cappella del palestrato che sta cercando la strada giusta e la trova. Molto delicatamente lui spinge dentro a piccoli movimenti mentre io spingo verso di lui. E’ il sistema per sentire meno male che faccio adottare quando scopo da attivo. Sento il gran bel cazzo che lentamente si fa strada e percepisco appena un leggero fastidio che poi scompare. Angelo è accanto a me e mi sostiene dicendomi che ormai è entrato tutto. Io mi rilasso e so che un gran bel palestrato mi sta scopando. Sento colpetti quasi delicati che diventano più decisi. Poi lui si ferma dentro di me come per darmi pausa e riprendere sempre senza essere troppo deciso ma con gentilezza. Andiamo avanti godendoci l’esperienza. Io sono rilassato, non sento male. Il tipo ci sa veramente fare.
“Ancora un po' e mi dici tu quando, poi esco e voglio sborrare in altro modo, Ok?” Rispondo: “Ok amico, grazie”
Ha cambiato ancora il preservativo. Dice ad Angelo di mettersi sul letto steso di traverso con le gambe giù e un cuscino sotto la testa. Gli alza le gambe, centra lo sfintere di Angelo con il bel cazzone spesso e nodoso e se lo incula di brutto, con forza e decisione. Io guardo la scena e mi masturbo. Il palestrato quando sente che sta per sborrare, esce dal culo di Angelo, si toglie il preservativo e inizia a segarsi con la destra mentre io con la mia sinistra afferro la sua sinistra e ci stringiamo forte in complicità tra maschi. Lui si irrigidisce tutto, si alza sulle punte dei piedi e con una voce quasi strozzata “Sborrroooo”. Potenti fiotti di sperma bianchiccio e denso si riversano sulla pancia, sul petto di Angelo. Era esattamente ciò che voleva fare, coprirlo di calda sborra.
Siamo sul cancello di casa. Il palestrato ci saluta salendo in macchina, mostrando fiero pettorali, bicipiti, tricipiti, gambe allenate. Un sorriso e se ne và.
Angelo ha ancora più di un’ora di tempo disponibile. Decidiamo di tornare sul letto. Siccome io non ho sborrato e sono ancora pieno, abbiamo intenzione di completare con una bella pompa per me. Sempre generoso lui.
Sono steso nudo sul letto a gambe larghe, e Angelo mi sta facendo un bocchino superlativo. Penso invece che dovrei essere più generoso con lui. Dopo tutto oggi ha rimediato due stupendi maschi giovani sapendo che mi piacciono tali.
Lo allontano. “Angelo, girati pancia sotto e allarga le gambe” gli dico. Lui esegue e osservo steso sul letto, la sua schiena e il sedere che tra poco sarà mio. Sono in ginocchio tra le sue gambe mentre mi copro il cazzo duro con un preservativo. Gli allargo le chiappe e senza difficoltà alcuna, penetro dentro di lui. Provo una sensazione di accogliente calore mentre il mio cazzo scivola. Una volta tutto inserito mi fermo per qualche attimo e poi gli regalo come segno di riconoscenza, quella bella, lunga ed estenuante scopata a colpi decisi, che so, lui avrebbe sempre voluto da me.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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