quella voglia..che conosco fin troppo bene...

Me ne andavo in giro nudo per casa, col mio "pezzo di carne " in mano.
Ormai conoscevo fin troppo bene quella strana inquietudine, quella voglia che di tanto in tanto si impadroniva di me: avevo voglia di cazzo, di sborra, di un buchetto umido da leccare.
Già ieri sera mi ero un pò "agitato", quando in palestra, in un orario tipicamente affollato, mi ero goduto lo spettacolo di tanti bei maschietti nudi che disinvoltamente mostravano la loro "dotazione" sotto la doccia.
Arrivato a casa avevo cercato di consolarmi a mio modo: col mio caro vecchio enorme dildo arancione, che facevo sparire nel culo sedendomici sopra, ma anche masturbandomi lentamente e ripetutamente fino a sborrarmi in faccia, per poi leccarmi avidamente la mia crema. Anche quella volta avevo voluto completare il mio piacere solitario nella vasca, sdraiandomi e scaricandomi addosso ed in bocca una liberatoria pisciata bollente.
Però niente da fare: quella mattina avevo ancora una voglia impalpabile, sottile ed insistente, accentuata dal fatto che non dovevo uscire per andare al lavoro.
Sento un rumore dall'altra parte del muro: deve essere Paolo, il mio vicino di appartamento, per qualche motivo anche lui a casa quella mattina. Paolo vive solo, come me, ed ho sempre avuto la certezza che gli piaccia il cazzo più della fica, ma non avevo mai indagato a fondo. Idea! Forse quella era l'occasione per verificarlo!.
Mi infilo un paio di calzoncini, esco e gli suono.
Trovo un pretesto per invitarlo a casa, dicendogli che la mia wi-fi fa i capricci.
Paolo è in tuta, lo guardo di sottecchi, noto subito la sporgenza del pacco.....però , niente male.
Chiacchieriamo un po e scherziamo sui casini della tecnologia, ed approfitto per agganciare l'argomento , facendo una battuta sul fatto che se internet non funziona non posso godermi il mio youporn quotidiano.
Ridiamo insieme, e noto che Paolo non si sconvolge più di tanto.
Ok bisogna "affondare":
Paolo è proteso sulla scrivania per vedere la connessione dl cavo di rete, ed ha una mano appoggiata sul bordo: ne approfitto, e con la scusa di guardare bene insieme a lui mi sporgo in avanti e appoggio con noncuranza il mio pacco in corrispondenza della sua mano. Sono in calzoncini da sport, senza mutande, e il turgore del mio cazzo è evidente.
Paolo continua a guardare sotto i cavi, poi gira lo sguardo verso di me con una espressione interdetta.
Vedo un sorriso sul suo volto, e sento subito la sua mano che mi esplora curiosa.
"Forse ho capito quale è il tuo problema", mi fa, ed infila la mano sotto ai calzoni toccandomi le palle.
Ho il cazzo istantaneamente duro, sorpreso da questa inaspettata reazione. Le mie palle tese e dure si godono le carezze di Paolo, ed anche io inizio la mia piacevole esplorazione. Anche il cazzo di Paolo mostra di gradire, e mi accorgo che è un gran bel bastone, molto incurvato, e con una cappella larga e liscia.
"Senti".....gli faccio..." perchè non continuiamo a parlarne di là" ?.
In un istante siamo sul letto; Paolo è velocissimo a spogliarsi, ed il suo corpo completamente depilato mi manda in estasi. Comincio a leccarlo avidamente sul petto, sui capezzoli, sulle ascelle. Sento l'odore eccitante del sudore. Gli infilo la lingua in bocca godendomi il sapore di caffè che ha in bocca. Poi scendo e mi dedico al cazzo: grosso, largo, già umido....wow che meraviglia! Con la bocca gli lavo l'uccello, le palle, il buco del culo, mi soffermo sull'attaccatura delle palle, gustandomi il suo sudore.
Mi dedico all'uccello di Paolo con tutto me stesso, cercando di farmelo arrivare fino in gola.
"Sputami in bocca" gli dico, mettendomi sotto di lui.
Siamo in un turbine di eccitazione e non capiamo più niente.
Mi giro e protendo il culo verso di lui, che prontamente me lo insaliva bene.
Sento le sue mani che mi tengono, e poi.....una fitta di dolore inattesa e lancinante: Paolo mi sta inculando di brutto; ha un modo di muoversi fantastico, ed in poco tempo il suo arnese ( saranno 20 cm o più ?) è tutto dentro di me. Che porco che è: lo infila fino in fondo, poi lo sfila e mi lecca il buco dilatato; poi ci sputa dentro e ci rinfila l'uccello. Con una mano mi tiene stretto il cazzo, mi sega, poi mi strizza le palle dandomi un dolore meraviglioso. Vedo attraverso lo specchio che si infila un dito nel culo, per poi infilarmelo in bocca.
Che goduria!
Ruvidamente mi fa cambiare posizione, sbattendomi letteralmente supino: mi alza le gambe e mi penetra ancora. I suoi colpi decisi mi stimolano la prostata, mi viene da pisciare, ma vedo invece uscire lentamente filamenti di sborra cremosa dal mio cazzo duro e viola. Me la lecco avidamente godendomi lo spettacolo di Paolo che suda sopra di me.
"Cazzo che bello"! dico...." e chi se lo aspettava" !.
Paolo è fuori di sè: mi sbatte con decisione, è tutto rosso...credo che non durerà a lungo...
..e infatti esce velocemente da me ed in un lampo mi infila il cazzo in bocca. Con una mano mi tiene la bocca aderente, spingendo fino in gola. E' fantastico: sento sapori indescrivibili; la mia salivazione è al massimo.
Si ferma per un attimo..e poi sento il suo lamento gutturale, che accompagna fiotti di sborra bollente. Mi impedisce di allargare la bocca, me la tiene aderente al suo uccello, impedendomi ogni movimento....sento che sto per soffocare...devo ingoiare tutto. Ha un sapore buonissimo, e non ne lascio sprecata neanche una goccia.
Paolo esce dalla mia bocca, col cazzo gocciolante di sborra...e di succhi gastrici... mi guarda soddisfatto: ora si avvicina di più, il suo viso è sopra il mio: istintivamente socchiudo le labbra, e lo vedo regalarmi un lungo, lento schiumoso filo di saliva col quale mi disseto ancora.
E' fantastico....sono esausto, ma non ancora sazio: voglio sborrare anch'io! Che telepatia; Paolo ha adocchiato il mio amico arancione, che avevo lasciato sul letto, e dopo averlo insalivato, si dedica ancora al mio buchetto spanato. Così come sapeva muoversi bene col suo enorme pisello, Paolo si dimostra altrettanto bravo con il dildo: lo spinge su e giù sapientemente, ed il mio cazzo si rifà duro. Si sputa su una mano, e comincia a segarmi. La sincronia tra la sega che mi sta facendo e le spinte del dildo è perfetta: non durerò a lungo, lo so: mi inarco con la schiena sentendo arrivare l'orgasmo, e finalmente schizzo! Paolo avvicina la faccia e si gode compiaciuto i miei fiotti violenti che gli dipingono il naso, le guance, i capelli.
In un bagno di sudore rimaniamo un pò sul letto, senza parlare; di tanto in tanto ci guardiamo....
Poi Paolo fa: "sei proprio un gran porco, mi piaci" !
"Anche tu mica male ! " rispondo, mentre istintivamente raccolgo col dito e lecco il mio sperma che gli cola da una guancia.
"posso usare la doccia?" mi dice affabilmente, e senza attendere la mia risposta si alza e va verso il bagno.
La vasca è proprio in fondo, di fronte alla porta; Paolo entra ed apre l'acqua, aspettando che diventi calda.
Con quel sorrisetto che avevo imparato a conoscere rimane fermo, in piedi, e mi guarda: intuisco subito quello che sta per succedere! Mi alzo velocemente ed in un attimo sono nella vasca, chinato davanti a lui: il filo caldo e odoroso della sua pisciata mi riempie la bocca, mi bagna il petto, scende più in basso......
...il cazzo mi ritorna duro...mi sa che sarà una doccia lunga........