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orge

storia di Cristina 3


di forrestsherman
05.05.2021    |    1.063    |    0 7.0
"E non potendo fare altro mi abbandono al rumore che gli addominali del nero fanno ad ogni affondo, sbattendo sul mio inguine e entrandomi fino all'utero..."
Il patrigno aveva ancora tutti i video e non sembrava voler mollare la presa. No, non sarebbe stato semplice e per ora non aveva vie di uscita.
Rimase seduta sul bordo del letto con il cellulare in mano per un minuto infinito.
Poi aprì l'armadio prendendo la scatola in cui custodiva tutto il necessario, minivestiti, lingerie, toys e la mise sul letto. Mentre una lacrima le rigava il volto si spogliò, gettando jeans, maglietta e intimo sulla poltroncina all'altro capo della stanza, scelse un completo nero, con inserti grigio argento di pizzo, poi sopra una camicia e una minigonna.
Accese il portatile, si distese sul letto posando la webcam accanto al computer e collegandola mentre il sistema si avviava, poi fece partire il programma di chat. Prima di andare online controllò l'inquadratura, che comprendeva come sempre il corpo dal collo in giù. Prese fiato e fece click sul tasto verde che la metteva in linea.


Aveva trovato piacevole lavorare in cam, ma in privato o in gruppo con pochi utenti.
Essere in pubblico con... l'occhio tornò sullo schermo, oddio, 247 uomini che la guardavano, che esploravano ogni centimetro della sua pelle masturbandosi la eccitava.
Era incazzata con Nicola ma contemporaneamente la sua figa stava diventando un lago che non le permetteva di ragionare chiaramente.
Aprì le cosce a favore della cam, si appoggiò su un gomito con la testa all'indietro e due dita scivolarono dentro di lei.
Il pollice massaggiava il clitoride con un movimento circolare mentre le dita lentamente sprofondavano ed uscivano dalla sua fica.
Nicola guardava sorridendo lo schermo, mentre il contatore della registrazione video continuava a girare.
< Bene, ora usa il cazzo di plastica, scopati > scrisse rapido sulla tastiera.
Arianna guardò con gli occhi socchiusi il monitor, continuando a masturbarsi sempre più veloce.
Le parole lette rimbombavano nella sua testa, in un vortice con le sensazioni che le arrivavano dal suo ventre e con il campanello che suonava sempre più spesso per segnalare una piccola offerta.
Lunghi secondi, poi con la mano libera cercò a tastoni il vibratore e lo sostituì alle dita nella fica, senza soluzione di continuità, liberando da tutto la sua mente e abbandonandosi solo alle sensazioni.
Sto sdraiata sul letto ancora ansante per un lungo minuto, poi si alzò lievemente malferma e vado in bagno
vedo una scritta fura la cam non vedo poi senza dire nulla sposto la piccola telecamera e torno verso l'armadio per cercare in un cassetto qualcosa
Scelse una microgonna di jeans, ricavata tagliandone una vecchia e lasciando solo un palmo di tessuto, prese un paio di calze con la parte elastica uniforme, senza pizzo e si sedette sul bordo del letto per infilarle.

Ero ancora annebbiata dall'orgasmo che mi aveva assalita e il fiato non si era ancora normalizzato, ,i sdraio su un fianco senza coprirmi il seno, con la fica ben esposta ancora lucida dei miei umori.

Sto tanti giorni senza lavorare, ho detto a Franca che ho una grave influenza.

Se non lavoro non mi pagano, ma ho paura che andando a fare la ballerina troverei di nuovo Ursus...

Faccio solo la web cam che mi permette di godere senza avere altre persone nella figa e nel culo.

Intanto cerco una casa di cui non dirò a nessuno l'indirizzo... faccio il trasloco e tutto costa.

Ho bisogno di soldi, colgo l'occasione che mi chiama Giulia, dice che ha più clienti di quanti può soddisfare e mi invita sempre ad aiutarla.

Ok dico, questa volta mi hai convinto, dammi un indirizzo , ho bisogno di soldi. Lei dice “ finalmente ! vedrai che non ti pentirai !”

Mi sembra di tradire Franca , ma, mi dico, non sono in grado di fare uno spettacolo e ho bisogno di soldi

Giulia dice “ facciamo un servizio per un compleanno, ci pagano gli amici di un ragazzo molto ricco e bello, Marco.

Ha una casa sontuosa, e alla festa sono invitati tutti i più fighi e le più fighe della città.
Arrivo con Giulia , vestite bene, con guepierre e tubini elasticizzati. e lei in ascensore mi slingua e mi mette le dita nella figa dopo averle spalmate di crema, - dice- per inumidirle un po’ il tuo “regalo” per Marco .

Dopo la cena si abbassano le luci.

Un faretto illumina solo lei, che si masturba fino a provare un apparente ma realistico orgasmo, e i maschi estraggono il cazzo e invitano le ragazze a spompinarli..,

Io sono imbarazzata, avevo fatto si la chat girl e la ballerina, in un night di lusso, ma mai un tipo di lavoro con orge private così.
.comunque faccio come le altre che si spogliano e fanno pompini o spagnole.

Nessuna scopa, è solo uno spettacolo di nudi e di masturbazioni…poi passano camerierine anche loro con micro grembiulini che fanno vedere le mutandine e il seno fuori, Giulia mi ha detto prima che quelle sono troiette fisse, invitate ad accedere alle camere private dei ricchi invitati.

A me capita la richiesta di uno di mezza età, coi capelli bianchi lunghi, parla con un accento straniero, gentile, eravamo in due, io e Aziza, una marocchina giovanissima nera di pelle e di capelli. Lui scherza, riferendosi a me bianca di pelle e biondissima, dice che gli piaceva il cappuccino...dice che ci fa un onore scopare con lui, fa il nome delle modelle che secondo lui aveva scopato..da Naomi a Samantha e altre che non mi ricordo.

Mi chiede di baciare Aziza sulla bocca mentre lei sta infilata su di lui e lui mi lecca la fica..non avevo mai baciato una ragazzina nera, quella era proprio brava, sensuale, avrebbe avuto un grande avvenire, mi disse poi che aveva cominciato la carriera a 15 anni e ora ne aveva “quasi “ 18..ma ne dimostra di più..

Mi prende l' orgasmo quando lei inizia a leccarmi il clitoride da davanti, tutti quei capelli neri su di me, quelle labbrone morbide, la sua lingua che saetta tra i denti bianchi… la mia figa mi pare scoppiare, ululo..e questo piace al cliente..poi vuole mettermelo dentro mentre lei gli fa baciare il seno grosso nero, con i capezzoli neri, e lui sborra dentro di me dicendo “ahh.cappuccino..” Poi ci lascia una busta con duemila euro a testa.


25 Maggio 2018

caro diario,
ormai sono socia di Giulia, e Marta e continuo a dire a Franca che sono malata.

Sabato notte siamo richieste per un festino, gente della moda e altra gente , in maschera... il cliente ci ha suggerito un dress code collegato alla Spagna, le corride, con noi donne in abiti colorati lunghi e con sottogonne e gli uomini in costume da toreador, almeno, chi ha il fisico…e tutti con mascherina. Vado a casa di Giulia a preparami e lei mi fa vedere se mi piace un vestitino blu lungo con ornamenti in oro e con due spacchi laterali, io una maxigonna nera lavorata in argento, e sopra una maglietta bianca scollata con un bolerino nero ornato di alamari tipo vecchia spagna.

Marta si tira su l'abito e mi fa vedere che non indossa gli slip. "Dai toglili anche tu, è più pratico per il lavoro.".

Seguo il suo consiglio. In effetti è eccitante, non avendo niente sotto sarebbe bastato poco per farmi vedere e toccare da chiunque.
Si va in un grande salone, siamo quindici in tutto, di donne siamo otto.

Nel salone ci sono due grandi divani, puff quadrato di velluto rosso grande come un letto, e nel saloncino attiguo un divano basso, uno più piccolo blu e un puff di velluto giallo, e in tutte e due un grande tappeto morbido pieno di cuscini.
Dopo le presentazioni formali, siamo guardate da uomini e donne...

Vedo una che saluta il gruppo dei toreri e delle loro amiche e noto una che mi guarda stralunata, sgrana gli occhi io la riconosco dal corpo... 
… forse mi ha riconosciuto tra le invitate dei toreri, è Franca , vestita anche lei da spagnola...arrossisco...non so se mi ha riconosciuta ...

Appena la gente si suddivide in gruppi, vedo che lei ha smesso di guardarmi e si era siede su un divano nel saloncino più riservato, in mezzo a due donne bellissime ma con lineamenti moto severi, duri, quasi maschili…

Parlano e guardano Marta semisdraiata su uno dei puff con due uomini che la stanno spogliando e lei tocca i loro cazzi sorridendo, si vede dalla faccia che è una professionista ma ha anche una voglia tremenda.

Ad un tratto mi sento afferrare le tette da dietro, un uomo giovane con i baffi, con un vestito oro da torero che mette in evidenza il suo sesso .
Ci mettiamo sul divano, lui infila subito una mano sotto la mia maxigonna e sente che sono senza mutande.

Si inginocchia, mi allarga le gambe e inizia a leccarmi la figa, ma mentre già sto a godere mi si avvicina un uomo vestito da picador e mi scopre le tette, poi tira fuori il cazzo e io da brava lo meno e poi me lo faccio mettere in bocca.
Quello in ginocchio mi scopa mentre in bocca ho ancora il cazzo dell'altro uomo, e intanto intorno si diffondono gemiti e grida di piacere.
Marta, che ho visto con i due uomini sul letto adesso ha uno dietro e intanto succhia il cazzo dell'altro.

Vedo arrivare un altro mascherato con un vestito da banderillero giallo e col cazzo fuori dai pantaloni tenuto per di lì da una donna con la gonna tirata su che lui masturba,
Il maschio che ho in bocca mi lascia e fa stendere la donna sul divano, lei allarga le gambe, ha il pelo folto e rosso, come Franca... e lui la penetra, mentre io, eccitata si più, afferro il cazzo del nuovo venuto con le mani e inizio a succhiarlo.

Lui mi spinge la testa e muove il bacino verso di me, inizia a venire e io lo guido a sborrarmi venne sulle tette, lui dopo che ha sborrato si solleva la maschera , mi viene un colpo! È Giorgio! il socio di Franca..

Lui chiama la donna che era arrivata con lui e lei si inginocchia a leccarmi lo sperma dalle tette. Mentre mi lecca capisco che è quella che ho visto prima e che è proprio Franca..si sposta la maschera e mi fa “ malata eh? ...poi facciamo i conti...” e mi sputa la sborra che ha leccato in faccia, sulla maschera, che inizia a colare, poi si alza e se va con quell'uomo, che e vedo che va a farsi pulire il cazzo dalla donna con cui prima stava scopando quello che credo sia Miguel.

Poi Franca va a unirsi al trio sul letto, prende in bocca uno dei due cazzi e la donna va a leccarle le tette.

Io sono sconvolta sto ferma, l''uomo che mi sta scopando dice cosa fai, sei diventata un statua ? “ dico non no..un attimo di ..non posso dire niente...mentre lavoro..è la pratica ... lui dice” girati “, si siede e mi sodomizza ….sono imbambolata e faccio scivolare il suo cazzo nel mio buco . Mi concentro sul fatto e cavalco sfregando sul corpo dell'uomo lasciandolo tutto bagnato.

Si avvicina un altro uomo che mi sembra Miguel, ma non lo riconosco di sicuro per via della maschera, gli succhio cazzo più forte e mi aggrappo ai suoi capezzoli, con le unghie, mentre sento il cazzo nell'ano che avanza, facendolo urlare “ ahhh che cazzo fai stupido troia , lasciami !” , non è Miguel...si vendica e mi morde i seni, poi mi prende e mi alza le gambe e inizia a scoparmi. Quello dietro sembra una macchina, mi sfonda, grido “ si si oddioo, scopami scopami..!” godendo quel cazzo enorme, non ne avevo mai preso uno così grosso nel culo , poi, quando i denti del mordace si stringono sui miei capezzoli non resisto e vengo gridando con quei due cazzi dentro che mi riempiono di sborra.

Dopo una breve pausa, l'uomo che mi aveva appena inculata chiede scusa all'altro, mi prende e mi porta in un angolo, tutta gocciolante e mi fa inginocchiare e il suo cazzo mi entra in bocca, nel pulirlo sento il mio odore misto al suo, e mi viene male, conati di vomito...lui non se ne cura e mi mette contro il muro alzandomi una gamba e mi penetra nella figa.

Non capisco più niente, viene una donna con mascherina bianca sotto di me in ginocchio e lui al momento dell'orgasmo toglie il cazzo e le sborra in faccia e lei lecca.

Poi si alza e mi slingua con la sborra di lui mentre arriva un'altra e le lecca la figa da un'altra. Poi quella si alza e inizia a succhiarmi le tette, vedo che è vestita con uno strapon.. mi fa girare e me lo mette in culo, mentre la prima scende dalle mie tette al mio clitoride succhiandolo.

Impazzisco e vengo pisciandole in faccia mentre quella che mi incula mi strizza i capezzoli doloranti per i morsi del tipo mordace.

Giaccio abbracciata alla donna con lo strapo, accarezzo il coso di plastica nera, chiedo “come ti chiami ?” “Daria. E tu ?” “Crist..no Krystal..”

Tutto si rallenta, le maschere si allontanano, raccogliamo quel che resta dei vestiti, si toglie il coso, dice “tieni . Le lo regalo...in ricordo..” “ grazie cara..”

Esausta mi alzo e vedo che alcune persone hanno già abbandonato la festa. Io e Daria, l'ultima donna che mi ha leccata, chiacchieriamo un pò e ci scambiamo i numeri, quando ci si vuole divertire è meglio essere in tanti no?

Poi , all'uscita ci siamo perse di vista e mentre aspetto un taxi con lo strapon in mano, una donna che non avevo notato si avvicina e lo prende, mi stupisco, cerco di trattenerlo ma lei me lo strappa e dice “ è lei !” . subito si affiancano due uomini neri e mi spingono in una macchina. Grido, ma nella confusione nessuno mi sente.


Esausta mi alzo e vedo che alcune persone hanno già abbandonato la festa. Io e l'ultima donna che mi ha leccata, Daria, chiacchieriamo un pò e ci scambiamo i numeri, quando ci si vuole divertire è meglio essere in tanti no? Poi , all'uscita ci siamo perse di vista e mentre aspetto un taxi mi si affiancano due uomini neri e mi spingono in una macchina.
Grido, ma nella confusione nessuno mi sente.
Mi portano fuori città, senza dire niente per tutto il tragitto . Uno è sduto di fianco e l'altro guida .dico “ chi siete ? Dove andiamo? “ niente .
Solo l'autista dice “ campagna Franca”
Oddio. Lo sapevo, lei mi ha scoperto..e ora avrò la punizione...
Arriviamo in una cascina, ristrutturata.
Mi fanno scendere , sporca e puzzolente come sono. Dico “ c'è un bagno? “ uno indica il prato..non ce la faccio più, mi accuccio e piscio a lungo. Loro guardano.
Poi vengono vicini. Dico “ cosa fate?” mii affiancano, dico “ noo nooo..” ma il primo uomo mi fa stendere sul cofano della Land Rover, facendomi divaricare le gambe, il vestito da spagnola si apre e l'altro si tira fuori il cazzo nero enorme, doppio di quello di Ursus.. e me lo punta alla fica. Non posso pensare che quella cosa enorme potesse entrarmi dentro!
La cappella preme e divarica le grandi labbra e mente mi preme sul clitoride.
Urlo senza ritegno “nooo.nnooo aiutoo” ma le braccia muscolose mi tengono per i fianchi, sento tutta la forza di quel corpo muscoloso che sta per violarmi con autorità selvaggia. Per fortuna sono ancora piena di sborra dai cazzi della festa e quindi lubrificatissima...

Gli occhi incominciano a lacrimare, non posso difendermi, l'altro nero mi stratta il vestito, penso a quando lavoro sul palco, Franca mi aveva detto di abbandonarmi, era meglio...e non potendo fare altro mi abbandono al rumore che gli addominali del nero fanno ad ogni affondo, sbattendo sul mio inguine e entrandomi fino all'utero.
Quello che che mi ha strappato il vestito mi gira la testa e me lo mette in bocca, e mi trovo la bocca piena di un cazzo smisurato, soffoco, mi agito, i due sono insensibili a tutto ciò e continuano imperterriti a scoparmi. Hanno una gran resistenza, si alternano spesso e cambiano altrettanto spesso posizione,
Finalmente si decidono a venire e lo fanno quasi contemporaneamente , sento un dolore e un calore nella figa e uno scroscio in bocca , mi imbrattano tutta completamente, poi mi lasciano sdraiata sul cofano della Land Rover con rivoli che mi escono tra le cosce e dalla bocca, ma non posso fare nulla, sono impietrita dal terrore, la rabbia si mescolava ala stanchezza.
Passano degli interminabili secondi, poi il mio corpo, abbandonato come di pezza sul cofano viene rimesso in piedi dai neri, che mi portarono vicino ad una tinozza di acqua fredda e mi permettono di lavarmi. Uno mi fa trangugiare tazze di acqua. 
Tante, sono senza respiro .
Poi mi portano in quella che era stata una stalla, con una gabbia di ferro, varie attrezzature che penso siano per ferrare i cavalli, paglia , delle croci con catene.
Mi legano con le braccia su, in piedi , non posso fare niente, si siedono su degli sgabelli e mi guardano.
Passano le ore, loro guardano i cellulari, devo pisciare … inizio ad agitarmi, i polsi sanguinano, stringo le gambe, loro alzano lo sguardo, dalle cosce mi è colata la loro sborra, per terra .
Urlo “ devo pisciare,,aiuto..fatemela fare !” Uno si avvicina, spero mi sciolga...invece mi mette il medio nella figa e lo muove sempre più velocemente finchè non cedo e piscio come una fontana, per almeno due minuti..una vergogna.
L'altro mi mette un foglio di carta davanti dice leggi voce alta “ Franca, ti imploro che non ti tradirò più, ti chiedo perdono “
Mi slegano, mii buttano in un angolo sopra della paglia, sono nuda, dolorante, bagnata, ho freddo, lo dico, “ ho freddo ho freddo..aiuto.” uno mi butta sopra una coperta da cavallo.
Sono distrutta, nonostante tutto mi addormento alle prime luci dell'alba.
Passa tutto il giorno senza mangiare...posso bere da un rubinetto...c'è un buco dove fare bisogni.
Alla sera entra un nero con un vassoio, due panini e un vestito di lana.
Me lo metto, mi prude...Lui sta li mentre mangio , poi lui tira fuori una bustina e mi fa sniffare . Mi da tre pillole di colore diverso. Dico “ che roba è ? “ vitamine..prendi !” dice solo, me le mette in bocca, mi tira i capelli, mi forza a bere, devo mandarle giù,
Mi sento meglio, ma lui comincia a toccarmi con una mano, che partendo da una gamba risale fino all’inguine, passa sulla fica, sulla pancia e fino alle tette. 
Provo a urlare, ma uno schiaffo mi fa immediatamente desistere.
La mano continua a fare su e giù sul mio corpo, e, nonostante la situazione, incredibilmente si stava eccitando.
Non sapevo di essere una che si eccita col pericolo e le torture e lo scopro quando il carceriere prende una frusta e comincia a frustarmi sulle tette e tra le gambe . 
Ogni colpo brucia, ma la cosa strana è che tra le carezze di prima e questa situazione imbarazzante ormai sono molto eccitata.
Diario, te lo devo confessare, uno dei miei sogni erotici ricorrenti è quello di essere violentata da un uomo che mi tratta male e mi frusta.
Quante volte di notte mi sono ritrovata nel mio letto a immaginarmi questa situazione, per poi masturbarmi fino a raggiungere orgasmi fortissimi. 
Questa volta, però, la situazione è reale, e ne sono terrorizzata. Ma nonostante tutto il mio corpo reagisce agli stimoli sorprendendomi come mai avrei immaginato. Ad ogni colpo di frusta che mi colpisce sui capezzoli o sul clitoride, mi eccito sempre di più.
I mugolii di dolore per le frustate si mischiano così a lamenti di piacere e capezzoli e clitoride si gonfiano, dritti e duri come mai prima nella sua vita. 
Spero che il mio aguzzini non se ne accorga, perché sarei morta dalla vergogna a farmi scoprire in una situazione del genere.
Ma lui non ci mette molto a notare che la mia fica si è tutta bagnata e mi mette una mano tra le gambe, dove gli umori mi colano, scoppia in una risata e dice qualcosa al telefono che ha sul polso.
Poi mi infila brutalmente due dita nella fica, e inizia a fare un lento dentro e fuori, ogni tanto tirando fuori la mano e dandomi uno schiaffo proprio in mezzo alle cosce, sul clitoride. 
Sto con le cosce apertissime, con gli occhi chiusi e sento l’orgasmo montarmi dentro.
A ogni schiaffo sulla fica faccio un urletto per il momentaneo dolore, ma la cosa mi eccita sempre di più. Il clitoride è ormai gonfio e sporgente .
Ho la fica grondante di umori e il torturatore ogni tanto tira fuori e me le mostra gocciolanti, ridendo. Poi me le mette anche in bocca: “lecca troia, facci vedere quanto ti piace”. 
Mi sento umiliata e mi trovo a leccare ben bene le dita di quell’uomo, che intanto con l’altra mano ha ricominciato a toccarmi tra le cosce., poi passa a torcermi i capezzoli, che nel frattempo sono diventati lunghi e dritti. 
Mugolo, vinta dal dolore ma sopratutto dal piacere e ormai non capisco più niente. L’unica cosa che ho in mente è l’orgasmo che le sta crescendo dentro e che tra breve sarebbe esploso. 
Ma Improvvisamente l’uomo si ferma , dice non ora, mi fa alzare , mi lega ad un trave, prende un grosso ramo di legno, inciso a forma di grosso cazzo e perfettamente levigato e me lo infila nella figa.
Poi mi posiziona sui capezzoli e sul clitoride delle mollette sento male ma la presenza nella fica mi tiene vivo il desiderio dell’orgasmo, presente e pronto ad arrivare, ma che non riesco a sfogare.
Con una mano l'uomo fa fare dentro e fuori al cazzo di legno, mentre con l’altra tira le mollette su capezzoli e clitoride.
Gemo, la molletta sul clitoride mi da sensazioni fortissime e stranissime. Sicuramente fa male, ma in fondo proprio perché faceva male il mio corpo trova la cosa eccitante. 
Penso, saranno quelle pillole..
e quando il nero mi infila un dito nel culo e inizia un veloce e avanti e dietro, in breve questo mi porta ad un orgasmo di un’intensità mai provata prima e dalla sua fica partì un getto di umori, e uno schizzo vero e proprio di squirt, che bagnò tutto il nero che mi sta masturbando., non riesco a trattenere un potente urlo liberatorio, seguito da una serie infinita di mugolii, ansimando e gemendo veramente come una cagna in calore, con spasmi che mi squassano tutto il corpo. 
Dopo un po’ le sensazioni dell’orgasmo svaniscono ed è come risvegliarsi e tornare alla dura realtà. 
Il nero mi slega e mi lascia nella stalla, seduta e con le mani legate ai lati: quella è la tortura, il mio corpo era ancora incredibilmente eccitato e la figa mi pulsa come durante un rapporto...ho voglia di masturbarmi ma la posizione in cui mi trovo non mi consente di farlo
Sono sfinita, eccitata dalle droghe, come non mai nella mia vita e sconvolta dai mille pensieri che mi frullano nella testa. 
Franca si sta vendicando del fatto che non sono andata a lavorare per paura di avere di nuovo una esperienza con Usrus, e le ho mentito, e ha ingaggiato i miei torturatori.
Ormai sola da un bel po’ di tempo, riesco comunque ad addormentarmi malamente.
Aprendo gli occhi trovo Franca con i due neri.
“ mi dispiace che hai sofferto, cara Kristal, ma io non tollero che le mie dipendenti mi dicano bugie”
“ scusa, scusa, mi ero data malata perchè ero impaurita dalla violenza di quell'uomo, ma io ti rispetto..voglio tornare da te ! “
“ sei una bugiarda, potevi dirlo, l'avremmo buttato fuori, sembrava che ti piacesse.. raggiungevi l’orgasmo! Ma dopo tutto quello che ho fatto per te!, andare a prostituirti con delle studentesse e saltare il lavoro per un mese ! “
“ ti prego, lo so , è stato un errore...mi hai punita...non lo farò mai più...”
Comunque sei stata punita e mi hai permesso di sperimentare delle medicine omeopatiche, quelle pillole che ti ho dato. Le ha concepite un amico dottore, e servono per accrescere il desiderio sessuale femminile..fanno affluire sangue ai genitali e aumentano la serotonina..insomma un viagra femminile..e, a giudicare da quello che mi dicono Ted e Ritz , su di te hanno fatto effetto..anche se ti stavano in qualche modo torturando il tuo livello di libidine è rimasto alto...”
“ si, non capivo come, ma anche se soffrivo, avevo voglia di raggiungere l'orgasmo...”
“ bene, continueremo a usarlo, e tu andrai avanti a fare la sperimentatrice.”
“ oddio, ti prego, no...magari mi fa male...!”
“ non mi importa,io ho sempre i miei filmini su di te, e tu non vuoi che vadano in giro a chi conosci. E anche qui sei stata filmata dalle telecamere. Tutto, anche quando pisci . Per cui ora devi fare quello che voglio io, ok non ti metto più a fare la pole dance, farai l'attrice”

.
Franca mi intima di riprendere il lavoro in chat e intanto lei mi procura i contatti per fare l'attrice,
io dico ma con le esperienze che ho fatto...ma lei mi rimbecca..
stupida, ballare e troieggiare in un night e poi scopare con degli attori o dei clienti senza pensare a farsi vedere in una telecamera è facile, basta subire, ma quando fai l'attrice il controllo deve essere totale..i capelli, la faccia, il corpo deve essere descritto dalle immagini , ci sono attorno decine di persone nei film e il regista. È una cosa difficile bisogna guardare in macchina, stare attenta alla espressione è come la chat, per cui sei bravissima, ma con un cazzo o due o tre o più che girano, e tenerli duri, se occorre spompinarli, insomma è un mestiere complicato .
Quindi devo comunque continuare a fare la chat, e intanto preparami per un provino.
Franca mi dice anche che se voglio fare un po' la troia a soldi le va bene, basta che glielo dica e le dia la metà dei soldi.
Mi sento schiava di questa donna , e comunque alle 19 entro in chat , speriamo che mi venga in privato qualcuno
all'inizio nessuno mi cerca, sono via da un mese...

Sei nella room? Si sono pronta caro come va?
sto qui ad aspettare
dimmi di te....
sono qui cn slip e reggiseno
poi ho un bustino e le calze
mi sto bagnando
sento gli slip scorrevoli
ora li scosto un po'
e le tette ?
Mi vengono fuori
le sento
che peso che grandi vorrei che mi mungessi
toccati i capezzoli falli gonfiare
ho il cazzo duro
oddio mi cola la figa
mi spremo i capezzoli
ora pendo il toy
oddio mi è uscito un seno
perdo latte dalle tette e dalla figa
mi sfioro lentamente la figa, abbandonandomi completamente a me stessa.
Sniffo una presa di coca e
Divarico leggermente le gambe
mi inserisco il dildo, Tomcat lo fa vibrare

sento che l’orgasmo sta avvicinandosi. Lo capisco perché sento un bruciore nella pancia sto veramente male, meravigliosamente male,

sento di non reggere, di non farcela più, di venire, non posso fare a meno di muovermi, di dimenarni come un’ossessa, il piacere era troppo forte, troppo intenso per poter star ferma.

Afferrò il cuscino lo stringo forte sulla faccia come volessi soffocarmi, poi appoggio le labbra su un angolo dello stesso e lo succhio come un cazzo per non urlare, per non impazzire dal piacere.

Come una bomba atomica, come fuochi d’artificio, tutto quel piacere toccò il culmine ed esplose nella maniera più naturale possibile, sotto forma di umori, di uno strano liquido che il suo corpo le aveva dato ringraziandola per il piacere ricevuto,

poi la piccola s’abbandonò, chiuse gli occhi restando così, emise un lungo respiro che andava scemando sempre più, il cuore cominciava a rallentare e a normalizzare i suoi battiti e il suo respiro diventava sempre più regolare.

La mente era confusa, era stata troppo intensa l’emozione provata, era la prima volta, per questo sconvolgente, sconosciuta, inebriante. Nella sua breve vita, nulla le aveva dato un’emozione più bella e forte di quella appena provata.

poi inizia ad arrivare qualche pourboire, il lavoro mi stanca, stasera sono già due volte che sono venuta per via di quel toy, che reagisce ai gettoni.

Potrei toglierlo, ma perderei tanti gettoni e anche il cliente ...lui continua a vibrare... non ne posso più....faccio segno ai clienti di calmarsi, di non gettonare ma i tre in chat tomcat66 eagle12 e poppeye33 insistono e mi gettonano ,

ormai sento la pancia che mi scoppia, è pure piacere, ma anche una tortura...mi contorco cerco di resistere ma mi trasmette sensazioni forti, mi inginocchio mi rotolo alla fine me tocco il clitoride resisto ancora poi mi giro verso la cam sto venendo, e vengo pisciando e urlando...resto stesa a gambe larghe col toy che vibra ancora nella pancia tutto bagnato di succhi ...

me lo sfilo e Resto lì finchè il respiro si placa... arrivano tante mance...mi rotolo giù dal letto, tenendomi la figa colante....mi alzo, sorrido e ringrazio...arrivano ancora mance...

lascio il letto e pulisco , spengo per mezzora , vado in bagno...mi viene l'idea di mettere una cam pure qui...
ho guadagnato 270 euro, mica male ma meno che se avessi un privato o due farei meno fatica...quando cento o duecento sconosciuti ma danno due o tre euro per fare continuare la vibrazione cerco di resistere ma poi non riesco a non venire e mi stanco da bestia

Franca mi procura un appuntamento con un regista

Caro Diario, in questi mesi la mia vita ha avuto un svolta...ti ho scritto il 20 luglio sono passata con ottimi voti all'ultimo esame del primo anno universitario di medicina.
Ho fatto le vacanze un po' con Daniele, in tenda e un pò lavorare in un bar, e un settimana al mare con la mamma e i due figli di Massimo, il mio patrigno. Carlo e Paolo
Divertimenti semplici, qualche scopata in spiaggia, poi lui sta ad Alessandria e io devo rimanere a Genova per l'università

La mia sistemazione in un ostello vicino dalla Facoltà di medicina mi va bene, la mamma non mi da niente otre a pagarmi la tassa scolastica , è una spendacciona per sé, ora sta col tipo che si è rifatta, Max, che era uno che stava con lei da giovane, ora diventato un ricco avvocato. Ma i miei riescono appena a farmi studiare , sono orgogliosi di me , ma sono separati, la mamma sta con un altro, il patrigno non mi caga, se non per farmi delle avances sessuali. Io l'ho scoraggiato e lui non mi considera proprio. La mamma spende un casino per sé. Ha qualche amante di cui mantiene i vizi e a me paga solo le tasse, poi dice arrangiati.

Mio papà è un dottore di scarso successo, perciò mamma l'ha lasciato e anche perchè ha dei problemi sessuali, lui gode solo a vedere sua moglie con un altro, e perciò ha fatto cose con mamma e l'ex amico Massimo , e poi lei ha sposato lui, che è più ricco.

Da questo problema dei soldi nasce tutto, ho provato a fare la barista ma guadagno poco e impiego tanto tempo che non riesco a studiare .
Rispondo ad un annuncio
Cercasi modella per catalogo di abbigliamento on line
marchi famosi
Arrivo in una città vicina e trovo lìindirizzo

Vengo fatta sedere in sala d'attesa, dove sfoglio una rivista di moda, quel mondo mi affascina e mi fa desiderare ancora di più di uscire dallo squallore della vita solita

Dopo una mezz'ora di attesa mi fanno entrare nell'ufficio dell'uomo da cui probabilmente sarebbe dipeso il suo futuro, mentre apro la porta sono tesa ed impacciata...

L'uomo è un affascinante quarantenne, alto, brizzolato e con un fisico attraente.

“Si accomodi, prego” le disse. Sono Marco .

Riconosco la voce calda che mi aveva parlato al telefono e mi siedo .

Avvicinandomi osservo ancora quanto Marco sia attraente, e mi trovo a fantasticare sul venire posseduta da lui.sento inumidirsi la figa

Lui fa qualche domanda generica, se studio, quali hobby ho se ho fatto la modella prima d'ora, poi comincia a farsi più professionale.

Mi comincia a darmi del tu “che devo vedere quali sono le tue reazioni davanti ad una macchina fotografica, quanto sei fotogenica, eccetera...ma senza trucco e vestiti, così come sei, jeans e maglietta. ti dispiace se ci spostiamo nello studio?”

“Ovviamente no”

L'uomo mi fa andare nello studio fotografico, si mette dietro ad una macchina fotografica posta su di un cavalletto ...

“Ora ti farò un po' di foto vestita così, poi ti darò degli abiti e poserai con quelli, puoi cambiarti là dietro” le disse indicandole un paravento.

Marco comincia a scattarmi foto, dicendomo man mano che pose devo assumere,

all'inizio sono era un po' bloccata, ma poi comincio a trovarmi sempre più a mio agio

dopo un po' di foto Marco va presso un attaccapanni e sceglie un vestito dicendomi di indossarlo.

Mi indica un camerino dove mi spoglio e mi infilo il vestito, senza rimettermi l'intimo. E' un bel vestito da sera che le calzava a pennello, mettendomi in risalto i seni .

Marco mi scatta ancora qualche fotografia con quel vestito, “Bene, con le foto abbiamo finito”

“E... come sono andata”?- chiedo, sperando in una risposta positiva.

“Direi molto bene, ma c'è un'ultima cosa di cui ti dovrei parlare” ...
“Vedi, tu sei molto bella, e sicuramente molto fotogenica, ma tutto questo non basta in questo mondo”.

“Cosa vuol dire?”

“Che ci sono altre ragazze, magari non belle come te, che hanno fatto molta strada, perché si offrono più di altre” “Tu puoi diventare molto famosa, ma devi decidere fin d'ora quanto conta per te”

Mi si avvicina e e inizia a d accarezzarmi il seno sotto la sottile stoffa del vestito e poi scende ad accarezzarni una coscia verso l'interno e spingendo per farmela aprire un po'....“hai due gambe lunghe e bellissime.” Mormora.

Le mani intanto vagano palpandomi i seni, saggiandone la consistenza, accarezzandole le natiche, la schiena e le cosce.

Una mano mi accarezza la pancia e arriva alla figa nuda sotto il vestitino

mi eccito...

Capisco subito, ovvio molte erano andate avanti perché si sono concesse a chissà quante persone strada facendo, mi prende il panico, penso di scappare ….non voglio fare la puttana come mia madre.
che genere di cose? Lui capisce il mio imbarazzo dico che devi fare esperirenza

la modella è un mestiere difficile ..i capelli, la faccia, il corpo deve essere descritto dalle immagini , ci sono attorno decine di persone nei film e il regista.
È una cosa difficile bisogna guardare in macchina, stare attenta alla espressione mentre uno ti perfora la pancia...e magari ti fa male !
ballare e troieggiare in un night e poi scopare con dei clienti senza pensare a farsi vedere in una telecamera è facile, basta subire, ma quando fai l'attrice il controllo deve essere totale, la chat, per cui magari sei bravissima, ma con un cazzo o due o tre o più che girano, e tenerli duri, se occorre spompinarli, insomma è un mestiere complicato .

Oddio sono andata a finire in una produzione di porno e non è la cosa che mi aspettavo, pensavo modelle di moda...vabbè, capito, ma ormai sono un po' avanti..pensavo che quelle della moda la dessero a cani e porci, ma qui sono ormai avviata a qualcosa di più impegnativo...ho l'istinto di andarmene , poi, però, mi viene in mente lo squallore a cui sarei ritornata, il mio paese, la mia vita, le umiliazioni, fare i pompini ai clienti della mamma, i ragazzotti a scuola che mi vogliono scopare, le festine dove per pocihi sodi devo farmi spruzzare dei sborra da tutti...

magari l'occasione è buona, vale la pena di scendere a qualche compromesso all'inizio della strada per poi non averne più bisogno.

Dico non so. Capisco cosa intendi, ma... non so se sono ...

“Andiamo, ti riaccompagno in albergo e intanto parliamo” dice, aprendomi la porta.

“Grazie”. In macchina e, diretti all'albergo, Marco comincia a parlare.

“Sei stata molto brava prima, che ne dici se domani sera parliamo del contratto a cena? Così potrei anche completare il colloquio”.

“Completare?”

“Certo, con me potrebbe anche bastare un semplice provino....fotografico... ma c'è gente che vuole molto di più, e se gli mandiamo ragazze che poi si tirano indietro... non possiamo promettere qualcosa e poi non darglielo... capisci?”

“Capisco... quindi tutto dipende solo da come mi comporterò”.

“Non ho detto questo, ho detto che puoi arrivare a diversi livelli, fin dove arriverai nella tua scalata al successo dipenderà da due cose: dalla fortuna e da quello che sarai disposta a fare,per il resto i numeri ce li hai, secondo me”.


“Capisco” rispondo pensierosa.
“Allora ti vengo a prendere domani sera alle 19.30, d'accordo?”
“D'accordo”.decido, se devo dargliela ok …


Dopo una cena veloce nel ristorante dell'albergo chiama a casa, rassicuro la mamma dicendole che va tutto bene, ma che purtroppo non so ancora nulla, anzi probabilmente mi sarei dovuta fermare qualche altro giorno. Mamma mi sommerge di raccomandazioni poi mi lascia perché ha un cliente che credo li col cazzo nella figa.

mi vengono le lacrime agli occhi pensando che probabilmente avrei potuto poi aiutarla a uscire da quella situazione se tutto fosse andato bene.
In camera e mi stendo sul letto leggo un po' di vengelo poi, verso le 11 spengo la luce e mi addormento.

la mattina dopo mi sveglio un po' turbata, ricordo poco, ma di sicuro un elemento del sogno era fare sesso sconosciuto...forse Matt che mi scopava con foga vedo che mi sono pisciata addosso, hoil letto bagnato...mi alzo e vado in doccia Il getto fresco mi svegliò completamente, ma non mj aiuta a far,i passare il calore che avverto tra le gambe, insaponandomi sento i capezzoli dritti, per colpa dell'acqua fredda ma anche dell'eccitazione che mi ha lasciato il sonno.

Senza pensarci comincio ad accarezzarmi, mentre la figa mi si bagnava sempre di più, la mano destra scivolò verso le labbra, allargandole e mi penetro col dito . Quel gesto mi fa sfuggire un gemito di piacere, comincio a fare entrare ed uscire velocemente il dito, mentre con il pollice mi massaggio il clitoride e con l'altra manomi spremo i due capezzoli,
oddiiooooo cosa sono diventata!

l'orgasmo mi sconvolge e mi sento urlare, “Dammelo dammelo dammi il cazzo cazzo cazzo sfondami “ po con tre dita nella figa scivolo seduta abbandonandomi contro il muro tremando e ricevendo il getto in piena figa fino a che vengo urlando …


Dopo mi alzo malferma, sento la figa gonfia ma mi vesto con degli slip stretti chebagno subito...continuo a colare, e anche dai capezzoli

comunque esco per distrarmi , sempre vissuta in un paese di poco più di 500 abitanti il ritrovarsi in una metropoli è un'esperienza nuova ed esaltante, mi sento finalmente felice, felice di essere in un posto dove finalmente posso girare senza che tutti si mettessero a sparlarlmi dietro, in un posto dove tutti erano pronti a giudicare qualsiasi mio atteggiamento, un posto dove la voglia di emergere non era vista di buon gusto.

Qui le uniche persone che si giravano al suo passaggio lo facevano per ammirare le splendide gambe che la minigonna lasciava scoperte, penso se sapessero come mi cola la figa....
mi diverto per tutta la mattina e parte del pomeriggio girando per la città e osservando da dietro gli occhiali da sole gli sguardi che ragazzini, ma anche uomini maturi, ,che mi rivolgono con bramosia come se vedessero che sono in calore,

Quel giorno scopro quanto adoro sentirmi osservata, sapere che la gente la considerava attraente, gli uomini vorrebbero sottomettermi, scoparmi, farmi godere ,,,al pensiero seto un colare tra tra le cosce


Verso le 18 torno in albergo, camminando per tutto il giorno sotto il sole di luglio sono sudata come una fontana, mi immergo nella vasca ma questa volta non sento il bisogno di masturbarmi , ho cercato di tenere per tutto il giorno lontano dalla testa quello che sarebbe accaduto quella sera.

Dopo la doccia comincio a prepararmi , mi trucco leggermente mi fermo i capelli con un elastico in modo che i riccioli ricadano dolcemente sul collo, poi comincio a pensare all'abbigliamento.

Non ho roba particolarmente elegante, ma trovo comunque un bel vestito nero con una discreta scollatura e un leggero spacco laterale sotto il quale indosso un perizoma bianco, di quelli aperti sulla figa, non si sa mai...

prima di finire di vestirsi soppesò con orgoglio davanti allo specchio le tette che non hanno bisogno dell'aiuto del reggiseno, macomunque lo metto per fare una finitura sexy, quello coi capezzoli fuori.


Alle 19.30 in punto scendo nella hall del piccolo hotel.,

Marco è già lì che mi aspetta, vestito con un elegante abito di Armani attende guardando nervosamente l'orologio d'oro che porta al polso.

Così abbigliato è ancora più attraente del giorno prima.

“Buonasera Marco, ehm ciao Marco ” “ si si, dammi del tu, mi faccio sempre dare del tu quando esco con una donna incantevole come te ...mi fa salire sulla sua Mercedes.

“Complimenti... bella macchina ” “si, sai, anche se faccio un lavoro come le selezioni sono un pezzo grosso, lo faccio solo perché molti altri sono troppo fedeli alle mogli o non hanno la mia resistenza… sai, quando si fanno certi test bisogna essere in grado...”

“Capisco... e dove mi porti?”

“E' un ristorante un po' fuori, uno dei migliori della zona. Poi andremo nel mio studio... ”

Marco comincia a guidare in mezzo al traffico, ma ogni tanto il suo sguardo finisce nella mia scollatura e lo lascio guardare tranquillamente...

Facendosi strada in mezzo al traffico usciamo dalla città, mentre ormai si sta facendo buio.


“Che fame!” dopo il veloce pranzo non avevo più mangiato nulla ed ora il mio stomaco comincia a ribellarsi.

“Non arriveremo prima di altri tre quarti d'ora” “ bene” dico...e mi porto le mani all’altezza dei fianchie, guardando la strada ,o calo gli slip ancheggiando leggermente, li fermo all’inizio delle cosce, quanto basta per scoprirmi la figa .

Poi tornò ad appoggiare al cruscotto una gamba leggermente piegata, consentendo all’autista di esplorarmi con le dita l’intimità.

Lui mi trova già umida. con le gambe flesse , aperta, con lo slip che copre appena il sesso, e la pancia fino all'attaccatura della vagina nuda, e comincia a masturbarmi

Tenendo il volante con la mano sinistra, con la destra inizia a sbottonarsi i pantaloni, liberando il cazzo poi le pone la mano dietro la nuca emi spinge a scendere a succhiarglielo.


Comincio a eccitarmi mentre succhio Marco mentre la macchina va, a un semaforo ub tipo mi guardam gli tito fuori la lingua e questo mi eccita ancora di più.

Poi scendo con la testa e comincio a sfiorare il glande e il cazzo inizialmente moscio comincia a guadagnare consistenza fino a raggiungere le sue dimensioni naturali, apro la bocca e lo succhio cominciando a pomparlo lentamente, la situazione mi eccitava ma non voglio farlo venire troppo presto e allora alterno momenti in cui andava su e giù, facendoselo entrare anche tutto, a momenti in cui rimango ferma con il glande in bocca e lavoro solo con la lingua.

Marco apprezza, ed un paio di volte sbanda, facendomi ridere e gli propongo scherzando di smettere, se per caso lo distraeva ma lui mi invita a continuare, e io bbedsco , continuando a succhiarlo finchè lui non ce la fa più e dice oddio oddino sborro sborro...troiaaaa bevi maialaaa e mi riempie la bocca con il liquido , io ingoo tutto poi, dopo avere rimesso a posto il cazzo cazzo mi ricompongo passandomi il dorso della mano sulla bocca tutta sborrata


“Hai goduto ? Si dico mi piace bere la sborra, lo faccio da quando ho 12 anni, mi ha insegnato mia mamma...... sei veramente una puttanella” mi dice divertito, facendomi arrossire.

“Ma non c'è niente di male, anzi questo vuol dire che a te piacerà molto fare quello che altre ragazze hanno fatto schifate, se ti lascerai andare prenderai due piccioni con una fava, farai la carriera che ti meriti e scoprirai vette di piacere sconosciute alla maggior parte delle donne, fidati di me.

“Dici? Non so... in alcuni momenti mi faccio schifo”.

“Devi ancora abituarti... imparare a conoscerete stessa... ma ce la farai, ne sono sicuro”.

giro la testa verso il finestrino, osservando la campagna che scorre nel buio, fino all'arrivo al ristorante non parliamo più.

Durante la cena riprendo il buon umore, la conversazione con Marco è piacevole e divertente, e lui riaccende la mia eccitazione, tanto che verso la seconda portata, mi si sfilò la scarpa e comincio a fargli piedino, divertendomi ad osservare il modo in cui la guardava imbarazzato.


Il vino che era stato servito durante la cena contribuisce ad accendermi i sensi e appena sussurro all'orecchio ehi abbiamo un provino da finire, andiamocene in fretta”.

Lui colglie al volo l'invito, paga il conto e durante tutto il viaggio la mano mi vaga sulla pelle vellutata della sua coscia fino a che mi entra tra le labbra aperte del tanga spaccato. Sospiro, mugolo, mi eccitp, non mi tiro indietro perchè voglio che l'uomo fosse duro poi mi avrebbe scopata.

Dopo una ventina di minuti arriviamo alla casa una bellissima villetta di due piani, con un giardino davanti.

Mi fa entrare e accomodarmi sul divano, lui sarebbe arrivato subito.

Osservo la casa, era arredata in modo sobrio ma elegante, il salotto in cui si trova era grande, questo pensiero mi fa abbandonare ogni remora; avrei fatto quello che il corpo mi diceva di fare e sarei riuscita a diventare qualcuno non importa come.

In realtà l'idea di doversi fare scopare , per raggiungere i miei obbiettivi, non fa che eccitarmi maggiormente,

e quando lui entra nel salone, dopo essersi tolto la cravatta e la giacca,ero era già eccitata al massimo e mi ero toccata la figa bagnata, dicendole calma,,a tra poco...

“Vuoi bere qualcosa?” “No, grazie, sono già mezza brilla non ho bisogno di ubriacarmi per dartela anzi, voglio essere cosciente di quello che faccio.

“Ok” “Che ne diresti di iniziare con un bello spogliarello, allora?”

“Certo, capo” rispondo, sorridendo.

Mi alzo e aspetto che Marco metta una musica adatta a creare un po' di atmosfera, poi comincio il mio show, ,,era dalle festine coi compagni che avevo imparato bene a spogliarmi e fare eccitare i ragazzi..a volte poi finiva che mi scopavano e mi spruzzavano di sborra mentre ero stesa nuda per terra ….

faccio svelto senza troppa tensione erotica, ma i movimenti mi vengono naturali.

Si vede che Marco mi comincia a desiderare di farmi godere, penso da come mi guarda che vorrebbe vedermi urlare, dimenarmi sconvolta dal piacere,


Dopo aver ballato un po', ora sto lentamente facendo scivolare i laccetti del vestito dalle spalle, la scollatura comincia ad allargarsi facendo vedere il mio seno sotto il reggiseno coi buchetti per i capezzoli .

All'improvviso mi giro e, ondeggiando leggermente, faccio scivolare completamente il vestito ai miei piedi, rimanendo solamente con il perizoma addosso e il reggiseno



Lo sguardo di Marco vaga tra le gambe alle natiche fino alla schiena, e i capezzolini che escono rossi , io ondeggio, rimandando il momento della concessione

ma comincio lentamente a girarmi , facendogli vedere i capezzoli eretti, segno dell'eccitazione che mi ha già conquistata, e le piccole areole calamitano lo sguardo dell'uomo, lui mi fa cenno di avvicinarmi e mi fa sedere sulle sue gambe, portando il seno all'altezza del suo volto, quindi gli metto le mani dietro la testa e avvicino il viso nel solco tra i seni, lui si abbandona al piacevole tocco sento che apira il mio tenue profumo di gelsomino

ma non perde per nemmeno un attimo il controllo della situazione,

ma resiste a farsi prendere dalla situazione non se lo può permettere ma porta le mani a posarsi sui miei , mi palpa poi alza il volto dal solco cercando di sfiorare un capezzolo con la lingua,

sono veloce e rapidamente mi alzo e mi allontano, come facevo coi copagni a volte... strappandogli un sorriso divertito

"Ci sai fare.. sei veramente una troietta" dice

ma era ora di terminare lo spogliarello, mi riaccosto e gli volto le spalle, portandomi le mani sui fianchi quindi, piegando rapidamente il busto in avanti, faccio scivolare il perizoma fino alle caviglie, mostrandogli la la figa bagnata e la sorpresina, il plug d'oro nel culetto fermato con un finto smeraldo verde

Marco comincia a palparmi le natiche, avvicinando la faccia alla sua intimità e assaporandone l'odore inebriante, muove il plug, mi strappa un gemito

dopo mi inginocchio ai suoi piedi, cominciando ad armeggiare per slacciargli i pantaloni.

Lui mi aveva già sborrato due volte in bocca , ma quando sentì le labbra sfiorargli la pelle, la lingua accarezzargli il glande, mentre facevo entrare il suo cazzo fino in gola, viene di nuovo e io bevo succhiando

mi spinge via la testa a fatica dal suo membro, lo guardo incuriosita, non capisco cosa avessi sbagliato, avevaùo deciso di dare il meglio per farlo godere il più possibile, non era questo quello che doveva fare?
Non sapevo che si apprestava una seconda scena

infatti lui dice “Vieni” e mi fa fare due passi avanti e piegare leggermente le gambe fino ad appoggiare le ginocchia sul divano, in questo modo ero sopra di lui, con la vagina a pochi centimetri dalla sua bocca.

Sento le mani sulla schiena, appena sopra le natiche, sento che mi tira a sé e lascia che il mio bacino scivolasse in avanti, gemo quando sento la lingua di lui sfiorarle le grandi labbra.

Chiudo gli occhi mentre lui schiaccia la bocca contro la mia figa, e mi penetra con la lingua , piango di piacere e man mano che la lingua vaga dall'interno della figa e sulle labbra, al clitoride, sento il piacere aumentare e l'orgasmo che si avvicina.

Inizio a treamare e voglio staccarmi da quella bocca che mi stimola, ma improvvisamente capiscp che sono prigioniera perché Marco ha scelto quella posizione, non riesco a staccarmi , sono troppo sbilanciata.

No basta basta ti pregooooo smettila mi fai mi fai,,,oddioooo piscioooooo sento il piacere crescere ancora mi sento esplodere dentro, la figa ormai p una fontana , ma lui non accenna a fermarsi.

Le fitte di piacere del secondo orgasmo mi impediscono di urlare, sento male ai polmoni, ai seni, sento le forze venirmi meno, con le lacrime agli occhi aspetto che passasse anche questo orgasmo, poi sussurro con voce roca un "basta basta basta muoiooooo" appena percettibile.

L'uomo pare soddisfatto e mi lascia andare, mi accascio sul divano, con gli occhi chiusi con liquidi che colano dalla figa e dai seni


“Allora? Com'è stato?” chiede , visibilmente soddisfatto di avermi fatta godere così tanto.

“Non si vede?” Gli rispose lei aprendo gli occhi e toccando il lago tra le cosce sollevando un velo di gelatina fluida che le stava colando


“Volevo solo vedere se ero in grado di farti godere come si deve, ma ora tutto è nelle tue mani, sta a te sorprendermi e farmi godere, io non prenderò più iniziative, insomma, comincia l'esame, signorina” le disse sorridendo.

“Fammi solo riprendere un po'” gli chiedo con il respiro affannato.

Resto stesa coi capezzoli che puntano il soffitto gocciolanti e sento la figa che mi si vuota e a poco a poco mi riprendo , la mente torna a pensare razionalmente e, malgrado i recenti orgasmi che mi hanno lasciata ancora eccitata, a pensare a quello che avrei dovuto fare adesso.


Poi si alza e mi si siede di fianco ...“Allora? Com'è andato l'esame?” chiedo sorridendo.

“Bene, direi...ehm sai,,abbiamo registrato,,, rivestiamoci e spostiamoci nel mio studio”.

“Ok” registrato...mi vergogno devo essere stata indecente,,,spero non vada in giro questa clip....

I due si rivestirono e si diressero verso l'ufficio , 
Una volta arrivati entrarono in ufficio e lui mi fa sedere su una sedia di fronte alla sua scrivania.

“Bene, .. credo che tu abbia passato l'esame a pieni voti, sei molto bella, hai un corpo perfetto ed eccitante, davanti all'obbiettivo hai la sicurezza di una veterana e sai come fare godere i maschim sei una modella porno ... e ti piace farlo”.

Ho imparato da mia mamma,,,Fin da piccola vedevo di nascosta la mamma coi suoi amanti ..è brava anche con due, o tre è famosa...
una volta mentre guardavo dalla tenda uno mi ha visto...
La mamma mi mandava via quando veniva lui poi un giorno mia mamma era stata trattenuta e lui è venuto nella cameretta
mi guardava i pelush le bambole
avevo 13 anni ero seduta ha iniziato ad accarezzarmi
le spalle poi le tettine poi le gambe …. mi ha detto che carina
poi tra le cosce, mi è arrivato li, mi ha messo due dita mi è venuto caldo non sapevo cosa fare sento le dita entrare nelle mutandine
una strana sensazione mi sembrava mi scappasse la pipi
poi lui le muoveva sempre di più
mi ero già toccata e anche con le amiche
ma un maschio no mi sembrava che mi bruciasse
poi lui è entrato fin a farmi male ,a solo una falange
andava avanti e indietro mi sono pisciata addosso, poi è stato meglio , le dita andavano dentro e fuori sempre di piu'

vedevo il suo cazzo duro sotto i pantaloni

poi mi ha preso in braccio, mi ha allrgato le gambe me l'ha messo dentro,,,mi ha sverginato,,,urlavo ma non c'era nessuno

poi parlando con Marzia abbiamo cominciato ad accarezzarci...era bello, la paura è passata

abbiamo guardato le donne delle chat, abbiamo iniziato a farci dei filmini tra noi
La prima ripresa porno la fece fare dal suo ragazzo che guidava una Ford Fiesta.
Lei si era messa dietro con un compagno, Gherardo, un rosso grassoccio coi capelli ricci, ben dotato di un grosso pisello, bianco come tutta la sia pelle coperta di efelidi.
Erano andati lungo i navigli un pomeriggio luminoso, e si erano fermati dietro un distributore chiuso.
ho una magletta beige aderente, il reggiseno rosa come gli slip e un minigonna di jeans.
Lui aveva un telecamerina sanyo appena comprata.
Si fermarono e provarono al luce giusta e poi lui incomincio a filamere la prima scena, esterna, loro si trovavno e si salutavano, poi si baciavano, lei gli toccava il pacco e lui sollevava la gonna e le toccava sopra gli slip.
Poi si inginocchiava e la leccava , poi stop
Si vedeva che entravano nella fiesta a due porte e si mettevano dietro, si baciavano. Stop

Poi lui entrava sui sedili anteriori e rimprendeva loro dietro
Lei gli apriva i Jeans e estraeva il cazzo, era senza mutande pre non avere impicci, lui filmava il pompino
Gherardo all’inizio faceva fatica a gonfiarlo ma poi lei era abile.
Poi stop


Fine aprile, terza ora di scuola. Matteo si gira verso Andrea, mio compagno di banco.
“Oh, allora: siamo io, te e Alberto. Ok?”
“Si - rispose Andrea - tutto a posto con i soldi?”
“Noi ce li abbiamo. Tu?”
Andrea fa un cenno di assenso con la testa.
Matteo mi guarda e poi dice a Giorgio: “Vuoi venire anche tu? Ce li hai dieci euro?”
“Dieci euro? per farci cosa?” “In ricreazione andiamo dietro la scuola, dai due alberi. Se vuoi venire porta anche i dieci euro … zitto!”

Al suono della campanella Matteo e Andrea scattano in piedi.

Sbrigati, non perdiamo tempo!”

Corriamo giù per le scale, usciamo sull’atrio e andammo sempre correndo sul retro della scuola dove il prato diventava molto ampio.

In fondo, a ridosso della rete di recinzione che dava sui campi, c’erano due cipressi molto vicini. Corremmo fino a portarci dietro ai due alberi.

“Bene, siete già qui…dico quattro? Ma non eravate in tre?”
“Si, lui si è aggiunto” rispose Andrea poggiandomi una mano sulla spalla.
“Bene, anzi, meglio - i soldi ce li avete?”

Andrea e Alberto tirarono fuori dalle tasche i loro dieci euro. Matteo passò a raccoglierli poi, davanti a me estrasse dieci euro e poi altri cinque, li aggiunse insieme agli altri e me li porse.

Sorrido: “Cosa devo fare?” Matteo intervenne: “Non fare domande stupide, procedi.”
Tolgo la maglietta. Poi sbottono i jeans e tolse anche quelli. Ho le mutandine rosa
I miei compagni già si lasciavano andare a versetti di apprezzamento.
“Volete che vada avanti?” “Ti abbiamo pagata per questo!”

Slaccio il reggiseno e lo lascio cadere. Inizio a strofinarmi i capezzoli e infilate due dita mi tolgo il perizoma e apro la figa e mi giro più volte e mi faccio ammirare.

Mi copro la leggera peluria sul pube. Poi passo ad uno ad uno, li bacio sulla bocca loro mi toccano le tette e la figa. I loro cazzi sono fuori gocciolano già...mi inginocchio
loro vengono vicini alla bocca li lecco tutti e quattro uno non resiste e sborra, mi schizza in faccia ne bevo un po', dai ti prego, prendo due altri con la mano, bastano pochi smanettamenti e sborrano per terra ...resta uno
finito il giro domando: “Quanto manca?” Matteo guarda l’orologio con cazzo in mano e dice “Tre minuti.” Raccolgo il reggiseno e gli slip infilo i pantaloni e poi la maglietta.

Mi avvicino a Matteo e glielo prendo in mano “Per te Matteo. Un regalino extra visto che hai contribuito più degli altri!” e lo bacio con la lingua mentre gli faccio la sega lui diventa rosso e mi sborra in mano.
“Ora è meglio andare… ma se volete per le prossime volte… per 20 euro ve lo succhio e ingoio.”
faccio occhiolino e torno n classe leccandomi il sapore della sborra sulle labbra.


Quel ricordo mi ha distratto... torno al presente...il regista si gira vero di me e dice ciao Cristina, so che sei nuova, inizieremo da cose semplici...so che sei già esperta di live chat, qui è più semplice da un lato ma più diffcile dall'altro.

Difficile perche hai la troupe intorno, devi concentrati esnnò non dei credibiel, è meglio se ti ecciti almeno un po' davvero, così non pensi....più facile perchè non devi fare la regia.
L'importante che guardi spesso in macchina, che fai vedere quando hai un cazzo dentro, che miagoli un po'...stai attenta ai capelli che non ti coprano ecc, ma poi te lo diremo volta per volta , se ti viene da godere è meglio, ma se ti fa male non devi mai dire no..anche se senti dolore devi sempre dire si si yess dai ...ora partiamo da una clip facile, ti masturbi fino all'orgas,o, poi usi un toy
sul palco fatto a tetto ci sono due ragazze in lingerie con un maschio con un grande cazzo , le due stanno facendosi la doccia di sborra col boy sopra di loro che si slingiano scambiandosi il liquido appiccicoso...dopo che lo hanno deglutito e leccato il cazzo si sente
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