Prime Esperienze

L'inaspettato


di LADYCARAMEL
21.08.2020    |    1.729    |    20 9.8
"Con Andrea ci siamo incontrati quasi per caso, quando la vita probabilmente ha deciso di farti..."
Con Andrea ci siamo incontrati quasi per caso,quando la vita probabilmente ha deciso di farti....un gran regalo.
Non ero per gli incontri così su due piedi,volevo pianificare sempre tutto e nei minimi dettagli...anche la semplice scelta del vestito e del profumo...un uomo va mandato fuori di testa,già dal primo incontro,poi sta a noi donne non lasciarcelo scappare.
Lavorava vicino casa mia e dopo mesi di messaggi allusivi e provocatori,gli lancio un messaggio.
"Se ti va possiamo vederci oggi per un saluto"
Credo di averlo stupito e dopo....molto dopo...mi confessò che era ciò che aspettava da mesi.
Senza troppi giri ci siamo incontrati...in lontananza già mi piaceva...bell'uomo,più grande di me...e mi fa impazzire,mi accoglie con un sorriso bellissimo e a tratti malizioso,e con occhi azzurri che mi spogliavano di ogni mia inibizione e mi facevano sperare alle cose più perverse che di lì a poco sarebbero successe tra di noi.
Chiacchierare con Andrea fu subito spontaneo e divertente e così decisi di continuare la nostra conoscenza.
"È quasi ora dell'aperitivo, che ne pensi se ci spostiamo in un bar?gli dissi.
"Eh ma tesoro...sono appena uscito da lavoro e sono tutto sporco"
Onestamente lo avrei anche portato da me...ma..."
"Ascolta tesoro,ho un'amico qui che gestisce l'Hotel del posto,gli chiedo se posso darmi una rinfrescata da lui e arrivo".
Già sentivo che la mia figa stava lavorando per fluidificare,mentre lui parlava.
"Guarda,io in teoria sono apposto per uscire...posso venire con te ed aspettarti"
"Volentieri " mi disse.
L'Hotel era abbastanza vicino,si trovava vicino al lago ed era appena fuori paese.
Andrea entrò nella hall e si salutò caldamente con il proprietario, evidentemente erano amici da un po'.
"Salgo,faccio tutto e sono da te".mi disse.
Ok...io mi misi seduta su una poltroncina della hall...aveva preso la camera 110.Continuavo a mordermi il labbro...la saliva si faceva intensa nella mia bocca...volevo essere lì con lui mentre si faceva la doccia...mentre da insaponata si prendeva in mano il cazzo e lo strofinava per lavarlo,e ad ogni tocco faceva uscire la sua cappella,che avrei voluto leccare ad ogni scappellata.
Ok...non resistevo.
Avevo mollato la poltrona...temevo anche di averla bagnata...mi sentivo che lo ero già, dai pensieri che facevo...ma il mio obiettivo era salire quelle scale.
Era al primo piano,davanti,bussai.
La maniglia andò giù.
"Oh cara,ma non..."
Lo baciai...e lo spinsi dentro la stanza.
Lo guardai...i nostri occhi chiari si rispecchiavano...mi sfilai il perizoma...bagnato dei miei umori...senza allontanare lo sguardo glielo misi in bocca.
"Ti piace il mio sapore?"
A denti stretti disse un sì pieno di goduria.
Il cazzo mi spingeva sulla pancia...lui era già nudo,senza più l'asciugamano addosso che era caduto.
Glielo presi in bocca mentre lui mi spingeva verso la porta,e a colpi lenti e ritmici me la scopava come se fosse la mia figa.
Avevo i conati,ad ogni boccata,un cazzo di tutto rispetto,e con la bava alla bocca che mi colava sui seni godevo ancora di più.
Mi fece alzare.. mi baciava.. ma ero girata...avevo due delle sue dita in esplorazione nel mio buco...e il suo cazzo pieno della mia bava che mi riempiva la figa...ormai era un unico liquido.
Era solo l'inizio...ma già non capivo più nulla.
Sapeva tutto quello che mi piaceva e me lo sarei conquistata,facendolo impazzire tra le mie cosce.
La mia bocca esplorava tutto di lui...anche il suo buco,dove mentre glielo succhiavo gli avevo messo un dito dentro,e lo sentivo ansimare sempre di più, allora aumentati la dose di dita...e la mia bocca era sempre piena di lui.
Intanto aveva dilatato il mio buco abbastanza per potermi domare....Le dita non bastavano più,il suo cazzo era bollente nel mio culo...e fino alle palle,che ritmicamente sbattevano sulle mie natiche...sarebbe venuto a breve dentro di me...Ero attaccata alla spalliera del letto,quando fummo interrotti.
Bussavano alla porta.
Eravamo sudati...ma io mi ricomposi con delle lenzuola...
Andrea subito me le levò.
"Sei troppo bella per non mostrarti"
E fece entrare,il suo amico della hall.
"Qua ci si diverte eh" incalzò l'amico.
In un'altra situazione probabilmente mi sarei concessa ad entrambi...ma volevo solo Andrea.
"Mitico,come vedi...lei è mia.Percui ne avremo ancora per un bel po',e anzi...prenotaci un tavolo al ristorante che dopo veniamo".
L'amico un po' deluso si congedò.
Io ero in estasi...ma ora...era la volta di cambiare stanza.
"Andrea...andiamo in bagno"
Mi misi a 90 sul lavandino....lui mi teneva con una mano la gola,in segno di possesso e con l'altra alternava i miei capezzoli strizzando e ogni tanto si abbassava per succhiarmeli,bagnando con l'acqua fredda per farmeli intiepidire.
Colpi secchi stavolta...e ad ogni colpo ci guardavamo nello specchio....goduti e affaticati,bagnati di ogni liquido.
Mi girai e me lo misi ancora in figa...era slabbrata dalle volte che mi aveva penetrata...ma ancora non sazia.
Lo guardavo...lui guardava me...mi metteva la lingua in bocca e poi le sue dita,che alternava coi miei buchi.
Si fermò...mi prese per mano."Voglio che la gente ci veda".
Non capivo cosa volesse fare...finché non eravamo sul balcone della camera.
C'era una bella visuale tra lago e strada...e un paio di locali sotto dove facevano l'aperitivo dei ragazzi.
Tette fuori dalla ringhiera dove mi ero aggrappata,e lui che mi teneva per i fianchi e alternava i miei buchi grondanti di liquidi miei e suoi...qualcuno indicava il balcone...obiettivo raggiunto,ci guardavano...io gemevo,ero in calore.l'eccitazione era altissima.Volevo il suo sperma addosso.Io cominciai a venire copiosamente con il suo cazzo nel culo..
Non mi fermavo,mentre mi prendeva tra le dita il clitoride e poi di colpo mi aprì le labbra della figa e si mise a succhiare e leccare tutto il mio orgasmo per lui.
Velocemente si tirò in piedi e si segava freneticamente il cazzo rosso e gonfio davanti alla mia faccia esausta e vogliosa.
Ecco....la sborra...usciva a schizzi potenti...sul mio viso,le mie tette e la lingua decise di pulire tutto....mentre le sue mani laspalmavano su tutta me stessa.
Odoravo della sua sborra,dolce ed appiccicosa.
Ero ricoperta...ma ancora non era finita..."tesoro ne ho ancora per te,apri le gambe".
Ubbidiente mi allargai le cosce e lo feci venire ancora...dentro di me...
"Tesoro...ora ti lavo" mi disse Andrea."ma non voglio che ti lavi sotto...devi essere piena di me".
Dopo la doccia decisi di infilarmi nuovamente il mio perizoma e scendemmo al ristorante...ma...
iniziò a colare la sua sborra dalla mia figa...
"Cosa succede tesoro?"
"Succede che sono piena di te....e mi piace".

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