The office

Questa mia esperienza risale ad anni fa,quando le mie voglie di novità,erano galoppanti e senza alcun freno inibitorio.
Mi diversivo molto sui siti di incontri,lí la gente assume molteplici identità,dal padre di famiglia devoto...ke si rivela un fedifrago seriale,alla ragazza timidina che si spoglia di ogni tabù e diventa una vogliosa troia.
Bhe, nelle mie chattare,conosco P.
Un uomo romano,mezza età,dirigente in un ufficio marketing della capitale.Grand'uomo,dai modi educati e charmantici,sempre pronto a riempirmi di complimenti ed attenzioni.Nelle nostre chat,sveliamo subito le nostre carte,io ero in ceca di bei uomini da far godere e che riuscissero a farmi provare godimento puro,lui,infognato in una relazione noiosa che non andava più nè avanti...nè indietro.
Ci masturbavamo sempre insieme,anche 2 volte al giorno,non importava che ora fosse,volevamo il nostro reciproco godimento giornaliero.Mi invitò a Roma,ma ovviamente siccome conviveva,non da lui.Mi avrebbe pagato un hotel,e nelle sue e mie fantasie,riecheggiava e si ripeteva uno sfondo:il suo ufficio.
"Tesoro,io sono il dirigente,posso decidere quanti e quali dei miei colleghi possono scomparti,e voglio che guardino dalle vetrate mentre ti allargo".
Lui aveva in mano la chiave per avermi a sua completa disposizione,e io volevo compiacere le mie,e le sue perversioni.Presi il treno,un giorno d'estate e andai a Roma,con la scusa di raggiungere un'amica.La prima volta che vidi P.rimasi colpita dalla sua eleganza,un vestito costoso,"da ufficio" e un mazzo di rose rosse per la sua"voglia".
Mi baciò castamente...il primo giorno.
"Ti ho prenotato una camera in questo hotel,a 2 passi dal mio ufficio,ti porterò a cena domani,sarai bella e provocante come sempre,ho avvisato 2 miei colleghi molto porci che vogliono scoparti come una Regina merita."
Annuí e gli sorrisi,le mie mutandine avevano già un filo di bava che le impreziosivano,risaltandone il colore più scuro.
La sera che seguiva il mio arrivo nella capitale,mi preparai.Nessuna biancheria intima,mi volevano "disponibile"solo un vestito di pizzo che a guardar bene si potevano vedere i capezzoli spuntare tra le trame.
P.elegantissimo,mi venne a prendere sotto il mio hotel."una Regina,ecco cosa sei"mi disse al mio arrivo,"ogni Regina va soddisfatta,i suoi sudditi però vogliono essere ringraziati,e potrai trasformarti nella troia che voglio e vuoi".
"Decisamente vogliosa sono questa sera,per cui dovrete saziarmi"gli dissi.
La cena durò poco,volevo farmi scopare.
Arrivati al suo ufficio,lui aveva le chiavi,eravamo soli...forse i suoi colleghi si erano tirati indietro."No tesoro,prima ci devono guardare,devono capire chi è il maschio alpha,quello che monta x primo,e ti scarica il suo sperma addosso"
"Quello lo decido io,se addosso...o dentro di me"
Eravamo dentro l'ufficio,tutte vetrate...dopo qualche bacio bagnato e appassionato,mi trovai completamente nuda,solo con i tacchi alti.Mi condusse vicino alla vetrata che dava sulle vie vicino,"Spero ci vedano"
Mi preme contro il vetro,le mie tette erano schiacciate sul vetro freddo,i capezzoli iniziavano a gonfiarsi,insieme al mio clitoride,che lui stringeva tra pollice e indice.
"Ti piace mentre lo spremo?"
Inizio ad ansimare e gocciolare dalla figa,mi abbasso e ho la testa incollata al vetro,e il suo cazzo davanti,lo ingoio,mi vengono diversi conati,ed esce sempre più insalivato,corde di saliva che uniscono la mia bocca alla sua cappella,rossa e lucida.
Intravedo delle scarpe....
"Ciao ragazzi,iniziate a menarlo x la Regina,i cazzi devono essere gonfi e pieni x lei"
"Certo capo,la chiaviamo come lei vuole".
"Ciao ragazzi,voglio che ci guardate,e poi quando P.vi invita ad entrare in ufficio,voglio tutta la sborra che avete x me".
Dopo questo breve colloquio P.decide di mettermi seduta sulla sua sedia girevole,a gambe larghe,inizia a leccare e mi chiede se in ufficio ci sia qualcosa che voglio dentro...
Ho scelto un grosso pennarello,ma lui opta x 2 nel mio culo,invita i suoi amici a guardarmi e intanto continua a scoparmi la bocca...."Venite,avete i cazzi e i coglioni gonfi x lei"
Inizio a segarli,sempre seduta e aperta sulla sedia,rivolta verso la vetrata,luci spente,solo quelle "notturne"facevano intravedere il mio corpo nudo e loro in giacca e cravatta coi loro cazzi fuori che si contendevano uno dei miei buchi accoglienti.
"Chiudiamole i buchi"
Su una scrivania ero coi lori cazzi in figa,culo e bocca,si davano il cambio,quando uno voleva un nuovo "gusto"cambiava buco,e io godevo,sudavo e mi riempivo di liquidi...a pecora hanno dato il meglio.
Uno x volta,mi inculano,e dovevo indovinare chi fosse...gioco simpatico.
Io intanto mi allargavo le natiche x adeguarsi alle loro diverse misure.
Dopo una monta durata qualche ora,mi trovo nuovamente sulla sedia,con 2 cazzi insieme in bocca che esplodono dentro di me,sborra calda mischiata che usciva dalla mia bocca,"ingoiala!!;"ma era troppa e ne colava sulle mie tette che intanto stringevo x fare una spagnola al terzo cazzo che mi esplose in faccia e poi mi finí anche lui in gola,fino in fondo.Con la sborra avanzata,decisi di spalmarla addosso,tra le facce compiaciute dei miei 3 impiegati romani.
Le voglie sono sempre tante,e tutte da soddisfare.