Luca...e le sue perversioni

Questa è una prima volta,una prima volta che pubblico un nome per intero,una prima volta che non si dimentica.
Luca.Un nome per me molto importante, anche se lui ancora non lo sa.Ha usato questo nome che non è il suo, ma appartiene al suo mondo trasgressivo e giramondo di cui fa parte.
Mi trovavo sul sito, e come tanti in cerca di me e attirati dalle mie foto, mi contatta.Lui arriva da un posto lontano, molto lontano da me.
Entro nel suo profilo, vengo quasi chiamata…rimango catturata da quelle foto graffianti, non banali, a volte di difficile interpretazione,forse il suo scattare queste foto è un modo per scremare le molteplici persone presenti sul sito che vagabondano in cerca di.
I nostri messaggi si fanno sempre piu’veloci e quasi a ritmo di danza si susseguono e si cercano.Abbiamo bisogno di piu’privacy.Andiamo su Telegram.
I messaggi diventano conversazioni e le conversazioni diventano veri e propri discorsi articolati.Basta.Dobbiamo incontrarci.
Luca è un viaggiatore.Arrivera’da me un sabato e andremo a pranzo.
Mi mostra le foto del volo…l’atterraggio a Milano…e la strada che percorre per arrivare a me.Trovo folle tutta questa strada per un semplice pranzo.Ma lui è cosi’…imprevedibile e diverso.
Quel giorno arriviamo insieme al parcheggio del locale.Ma lo sappiamo solo tramite i messaggi.Non ci siamo ancora visti.
Temporeggio prima di andare a conoscerlo,mi metto a posto il trucco, il rossetto,le calze con un vedo non vedo.Questa volta la scollatura non c’è.Un’altra prima volta.
Chiudo la macchina e giro l’angolo.Ci vediamo finalmente.Lui non mi toglie gli occhi di dosso…è presto per mangiare…avra’capito che con i suoi sguardi la mia figa è gia’bagnata sotto i collant?Non ci sono le mutandine a trattenere i liquidi.
Lui mi piace, alto bello e colto.
Facciamo una passeggiata per rompere il ghiaccio, mi tiene la mano…ma le sue labbra fremono e mi bacia.Appassionato e forte.Mi sto bagnando ancora di piu’ e sento la sua eccitazione premere contro il mio ventre.Rimango quasi imbarazzata ma devo mantenere un certo contegno…andiamo a pranzo.
Con una parola di cortesia gli dico di dover andare al bagno.Mi risponde di tornare…e gli mostro il mio zainetto che restera’al suo fianco in mia attesa.
Mi chiudo in bagno.Sfilo i collant e la mia mano scende sulla figa…era umida.Di Già.Sento il piacere del mio clitoride che pulsa…e non posso far altro che sopportare quella bellissima agonia.anche i miei capezzoli rispondevano a lui…erano duri…da sotto la maglietta si potevano vedere.Non riuscivo a nasconderli, e comunque non lo avrei voluto.Me li lecco per placare temporaneamente le mie voglie.
Mi passo la mano sulla figa un’ultima volta prima di uscire dal bagno…vogliosa me la lecco…ero dolce…speravo lo avrebbe gradito.Si…lo volevo dentro di me….e lui?
Torno al nostro tavolo…lui mi mangia con gli occhi e mi tiene nuovamente la mano…aveva le mani perfette…e braccia forti e ben fatte…ma il suo collo…con la camicia mi faceva impazzire…quel particolare del suo collo…lo avrei voluto baciare, leccare e succhiare.Lasciare i miei segni su di lui, e ogni volta che si sarebbe toccato il collo avrei voluto che si ricordasse di me.
Lui non lo sapeva.Ma quel pranzo…era bagnato per me.Stringevo le cosce accavallandole e il clitoride veniva schiacciato procurandomi delle scosse di piacere continuo mentre lui parlava.
A mia sorpresa.Mi guarda e dice di volersene andare, perché voleva baciarmi.
Paga il conto.Usciamo.E segue un bacio lungo e carnale in quel parcheggio.
Voglio goderlo meglio, chiedo di andare in macchina.Lui ne aveva presa una a noleggio.
Ci mettiamo dietro i sedili per stare piu’vicini.Siamo in un parcheggio di un supermercato in pieno giorno.
Lui inizia a toccarmi sotto i vestiti…sente i capezzoli duri…li afferra tra le dita, mi alza la maglia e li libera dal reggiseno…li prende avidamente in bocca…succhiandoli e torturandoli con i denti e la lingua…senza lasciarmi tregua.Io inizio ad ansimare…lo guardo con i miei grandi occhi azzurri e mentre gli sfilo la cintura…abbasso i boxer…,i trovo un cazzo grosso, largo e carnoso davanti a me, duro e con la cappella gocciolante…lo afferro sempre guardandolo…e inizio le mie boccate.
Lo succhio per tutta la sua grandezza, con suo piacere sente che riesco ad ingoiarlo sino alla gola.Mi preme la testa e appena puo’mi afferra le tette mungendomi come una vacca.
Lo voglio tutto, e soprattutto lo voglio dentro.
Lui mi guarda…ci capiamo…mi accarezza la figa attraverso i collant, sorride vedendo quanto ero bagnata.
Con una mossa me li strappa esattamente dove gli serviva…i buchi di figa e culo erano esposti.Le sue dita…cominciano ad esplorare la profondita’della mia figa…,mentre io continuo a terere in bocca il suo cazzo, esce sempre piu’insalivato, e i miei conati si fanno sentire sempre piu’frequenti.
Mi sta torturando la figa…fistandola sempre piu’velocemente, ingolosito da tutto il liquido che esce.
In tutta questa goduria, notiamo una coppia di ragazzi che si era messa a chiacchierare di fianco a noi. Vedevano tutto, non volevano partecipare.Guardare.E due maiali come noi non avrebbero rinunciato a regalargli uno spettacolo degno di noi.
“Troietta”mi disse Luca.”Allarga bene le cosce verso il finestrino, cosi’ vedono bene cosa farai tra poco”.
Io ero in estasi.La mia schiena contro la sua e le gambe aperte come mi aveva detto lui.Continuava a fistarmi e la mia figa era bollente e sempre piu’fradicia.
“Brava troietta, stai venendo….dai daiiiii”.
Ho iniziato a squirtare copiosamente, zampillavo verso il vetro del finestrino e anche il mio ano era fradicio.Avevo bagnato tutto il sedile.Lui era sempre piu’perverso guardandomi godere.
Luca mi guarda e mi spinge la faccia contro il finestrino. “Ora lecca il tuo piacere”.
Io ubbidisco alla sua richiesta.Fuori guardavano…eccitati.
Luca mi fa girare, mi guarda il buco del culo.
“Ora ti inculo”prima pero’ mi mette in mostra verso i nostri spettatori e mi allarga le chiappe mettendoci dentro le sue dita.
“Tesoro…ti apro il culo meglio con la mia cappella…vieni”.
Mi gira di nuovo, sento la sua cappella…un colpo unico ed entra…ma dopo sento una fitta di dolore misto a piacere…faceva entrare il suo cazzo voglio e grosso e sentivo il mio ano aprirsi e gocciolare di piacere.
Mi incula…forte e poi piano…con piacere e durezza.
Sono esausta…lui guarda il risultato del suo operato.Il mio buco era largo e appagato.
Mancava la figa.Ma non mi avrebbe lasciata senza il suo cazzo dentro.
Si mette davanti a me, ci continuiamo a guardare.Non molliamo lo sguardo.
Il suo cazzo entra ed esce dalla mia figa, colata,caldissima.Lento…per guardare come esce pieno dei miei liquidi.Ma io nn resisto e lo prendo di forza verso di me.Sento le sue palle gonfie sbattere contro di me ad ogni colpo, il suo cazzo mi riempie.Perfetto.La larghezza perfetta per me.Per la mia figa sempre vogliosa di un bel cazzo come il suo.
Non riesce piu’a trattenersi e vuole sborrare.
Mi avvicino a lui con la bocca, devota davanti al suo cazzo mentre lo mena sulla mia faccia, da porca e da innocente allo stesso tempo.
Sta venendo…fiotti caldi vengono schizzati nella mia bocca, arrivando a bagnare la mia gola, e vanno giu, dissetandomi.
Eravamo pieni di liquidi, di sperma e lussuria.Due sconosciuti perversi e complici in un tranquillo ed ignaro pomeriggio di sabato a Varese.
Era solo un inizio…un assaggio…
To Be Continued…