Adele la siciliana, dieci anni dopo

Non so quanti di voi avranno letto i miei racconti in cui ho narrato gli eventi di dieci anni fa e le avventure sessuali con due amiche siciliane.
Adele era la più bella, all'epoca fidanzata di un nerd che aveva un grande uccello ma che comunque divenne cornuto per causa mia.
Vi invito a rileggere quelle storie se non lo avete fatto.
Ma veniamo al 2019, maggio, per l'esattezza.
Pochi mesi prima ricevo una partecipazione ad un matrimonio da parte di un amico di quel periodo, conosciuto a Brescia, di professione informatico, originario di Cosenza.
Cavolo che mi ha invitato a fare questo, sono anni che non ci mandiamo nemmeno gli auguri alle feste.
Ero quasi deciso ad ignorare l'invito quando arriva una telefonata sul telefono, è lui, Giuseppe.
Vuole sincerarsi che io abbia ricevuto l'invito e insiste che io vada, lo zio è proprietario di un hotel lì a Cosenza e mi fa sapere che ha una stanza riservata per me, mi chiede se la preferisco matrimoniale.
Gli dico che sono single e mi dice che se voglio posso portare lo stesso qualcuno, un amico o un'amica, purché ci vada!
Lo lascio con una mezza promessa ed infatti...un mese e mezzo dopo...sono a Cosenza!
Saluti e abbracci, ci conducono in hotel, sono in compagnia di Pasquale, mio carissimo amico che ho pregato per farmi compagnia.
Ci sistemiamo, una doccia, esco sul balcone, a due balconi di distanza un tipo la cui fisionomia non mi pare nuova.
Lo osservo ma non mi sovviene nulla, rientro senza pensarci più.
È sera, scendiamo per la cena, tutto offerto da Giuseppe, nell'hotel ci sono una trentina di persone, suoi invitati che vengono da fuori, il matrimonio sarà fra due giorni.
Ci siamo attardati, i tavoli sono già per metà occupati, ci sediamo vicino ad una coppia, al tavolo a fianco un gruppo di 4 persone e tre bambini rumorosi.
Uno dei quattro è il tipo che stava sul balcone, papà di due dei bambini. Poi un'altra coppia con la lei che è proprio una bella donna e una signora di spalle.
Mangiamo quasi scocciati ed in fretta e stiamo per alzarci quando sento una voce femminile esclamare il mio nome.
Chi è? Alzo lo sguardo, rincorre uno dei bimbi, non la riconosco subito, poi finalmente si ferma...noooo è Adele!
Adele! Tu qua!
Ciaooo! Come stai. Baci e abbracci!
Sono stati invitati perché il marito è collega di lavoro di Giuseppe. Me lo introduce e gli dice chi sono, lui è il tipo del balcone! Lui mi riconosce: io e te ci siamo già visti, ti ricordi? Vicino alla farmacia a comprare i preservativi e sorride verso il mio amico Pasquale, come a voler deridere me.
Mi venne quasi voglia di dirgli: che ridi! Sai quanti preservativi ho usato con questa che era la tua fidanzata e ora è anche tua moglie! Sai quante volte gliel'ho messo dentro sborrandola davanti, dietro e anche in bocca! Ma sto zitto. D'altronde con Adele c'era e c'è affetto e rispetto.
Sono passati dieci. Adele è più in carne, soprattutto di tette, me la ricordavo più asciutta. I fianchi erano meno larghi ma è comunque in buona forma, bella. Lui invece è più cesso di prima.
Hanno due figli.
Salutiamo e risaliamo.
In camera vado su WhatsApp ho ancora il numero di Adele, ma non ha foto. Scrivo ma vedo che non riceve.
Mi sovviene di contattarla su messanger, attiva 1 ora fa...bene.
Le scrivo un messaggio semplice: che piacere rivederti. Ne è passato di tempo.
Visualizza circa dopo 10 minuti e risponde: beh si, ma tu sei uguale! A me due gravidanze mi hanno cambiata molto fisicamente.
La rassicuro.
Mi dice che tutti gli invitati stanno per scendere a bordo piscina che ci sono i futuri sposi, Giuseppe ha appena mandato un messaggio al marito su WhatsApp.
Apro whatsapp, stesso messaggio inviato da Giuseppe anche a me.
Scendiamo ma non mi avvicino a lei, mi dedico a fare il simpatico con un paio di ragazze del posto.
Sono quasi le dieci quando è lei a fare la prima mossa. Mi passa di fianco e mi dice: bello essere senza pensieri, io invece devo portare in camera i bimbi a dormire.
E tuo marito? Me lo indica e lo vedo intento a brindare con i colleghi.
Vabbè...lei sale. Osservo il marito, è brillo. Mi sa che ne avrà per un po'.
Dico a Pasquale che salgo in camera per andare in bagno, lui tanto è ben addentrato con due tipe del posto.
Mando un messaggio ad Adele: dormono? Esci sul balcone.
Passano i minuti e nulla, sto quasi per riscendere giù alla festicciola che vedo dal balcone quando sento aprire la persiana, è lei.
Scambiamo qualche parola. Si lamenta del marito, del quale si ode distintamente la voce.
Non la sento bene, la invito ad uscire fuori. Non può e non vuole. E se ti raggiungo lì?
È titubante ma la convinco promettendole di stare solo due minuti.
Mi apre, ci mettiamo in balcone così vediamo che succede giù senza esser visti perché è buio, i bimbi dormono.
Si alza per guardare dentro, guardare giù, una, due, tre volte...non posso che notare il suo gran culo, poiché me lo sono pure fatto in passato.
"Certo che sei in forma"! Poche battute e non resisto le allungo la mano.
Mi ferma "dai no, non posso, sono sposata". "Ma dai, lo abbiamo fatto cornuto insieme già dieci anni fa" mi invita ad andarmene ma le mie mani sono sui suoi fianchi.
Cambia tono "dai non possiamo, ci sono i bambini, c'è lui".
"Senti se vuoi un modo lo troviamo, andiamo un attimo in camera mia, i bambini dormono, lì chiudi dentro un attimo" " si, e se sale lui?".la porto fuori dalla stanza, prendo il telefono e chiamo Pasquale. Gli chiedo se sta impegnato e qnd dice di no gli chiedo un favore: vedi quello con la camicia verde? Lui asserisce, gli spiego che sto con la moglie ma a lui lo avevo già raccontato, se lo vedi spostarsi da lì, chiamami subito. Ok.
Lei mi fa: "tu sei scemo" "ora non hai più scuse, che fai vieni?"
Mi segue, non facciamo in tempo a chiuderci la porta dietro di noi che partiamo in passione, baci, sbavate, mani che cercano e frugano.
Indossa un pigiama rosa di facile svestizione, ho le mani sulle sue grosse chiappe tonde. Lei sul mio cazzo.
Mi dice di non essere tranquilla, ci avviciniamo al balcone, la invito a guardare, cerca la figura del marito tra la gente, sono alle sue spalle e le tocco le figa mentre le sto appoggiato con il cazzo tra le chiappe.
"Lo vedi? " Si. Ora stai tranquilla....un movimento repentino e le infilo il cazzo dentro. È larga e umida. Geme. Comincio a pomparla da dietro, quasi a pecora.lei guarda giù, verso la piscina.
Inveisco a parole: tu vedi il cornuto ma lui non vede te che pensi il cazzo sul balcone.
Continuiamo...o sto per venire! Cazzo! Glielo sfilo fuori e vengo copiosamente stando attento a non sporcarla di sborra...sono durato pochissimo, credo scarsi 10 minuti.
Ho ancora voglia però.la rigiro di modo che possa guardare la piscina e le afferrò quelle belle tette da mamma, mmm più grosse di come le ricordavo, sarà una quarta ora, capezzoli sporgenti, proprio da mamma.
Glielo voglio rimettere dentro ma lei ora è disinibita e ricorda i vecchi tempi "mettimelo dietro"
Detto fatto. Umidisco con i suoi stessi umori e bang...tutto su per il culo.
Le piaceva che le toccavo contemporaneamente la figa, ricordo.
Lo faccio. Geme di felicità. Viene pure lei e io per la seconda volta, questa volta senza tirarlo fuori, le sborro nel culo.
Baci, abbracci, siamo felici, ci rivestiamo. Lei se ne va in camera e io...scendo giù...il marito è ancora lì, altericcio.