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la siciliana che lo voleva nel culo (3)


di amanteirpino
07.10.2017    |    25.764    |    1 9.6
"“pure io?” -dissi- “quanti altri uomini hanno avuto la stessa idea?”-e lei: “quasi tutti quelli con cui sono stata..."
La mia lunga passeggiata in cerca del distributore di preservativi era giunta al termine, mi trovavo proprio davanti alla farmacia che mi ero prefissato di raggiungere e che, come ricordavo bene, era dotata di self service. Preso dalla foga di dover fare l'acquisto atteso non mi ero reso conto che di lì, proprio in quel momento, si trovava a passare una delle poche persone che io conoscevo in tutta Brescia, Adele! la coinquilina di Elena, in compagnia del fidanzato, che per la prima volta avevo il dispiacere dii vedere dal vivo. Avevo appena concluso l'acquisto, quando, girandomi per andarmene, con il pacco di preservativi in mano, mi trovo di fronte loro due.

Ebbi un momento di imbarazzo e non riuscii a dire altro che un "ciao". Notai che Antonio, il fidanzato di Adele, mi guardava con aria severa, come a voler significare "chi è costui che saluta la mia fidanzata, con dei preservativi in mano".
Antonio era un ragazzo normale, anche bruttino se paragonato a quel pezzo di figa della fidanzata per cui non fu certo il suo sguardo ad intimorirmi ed ad indurmi a presentarmi, ma lo feci solo per semplice educazione. E dissi:
"ciao io mi chiamo Giuseppe, e frequento un corso all'università con lei, tu devi essere Antonio, giusto?"
Lui fu rasserenato, ed anzi avemmo anche il tempo di scambiare qualche parola e credo che a lui risultai anche simpatico, come del resto lui a me. Nello scambio di cordialità tra me ed Antonio, colsi, invece, un certo disappunto da parte di Adele, non era la solita bella donna solare che io ero abituato a conoscere, anzi era molto taciturna e vidi che guardava con insistenza la scatola che avevo in mano.
Anche Antonio si accorse che lei stava guardando i miei preservativi e fece qualche battuta del tipo : "oh sei venuto a fare grandi acquisti!" e ..."bravo, anche tu approfitti del weekend per dare sollievo al fratellino" e dicendo questo si strinse Adele, come a significare "eccola quella che invece si sta prendendo cura del mio pisello". O almeno io così interpretai la cosa, anche alla luce del fatto che sapevo quanto se l'era sbattuta la sera, la notte e la mattina precedente!
Adele non accennò un minimo sorriso, né proferì parola, solo un "ciao" quando di lì a poco andarono via.

Ero turbato, avevo immaginato Adele con quello, ero geloso anche se quello era il fidanzato. E poi mi dicevo, come fa Adele a stare con uno così bruttino, basso e con la pancia e anche a godere così tanto mentre se la tromba da disturbare anche il sonno di Elena...mah! mistero.

Preso da tali pensieri, l’appetito sessuale, che mi aveva spinto a far due km a piedi pur di acquistare dei preservativi, andava svanendo, e fu anche peggio quando rientrando in casa rividi Elena: ok ha un gran culo e pure un bel fisico con le forme giuste, è anche porca al punto giusto ma…io mi dovevo accontentare di questa? Una che in altre situazioni ed altri contesti non avrei neppure guardato. E soprattutto….dopo aver realizzato che quella figa della sua amica stava con un mezzo nerd flaccido. Non ci stavo proprio.

Nemmeno il tempo di imprecare mentalmente che Elena mi piomba addosso non appena mi sto per sedere sul divano e con un sorriso molto malizioso mi dice: “pensavo che non tornassi più, che, i preservativi li hai anche dovuti provare?”.
Volevo dire: “se…magari! Considerato che ho incontrato la tua coinquilina! Se avessi potuto con lei li avrei consumati tutti!” ed invece dissi soltanto: “ guarda che è lontano. Lo sai che ho incontrato anche Adele ed Antonio? Mi hanno visto che li avevo in mano, che figura di merda, Adele sa che tu stai qua da me?”. Elena si irrigidì: “No, non lo sa perché le avevo detto che forse andavo da mia cugina a Milano ma poi oggi non ci siamo sentiti. Ma perché? tu non vuoi che lo sappia? Non è che ti piace Adele? Ti vedo preoccupato!”; io, mascherando i miei reali pensieri, risposi che non era preoccupazione, e che se non dava fastidio a lei fare sapere che i preservativi li usavamo insieme, figuriamoci se poteva dar fastidio a me, erano amici suoi, non miei.

Lei cambiò atteggiamento ed in effetti disse che forse era meglio tener su la storia di lei che era andata a Milano dalla cugina. Non avremmo parlato di quella giornata trascorsa insieme. E praticamente fece quello che io volevo: tener nascosto ad Adele che io e lei ce la stavamo spassando.

Liberi da pensieri e rincuorato dal fatto che Adele non avrebbe saputo….cominciai a baciare Elena sul collo con una veemenza tale che subito si surriscaldò e mi chiese di baciarle le tette: gliele tirai fuori e me le baciai e le leccai alla grande mentre con una mano lei mi toccava il cazzo. Fui irriverente e non appena mi fermai le dissi…”ora baciami tu”….
Lei non se lo fece dire due volte, mi sfilò la maglia e prese a baciarmi sul petto e mentre lo faceva si preparava per l’assalto da me auspicato, sbottonandomi il pantalone. Scese con la lingua fino all’ombelico, temporeggio un attimo e poi si fiondo sulla cappella del mio cazzo, prendendola in bocca. Mi fece un altro gran bel pompino, si fermò, si spogliò e mi invitò a metter su un preservativo. Appena messo…mi si sedette su a cavalcioni e senza esitare un attimo afferrò il cazzo con una mano e se lo infilò dentro….e cominciò a chiavarmi alternando il ritmo da veloce a lento. Sentivo che la figa le gocciolava, mi stava bagnando le palle o forse tanto ce l’aveva larga che le palle quasi ci entravano dentro. Comunque lei mi chiavava alla grande, da dominatrice. Mi sbatteva le tette in faccia, non ci misi molto a venire in modo copioso ed intenso.

Ci fermammo, andai in bagno a sfilare il preservativo e dare una sciacquata al pisello, al ritorno la trovai sul divano tutta nuda a pancia in giù con quel mega culo in aria che per quanto grosso e tondo era sembrava che avesse un cuscino di sotto. Mi infilai un altro preservativo e lei rise compiaciuta, e da mignotta che voleva essere scopata ancora disse: “ancora ce n’hai?, bene”. D’istinto mi sdraiai su di lei permettendo al mio cazzo di adagiarsi perfettamente in mezzo al solco delle sue natiche, praticamente godeva già solo a scoparle quel solco di natiche tanto era profondo e mentre lo sbattevo sul culo, usavo le mani per mettergliele in bocca, sulle tette e pure in figa. Buttai il cazzo in giù e glielo infilai dentro di nuovo: lei ebbe un sussulto che divenne grido di piacere quando le infilai pure due dita davanti al cazzo: in quella figa ci entrava il mio cazzo, due dita e c’era ancora spazio…wow.
Era superlubrificata, bagnata completamente, tanto da bagnare anche il divano sotto. Prese ad urlare di piacere e dopo qualche minuto ebbe un violento orgasmo che la fece bagnare oltremodo e la indusse al pianto.

Fui alquanto sorpreso e le chiesi perché piangeva: sorrise e disse che aveva pianto di gioia, che aveva goduto da pazza e che era da tanto tempo che non stava così bene. Si complimentò anche dicendo che ero stato bravo, porco e dolce allo stesso tempo. Io dissi che era merito suo e le diedi uno schiaffo su una di quelle prosperose pacche di culo. Lei sorrise ancora e disse: “meno male che mi ritrovo questo culo, è solo grazie a lui se riesco ad attirare gli uomini, e pure tu hai voluto strusciarti e si mise a ridere”.
“pure io?” -dissi- “quanti altri uomini hanno avuto la stessa idea?”-e lei: “quasi tutti quelli con cui sono stata.” Mi incuriosiva, si vedeva che era una che ci sapeva fare e che aveva lavorato con tanti cazzi e dissi “con quanti uomini sei stata?”, rispose un po’ imbarazzata: “mica porto il conto!” ed io “vabbè più o meno quanti, più o meno di dieci?” e lei…riflettendo un attimo “se, di più. Forse intorno ad una ventina”. Azzo pensai tra me e me….mamma che troiona che mi è capitata, ecco perché la figa la tiene così aperta ed abituata. Dissi ancora “E questo bel culo quindi è desiderato, devi assicurarlo come ha fatto J.Lopez”. Lei si mise a ridere e disse: “però non l’ho mai dato, è vergine!!” ed io dissi: “tra tanti uomini nessuno l’ha reclamato o ci ha provato?” e lei: “reclamato in tanti, provato ..solo uno ma era proprio il meno adatto – e dicendo così si mise a ridere, facendomi capire che era il cazzo più grosso che aveva preso – ma comunque non mi piace l’idea e quindi non lo voglio proprio provare”.

Io dissi che non ero esperto a riguardo ma avevo sentito dire che era una bella esperienza e che a molte donne piaceva e se piace pure agli uomini prenderlo vuol dire che ci godono e mi mise a ridere. La risposta che mi diede dopo mi gelò completamente: “si lo so che piace, l’ho sentito dire anche da alcune mie amiche, pure Adele me lo ha detto e che per farlo piacere è una questione di lubrificazione”. Noooo, Adele! Adele….mi caddero le braccia. Non riuscivo a trattenere la gelosia, dovevo approfondire: “ ah quindi, perciò ieri sera l’amica tua mugugnava e gridava, lo sentiva nel culo”. Elena rispose: “nooo, non credo proprio, con Antonio lo piglia solo davanti perché ce l’ha troppo grosso, qualche volta con me si è lamentata pure, dicendo che il fidanzato ha un handicap nelle mutande, ahahaha, e che non riuscivano a farlo dietro”. Ed io dissi: “allora può essere che ora ci siano riusciti e l’ha fatta contenta”. E dicendo questo pensavo tra me e me: ecco spiegato perché una così figa come Adele sta con un cesso come Antonio, le piace il gingiglio grosso perciò se lo tiene. E gliela sta aprendo di brutto tra ieri ed oggi.

Ci rivestimmo, scendemmo e riaccompagnai Elena a casa sua avendo cura di non arrivare proprio sotto il portone per evitare di esser visti da Adele, di modo che lei potesse dire di esser stata a Milano dalla cugina.
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