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Caro Massimo, a tua moglie gliel'ho messo dentro


di amanteirpino
20.06.2018    |    42.533    |    10 9.3
"Gliela leccai per più di 10 minuti, sbavandola e riempiendola di saliva..."
Ebbene Massimo, non ci conosciamo affatto e pure di vista io ti conosco benissimo. Oltre a ciò ora abbiamo un'altra cosa in comune: abbiamo infilato il cazzo turgido nella stessa figa? Quale? Quella di tua moglie.
Con lei, se hai letto il mio racconto, c'era stato un breve incontro in precedenza, durante il quale avevo solo potuto constatare che aveva un solco di chiappe molto profondo, nel quale strusciare il cazzo è poesia e, non so tu, ma io l'ho fatto alla prima occasione, mi sono masturbato usando quel solco del culone con annessa sborratona finale a ridosso di culo e schiena.
Poi tua moglie, quasi rammaricata e dispiaciuta, forse per le corna che ti aveva installato in testa, non mi ha più cercato, ed anzi per qualche settimana mi ha anche evitato del tutto.
Ma quella sera sul ponte non avevo goduto da solo, tua moglie poteva anche razionalmente evitarmi, ma la sua figa credo che mi desiderasse di già. Chissà se tu te ne sei accorto, se ha trovato sfogo sedendosi sul tuo cazzo, boh...credo di no.
Infatti una sera, all' uscita dalla palestra la fermai e le chiesi se fosse tutto ok e lei mi disse di sì ma che era meglio non vederci. Finsi di rimanerci malissimo e forse un po' male ci rimasi per davvero, fatto sta che lei, forse impietosita, mi chiese se avevo voglia di parlarne.
Ovviamente accettai. Lei ti chiamò in mia presenza e ti disse che si sarebbe attardata un po' a far chiacchiere con una vostra amica e con sua cugina. Ed invece salì nella mia macchina, ancora una volta.
Direzione: parcheggio buio alle spalle della palestra.
Parlammo un bel po' e mi disse che lei era stata una moglie sempre fedele ed aveva avuto solo una sbandata. Ma mentre cercavamo di spiegarci, le cose precipitarono perché le misi una mano sulla coscia e le dissi:"quanto mi piaci" lei sussultò ma non mi tolse la mano. Così la feci risalire fino a piazzargliela giusto in mezzo alle gambe... seguì un gemito. La abbracciai, mi fiondai sul suo sedile, vinsi con non poca fatica le sue resistenze tra una mano sul corpo sinuoso ed un bacio sul collo, tra i capelli o sulla bocca. Alla fine cedette anche se mi ricordava con insistenza che doveva andare e che doveva tornare da te prima che ti preoccupassi o ...potessi sospettare.
La invitai a lasciarsi andare per non più di 10 minuti che poi saremmo andati via. Sembrava convinta anche perché le era ormai difficile uscire da quella situazione.
Le alzai la maglietta e le alzai anche il reggiseno, quelle piccole tette divennero ben turgide sotto i miei baci e le mie slinguazzate..mi sa che non te ne prendi tanto cura perché tua moglie mostrava di essere troppo sensibile nel subire un tale trattamento. Presi anche i capezzoli tra i denti...fu per lei momento di gran gemito. Dovetti invitarla a fare silenzio. Poi smisi di leccarle le tette e mi avvicinai a lei dicendole che mi faceva impazzire e che la volevo. Così dicendo ripresi a toccarle la passera da fuori al suo pantalone da palestra che facilitava il tocco. Anche io indossavo una tuta per cui quando si decise finalmente a esplorarlo con una mano si ritrovò subito tutto il mio cazzo gonfio e duro nella mano. E si lasciò andare ad un troissimo "mmmmm".
Me lo massaggiò da fuori anche lei ma mi infilò la mano dentro denudandomi sotto ancor prima che io lo facessi a lei.
La lasciai fare per un po'...che tocco piacevole. Poi mi decisi ad infilare la mano nei suoi slip: ha la figa ben curata tua moglie, pelo corto e solo sopra, depilata ai lati. Che figa ciacciosa e larga. Era tanto bagnata, le infilai due dita e le feci un ditalino mentre lei gemeva.
Poi mi misi su di lei...eravamo semivestiti, mo' strusciai un po'. Poi le sfilai pantalone e slip,mi chiese di fermarmi ma le chiesi solo altri due minuti. Stava quasi insistendo ma si fermò quando vide che andavo con la bocca sull'ombelico,: non te la prendere, nemmeno la più santa delle donne è in grado di rifiutare una leccata di figa.
Gliela leccai per più di 10 minuti, sbavandola e riempiendola di saliva. Oramai era un lago tra saliva e suoi umori vaginali, a tratti quasi gridava o piangeva di piacere.
Poi mentre era in estasi risalii su con il cazzo nudo, dritto verso la figa di tua moglie e glielo infilai dentro senza preservativo e senza alcuna difficoltà. Scivolò subito tutto dentro, lei ebbe un gran sussulto perché presa di stupore. Ma avevo appena cominciato ad inzupparmi in quel lago che... suonò il suo telefono: eri tu.
Erano passate quasi due ore dalla vostra precedente telefonata. Lei non ti rispose ma si affrettò a fermare tutto, a rivestirsi e a correre da te.
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