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Tradimento con il professore: in macchina


di Sheed
21.12.2020    |    16.016    |    0 9.7
"Questa volta la serata non finì solo con un bacio, ma con un pompino in macchina: era stata lei a stuzzicarlo tutta la sera e lui non si era di certo tirato..."
Velia e Fra sono una coppia normale come tante altre, innamorati ma alla ricerca di qualcosa di piccante da aggiungere alla propria vita coniugale. Sposati da anni hanno una buona intesa sessuale e anche se hanno spesso fantasticato di provare a inserire un'altra coppia nel loro ménage, alla fine non si sono rivelate altro che chiacchiere fatte a letto e che hanno portato delle ottime scopate accendendo la loro eccitazione.
Discorsi abbandonati soprattutto nell'ultimo periodo e tra di loro tutto sembrava filare a meraviglia.

Sembrava appunto, perché in realtà sotto alle ceneri del fuoco spento c'era più di qualcosa che soffiava: Velia era la più irrequieta, aveva fatto la brava per così tanti anni, sempre fedele al suo compagno mettendo sempre nel cassetto tutte le sue voglie, ma adesso qualcosa spingeva forte nella sua testa. Nella scuola media dove insegnava Italiano all'inizio dell'anno era arrivato un nuovo collega, un insegnante di inglese e lei, essendo una delle più longeve in quell'istituto aveva avuto il compito di farlo inserire facendo qualche riunione. Lui si era dimostrato subito molto gentile, affabile, ma soprattutto la guardava in un modo che a Velia faceva bagnare tra le gambe. Lui era single e qualche anno più giovane di lei, faceva sport e si vedeva dalle braccia e dalle spalle muscolose, ma lei era attirata soprattutto dai suoi occhi verdi e penetranti che la lasciavano ogni volta senza fiato. Non ci aveva provato ma era evidente che anche al Professore le sue forme, seppur nascoste dai vestiti e dai tailleur, piacessero. Non perdeva occasione per farle un complimento, qualche velata battutina o allusione, tutto sempre con molta educazione ma con avances che pian piano stavano diventando sempre più frequenti ed esplicite. Lei d'altronde non aveva mai fermato questo gioco iniziato ormai da un po' e anzi, quando tornava a casa e alla sera scopava con il marito aveva un fuoco diverso dentro, la sua figa si bagnava molto più del solito e spesso si trovava a pensare a come sarebbe stato farsi scopare dal cazzo giovane del professore di Inglese. Se n'era accorto anche Fra di questo cambiamento che infatti le aveva chiesto se era successo qualcosa in particolare, ma quando la moglie aveva negato si era beato che fosse merito suo.

I giochi di sguardi tra Velia e il collega andavano avanti da un po' quando una sera, finita la riunione degli professori, lui le chiese di andare a bere qualcosa insieme. Lei accettò, inventò una scusa per il marito e andarono in un posto carino fuori città. L'aperitivo passò veloce e fu veramente divertente, e poi a fine serata ci fu un semplice e leggero bacio sulle labbra, niente di che ma abbastanza per far capire a lui di poterci riprovare e a lei che qualcosa era cambiato.
I giorni successivi proseguirono normali ma Velia aveva il fuoco dentro e voleva rivedere il professore, tanto che fu lei a fare il primo passo invitandolo ad un altro aperitivo. Questa volta la serata non finì solo con un bacio, ma con un pompino in macchina: era stata lei a stuzzicarlo tutta la sera e lui non si era di certo tirato indietro e quando in macchina lei gli aveva messo la mano sul cazzo lui aveva capito di aver fatto centro, se lo tirò fuori dai pantaloni e lei cominciò a segarlo prima piano e poi sempre più velocemente, il professore poi le prese la testa e la baciò per poi indirizzarla verso il basso per metterglielo in bocca. Il contatto con la sua lingua fu una vera scossa, era brava a fare pompini, glielo diceva sempre anche il marito. Si rialzò a prendere fiato continuando la sega e lui ne approfittò per aprire la sua camicetta, tirare fuori dal reggiseno le sue due belle tette con i capezzoli duri e pieni di voglia, e iniziare a massaggiarle. Anche sotto era eccitata, aveva la figa che era un lago, lo voleva sentire dentro e farsi sbattere a dovere da quel nuovo giovane amico, ma quello non era ne il posto ne il momento. Finì allora con passione il pompino lasciandosi venire in bocca e gustandosi quel paletto di carne che poco prima di schizzare era diventato ancora più duro.

Una volta a casa andò a farsi una doccia con un misto di sensi di colpa ed eccitazione sessuale addosso. Uscita andò nuda in camera dove c'era il marito che stava leggendo, gli salì sopra e gli mise letteralmente la figa sulla bocca spingendogli la testa per farsi leccare. Fra preso un po' alla sprovvista le chiese il perché di tutta quella foga ma lei gli rispose solo: "ho troppa voglia, fammi venire". Il marito si impegnò parecchio, anche lui era bravo con il sesso orale che era una delle cose che avevano sempre amato fare, e in poco tempo la fece venire. Velia era talmente eccitata da quello che aveva fatto che ci si mese veramente poco ad avere un orgasmo travolgente, con le gambe che le tremavano e una serie di sussulti prese la testa del marito e la spinse ancora più forte sulla sua figa bagnata finché l'orgasmo terminò e lei tornò ad avere il controllo.
Ancora una volta aveva immaginato che fosse la lingua del professore a leccarla e poi quando era venuta stava immaginando il suo cazzo che faceva senza sosta dentro e fuori dalla sua figa. Ritornata in sé si sentiva in colpa con il marito e così scese giù e trovo il suo cazzo già duro. Iniziò una lenta e controllata sega guardando negli occhi il marito che le chiese se era successo qualcosa, perché era tanto che non la vedeva così focosa. Lei non disse nulla e continuò a segarlo scendendo a succhiarglielo. Poi buttò lì una frase: “pensa vedermi fare la stessa cosa ad un altro cazzo… a uno che non conosci… una bella sega, un bel pompino… e poi magari vederlo che me lo sbatte nella figa…” più Velia diceva così più il marito diventava duro, ansimava ed era prossimo a sborrare. Aveva rischiato a ritirare fuori quei discorsi, sperava che Fra non si facesse idee strane, ma evidentemente a suo marito in quel preciso momento piacevano.
“E magari ti piacerebbe anche guardarmi mentre succhio il grande e duro cazzo dello sconosciuto, e sua moglie si dà da fare sul tuo di cazzo vero?”
L’immagine fece letteralmente esplodere Fra che disse solo un “vengo, vengo, sbooorroooo”.

I due si calmarono, si guardarono ma non dissero nulla su quello che aveva detto Velia mentre segava il marito, così lei lasciò cadere l’argomento sperando che lo facesse anche il marito ma si addormentò ancora con la visione e con la voglia del cazzo del professore. Fra invece si chiese cosa significavano quelle frasi della moglie ma pensò fosse solamente un gioco per eccitarlo maggiormente, e così si addormentò tranquillo.
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