Racconti Erotici > Gay & Bisex > 3 parole e una sborrata in spiaggia
Gay & Bisex

3 parole e una sborrata in spiaggia


di Sheed
07.04.2020    |    14.885    |    17 8.7
"Non so bene cosa mi prese in quel momento ma decisi di non fermarmi, anzi, aumentai un po’ il ritmo e lo guardai, mi eccitava sapere che così in pubblico mi..."
Qualche anno fa dopo un bel po’ di titubanza decisi di provare ad andare in una spiaggia nudista per vedere un po’ com’era l’ambiente, la situazione e come avrei reagito io. Mi ci volle un po’ per prendere coraggio e togliere il costume, ma da quel giorno mi innamorai della spiaggia e di quella sensazione di sole, aria e acqua sulla pelle, senza indumenti a fare da scudo.
Un giorno di maggio poco dopo essere arrivato e essermi posizionato al mio solito posto abbastanza lontano da altre persone fui costretto a riparare tra le dune della pineta, per evitare il vento che si era alzato notevole e non permetteva di stare molto bene in spiaggia aperta. Lì steso riparato dalle piante con il tepore del primo sole iniziai ad eccitarmi e piano iniziai a toccarmi il cazzo che si stava facendo via via più duro. Ogni tanto passava qualcuno lungo i sentieri e la situazione mi eccitava ulteriormente sapendo che mi avrebbero potuto vedere anche se ero abbastanza riparato. Ad ogni modo se sentivo qualcuno che rallentava il passo quando era in prossimità, pur non potendolo scorgere bene, mi fermavo per evitare problemi, ma andai avanti un bel po’ a masturbarmi lentamente in un modo, così all’aperto, che non avevo mai fatto.

Nel pomeriggio notai un maggiore via vai nei sentieri, qualcuno quando mi notava si fermava per poi riprendere il passo. Mi tornò la voglia e così ripresi a farmi una sega, rallentavo se vedevo passare qualcuno ma questa volta non mi fermavo. Così ad un certo punto vidi che in uno spiraglio tra le fronde c’era un ragazzo accovacciato che mi guardava, probabilmente era riuscito a trovare un posto dove la visuale era libera e si stava gustando da lontano la mia sega. Io non lo vedevo benissimo ma dal movimento della sua mano era inequivocabile che si stava segando anche lui.
Non so bene cosa mi prese in quel momento ma decisi di non fermarmi, anzi, aumentai un po’ il ritmo e lo guardai, mi eccitava sapere che così in pubblico mi stavo segando e c’era una persona che stava facendo altrettanto guardandomi. Poi di colpo lo vidi alzarsi e sparire e poco dopo sentii passare una persona, probabilmente si era accorto che stava arrivando qualcuno ed era andato via. Fermai quindi anch’io la mia masturbazione, attesi un po’, ma non lo vidi più. Decisi comunque che era arrivato il momento di venire e non continuare a torturare il mio corpo e le mie palle, quindi ripresi a segarmi tranquillamente quando dal nulla vidi vicino a me il ragazzo di prima. Aveva trovato un modo per arrivare nella mia postazione, non l’avevo visto, e ora si era seduto vicino a me con il bacino più o meno all’altezza del mio petto. Preso alla sprovvista avevo ovviamente tolto la mano dal mio cazzo che rimaneva comunque duro, lo guardai e mi accorsi che doveva avere poco più della mia età, aveva i capelli corti castani, un fisico tonico, e un cazzo durissimo che guardava verso l’alto e vibrava. Era eccitatissimo. Aveva preso coraggio e si era fatto così avanti che adesso non poteva fermarsi, quindi mi chiese solamente: “Posso?” e mise la sua mano sul mio cazzo iniziando un lento su e giù. Mi arrivò come una scarica elettrica, in poco tempo l’eccitazione crebbe e mi trovai col cazzo durissimo. Continuava con questo movimento lento a scoprire del tutto il glande per poi ricoprirlo con la pelle, a ogni salita e discesa la mia voglia cresceva, lasciò cadere un po’ di saliva per lubrificarlo meglio e aumentò ancora il ritmo.
Intanto io da steso avevo il suo cazzo durissimo non troppo lontano, potevo vedere come la cappella fosse uscita e si stesse bagnando, sussultava e si vedeva che era voglioso tanto quanto me. Allora presi coraggio e con la mano andai a impugnarglielo anch’io: si irrigidì e mi guardò emettendo un sospiro. Iniziai anch’io a fargli una sega, cercavo di tenere il suo stesso ritmo, ci muovevamo all’unisono e ben presto ci rendemmo conto che eravamo tutti e due al limite. Mi alzai leggermente per avere una posizione più comoda, mi eccitava sentire in mano il suo cazzo sempre più duro, caldiisimo e pronto a venire.
Non ce la facevo più, mi lasciai andare e gli ultimi colpi di mano del mio nuovo amico furono di puro godimento finché con un “Vengoooo” non feci un’esplosione di sborra, con 5-6 schizzi che mi arrivarono fino alla gola e su tutto il torace. La scena non lasciò indifferente neanche lui tanto che subito dopo toccò a lui venire, e anche lui era talmente eccitato da lasciar partire parecchi schizzi che lo colpirono sulla pancia e sul petto.

Cercammo di riprendere fiato, i nostri cazzi iniziarono ad ammosciarsi, lui si alzo e disse “ciao” e sparì di nuovo in uno dei sentieri. Com’era arrivato era anche sparito, poche parole ma una goduta che raramente avevo fatto. Soddisfatto andai a fare un bagno per lavarmi pensando che tutto sommato, per essere stata una nuova avventura era andata veramente molto bene
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per 3 parole e una sborrata in spiaggia:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni