l'assistente dentista

vi voglio raccontare un'esperienza vissuta anni fa' circa 20,
introduzione lunghetta, x far capire il mio stato d'animo,e cosa stavo provando ,

una mattina, mi sono svegliato con un fortissimo mal di denti, ma dovendo andare urgentemente in ufficio , x impegni presi precedentemente, ho preso un paio di pasticche x alleviare il dolore, e poi caso mai , organizzarmi,

sistemate le cose d'ufficio nella mattinata, mi sono messo alla ricerca di un dentista nelle vicinanze, poi caso mai, rivolgermi successivamente a qualcuno di mia conoscenza,

il mio socio di allora, mi disse che se volevo, mi dava il telefono del suo dentista, che era poco distante dai nostri uffici, 10/15 minuti al massimo,

essendo ora di pranzo, ho provato lo stesso, magari mi dava appuntamento nel primo pomeriggio, cosi' ho chiamato, e dall'altro capo mi ha risposto una voce femminile , e spiegandogli chi ero, ho chiesto un appuntamento il prima possibile, il dolore, stava ritornando prepotentemente,

ha detto che il dottore era fuori sede, sarebbe rientrato tardo pomeriggio, pero' se volevo e mi fidavo , un controllo lo faceva lei, essendo l'assistente del dentista , pero' con laurea ,e se mi fidavo, potevo andare pure subito, prima che lei andasse a pranzo,

titubante, ma il dolore stava ricominciando, ed allora ho detto che 15 minuti e sarei arrivato li, poi avremmo deciso cosa e come fare, l'importante era alleviare almeno il dolore,

arrivato velocemente, entro nello studio , vedo , ma forse dire vedo e' un eufenismo, il dolore mi stava martoriando, percio' saluto e mi fa' accomodare sulla poltroncina da dentista, mi ricordo solo che ho fatto tutto con gli occhi quasi chiusi dal dolore,

insomma occhi chiusi, sdraiato a bocca aperta con il faretto che mi accecava ed il dente che pulsava maledettamente, ero fuori dalla grazia di dio, chiedevo solamente, non sapendo nemmeno il suo nome, di farmi o darmi qualcosa , le tempie mi pulsavano in modo assordante,

ho sentito che armeggiava nella mia bocca, ed io che mi lamentavo dal dolore, poi immediatamente, il dolore spaventoso e' passato lasciando il posto ad un fastidio sopportabile che si stava affievolendo piano piano, facendomi riaprire gli occhi, e li' la visione, almeno x me e x il momento strano,

un casco di capelli ricci e neri , facevano da contorno ad un viso bianco ,piccolo, dai lineamenti quasi perfetti, sembrava una banbolina, ed aveva in mano una pinza medica che serrava un pezzetto di osso( di pollo) dicendo che era quella la causa del forte dolore, era infilata sulla gingiva fra due denti , procurandomi tutto il dolore che avevo sentito, ero resuscitato dopo la morte dal dolore,

dopo sciacquato, mi ha dato un colluttorio disinfettante x fare abluzioni medicamentose x almeno 3/4 giorni e si sarebbe risolto tutto cosi',

alzandomi x ringraziarla e pagare il disturbo o la visita fatta, lei ha detto che non le dovevo nulla, era stata una cosa da poco , e x questo non dovevo assolutamente pagare nulla,

ho preteso di accettare un invito a pranzo x sdebitarmi ed anche xche' , non avendo piu' alcun dolore , mi era tornato l'appetito, ridendo e facendola sorridere, non prima di averla convinta ad accettare l'invito, cosi' attendendo che si cambiasse, togliendosi il camice, ho visto che aveva un bel corpicino, non era molto alta, ma fatto bene e proporzionato, dicendo fra me e me, se dovevo morire dal dolore, sarei stato fortunato a morire fra le sue braccia , facendomi sorridere sotto i baffi, che in quel periodo avevo ,

arrivati in un ristorantino nelle vicinanze dello studio , nemmeno 5 minuti a piedi, che mi hanno dato la possibilita' di presentarmi adeguatamente e sapere il suo nome, ( la chiamero' mariella)

mentre mangiavamo , ci siamo raccontati un po' di noi, piu' che altro x passare il tempo fra una portata e l'altra, rimanendo cmq ammaliato dai suoi modi affabili e dalle risate contaggiose, che riunite al suo modo di parlare mi stava attizzando parecchio,

terminato il pranzo, mentre la riaccompagnavo nello studio medico, sempre parlando del piu' e del meno, e dopo aver saputo che anche se aveva intorno ai 30 anni, non era ,ne fidanzata ne impegnata in altre storie, come tra assistente e dottore, essendo lui sposato e x questo , non adatto ai suoi voleri, parole sue,MAI E POI MAI SI SAREBBE MESSA CON UN UOMO SPOSATO.

allora , io sono fuori dai giochi, avendoti detto che sono sposato e pure felicemente, e' un peccato, perche' era mia intenzione di farti la corte, magari potrei farti cambiare idea, non pensi?

assolutamente no, con te si sta' bene, si parla bene, sei affabilmente provolone, pero', assolutamente no, e visto che siamo arrivati a studio ti saluto ringraziandoti x il pranzo, gradito ma non era necessario.
girandosi ed entrando nel portone dove si trovava lo studio medico,

restando di sasso, mi sono detto, e bravo G. , oggi hai proprio toppato alla grande, ti ha dato un bel 2 di picche, ti sta' bene, pensavi che chissa' perche' ti sarebbe caduta fra le braccia, invece e' una persona intelligente, non va' con uomini sposati. ok!!!!!!!!.

nei giorni seguenti, avevo un tarlo che mi rodeva dentro, pensavo e ripensavo a mariella, mi aveva colpito parecchio ma pure affondato , con un siluro perfetto, (mai con uomini sposati), pero' volevo rivederla, anche se solo x un paio di ore in totale, pero' mi era piaciuta parecchio , i suoi modi erano stati penetranti, senza darmi ,pero' nessun segno di apertura nei miei confronti , ed allora perche' la pensavo ?

una mattina, verso l'ora di pranzo, chiamo lo studio, senza nemmeno sapere il perche' e cosa dire, ed appena ho sentito la sua voce, immediatamente un tuffo al cuore, poi subito mi sono fatto riconoscere, dicendo pero' che non era x il problema al dente, ma era x sentire la sua voce e se accettava un invito x il pranzo , oggi,

dopo vari dinieghi x gli inviti, sono riuscito, a fargli accettare un invito x il giorno dopo, dicendomi pero' di rammentare le sue parole, non potendo ripeterle xche' c'era gente a studio,

una piccola vittoria, un punto x me, poi vedremo, anche se avevo poche e fievoli speranze, di convincerla ad accettare la corte di una persona sposata, come lo ero io,

il pranzo del giorno dopo, e' stato il primo di una lunga serie, insomma quasi tutti i giorni, a parte il sabato e la domenica, ormai pranzavamo insieme, e non sempre in ristorante, quando la prendevo, ci dirigevamo in un supermercato della zona, prendevamo il necessario e poi andavamo in un parco nelle vicinanze e poi mentre mangiavamo ci raccontavamo tutto di noi, comprese i gusti in fatto di donne e pure parlicchiando di gusti sessuali e cosa ci piaceva e sarebbe piaciuto, facendo ,piano piano, breccia sulla sua fortezza chiusa dal ponte levatoio, che pero' mi dava l'impressione , che forse poteva abbassare x farmi entrare,

una convinzione l'ho avuta, un giorno ,mentre ci dirigevamo verso la mia auto, passando un piccolo fosso, lei inciampando era in procinto di cadere ,ed io tempestivamente, x sorreggerla e tenerla, l'ho stretta forte a me, arrivando a sfiorare le sue labbra, che stranamente ho trovato aperte ,come se si volesse lasciar andare, baciandomi,

sara' stata una mia impressione, ma aspettava proprio un mio gesto, proprio perche' ci siamo fissati x un momento lunghissimo, senza che nessuno dei due dicesse o facesse nulla, pero' lei vibrava forse anche piu' di me, ma non volevo fargli fare cose non volute e desiderate,

ha avuto un gesto di stizza, forse xche' non l'ho baciata, cosa che bramavo piu' di lei, ed allora girandosi di colpo, ha allungato il passo, lasciandomi li da solo,
raggiunta poco prima dell'auto, ho chiesto che cosa c'era e se avevo fatto qualcosa che non voleva, e lei fulminandomi con lo sguardo ha detto chiaramente : SEI UNO STRONZO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

continua