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Prima o poi tutto torna (seconda parte)


di Animaerrante
26.06.2019    |    1.216    |    6 10.0
"Di certo ora, sotto di me, posso percepire dell’umidità..."
Alzo il capo sorridendo e incontro il sorriso di Anya che si sta guardando le tette, ora abbellite da alcuni rimasugli di Beppe.
Con la scusa che devo ripulirla, torno a dedicarmi al suo seno e ai suoi capezzoli.
Saranno anche passati un po’ di anni, ma mi ricordo, come se fosse ieri, la prima volta che ho avuto un incontro ravvicinato con il suo corpo. Lei era titubante, ma curiosa e in fretta ha imparato i trucchi del mestiere.
Ora è di nuovo qui, tra le mie mani con l’aria da innocente, ma con le movenze di una che ne sa troppe. Finito il lavoro di pulizia, lei mi prende il volto e me lo avvicina al suo. Le lingue si incrociano e il bacio è inevitabile, l’ha cercato volutamente per assaggiare, a sua volta, il sapore di Beppe.
Un altro incrocio di sguardi, mentre si fa passare la lingua sulle labbra, mi preannuncia che sta per lanciarsi all’attacco. E così è.
Questa volta non ho nessuna intenzione di ostacolarla, sono proprio curiosa di vedere cos’è in grado di fare e cos’ha imparato in questi anni.
I ruoli si sono invertiti: io sono sdraiata a pancia in su e lei è in mezzo alle mie gambe.
Mi riempie di baci ovunque passando da una coscia all’altra. Nel mentre io le accarezzo i morbidi capelli e glieli pettino con le dita fino a farle la coda. Ora le posso vedere meglio il volto e soprattutto la posso manovrare con più facilità. Ne approfitto per indirizzarla nel mio punto più sensibile. Lei parte in quinta. Indice e pollice della mano sinistra sul mio fiore per aprirmi per bene, poi blocca il campanellino tra le labbra e me lo annienta a colpi di lingua mentre con la mano destra mette in atto il pizzico del bancario: pollice nel mio fiore, indice nel pertugio sacro e mima il gesto che fa il bancario per contare i soldi.
-This is the end!-
Perdo la cognizione del tempo, perdo il contatto con la realtà, perdo il controllo sul mio corpo. I muscoli tesi all’impossibile e il mio tremare si fa sempre più intenso. Urlo, mi agito, spingo e stringo.

Non so nemmeno io quello che sto facendo. È talmente intenso l’orgasmo che mi travolge che mi lascia tramortita. -Sto sognando? No, è tutto vero!- Allora ho paura a muovermi e ancora di più ad aprire gli occhi e vedere quello che ho combinato. Di certo ora, sotto di me, posso percepire dell’umidità. Anche questo letto è stato battezzato.
Fine secondo round.
Ho la sensazione che questo incontro non finisca molto in fretta e soprattutto sarà ben difficile proclamare il vincitore.
Mentre sto vagando tranquilla in paradiso mi arriva un bacio inaspettato, ma non ce la posso fare. Apro mezzo occhio e vedo prima il soffitto e poi Beppe sottosopra che mi sorride. Apro entrambi gli occhi, lui è sempre lì in piedi dietro di me che mi guarda e sembra anche essersi ripreso alla grande.
-No, no, no.. non ce la posso fare-
Un fruscio di plastica cattura la mia attenzione e poco dopo Beppe mi mostra la bustina di un preservativo.
Ora capisco. Gli faccio un cenno di assenso con la testa, ma come un fulmine Anya gli ruba la bustina.
In altre circostanze mi sarei alzata e le avrei tirato un ceffone, ma ora non ce la faccio. Poi però la guardo meglio, aveva rotto con i denti l’involucro e si era messa il preservativo in bocca. -Adesso tutto ha un senso- Torna gattonando sopra di me e va dritta all’asta di Beppe. Per i non addetti ai lavori potrebbe sembrare che gli stia facendo una bella fellatio, in realtà, aiutandosi semplicemente con le labbra, ha srotolato l’affare di plastica sul suo pisello riuscendo a fare proprio un ottimo lavoro e lui sembra parecchio soddisfatto.
Ora che è pronto bisogna passare all’azione.
Riunisco le ultime forze che mi rimangono e ribalto Anya sulla schiena, poi le giro intorno posizionando la mia farfallina davanti al sua volto. Lei mi stringe i glutei pensando volessi fare una 69. La lascio fare mentre le afferro le caviglie, le alzo le gambe e gliele apro, quasi come se la stessi offrendo in regalo. A dire il vero, è proprio così.
Beppe mi guarda aspettando un mio cenno. “Scopatela” gli dico.
L’animale che c’è in lui prende vita e, dopo averle afferrato le tette, inizia con forza a penetrarla. Le spinte di lui le sento attraverso le spalle di lei che mi colpiscono le cosce quasi a farmi male. Lei è bloccata con gli occhi e la bocca spalancata e, questa volta, inizia ad urlare. Beppe, preoccupato, rallenta il ritmo, ma un suo “No, no, no....” gli fa capire che non deve smettere. Durante tutto questo frangente lui non mi ha mai staccato gli occhi di dosso quasi come se volesse dirmi che sta facendo tutto questo per me. Mi allungo verso di lui e lo bacio. Un bacio di ringraziamento. Lui ansima sulle mie labbra mentre Anya fa lo stesso sulle altre labbra. In questa posizione siamo un trio perfetto, un corpo unico. Talmente perfetto che non potrà durare a lungo. Difatti, dopo poco, Anya è la prima ad abbandonarci lasciando uscire un piccolo fiotto lattiginoso che cola giù fino alle lenzuola e si allarga a vista d’occhio. Beppe è sensibile a queste cose, lo conosco e posso leggerglielo nello sguardo; ma per come l’avevo immaginata io, non è ancora giunta l’ora.
Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro: “Non venire..”. Lui spalanca gli occhi, non capendo più nulla. Nel frattempo Anya inizia ad agitarsi più del solito, accarezzando Beppe nel suo punto più sensibile.
Io continuo: “Non lì” e con l’indice indico la farfallina che sta sfondando a colpi sempre più ravvicinati. Dopo l’ennesimo colpo lui esce, fa sparire il preservativo in un batter d’occhio e con la stessa velocità io faccio sparire il suo uccello nella bocca di Anya che avevo giusto preparato per l’occasione. Io inginocchiata con la testa di lei sulle cosce e lui sopra di lei che sta esplodendo dentro nella sua bocca. Potrei morire in questo esatto istante talmente sono forti le sensazioni che sto provando. Lei questa mossa non l’aveva prevista, lo capisco dallo sguardo da pesce palla che mi rivolge. Io raddoppio il carico e, prendendole il viso, le intimo di bere tutto. Beppe urla di soddisfazione, posseduto da una serie di fremiti che mai gli avevo visto fare. Anya non delude le aspettative e porta a termine a pieni voti il compito. Va anche a recuperare con il dito un rimasuglio che, durante il cambio posizione, si era perso in mezzo al suo seno e poi se lo porta alla bocca.
Dopo questa ennesima scena mi lascio cadere sul letto di fianco a lei, tenendola per mano. Beppe, fa lo stesso e mi cinge la vita con un braccio. Tutti e tre soddisfatti, che guardiamo il soffitto, persi nei propri pensieri. “Grazie” è l’ultima parola che pronuncio prima di cadere in un sonno profondo..
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