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Marito cuckold e moglie porca in vacanza


di bull44
22.01.2014    |    82.207    |    1 9.4
"Si stavano preparando per una duplice inculata..."
Erano circa le 10 di mattina , quando l'aereo si poggia pesantemente sulla pista di atterraggio dell'aeroporto portandoci finalmente a destinazione. Eravamo arrivati, con grande gioia ci prepariamo per scendere e andare verso il check in. "In Marocco finalmente" esulta mia moglie ancora seduta sulla poltrona dell'aereo.
C'è un errore che molti turisti fanno quando vanno all'estero, pensano che il mondo sia tutto uguale, e che muoversi o vestirsi in un certo modo non provochi nessun problema agli abitanti del luogo. Grosso errore, e ben presto ce ne saremmo accorti.
Minigonna strepitosa, top nero, e sandali alla schiava, facevano da cornice al corpo di mia moglie, mora, occhi azzurri,viso da bambola, culetto favoloso, tettine piccole ma sode.
Molto carina e invitante, soprattutto per quel suo viso angelico che ti fa venire voglia di sapere se realmente sotto sotto è così come sembra, un vero bocconcino per gli occhi di tutti.
In Italia il problema non si pone, bene o male ognuno è libero di girare come vuole, perché si sa, la malizia è donna e l'essere porci e animali è di appannaggio dell'uomo, ma in Marocco una donna così vestita e provocante non passa di sicuro inosservata.
Già al check-in le guardie cominciavano a guardarla dalla testa ai piedi, cosa che mi eccitava da morire, e senza staccarle gli occhi di dosso sussurravano commenti nella loro lingua, arrivato il nostro turno per il controllo dei documenti ci troviamo davanti un paio di poliziotti, che dopo aver controllato i passaporti, ci danno il benvenuto in un italiano stentato. "Benvenuti in Marocco e buona permanenza" .
Con un sorriso ringraziamo e ci avviciniamo all'uscita per cercare un taxi, che troviamo subito vista l'abbondanza di offerta.
Definita la destinazione per l'albergo, chiedo a mia moglie di sedersi davanti con il tassista, cosa che con sorriso malizioso fa di buon grado, mentre con fare distratto prendo posto dietro; per tutto il tragitto l'uomo non le stacca gli occhi di dosso e lei maliziosa più che mai continua ad accavallare le gambe, facendo salire di tanto in tanto la minigonna che nasconde appena le bianche mutandine di pizzo.
Giunti a destinazione, lasciamo i documenti alla reception e saliamo in camera per rilassarci. "Sai che sei una vera maiala?" le dico con un sorriso "Perchè? Ho semplicemente fatto ciò che ti piace, mostrarmi agli altri ed essere un po' zoccola. Non è questo che vuoi? Bene io ti accontento, poi sai che questi giochini erotici mi eccitano da matti" e nel mentre che mi risponde, comincia a spogliarsi rimanendo in slip, che vedo già bagnati dagli umori vaginali.
"Ti sei eccitata vero? Ti piace da matti farmi ingelosire, ti piace sapere che io soffro e mi eccito nel vedere che gli altri ti guardano vero?" "Si, da matti e prima o poi realizzerò il tuo sogno, farmi scopare da un altro uomo mentre tu guardi come mi tromba."
A quella frase l'uccello mi si rizzò ancora di più, e finimmo con una scopata memorabile.
La vacanza in Marocco era di solo una settimana, così decidemmo di dirigerci alla valle del Ketama, per vedere da vicino la coltivazione di hashish, marjiuana e oli vari.
Giunti a destinazione, capimmo quanto poteva esser facile fumarsi un buon spinello, aiutati dalla guida che ci eravamo procurati, ci lasciammo consigliare e fidandoci ci addentrammo verso una via secondaria dove una piccola casina faceva capolino tra le piantagioni di canapa.
Scesi dall'auto con la nostra guida entrammo in casa, dove 4 marocchini stavano diligentemente pressando dell'hashish, per nulla sorpresi del nostro arrivo, ci sorrisero e ci indicarono dove sederci. Poco dopo uno dei tre tornò con del tè appena fatto e gentilmente ce lo offrì con un sorriso, mentre un altro stava rollando un cannone per offrircelo. Un profumo intenso di spezie e pigna si diffondevano nell'aria, ed ecco che dopo la prima boccata di quell'ottimo hashish le cose cominciano a prendere una piega diversa, siamo molto più rilassati, più sereni. Anche se non parliamo la stessa lingua sembra quasi che ci intendiamo subito, e vedo che due dei marocchini si siedono ai lati di mia moglie, che ride stonata dai fumi dello spinello.
Quasi imbarazzato, il ragazzo di sinistra le appoggia un mano sulla coscia, e mentre mi osserva, capisce che ha tutto il mio consenso, e facendosi più coraggio, comincia ad accarezzarla. Il secondo vendendo la situazione guarda mia moglie e la bacia sulla bocca. Le loro lingue si intrecciano in un vortice di passione e voglia e mugolando sommessamente la mia lei si abbandona ai due.
La guida e l'altra coppia di marocchini quasi stupefatti cominciano a spogliarsi, mostrando degli arnesi veramente notevoli già belli duri, e si avvicinano per richiedere la parte della torta che i due compari stavano assaggiando.
In cinque le erano addosso e in cinque la volevano scopare. Con un sorriso si spoglia rimanendo solo in perizoma, cominciando una danza strana dovuta allo sballo dello spinello, il suo culo rotea attorno ai cinque seduti per terra, che ritmicamente battono le mani.
Uno dei 5 comincia a toccarle il culo, le strnige le natiche e lei fermandosi di colpo si piega in avanti tenendo ben ritte le gambe e divaricandole leggermente.
Vedo le mani dell'uomo spalancarle il culo oscenamente e scostarle il filo del tanga. Che spettacolo meraviglioso, il buchetto del culo ben in vista davanti alla faccia di uno sconosciuto. Con foga comincia a massaggiare le chiappe come se stesse impastando il pane, le stringe le apre e le allarga, gli altri intanto cominciano ad accarezzare il corpo della donna con voglia sempre più crescente, prima il seno, poi le cosce, la figa, ovunque.
Dieci mani invadevano il corpo di mia moglie che mugolava e godeva vistosamente in preda ad una eccitazione crescente, eccoli li mentre la stavano per prendere senza ritegno con una foga animalesca.
Mi masturbavo furiosamente attendendo lo sviluppo sempre più vicino dell'orgia in atto;con i cazzi ben in tiro, la fecero sedere e si misero intorno a lei mostrandole gli arnesi che le avrebbero trapanato i buchetti, lentamente cominciò a succhiarli uno ad uno con sagace perizia da bocchinara qual'era.
I gemiti di godimento dei cinque non tardarono a farsi sentire, erano come api sul miele ed erano veramente infoiati, la misero a pecora e mentre le si alternavano in bocca, uno dietro la leccava avidamente dalla figa al culo, soffermandosi maggiormente sul buchetto posteriore che umettava con molta saliva.
Vedevo la lingua dell'uomo sparire profondamente nel culo della porcona, che gradendo molto il trattamento che le veniva riservato ricambiava con profondi ingoi di cazzo dei compari.
Ormai il culo era pronto per essere sfondato, completamente fradicio di saliva si apriva e chiudeva ritmicamente voglioso di uccello, l'uomo che la stava leccando in preda all'eccitazione le punta il lungo uccello e la penetra di colpo fino ai coglioni emettendo un urlo di godimento.
"Aaahhh" un gemito straziante di dolore squarcia l'aria permeata fin a quel momento solo di gemiti di piacere,era dentro, fino in fondo, in maniera brutale l'aveva sodomizzata, ed ora cominciava a muoversi dentro di lei.
Stranamente non era un andirivieni, un su e giù dentro il culo, ma un movimento pelvico, che lasciava l'uccello completamente dentro il buchetto ormai sfondato. Con movimenti circolari l'uomo spingeva sempre più il randello, senza mai sfilarlo di un solo centimetro, come a voler infilare anche i coglioni dentro l'orifizio.
Sborro copiosamente masturbandomi come un pazzo e rimango per un attimo a guardare la scena, uno dei quattro scivola sotto la donna e le punta l'uccello alla figa grondante di umori, senza neanche pensarci la porcona se lo infila, tenendo ben stretto l'altro nel culo.
Che meraviglioso sandwich, bocca, culo e figa di mia moglie erano pieni di cazzi che la stantuffavano a dovere.
Gli altri in attesa del loro turno se lo menavano furiosamente litigandosi la bocca della zoccola. Il marocchino che la stava inculando pompandola come un pazzo con un urlo finalmente le riempie il buchetto, e prontamente sfilandoglielo di colpo lascia libero campo ad un altro.
Con la figa sempre piena la troia ormai in pieno godimento si dimena urlando e chiedendo un'altra dose di cazzo che prontamente le viene data nel culo con foga disumana.
A differenza del primo questo la incula con forza, lo sfila tutto, ammira il buco dilatato e di colpo lo rinfila fino in fondo con forza animalesca, intanto il porco che le stava scopando la figa la riempie senza ritegno, urlando come una bestia mentre la stantuffa nell'utero pieno di crema bianca. Nel mentre uno dei due marocchini rimasti prende il posto di quello che le aveva sborrato nella figa, ma anche lui vuole godere del buco del culo di mia moglie, che ormai è diventato aperto e ben dilatato. Si stavano preparando per una duplice inculata. Con fatica e con forza cominciano a farsi largo nel buchetto, e finalmente ecco che i due animali la inculano insieme, due uccelli grossi e duri che si muovono all'unisono nel culo. Il terzo intanto le sborra copiosamente in bocca, e chiudendole il naso la costringe a bere fino all'ultima goccia.
I due porci intanto sono vicini all'orgasmo, uno si sfila e l'altro aumentando la spinta con un urlo riempie il culo oramai sfondato della troia che geme a più non posso. Ne rimane solo uno che rimirando l'anfratto dilatato e pulsante prende l'arnese e in un sol botto finisce l'inculata, due, tre quattro colpi ed ecco che anche lui le riversa la sborra nell'intestino, schiaffeggiandole il culo ed urlando parole sconnesse nella sua lingua.
Esausti ci rilassiamo e ci guardiamo soddisfatti per la meravigliosa gang riuscita nel migliore dei modi. Il tempo di riassettarci, e bere un tè con i cinque marocchini e siamo pronti per tornare in albergo.
Durante il viaggio di ritorno non ci scambiamo nessuna parola, viviamo ancora quelle emozioni forti che ci pervadono il corpo, vogliamo solo stenderci sul letto e godere dei ricordi di quella splendida giornata.
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