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Emma una donna di classe che pensavo irrangiungibile


di arezzino
16.04.2012    |    6.219    |    0 9.7
"Ma io sono un uomo di grandi pretese, le rispondo e nel frattempo, nel farla accomodare meglio nel divano le tolgo la maglia di cotone..."
Ciao questa storia e' la mia, Arezzino, e' un fatto accaduto realmente, e dal racconto potete capire che e' vera, come sempre ho cercato di romanzarlo perche' possa risultare piu' piacevole la lettura.

Aveva l’aria di essere una grande scopatrice, sempre ben distinta, ben vestita, sempre con i capelli arrotolati in alto, che le davano l’aria di una porcona.

Alta 1,80 fisico asciutto, sui 45 anni, grandi occhiali, leggera pancetta delle’eta’ che avanza, ma sempre un bocconcino delizioso.

Ci siamo incontrati varie volte sulle scale, buon giorno, buona sera, come va? E basta.
mai una confidenza, mai una battuta.
Lei abita all’ultimo piano del mio condominio, non so se sposata, separata, vedo salire varie persone, tra queste sicuramente due figlie sui 20 anni che devono aver preso solo dal padre, in quanto a bellezza lontano un miglio dalla loro mamma.

Una sera, prima di cena, dalla doccia sento suonare il campanello, avevo un appuntamento con la mia Giovanna, andato a buca, perche’ tornato all’improvviso il marito, vado con l’asciugamano a giro vita ad aprire, pensando che Giovanna si fosse liberata, apro la porta e mi si presenta la vicina di casa, che vedendomi in quelle condizini si scusa.
Prego entri, le dico, vestito cosi’ e’ meglio chiudere la porta, mi dica
Ho un problema, non vedo la tv, e sapendo che lei ha le chiavi della centralina dell’antenna le volevo choedere se poteva dare un occhiata.
La faccio accomodare, e le dico che in pochissimi minuti sono pronto.
Mi metto una maglietta attilata, per evidenziare i muscoli che curo in palestra, palantoncini corti, e sono subito in salotto, accendo la mia tv per verificare se si vede,
a casa mia e’ tutto a posto, l’unico e’ salire in alto e verificare.
Saliamo in ascensore e sento che la signora Emma, cosi’ ci presentiamo, manda un profumo ubriacante.
Salgo in soffitta, apro la centralina, tutto sembra a posto, scendo a casa sua, mi fa entrare,
e seguo il cavo della tv, tutto a posto, ma la televisione non funziona, ricontrollo la centralina, il suo cavo, tocco i fili della televisione, e dopo quasi un ora di lavoro
mi rimane in mano il cavo del decoder sky, che si era allentato.

E’ solo questo cavo che ti dava problemi, ora lo stringo bene e tutto ritorna a posto, le dico.
Non so come ringraziarti, ti ho fatto perdere un sacco di tempo.
Figurati, non ci sono problemi, ora ti saluto perche’ vado a preparare cena.
Ma sei da solo?
Si, sono da solo, ma ho una fame visto che oggi ho saltato il pranzo.
Senti sono da sola anche io, per scusarmi per iltempo che ti ho fatto perdere, se ti va ti posso invitare con quello che ho in casa di pronto, ma non so se ti bastera’ per la tua grande fame.
Accetto l’invito dicendole che la fame si fa passare con poco.
Qualche minuto per lavarmi le mani, e sono a tavola, cena fredda, con vino nero, lo verso
in un bicchiere, dopo poco, gliene verso un altro, lei mi dice di far piano perche’ non regge molto il vino.
Iniziamo parlrale di cose piu’ frivole, faccio qualche battua spiritosa su di lei, carina e non volgare, lei ride, e mi dice che mi trova simpatico, non mi faceva cosi’.
Nel frattempo le riempio il terzo bicchiere, mentre io faccio finta di bere il mio.
Lei mi dice di non insitere, ma nel frattempo se lo beve di gusto.
Io le dico che il vino e’ fantastico, ma che un giorno deve venire a cena per assaggiare il mio, della cantina di Montalcino, che e’ fantastico, e nel frattempo mi avvicino con la sedia a lei e faccio per versarle il quarto bicchiere, lei mi porge il suo bicchiere, io ritiro dietro la bottiglia e le dico che se vuole il vino, prima un bacio.
Ma il vino e’ mio, non puoi ricattarmi, mi dice con un tono un po’ brillo.
Si ma ora ce l ‘ho io e se lo vuoi, prima un bacio, anzi, le dico che ce lo beviamo comodamente sul divano.
La prendo per mano e la porto con me nel suo divano, appoggio la bottiglia a terra, e le chiedo il bacio, lei si avvicina e mi porge le labbra, io la prendo la stringo a me e la bacio.
Ehiiiiiiiii, che bacio, io ti volevo dare un bacetto, mica un bacione...........
Ma io sono un uomo di grandi pretese, le rispondo e nel frattempo, nel farla accomodare meglio nel divano le tolgo la maglia di cotone.
Emma, un po’ intontina dal bere, rimane a gauardarmi, io evito di darle altro vino, mi sembra cotta a puntino, mi avvicno ancora per darle un altro bacio.
Vuoi un altro bacio, ma non mi hai dato il vino.................
I baci sono come le ciliege, un bacio tira l’altro..............
Mentre avvicino la bocca alla sua, le mie mani si poggiano sulle sue cosce, e mentre le labbra non solo non si schiodano, ma le mie si aprono e fanno uscire la lingua per per cercare la sua.
Solo che la sua bocca rimane chiusa, mi allontano e la guardo per capire, lei mi sembra cotta, quasi assonnata, ne approfitto per salire con le mani sulle sue cosce, con una mano gliele allargo, e con l altra salgo fino alla sua patatina, gliela accarezzo mentre con lo sguardo vedo che lei mi guarda per capire cosa succede, la mia mano non solo accarezza la sua patatina, ma salendo entro con la mano, dentro i suoi slip per poter accarezzare meglio.
Con l’altra mano salgo fino alla camicetta, gliela sbottono a sufficenza per entrare e accarezzarle il seno, piuttosto piccolo,
Lei continua guardarmi, fra il fatto di non riuscire a controllare i propri voleri, e il capire la situazione.
A questo punto mi abbasso i pantaloncini e gli slip e mi siedo di nuovo vicino a lei, le prendo la mano e la porto sul mio cazzo bello duro, e l’aiuto a salire e scendere con la mano, per farle capire cosa deve fare.
Mentre i suoi movimenti continuano le sbottono totalmentela camicetta e mi butto suoi suoi seni, le tolgo la camicetta e le sfilo il reggi, e mentre con la bocca gli lecco i capezzoli, vedo che lei comincia a capire cosa sta succedendo in quanto inizia a mugolare dal piacere, le sfilo anche la gonna e gli slip, e mentre continuo a baciarle il seno con la mano inizio un lavoro sulla passera, prima con massaggi delicate e poi con un dito che la penetra, prima dolcemente, e poi con movimenti sempre piu’ frenetici.
Il piacere per Emma si fa sempre piu’ forte, sembra che stia per godere, allora decido di prendere l’iniziativa, mi alzo e la faccio girare verso di me, le allargo le gambe, prendo il mano il mio uccello e lo punto sulla sua figa.
Un colpo deciso lo fa entrare, Emma fa un sobbalzo, mi fermo un attimo e poi il movimento continua prima dolce e delicato poi sempre piu’ vivace, la cosa piace molto alla donna che allunga la mano verso la sua patatina e se la tocca, il mio movimento, il suo masturarsi, la porta a provare un orgasmo intenso, sento che si contorge, e si strine la sua patatina, inizia a gemere fortissimo, poi Emma emette uno strano verso un siiiiiiiiiiiiiiiii, quasi fischiante, il suo contorcersi e’ molto frenetico, tanto che il mio cazzo le esce dalla figa, allora decido di concludere in altro modo, prendo il cazzo e lo porto alla sua bocca che non ne vuole sapere di aprirsi, solo che io ormai sono in fase di conclusione, allora prendo il mio cazzo e me lo sego davanti a lei, lo punto sulla sua faccia e gli schizzo sugli occhiali la prima mandata di sperma, seguita da una seconda spinta di liquido, sul resto della faccia.
La reazione della donna e’ inaspettata, ma tardiva
Noooo, sulla faccia nooooooooooooo, che schifoooooooooo
In effetti il sperma non solo le aveva abbondantemente coperto gli occhiali, e le colava sulle labbra, sulla faccia, ma era arrivato fino ai capelli.
Dai che non e’ nulla, e’ solo il piacere che mi hai fatto provare.
La cosa non l’ha consolata, si e’ alzata e; andata in bagno, a lavarsi, ho sentito che si e’ fatta una doccia, mentre io con l’aiuto di qualche fazzoletto di carta, mi risistemavo.
Dopo una decina di minuti, torna nel salone Emma, molto sconvolta, come se le fosse capitato una disgrazia.
Cosa abbiamo fatto? Come e’ potuto capitare? Come ho fatto a comportarmi cosi?
Ma non e’ successo niente, siamo adulti entrambi, io non ho legami, non so tu, ma che problemi ci sono?
Emma decisamnete imbarazzata e sconvolta, mi ha chiesto di uscire, di lasciarla sola, mi ha ringraziato dell’aiuto per la televisione.
Ci siamo rivisti altre volte, sempre buon giorno, buona sera, come va?
Solo che ci siamo dati del tu, ma lei si e’ mostrata sempre discatta e fredda, come al solito come se no fosse mai successo niente.
Finche’ l’altra sera e’ accaduta una cosa strana, che vi raccontero’ prossimamente....


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