Gay & Bisex
Quel certo languorino

04.03.2023 |
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"Ambrogio non perse tempo lo tirò su di colpo e lo baciò, sentì dentro che ora era lui il suo padrone, lo prese in braccio e lo spogliò e gettò sul letto..."
Era un giovane signore, un uomo di successo, sempre alla ricerca di piaceri e comfort. Il suo maggiordomo, Ambrogio, era un giovane attraente e muscoloso, sempre vestito con abiti eleganti e attillati che mettevano in evidenza il suo fisico.Un giorno, il giovane signore si trovava a casa con un forte languorino. Chiamò Ambrogio e gli chiese di portargli dei cioccolatini deliziosi e una bottiglia di vino pregiato. Ambrogio capì immediatamente la richiesta del suo padrone e si mise subito al lavoro.
In pochi minuti, Ambrogio portò al giovane signore un vassoio di cioccolatini Ferrero Rocher e una bottiglia di vino pregiato. Il giovane signore mangiò i cioccolatini con gusto, ma quando terminò il suo piatto, guardò Ambrogio con un sorriso malizioso e disse: "Ambrogio, sai sempre come soddisfarmi".
Ambrogio capì subito il doppio senso della frase del suo padrone e rispose con un sorriso ammiccante: "sì signore ho avuto sempre un certo talento!”.
Il giovane signore scoppiò a ridere e poi si zittì guardando Ambrogio come se avrebbe gustato lui insieme al vino, apprezzava comunque la capacità di Ambrogio di capire sempre le sue richieste. Ambrogio, un po' imbarazato ma anche eccitato, sorrise e disse che era felice di poter soddisfare ogni desiderio del suo padrone.
Ma sI rese conto subito dopo che la sua contentezza era evidente anche
nei suoi pantaloni, infatti un vistoso rigonfiamento all’altezza della patta dei pantaloni.
Da quel momento in poi, il giovane signore abbandonò i suoi modi eleganti e di avvicinò ad Ambrogio, che non oppose resistenza, c’erano solo l’eccheggiare di due caldi affannati respiri, il padrone si inginocchiò mise le mani sui glutei di Ambrogio e con la bocca tentò di strappare via i pantaloni, non so come ci riuscì, ma il grosso membro di Ambrogio gli piombò in faccia come uno schiaffo. Estasiato il giovane ricco cominciò avidamente a succhiare il grosso cazzo dì Ambrogio.
Ambrogio non perse tempo lo tirò su di colpo e lo baciò, sentì dentro che ora era lui il suo padrone, lo prese in braccio e lo spogliò e gettò sul letto infilandogli la lingua tra le chiappe e cominciò avidamente come in una gara di chi mangia più angurie a mangiare il suo culo aiutandosi con le dita, e mentre godeva glielo mise dentro soddisfando la sua “ voglia di buono”
Fu alla fine che ancora una volta il giovane disse ad Ambrogio: “Ambrogio sei sempre come soddisfarmi!”
E Ambrogio: “ finalmente signore ha potuto godere del mio talento!”
Da quel momento svilupparono un forte legame di amicizia, sesso e rispetto reciproco, sempre mantenendo la decenza e il buon gusto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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