Prime Esperienze
MANUALE D’AMORE PER LEI (5/6)

04.07.2025 |
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"Prima ancora che Sabrina si muova, le solleva la gonna e, spostando il cordoncino del perizoma a string, con le dita va direttamente a titillare il clitoride della ragazza..."
CAPITOLO 5 – I LIMITI ESTREMIAnche questo capitolo è corredato da disegni esplicativi che purtroppo qui non possono essere riprodotti. Se qualcuno vuole la versione integrale di questo «manuale», può scrivermi su telegram @Grande_Bruno.
Come parlare di questo argomento senza citare uno dei racconti della mia amica Sabrina:
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Stava piovendo e Sabrina era appena uscita dall’ufficio e stava tornando a casa a piedi; abitava a poca distanza dal lavoro, ma sembrava che, tutto ad un tratto, il cielo abbia deciso di ripetere il Diluvio Universale. Il piccolo ombrello che aveva, venne distrutto dal vento e lei lo buttò in un cassonetto e camminò sotto la pioggia. Arrivata a casa, andò in bagno e si tolse i vestiti completamente fradici ed entrò nella doccia. Il getto d’acqua tiepida colpiva i suoi seni. Il tepore dell’acqua le ricordava molto lo schizzo del seme di un maschio: farsi sborrare sul suo seno prosperoso è una cosa che le piace moltissimo. Sentiva il rivolo dell’acqua scorrere lungo il corpo, si piegò all’indietro ed il tepore ora scorreva fra le labbra dischiuse della sua vulva. Si accarezzò i seni, sentì i capezzoli turgidi, aveva voglia di fottere. Andò con la mente all’ultima volta che l’aveva fatto: appena due giorni prima! Si lavò, uscì e si avvolse nella bianca spugna del suo accappatoio.
Asciugò velocemente i suoi lunghi capelli ed andò in cucina per vedere cosa poteva preparare per cena; da lì a poco il marito Alex ed i suoi figli sarebbero tornati. Era talmente assorta in ciò che doveva fare, che quasi non sentì l’arrivo di Alex. L’abbracciò da dietro, sentiva il suo sesso, quasi duro, appoggiarsi nel solco delle sue natiche. «ummuhhhumm…Che buon profumo ha la mia donna», le disse, abbracciandola forte, la baciò sul collo e la cosa mise altra carne al fuoco. La rigirò, la baciò e poi si accorse del suo stato d’animo un po’ inquieto. La fissò e volle sapere quale sia il motivo del suo broncio. La osservò e, senza aspettare una risposta, la spinse contro il tavolo della cucina, la girò e le si abbassò dietro. Sentì la sua lingua farsi strada nel solco delle sue natiche, le leccò le umide labbra, facendola subito eccitare. Avrebbe voluto dire che da lì a poco sarebbero arrivati i ragazzi e avrebbero rischiato di farsi «beccare» così, ma l’eccitazione che la assaliva in quel preciso momento era troppo forte; lo lasciò fare e, in breve, le strappa il primo orgasmo. Mentre si sollevava, sentì che stava armeggiato con la chiusura dei suoi pantaloni, immediatamente la dura cappella si appoggiò all’imboccatura della sua ostrica fradicia e, con un colpo secco, entrò dentro di lei, fino in fondo. La pompò velocemente, godette e venne, soffocando il grido per non far troppo rumore. La fotté con forza, duro come piaceva a lei. Le strappò l’ennesimo orgasmo e sentì che la sta pompando a ritmo accelerato: Era al limite anche lui, la girò, lei lo guardò con occhi languidi e, con un filo di voce, gli disse: «In bocca, sborrami in bocca!».
Gli sentì affondare ancora qualche duro colpo, poi esplose. Ebbe appena il tempo di inginocchiarsi davanti a lui ed appoggiare la violacea cappella sulle sue carnose labbra, che la riempì la bocca di sperma. Tre schizzi potenti, segno di estremo godimento, accompagnati da un sommesso grido. Bevette, succhiò, pulì e rimise dentro. Il tempo di ricomporsi e sentirono lo scatto della porta che si aprì: era il figlio, con sua sorella, mentre stava preparando la cena.
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I POSSIBILI PRECONCETTI
Sono sicuro che quando alcune di voi leggeranno le cose scritte in questo capitolo, diranno: «NEANCHE PER SOGNO!». Eppure gli uomini ne vanno matti e, visto che sono pochissime le donne che lo sanno e meno ancora quelle che lo fanno, per loro sarà una sorpresa incredibile. Mi riferisco ai giochi anali, fatti con le mani e la bocca.
Alcune penseranno che questo capitolo sia una miniera d’oro e altre una terra sconosciuta che non esploreranno mai. Parleremo di pratiche che solitamente le donne amano e piano piano aggiungono al loro «bagaglio», solo quando si sentono più disinvolte nel sesso in generale o nella loro relazione. Da un punto di vista più pratico, dovete sapere che l’ano è una delle zone più sensibili del nostro corpo.
Il sesso anale è circondato inoltre da molti preconcetti errati. Uno dei più diffusi è la sua associazione all’omosessualità; è vero che tanti gay hanno familiarità con questi piaceri, ma dalle mie ricerche risulta che anche molti eterosessuali li amano. Quindi, vi prego di rifiutare questo luogo comune vetusto. Sempre la mia amica Sabrina, quando era fidanzata con Alex, lui le ha detto di non aver mai provato niente di simile. E non solo era una sensazione incredibile, ma il solo fatto che gli stessi facendo una cosa del genere, rendeva la situazione ancora più eccitante. Ha detto che ha visto le stelle, da tanto gli è piaciuto. Dopo anni di matrimonio, quando ormai la sua vita sessuale si era stabilizzata nella routine, mi ha confidato che per ritrovare l’entusiasmo di prima, discussero sul da farsi e ripresero con i giochi anali... ed ora è come il primo giorno di sesso.
Anche alcune donne amano queste pratiche. In certi casi preferiscono il rapporto anale per motivi culturali o religiosi. Non devono preoccuparsi di una gravidanza e possono rispettare i canoni della loro religione mantenendosi vergini fino al matrimonio. In più, diciamolo, l’apertura e la disinvoltura rispetto a questa o a qualsiasi altra pratica sessuale non ha niente a che vedere con l’abilità, con la prodezza. Quindi, non permettete che vi dicano: «Se fossi più aperta, meno (quel che è) lo faresti». Questa è una formula trita e ritrita che ricorda una coercizione di stampo adolescenziale: «Se mi ami, allora devi…». Quando un uomo dice così vi suggerirei, care signore, di rispondergli: «I gentiluomini chiedono, non forzano e quei gentiluomini di solito ottengono ciò che vogliono».
Quindi, per i prossimi suggerimenti vale la regola che vale per tutti gli altri: se con voi funziona... magnifico. Altrimenti, ci sono un sacco di altre tecniche grazie alle quali divertirvi assieme al vostro partner.
PRIMA DI TUTTO
– Va da sé che in questo ambito la pulizia è indispensabile. Gli atti sessuali di cui parleremo devono essere presi in considerazione soltanto dopo una doccia, un bagno o un bidè. Non sono cose da farsi subito dopo la palestra. Come urlò un uomo alla moglie, appena varcata la soglia di casa: «Amore, mi sono fatto il bidè».
– Se volete penetrare il vostro uomo controllatevi le unghie. Accertatevi che non siano moleste provandole prima su di voi: potreste stupirvi di quanto le preferireste più corte. La base dell’unghia è importante, ma la parte più critica è il bordo. L’ano è più stretto all’ingresso, quindi è proprio lì che le vostre unghie si sentiranno di più.
- Le carezze che volete sperimentare sul vostro partner possono essere facilmente sperimentate su voi stesse, prima, così potrete dare migliori indicazioni a lui.
– Dato che la zona anale non si autolubrifica e che i suoi tessuti sono molto delicati, dovrete applicare un lubrificante e accertarvi che sia a base d’acqua, se usate preservativi in lattice.
LE TRE GEMME
Essendo ricca di terminazioni nervose, la zona dell’ano è alquanto sensibile. Ci sono tre semplici sistemi per assaporare le delizie dei giochi anali.
La stimolazione anale
La ragione per cui la stimolazione anale dà tanto piacere è una questione fisiologica. Per capirci meglio, vediamo cosa fa il muscolo pubococcigeo (PC), al momento dell’orgasmo. Il PC è un muscolo sospensorio, una specie di amaca, che disegna una figura orizzontale a forma di otto dalla zona anteriore a quella posteriore della pelvi, in tutti e due i sessi. Durante l’orgasmo il muscolo PC si contrae ad intervalli ritmici di otto decimi di secondo, sempre in entrambi i sessi. In genere le donne sanno benissimo che nell’orgasmo la vagina pulsa, ma sono tuttavia inconsapevoli che anche l’ano pulsa nello stesso momento. Dato che l’ano è attraversato dallo stesso muscolo, anch’esso si contrae.
La stimolazione può essere eseguita inserendo nell’ano un dito o giocattoli come le perline anali, gli introduttori (butt plugs) o i vibratori. Qualche suggerimento:
– Applicate una pressione lieve.
– Controllate che i vostri giocattoli non abbiano spigoli fastidiosi; levigateli con una limetta da unghie.
– Usate diversi tipi di carezze; disegnate cerchi attorno all’ano o sfioratelo da un lato all’altro tracciando le lettere dell’alfabeto... potete anche cambiare caratteri!
– Se volete, aggiungete un po’ di vibrazione con un dito, un vibratore sottile o un introduttore anale.
– Per preparare l’ano alla penetrazione provate a inserirvi un dito per un minuto, poi due dita per due minuti.
– Piuttosto che lasciare il dito immobile all’interno, usate un delicato movimento alternato dentro e fuori, con un’ampiezza di due-tre centimetri. La carezza deve andare dalla parte anteriore a quella posteriore del suo corpo, non da lato a lato.
– Per far rilassare lo sfintere anale e facilitare la penetrazione è meglio inserirvi il dito, il vibratore sottile o le perline anali, mentre il vostro partner fa un respiro profondo e spinge leggermente.
– Qualsiasi giocattolo usato per la stimolazione anale deve essere utilizzato solo per questo scopo. Le coppie che possiedono giocattoli erotici devono tenere quelli anali e quelli vaginali in contenitori diversi per assicurarsi che non si mescolino.
– Le perline anali inserite nel retto possono essere delicatamente tirate in su e in giù poco prima o al momento dell’orgasmo, oppure estratte tutte assieme o una alla volta. A un capo delle perline deve esserci un anello che serve da blocco, in modo che non si perdano all’interno.
IL MASSAGGIO DEL PUNTO G MASCHILE O MASSAGGIO DELLA PROSTATA
È in teoria l’equivalente maschile del massaggio del punto G femminile. Molte donne conoscono questo «punto caldo» in corrispondenza del perineo, sotto i testicoli, talvolta chiamato punto G maschile. Il perineo è una zona grande più o meno come una moneta, posta tra i testicoli e l’ano, priva o quasi di peli. Può essere massaggiata esternamente o internamente, a seconda della posizione e del gusto personale. In genere gli uomini hanno sperimentato la stimolazione esterna della prostata, ma non quella interna. Il mio amico Alex, marito di Sabrina, mi ha confidato:
«Non ho mai lasciato avvicinare nessuno al mio didietro e quando Sabrina, allora fidanzati, mi ha spinto le gambe sopra la testa e mi ha massaggiato attorno al buco del sedere con il pollice, non avevo mai provato niente di simile. Mi ha chiesto se volevo che continuasse e io cercavo di dire «Cazzo, sì!». Quando mi ha spinto dentro il dito, mentre me lo prendeva in bocca, sono esploso. È stato pazzesco››.
Massaggiare la regione della prostata acutizza e accresce tre fattori della risposta orgasmica maschile:
1. La contrazione e la pulsazione del bulbo uretrale all’interno della prostata;
2. Le contrazioni della prostata;
3. La contrazione del muscolo PC;
Così, quando massaggiate il punto G maschile dall’esterno o dall’interno, sia prima, sia durante l’orgasmo, il piacere aumenta.
Massaggio esterno del punto G
Per massaggiare la prostata dall’esterno, una delle migliori posizioni, si ottiene facendo distendere l’uomo sulla schiena e sistemandosi tra le sue gambe. Potete farlo sul letto, per terra o con lui seduto davanti a voi. Mettete una mano sul perineo e con l’altra toccatelo e stimolatelo altrove. In genere, quante più sensazioni risvegliare, meglio è. La cosa più importante, indipendentemente dalla posizione in cui lui si trova (a ginocchia piegate è la migliore), è spostare delicatamente lo scroto, il sacchetto che contiene i testicoli, per raggiungere il punto focale che si trova lì sotto, il perineo. Ripeto: attenzione alle unghie. Non accarezzate questa zona se le vostre unghie si sentono: l’uomo può diventare molto nervoso. Per capire quanto siano importanti le unghie, provate ad accarezzarvi il palmo della mano sinistra con l’unghia del pollice della destra, dopodiché accarezzatevi con il polpastrello e la prima articolazione del pollice. Visto che differenza? Ricordatevene, quando giocate in zona perineo. E mi raccomando: applicate un leggero strato di lubrificante. Non limitatevi a esercitare una pressione costante; dopo un po’ il corpo s’intorpidisce, e questo non è il vostro scopo. Un esempio di questo effetto? La cintura, appena messa su, la sentite, ma poi il vostro corpo la ignora.
Mosse opzionali per il massaggio esterno del punto G
– Accarezzate il perineo con movimenti brevi, circa un centimetro, circolari o in linea retta, usando la parte più carnosa del polpastrello;
– Piegate l’indice ed il medio alla seconda falange. Vedete che somigliano a piccole ginocchia? Unite queste due piccole ginocchia, ben lubrificate e fate un movimento circolare sotto i testicoli. Accarezzate in su e in giù, verticalmente, partendo dalla base del perineo e procedendo con delicatezza verso l’alto, tra i testicoli, per poi tornare in basso;
– Alcune donne usano un vibratore dal nome di «Rabbit Pearl», che si inserisce nella vagina ed ha una protuberanza che vibra (a forma di muso di coniglio, completo di orecchie) all’esterno, per stimolare il clitoride. Si possono ottenere grandi risultati, facendo distendere il partner sopra di loro, con il vibratore inserito in vagina e la vibrazione del coniglio attivata, in modo che stimoli contemporaneamente il clitoride e la zona perineale dell’uomo. L’intensità della vibrazione può essere modificata a seconda dei gusti personali.
Massaggio interno del punto G
1. Come preparazione, se lo desiderate, mettetevi sul dito un copridito o un guanto di lattice ben aderente. Che scegliate il guanto o meno, dovete lubrificare il dito per bene, preferibilmente con un prodotto a base d’acqua. Potete anche usare un giocattolo erotico lubrificato;
2. Introducete il dito o il giocattolo con molta calma e delicatezza nell’ano del partner. Chiedetegli di spingere leggermente in modo da facilitare il passaggio. Fatevi guidare verbalmente su quando e come proseguire. Spesso è meglio inserire solo in parte e aspettare che lo sfintere si rilassi, magari tenendo fermo il dito (o il giocattolo) per un minuto o due;
3. Se state usando il dito, quando siete all’interno e avete superato la seconda falange, fate un lieve movimento come per indicare «vieni qui» verso il suo ombelico. Dovreste percepire una forma arrotondata. Avete trovato la prostata e la state palpando attraverso la parete del retto;
4. Generalmente, il segreto per procurare piacere nei giochi anali, è un movimento delicato. Sempre tenendo il dito inserito, fate un movimento lento e continuo a curva, dall’interno verso l’esterno e viceversa. Mi raccomando, quando andate verso l’esterno non fate sentire il bordo dell’unghia. La carezza deve venire dalla morbidezza del vostro dito, non dalla punta dell’unghia;
5. Quando avete finito, ritirate il dito o il giocattolo con un movimento molto delicato e lento, come quando l’avete introdotto. Siate specialmente attente dopo l’orgasmo, quando il muscolo PC si è contratto.
Per quelle di voi che amano massaggiare il partner, ecco una bella trovata: Quando
lui è completamente rilassato, ha appena ricevuto un massaggio, lei lo massaggia con un vibratore liscio. Poi s’inginocchia sul bordo del tavolo e, tenendo il vibratore tra le ginocchia, si china su di lui e glielo prende in bocca. La punta del vibratore, che continua a vibrare, si annida nel suo ano. Lui va fuori di testa!
L’ANALINGUS
Qui la pulizia è imperativa. È possibile che lui sia assolutamente lindo e che un odore naturale aleggi ugualmente, ma scomparirà quasi subito a contatto con la saliva. Ad ogni modo, se il vostro partner ha l’epatite non praticate l’analingus: l’epatite è un temibile virus molto contagioso e questa può essere una via di trasmissione.
I petali di rosa
In questo caso userete la lingua come uno strumento da scultore sul suo ano. Per darvi un’idea dell’effetto, passatevi un dito sull’orlo interno di un labbro. Sentito com’è liscio? La zona situata appena dentro l’ano è praticamente identica. Proprio come se disegnasse i petali di una rosa, la vostra lingua dovrebbe muoversi attorno all’ano e formare un fiore.
– Potete anche disegnare i raggi di una ruota, partendo dall’ano come se fosse il mozzo.
– Spingete la lingua leggermente all’interno; non farete molta strada perché la forza del muscolo della lingua non è niente, paragonata alla forza dello sfintere rettale. Lui proverà una sensazione dolce, calda, bagnata.
– Ricordatevi sempre di aggiungere qualche carezza omaggio. Una delle tecniche preferite dalla maggior parte delle donne, è fare i Petali di rosa dietro e, contemporaneamente, giocare con la mano davanti. Se lui è a quattro zampe, mentre praticate l’analingus, allungate una mano passando davanti alla sua coscia e fategli una carezza lenta e rotante. Se e disteso sulla schiena, allungatela sopra la vostra testa e fate il «Caramello» a una mano sola.
– Per aumentare l’effetto, provate ad allargargli le natiche; porterete meglio alla luce la zona sensibile dell’ano.
Le migliori posizioni per l’analingus ed il massaggio del punto G maschile
– Lui è disteso sulla schiena, con la testa opposta a voi;
– Lui è a quattro zampe, rivolto dalla parte opposta a voi (che siete dietro le sue natiche); se abbassa la schiena, il vostro campo di interesse sarà ancora più ampio, comprendendo le cosce, la schiena, le natiche, i testicoli, l’ano;
– Lui è disteso sulla schiena e piega le ginocchia verso il petto così da curvare la spina dorsale e offrire a voi e ai vostri giochi tutta la zona anale.
I giochi anali non sono per tutti, ma possono dare una meravigliosa dimensione alla vita sessuale della vostra coppia. Come accade per ogni avventura che due persone intraprendono assieme, superare i limiti può condurre a nuove vette di consapevolezza e, in questo caso, di piacere.
Per chiudere questo capitolo vi racconto un’altra storia che Alex e Sabrina mi hanno raccontato e che risale ai tempi in cui erano ancora fidanzati.
Alex voleva fare una sorpresa alla sua donna e così chiese un paio d’ore di permesso dal lavoro per andare a casa sua e stare insieme a lei con lo scopo di fare sesso. La voglia che gli aveva preso, la voleva sfogare con lei; si immaginava il piacere che avrebbe provato nel scoparla e sborrare nella sua figa, godendosi i suoi movimenti e sospiri dovuti al suo sesso che chiedeva attenzione. Il pensiero di Alex costruiva immagini di lei, contorcendosi dal piacere e dell’orgasmo che le avrebbe causato, che sicuramente l’avrebbe devastata piacevolmente. Non pensava di fare sesso subito e per corteggiarla e sedurla l’avrebbe portata fuori a cena e avrebbe trascorso una serata come piaceva a loro a base di cibo e ancora sesso, donandole i così detti piaceri della vita. La voglia di fare sesso con Alex era forte ed appena vede Sabrina l’abbraccia e la bacia dicendole:
«Ho pensato tutto il giorno a quello che possiamo fare e ho molte sorprese per te», il caldo abbraccio dell’uomo, le sue labbra e la lingua che cerca di incunearsi nella sua bocca, fanno subito cadere l’incertezza della ragazza e lei, con calore, partecipa ad un lungo bacio con le lingue che si incrociano a battagliano nelle bocche. Infine Alex prende la ragazza fra le sue braccia, la solleva per portarla in camera, dove la depone sul lettino ponendola a pancia in giù con le gambe larghe. Prima ancora che Sabrina si muova, le solleva la gonna e, spostando il cordoncino del perizoma a string, con le dita va direttamente a titillare il clitoride della ragazza. Le delicate manovre dell’uomo fanno godere la giovane che essendo già eccitata, inizia a mugolare e gemere. Lui le dà tregua un attimo e ne approfittano per spogliarsi entrambe. Lui le inizia a toccare le tette in modo deciso ma molto piacevole, prende i capezzoli tra le dita e li strizza facendo uscire un piccolo urlo dalla bocca della ragazza, urlo subito seguito da un gemito, mentre Alex contemporaneamente le tocca la figa con l’altra mano. La sensazione che Sabrina è di quelle avvolgenti. La mano di Alex è veloce sulla pelle e alla ragazza sembra di essere presa da una mano gigantesca che la avvolge tutta.
Poi Alex la fa inginocchiare, le abbassa la testa e le appoggia il cazzo sulle labbra «Dai una bella leccata troietta! Poi facciamo una bella cavalcata». Sabrina prova piacere ad essere trattata così ma le piace sentirsi sottomessa e guidata da Alex, tanto che, senza difficoltà, imbocca il cazzo di Alex ed inizia a slinguarlo con passione. Lui la incita, sia tenendole la testa sul cazzo, sia dandole indicazioni su come leccare. «Dai! Lecca bene. Succhialo per bene, così! Passa la lingua sul buchetto. Brava! Proprio così! Stai diventando proprio una brava succhiatrice di cazzi. Una bella troietta a cui piace sentire la bocca riempita dal cazzo. MMMhhh!! ci sai fare bene! Dai così… con la lingua … cosìììììì… dai succhia il cazzo. Sei bravissima!! Ora leccami tutto l’asta fin giù e poi anche dietro fino al culo. Ti piace leccare il buco, vero? Cosìììì!! Infilaci la lingua dentroo!! Che troia che sei! Prendi in bocca il cazzo che ti faccio bere!… così... cosììììì!!».
Sabrina ormai è nel vortice del piacere e prova un’eccitazione incredibile a quelle parole. Era un suo desiderio e le piace essere finalmente una troia. Alex le ordina di mettersi con il culo in alto, esponendolo, per poterle toccare la fighetta e leccarla per bene. A quei tocchi Sabrina inizia a sciogliersi e a gemere dal piacere.
– “Ti piace eh!”,
– “oh! si continua, sei bravissimooo!! Mi stai facendo allagare la figa. Così... così! Leccami il grilletto! Continua ancora! Oohhhh che bello! Sono in calore e mi piace. Mi sento troia. Sono la tua troia”, Alex non resiste oltre e vuole scoparla. Le appoggia il cazzo sulla figa umida dicendole:
– “Eccolo! È tutto tuo, troietta! Te lo senti fino in fondo, vero? Ora ti allargo questa figa e ti faccio un qualcosa che ti piacerà”. Finendo di dire queste parole, Alex monta Sabrina, entrando in lei, dandole colpi che la muovono avanti e indietro sul cazzo. Lei mugola per il godimento e Alex chiede che la ragazza parli mentre lui la chiava. Sabrina, ormai stravolta dal godimento ansimando dice:
– “Cazzo, mi stai aprendo la figa! … ohhh … mi stai riempiendo tutta con quel cazzo! Voglio essere sfondata. Mi stai toccando l’utero! Dai dai sfondami! sfondami! … cazzo! mi sento piena in pancia! … dai... daiiii… godooo… godooooo come una maialaaaaaa!!!!”
Alex eccitato dalle parole replica:
– “Senti come ti sto riempiendo la figa? Sei proprio una vacca. Ti sto aprendo in due con questo cazzo! Ti riempio la figa”. Nel frattempo Sabrina stordita e presa totalmente dal piacere,
– “siii… godo comeee…!!! Riempimi di sborra… godoo… godooo… godoo come una troiaaaaaa!!!”, le sue parole riempiono il silenzio della camera e della casa. C’è il pericolo, e loro ne sono incuranti, che vengano sentiti da altre persone abitanti del palazzo.
Ad Alex, in quel momento, da uomo che vuole montare la sua femmina, smette di chiavare Sabrina e leva il cazzo dalla fica,
– “ora voglio mettertelo dietro”, Sabrina si volta di scatto e lo guarda preoccupata. Lei non lo ha mai preso in culo e pensa che, quel cazzo così rigido e duro, possa rompere qualcosa con grande dolore. Soprattutto non saprebbe come giustificarsi con la madre che, vedendola così dolorante, potrebbe fare domande indiscrete.
– “Ti prego, lì non l’ho mai fatto”, dice rivolgendosi a Alex,
– “eppure hai un bel culetto che merita di essere goduto e di dare piacere”, le risponde Alex,
– “beh una volta un ragazzo ha provato ad incularmi ma non c’è riuscito e l’aveva molto più piccolo del tuo”,
– “è venuta l’ora ti provarci” e dicendo queste parole, Alex inizia a palpare il culo ed a passare un dito sul buchetto per poi affondarlo dentro.
– “Ahi!”, urla Sabrina, aggiungendo, “mi brucia”,
– “Cos’è che ti brucia?”,
– “mi brucia il culetto. Ti prego, non voglio sentire male”,
– “vedrai che ti piacerà e poi qualcuno prima poi te lo doveva fare il culetto. Ora inizierò a riempirti” ed inizia a forzare l’allargamento della rossetta poggiando la grossa cappella.
Sabrina emette un,
– “ahi” e dice, “mi fa malee... mi brucia”. Alex appoggiò la cappella sull’ano e forzando la stretta fessura disse:
– “Ora ti metto questa bella supposta dentro così sarai bella piena in culo”. Con un colpo più forte entrò dentro lo stretto canale intestinale,
– “ahh… mamma… no… no… mi stai spaccando… ti prego… ahhh… fa male…!!!”,
– “ne hai dentro solo la metà. Ora te lo metto tutto” e spingendo arrivò in fondo.
– “Noooo… non resisto… mi sento in fiamme… brucia… brucia… mi brucia il culooo…!!!”. Incurante delle lamentele di Sabrina, Alex iniziò a pompare dicendo che lo avrebbero dovuto fare più spesso, con degli esercizi di allargamento.
– “Inizialmente avrai un po’ di male, ma poi vedrai che ti piacerà da morire e non ne potrai più fare a meno. Hai un culetto bello stretto, caldo e accogliente. Mi stai strizzando, stai strizzando il cazzo ed è bellissimo”,
– “aghhhhhh!… che maleee… ce l’hai troppo grossoooo!!! Che male!!! Mi stai spaccando il culo!!”,
– “sta zitta troietta”, disse Alex, iniziando a pomparla con delicatezza, “stai zitta e goditi questo cazzo. Ti allargo. Ti riempio l’intestino piccola vacca!”. Sabrina era squassata dai colpi di quel cazzo che le occupava tutto il retto e continuava a supplicare l’uomo,
– “ti prego! Mi stai allargando troppo il culo! Me lo stai rompendooo... ahiii!!! Fai più piano, ti prego! Mi stai sfondandooo!!!”, Alex le risponde,
– “Lo senti questo bastone nel culo? Godo a fartelo sentire fino in fondo, sììì!!! Ti voglio spaccare il buco del culo. Te lo voglio allargare!! Mmmmmm… te lo voglio dare fino alla gola”. Alex continua a montare Sabrina che si lascia fare e, inaspettatamente per lei, inizia a trarre piacere da quelle sensazioni di godimento e dolore,
– “mmmmhh… mi sta iniziando a piacere ora!! Mmmhhh!! Cazzo come mi chiavi beneee!! Mi stai rompendo e sto godendo! Daiii spaccami!! Spaccami, è bello anche così!”. Alex, allora, decide che è venuto il momento di cambiare posizione e, senza levarle il cazzo dal culo, si stende sul divano, in modo che sia Sabrina a cavalcare sul cazzo.
– “Ora fammi una sega col culo. Devi muoverti in modo che il tuo culo sbatta sulle mie palle. Segami il cazzo con in retto!”.
A Sabrina, quel il ritmo imposto da Alex, piace e sente il cazzo caldo e pulsante dentro di lei, entrando e uscendo. Nella posizione in cui erano accoppiati, il cazzo andava ancora più in profondità, dandole delle fitte di dolore ma il godimento era decisamente maggiore. Sentire quel palo bollente che la rovistava l’intestino era una sensazione che non aveva mai provato e le faceva bagnare la figa in modo diverso a come fin ora aveva avuto.
– “Dai! Muovi lo sfintere, come se stessi cagando. Vedrai che godrai tantissimo”, dice Alex e Sabrina, ubbidiente, muove i muscoli dello sfintere così come lui le aveva detto. “Dai… dai che ora godo e ti allago il culo di sbrodaa... daii!!!”,
– “il tuo cazzo mi sta facendo impazzire!! Daiiii, continua! Mi brucia il culo ma godo come una matta!”,
– “sei proprio troia che gode col culo. Dai dimmi che sei troia mentre ti inculi sul mio cazzo”,
– “siii!! Sono una troia… mettimi questo cazzo fino in fondo… sto godendo… godoooo… godoooooo”, queste sono le parole di Sabrina, che viene assaporando gusti, piaceri e goduria che nella sua giovane vita non aveva provato prima.
Alex si mette a pompare anche lui e urlando viene:
– “Eccoti la mia sbroda! Ti allago gli intestini di sbrodaaaaa!!!”, Sabrina resta sul divano disfatta dal piacere. Alex la bacia e lei corrisponde felice. Quando Alex tira fuori il cazzo, Sabrina lo vede tutto sporco di feci.
– “Mi dispiace”, dice Sabrina, ma Alex la incoraggia,
– “vedrai, anche da questo diventerà godimento”, Sabrina resta sbalordita, ma questo sarà per Sabrina un altro passo verso nuovi mondi del piacere.
CONTINUA… Nell’ultimo capitolo parleremo della magia dell’orgasmo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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