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Prime Esperienze

MANUALE D’AMORE PER LUI (4/6)


di Grande_Bruno
17.06.2025    |    35    |    0 6.0
"Significa che si sta avvicinando all’orgasmo..."
CAPITOLO 6 - Il ditalino

Ti sei mai preso il tempo di chiedere alla tua donna come ama essere toccata lì sotto? Immagino di no, altrimenti non saresti qui. Hai mai ascoltato veramente i segnali che il corpo della tua donna ti ha trasmesso nel momento in cui la toccavi o la stimolavi con le mani? Anche qui immagino di no... Ma tranquillo. Per tua fortuna nessuno di noi nasce imparato, ma sicuramente sta a te preoccuparti di migliorare te stesso e di metterti in gioco in ogni campo.

Devi capire innanzitutto che, quando si parla di ditalino, si intende solo ciò che concerne la penetrazione della sua vagina con le tue dita. Quello è il ditalino. Il resto è stimolazione. Ma il ditalino da solo non porta a nulla. La stimolazione è assolutamente necessaria per arrivare al ditalino con facilità e per far sì che questo riesca bene e che ti faccia arrivare al tuo scopo senza fatica. Però non dimenticarti qual è il tuo scopo: farle provare un piacere tale da renderla totalmente dipendente da te e dagli orgasmi che le farai avere. Orgasmi veri, intensi e goduriosi! Anche qui, come per il cunnilingus, c'è una regoletta che devi tatuarti nel cervello: il ditalino non lo fai ad una donna, lo fai INSIEME ad una donna. E proprio per questo, chi meglio di una donna può guidarti attraverso questa esperienza e farti vivere il ditalino con gli occhi della tua compagna/moglie/fidanzata/trombamica?

Quando si parla di ditalino, è naturale pensare di stimolarle correttamente anche il clitoride, ma il ditalino in sé è tutta un'altra cosa. Il ditalino è proprio l'atto di scoparla con le dita. Tutto il resto è masturbazione. Quindi, in questo specifico capitolo, ti parlerò di tutto quello che, probabilmente, davi per scontato, per scoparla con le dita in modo soddisfacente e per farle il ditalino perfetto. Prima cosa che noi uomini danno per scontata... Le mani. Non pensare di avvicinarti a lei ed alla sua vagina, se hai le mani sporche, se hai appena accarezzato il cane, se le unghie sono smangiucchiate o nere. Le mani devono essere pulite e le unghie curate, altrimenti ci sono grandi possibilità di trasmetterle infezioni. Non solo, quando la penetri, rischi di farle uscire sangue. E come minimo lei ti darà l’alto là... Quindi se la tua donna ti fa qualche obiezione... rifletti sul fatto che magari non si sente a suo agio per via delle tue mani. Se invece le hai ben curate, allora puoi passare a concentrarti sulla loro posizione. La posizione delle dita è fondamentale per farla godere in modi diversi. Innanzi tutto partiamo dal presupposto che, non può chiamarsi ditalino, se è fatto con meno di 2 dita... In quel caso è riscaldamento... Quindi, se stai usando un dito solo, probabilmente è solo per iniziare a scaldarla un po', per farla eccitare, ma dopo dovrai necessariamente passare a 2 o, meglio ancora, a 3 se non a 4... Dipende da quanto è allenata la tua donna.

Sappi che più dita introduci, maggiore sarà la pressione che lei avvertirà sulle pareti vaginali interne e sull'entrata vaginale e maggiore sarà anche il godimento. Ricordati questa equazione fondamentale che ti sarà utile in ogni ambito del sesso:

Più pressione = Maggior piacere

Questo vale sia per il rapporto anale, sia per quello classico, sia per i preliminari, sia per i giochi erotici che per il ditalino. Se vuoi che lei goda veramente e, veramente tanto, devi esercitare una certa pressione all’interno, una pressione tale da mandarla su di giri. Detto in parole povere, lei deve sentirsi PIENA (ti sei mai chiesto perché le donne amano i membri grossi???) e, in questo caso, la pressione la eserciti con la posizione e col numero di dita con la quale la penetri. Se indice e medio (e magari anche anulare) sono infilate in «orizzontale» (quindi col palmo verso l’alto, indice a destra e medio a sinistra, nel caso usassi la mano destra), la pressione che lei avvertirà sarà maggiore. Perché?

Perché la vagina è stretta e allungata verso l’alto, quindi tu andrai ad aprirla toccando le pareti laterali che di solito non vengono stimolate direttamente. Quello che ti sto descrivendo ti sembra troppo complicato? Niente paura! Mettiti davanti alla figa della tua donna e sperimenta, se non ce l'hai a disposizione, aspetta di averla… Sono certo che, dopo questi consigli, non te la scollerai più di dosso e vedrai che tutto quello che ti ho detto avrà un senso logico se lo proverai direttamente. Se invece la penetri con le dita in verticale, l'entrata sarà più agevole perché le dita seguono la forma dell’apertura vaginale.

Come ti ho detto prima, tieni a mente queste informazioni, ma sperimenta sempre su di lei e con lei. Ciò che ti descrivo prenderà forma solo nel momento in cui lo proverai direttamente. Ma tutto questo avrà un buon risultato solo se lei è sempre lubrificata a dovere. Certamente più la stimoli e più lei si bagnerà, quindi non avrai bisogno del lubrificante per tenerla scivolosa.

Ci sono però donne che hanno problemi di lubrificazione vaginale, che quindi si «asciugano» molto velocemente. Per evitare di farle male e quindi di dover interrompere la sditalinata, proprio sul più bello e mentre, magari, lei si sta eccitando, tieni sempre vicino a te un tubetto di lubrificante. Questo può essere molto utile nel caso tu non conosca molto bene la donna con cui stai facendo sesso, perché magari state insieme da troppo poco tempo. Fatti trovare preparato, lei lo apprezzerà molto. Non tentare di insistere se noti resistenza all’interno della vagina oppure lei ti fa capire che le stai facendo male.

La scarsa lubrificazione è, purtroppo, un problema serio e molto più comune di quanto si pensi e molte donne si pregiudicano una sana vita sessuale proprio per questo motivo. Hai mai pensato che la tua donna potrebbe inventare sempre scuse per non fare sesso o non gode abbastanza proprio per questo motivo? Ora che lo sai, procurati un buon lubrificante vaginale ipoallergenico. E… se non hai il lubrificante? Lo so, può capitare di esserne sprovvisti. In quel caso che si fa? Fai rivestire la ragazza e le dici di tornare dopo un paio di giorni, quando te lo sarai procurato. OVVIAMENTE SCHERZO. Per fortuna madre natura ci aiuta sempre e ci ha dotato di uno dei migliori lubrificanti naturali in assoluto dopo il liquido vaginale. Quale? LA SALIVA ovviamente! Quindi se non hai un buon lubrificante, bagna le dita e la sua vagina con abbondante saliva e procedi.

Una delle cose che le donne preferiscono in assoluto è sentir cambiare il movimento delle dita in modo repentino, mentre le stai facendo un ditalino. Questa cosa le fa saltare! Letteralmente saltare! Se non hai capito prova così: se l'hai penetrata con le dita in verticale e stai facendo il movimento «avanti e indietro», ad un certo punto gira velocemente le dita di 90 gradi fino a metterle in orizzontale. Se ti sembra difficile, mettiti la mano davanti la faccia e prova questo movimento: Dita in verticale ==> Dita in orizzontale. Questo movimento lo dovrai fare dentro di lei, anche più volte, verticale, orizzontale, verticale, ecc... Per farti capire meglio quello che dovrai fare, è più o meno il movimento della mano universalmente conosciuto al mondo per dire «prepariamo due spaghetti» o come dicono a Roma: «ce famo du' spaghi»...

Così facendo la vedrai saltare e, probabilmente, emettere anche qualche urletto di piacere. Questo perché il cambiamento repentino di posizione, le andrà a toccare tanti punti contemporaneamente e la farà godere in modo totalmente inaspettato. Non andare troppo veloce, né troppo lento. Nel primo caso rischi di farle male, nel secondo di farla addormentare. La velocità la dovrai regolare in base al movimento e in base al «momento». Se hai appena iniziato il ditalino, allora ti consiglio di farle «avanti e indietro», in modo dolce per far sì che lei si abitui. Se invece siete già a buon punto, allora puoi aumentare un po' la velocità per portarla alle stelle.

Ma attento. Siccome la figa si abitua facilmente al tipo di velocità, dopo un po' cambia marcia, altrimenti rischi l'effetto anestesia, cioè che si abitui a quel ritmo e non provi più piacere. Se stai andando piano, aumenta, se vai veloce, diminuisci. Fai cosi finché non ti accorgi che lei è arrivata al «punto di non ritorno», cioè quel punto dopo il quale, c'è solo l'orgasmo. In quel momento, aumenta la velocità e falla esplodere.

Qui mi sento in obbligo di avvertirti di una cosa fondamentale: EVITA DI STRAFARE. Cosa significa evita di strafare? Significa che non ti devi sentire onnipotente e non credere di sapere tutto. La maggior parte delle cose che ti sto descrivendo, le imparerai veramente una volta che sei sul campo. Quindi, non andare in mezzo alle gambe della tua donna con la convinzione di sapere già tutto. Non fare movimenti affrettati o impulsivi perché vuoi farla eccitare velocemente. Resta calmo ed impara man mano che fai e soprattutto chiedi. Solo cosi capirai davvero cosa vuole la tua donna.

Non mi stancherò mai di ripeterlo: CHIEDI! Te lo dirò fino allo sfinimento. Chiedere non ti farà perdere autorità, anzi ti farà acquisire tutta la sua stima e il suo rispetto. Le farà capire che sei un uomo diverso dagli altri. Non fare il tamarro, non otterrai nulla di concreto e duraturo. Chiedi a lei se, quello che stai facendo, le piace. Non tutte le donne sono uguali, per cui quello che ti sto dicendo magari la tua donna non lo gradisce. Magari vorrebbe provare altro. La comunicazione, anche e, soprattutto a letto, è la base di ogni rapporto che si rispetti. Sia che si tratti di un rapporto solo di sesso, sia che si tratti di un rapporto fatto anche di sentimenti e, su questo punto, torneremo più avanti perché ho dedicato un intero capitolo alla comunicazione.

Solo l'esperienza e l'allenamento quotidiano ti daranno la conoscenza necessaria del corpo della tua lei per trovare i punti che la faranno impazzire di piacere. Ti accorgerai che dentro la sua figa, ci sono dei punti che le daranno maggior godimento e altri che le daranno fastidio. Se, ad esempio, durante il ditalino, hai voglia di stimolare il punto G, ti accorgerai che lei si bagnerà in un attimo. Sentirai proprio le dita sguazzare nell'acqua. Sentirai il «rumore» della figa bagnata.

E sai come si stimola il punto G? Forse sì, ma intanto ti do una piccola chicca... Prova a muovere indice e medio come se dicessi a qualcuno «vieni qui»... Ora fai questo movimento dentro di lei, sul suo punto G... A questo punto ricordati del clitoride. Ogni ditalino che si rispetti, ha bisogno che il clitoride venga coinvolto. Ma anche qui attenzione perché, se farai i movimenti giusti e sarai riuscito a scaldarla a dovere, rischi davvero grosso...

Vuoi sapere cosa intendo? Eccoti servito: una delle prime volte in cui ho sperimentato queste tecniche, soprattutto l'accoppiata cunnilingus e ditalino, è successa una cosa che nessuno dei due si aspettava... Ho iniziato dai preliminari, tutto con calma, tutto fatto bene. Poi sono passato al cunnilingus, anche questo fatto a regola d'arte. Poi ho iniziato ad usare le mani e qui è accaduto l'impensabile perché, mentre lei era totalmente eccitata e stava godendo del ditalino in tutta la sua pienezza, ecco che iniziai a sfiorarle il clitoride.

Mentre avevo le dita dentro di lei, iniziai con la stessa mano, anche a stimolarle il clitoride. Quello che è successo è una cosa che mai mi sarei aspettato... ebbe un orgasmo talmente rapido, intenso e travolgente, che non si sono contratti solo i muscoli interni della vagina, ma uno spasmo le fece stringere entrambe le cosce... Una stretta fortissima... con ancora la mia mano dentro di lei... La stretta fu talmente forte ed improvvisa, che ad un certo punto si è sentito un «crack», provenire dalla mia mano e lanciai un urlo di dolore. Allentò la stretta (con non poca difficoltà) e riuscii ad estrarre la mano.

Inutile dirti che il mio primo pensiero fu: «Deve essersi rotta», in quel momento non sapevo se ridere o piangere... Tutta la situazione era surreale... per farla breve, dopo aver messo del ghiaccio, la mano cominciava a stare meglio. Se fossi andato in ospedale ed avessi spiegato come mi fossi fatto male, scommetto che nessuna infermiera mi avrebbe lasciato andare via, senza prima avermi chiesto il numero di telefono?

CAPITOLO 7 - Come stimolare il clitoride

«Quando mi tocchi in quel punto mi fai male», «Per favore fai piano», «Non mi piace proprio quando mi tocchi il clitoride, mi dà fastidio», «Non sei capace a toccarlo come si deve». Magari frasi di questo tipo non ti sono nuove. Come ti senti quando la tua lei ti dice queste cose? Quando vedi sul suo viso una smorfia di fastidio invece che di piacere? Immagino la tua autostima andare a finire sotto ai piedi... Ma tutto questo si potrebbe evitare, imparando a conoscere meglio le donne ed il loro corpo. E chi ti può dire cosa vuole o non vuole una donna? La donna stessa con cui farai o stai facendo sesso, oppure un'altra «vagino-munita» che si sta prendendo la briga di spiegarti cosa accade nella testa (e tra le gambe) della tua lei... Perché ti assicuro che certe sensazioni sono difficili da spiegare ad un uomo...

Per fortuna, ho avuto la mia nave scuola che mi ha spiegato un sacco di cosine interessanti...

COS’È IL CLITORIDE? Se leggi qualunque libro di anatomia o enciclopedia che si rispetti, ti spiegherà che il clitoride è «un organo dell'apparato genitale femminile. Principale organo erettile della donna, posto nella parte anteriore della vulva». Ma questa definizione cosi scientifica non rende minimamente l'idea. Il clitoride è l'unico organo del corpo umano ad essere stato creato al solo scopo di procurare piacere! Nessun'altra parte del corpo ha questo unico obiettivo. Ed è stato creato sul corpo femminile. Questo piccolo organo delle dimensioni di un pisello (inteso come legume), è rivestito da un cappuccio che, come per il pene, lo protegge e lo copre quando è a «riposo». Quando invece viene stimolato correttamente ed il sangue affluisce al suo interno, si gonfia e si ingrossa ed il cappuccio si tende. Ma pur essendo anatomicamente simile al pene, è estremamente più sensibile. Questo perché è composto da 8000 terminazioni nervose, tre volte più di quelle che ha il pene. Ciò significa che, se le tocchi il clitoride con la stessa intensità con la quale lei ti tocca l’attrezzo, stai certo che lei proverà fastidio o, peggio ancora, dolore.

Quindi ti consiglio di non tirarle mai su il cappuccio clitorideo per farlo uscire e toccarlo senza protezione (a meno che lei non te lo chieda esplicitamente). Proprio perché è stato creato con l'unico scopo di far godere la donna, bisogna che impari ad usarlo correttamente e a stimolarlo bene. Se non hai mai visto la tua donna impazzire di piacere o andare totalmente in trance quando le stimoli il clitoride, ti stai perdendo una delle cose più belle della tua vita.

Se non hai mai visto il potere di un orgasmo clitorideo sulla tua donna, allora fatti due domande. Impegnatevi seriamente a cambiare, perché vi state privando entrambi di una cosa così bella, che potrebbe rivoluzionare positivamente la vostra relazione. Altrimenti ti potresti ritrovare a fare i conti con una donna, come la mia amica Sandra (leggi LA MOGLIE DEL MIO AMICO), alla quale ho chiesto cos’è per lei il clitoride. Più che altro mi interessava sapere come lo considerava dal punto di vista sessuale... Vi premetto che lei ed il marito stanno insieme da molti ann, quindi per loro il sesso non è una novità... Qui sotto troverai la sua risposta che a me, personalmente ha lasciato senza parole: `

«UNA COSA INUTILE… PERCHÉ MIO MARITO NON LO SA USARE»

Una frase che racchiude in sé un mondo. Ovviamente la mia controbattuta è stata: «Ma tu gli hai mai detto come usarlo?». Perché va bene che l’uomo si deve prendere la briga di sapere come funziona una donna prima di andarci a finire a letto, ma se anche la donna imparasse a parlare ed a spiegare al suo uomo cosa le piace e cosa no, ci sarebbero in giro meno donne frustrate e meno uomini incapaci... Ma chiudiamo questa piccola parentesi e torniamo a capire come far funzionare bene il clitoride e la donna che le sta intorno.

Come si stimola il clitoride per evitare di farle male? Ci sono quattro modi diversi per farlo, tutti validi, ma ognuno ha una caratteristica diversa. Naturalmente tutto varia da donna a donna, quindi prova, sperimenta e cerca di capire cosa le piace... e se non lo capisci, CHIEDI.

1. STIMOLAZIONE INDIRETTA:

Stimolazione indiretta, lo dice la parola stessa. Stimolare il clitoride non toccandolo direttamente, ma attraverso le zone vicine di modo che venga coinvolto anche lui. Questo tipo di stimolazione è ottima quando hai a che fare con un clitoride particolarmente sensibile. Ci sono donne a cui non piace assolutamente farsi toccare il clitoride, che scattano anche se solo tenti di sfiorarlo. In questi casi è meglio evitare di toccarlo direttamente perché la tua donna potrebbe provare più fastidio che piacere. Anzi, in alcuni casi, anche dolore. Un esempio di stimolazione indiretta è quella fatta attraverso il Monte di Venere. Il Monte di Venere (detto anche pube) è quella zona che si trova proprio al di sopra del clitoride. È formato da tessuto carnoso ed è pieno di recettori del piacere. Molto spesso ci dimentichiamo di quanto sia sensibile e per questo è anche un ottimo alleato nei preliminari. Appoggia la mano sul Monte di Venere con le dita che spingono un po' alla base del clitoride. Ora fai con la mano movimenti piuttosto rapidi, ma brevi. Per capirci, come se avessi la tremarella. In questo modo pur, non stimolando direttamente il clitoride, verrà coinvolto dalla stimolazione del pube e la tua donna lo sentirà eccitarsi in poco tempo.

Un altro modo per stimolarlo indirettamente è farlo sopra alle mutande o ai vestiti. Toccare le parti intime della tua donna con le mutande ancora addosso, è una cosa particolarmente eccitante. Potrebbe essere un ottimo modo di iniziare i preliminari. In questo modo potrai toccarle il clitoride, ma avrai comunque una «barriera protettiva» che ti impedirà di procurarle troppo fastidio. Impegnati a diventare un maestro della stimolazione indiretta, le donne lo apprezzano molto.

2. STIMOLAZIONE DIRETTA

Questa tecnica è indicata con quelle donne che, invece, amano farsi «strapazzare» il clitoride. Certo, strapazzare è una parola che va presa con le pinze. Come vi ho già accennato all’inizio, non credere che il modo con cui tu ami farti strofinare il pene, sia lo stesso con cui una donna ama farsi toccare il clitoride. Questo perché, come detto prima, il clitoride ha più di 8000 terminazioni nervose. Molte, molte più del pene! Quindi fate sempre attenzione a stimolarlo con cura.

Il primo tipo di stimolazione diretta, va fatta con le mani. Con le dita ben lubrificate, accarezza tutta la zona esterna della vagina, vicino al clitoride. Dopo un po' lo sentirai ingrossarsi sotto le tue dita. A questo punto, apri delicatamente le grandi labbra e inizia a solleticare delicatamente il clitoride eccitato. Ti consiglio vivamente di mettere un bel gocciolone di lubrificante (o in alternativa saliva) tra il tuo dito ed il clitoride. In questo modo annullerai l'attrito, aumenterai la scivolosità ed il clitoride della tua donna ti ringrazierà regalando a lei (ed a voi) tanti bei momenti di piacere...

Il secondo modo per stimolare direttamente il clitoride è farlo durante il rapporto sessuale. Quando la tua donna è sopra e ti sta cavalcando senza pietà, sta stimolando anche il clitoride. Strusciandosi su di te, farà il movimento giusto per poter avere un bel orgasmo clitorideo in poco tempo. La sentirai ansimare sempre più forte e con una frequenza sempre maggiore. Significa che si sta avvicinando all’orgasmo. Ma ricordati di non fare mai questo genere di movimenti a «secco». Un bel po' di lubrificante aiuterà il clitoride a non irritarsi durante lo sfregamento. In caso contrario, lei dovrà fermarsi poco dopo e lasciare a
metà il suo e il tuo godimento.

3. IL SOFFIO DELLA VITA

Questo nome molto poetico, descrive un tipo di stimolazione molto delicata, ma allo stesso tempo estremamente eccitante. Hai mai provato a soffiare sul clitoride della tua donna o sulle sue parti intime? Se la tua risposta è no, allora questo è il momento di provare e di vedere con i tuoi occhi l'effetto che fa. Mettiti con la testa tra le gambe della tua donna, come se volessi leccarle la figa. Ora apri le grandi labbra e individua il punto dov’è il clitoride. Adesso, soffia su di esso. «Non sto scherzando». Soffia. Molto probabilmente lei farà uno scatto. Questo perché è una sensazione che difficilmente avrà provato prima e sarà del tutto inaspettata.

Naturalmente chiedile se gradisce. In caso contrario, falla eccitare in un altro modo. Se proprio vuoi rendere la cosa ancora più «forte», bagna il clitoride con la saliva e poi soffia. Il bagnato accentuerà la sensazione di freddo del soffio e il clitoride verrà stimolato in modo più intenso. Durante tutto questo, magari tra un soffio e l'altro, poggia le labbra inumidite sulla figa e sfiora leggermente tutta quella zona. È praticamente impossibile descrivere ciò che prova una donna durante questi momenti. L'unica cosa certa è che godrà come una porca...

4. IL CLITO-LINGUS

Il «clito-lingus» è una variante del cunnilingus. Se nel cunnilingus viene leccata tutta la figa, nel «clito-lingus», tutta l'attenzione viene rivolta al clitoride. Stimolare il clitoride con la lingua, è una cosa abbastanza semplice a patto che tu sappia come fare. Il segreto sta nel dosare forza e velocità di ogni tocco a seconda del tipo di reazione che vorrai farle avere.

Ad esempio, una leccata veloce e superficiale è l'ideale per far eccitare il clitoride velocemente mentre una leccata lenta e «piena», è l’ideale per farla godere piano e senza fretta. Puoi usare solo la punta della lingua dando colpetti veloci e precisi direttamente sul clitoride oppure leccare la «base» del clitoride, ovvero lì dove inizia. Tutto questo lo dovrai provare sul campo e tra le gambe della tua donna.


CONTINUA… Nei prossimi capitoli si parlerà di come prendersi cura del corpo di lei, dell’eccitazione mentale per mandarla in estasi.

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