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Il Bagnino e la Sirena


di Pistola45
23.08.2019    |    25.589    |    13 9.7
"Un’altra idea pazza e violenta: senza guardarlo mi sfilo anche l’ultimo pezzo di costume rimasto e mi appendo al collo pure quello, non può non aver visto..."
"Buongiorno Sirena..."
Me lo diceva tutte le volte che passava davanti al mio ombrellone, so bene di non esserlo, o comunque di non esserlo più come lo ero stata un tempo, prima di diventare mamma. Soprattutto per lui che doveva avere sì e no la metà dei miei anni. Però mi faceva piacere e rispondevo sempre al suo saluto con un sorriso e un "grazie, buongiorno anche a te".

Ho 40 anni, in formissima per un allenamento costante e giornaliero. Vorrei rifarmi le tette che ho letteralmente lasciato “in bocca a mio figlio” ma mio marito dice che mi stanno bene così e che gli piacciono. Di 20 anni più grande di me, stiamo insieme da 10, a parte le fisiologiche dispute ci amiamo molto ma il sesso... sempre più raro e un po'... abitudinario.
Ma non cerco altro, non ne sento il bisogno, mi va bene così.
Lui invece da qualche tempo mi stuzzica con fantasie particolari, vorrebbe sapermi posseduta da un altro uomo, pensarmi e sentirmi godere fra le braccia di un altro. All’inizio mi urtava perché pensavo non mi amasse più ma adesso devo ammettere che tutte le volte che me lo sussurra nelle orecchie mentre facciamo l’amore la cosa mi eccita e mi accelera gli orgasmi. Lui poi, quando parla di queste cose la sua erezione diventa marmorea come agli esordi del nostro amore quando il fuoco della passione bruciava davvero forte, e mi fa godere come una pazza.
Viene a trovarmi al mare tutti i weekend, poi se ne torna il Lunedì mattina di buon’ora in città al lavoro, mentre io mi godo 2 settimane di mare senza mio figlio che è in montagna coi nonni. 15 giorni di meritato riposo!

Come dicevo, sono sempre stata una moglie fedele e mai ho pensato ad altro, ma in questo periodo di solitudine e di totale relax, alimentato dai continui discorsi trasgressivi di mio marito, un tarlo si è insinuato nella mia testa.

Alimentato dicevo dai discorsi di mio marito, ma anche aiutato da quel bagnino che tutte le mattine mi passa davanti e mi chiama “Sirena”.
25 anni a dir molto, 1,80 circa, abbronzato e fisicato come un bronzo di Riace. Biondo come un californiano, bello. Molto.
E un modo di guardarmi... fin da lontano, quando si avvicina per passare oltre e andare sul suo sgabello di guardia mi fissa come volesse stracciarmi il costume di dosso. Faccio finta di non vederlo e di leggere, ma da dietro gli occhiali non mi perdo un metro del suo tragitto, né un centimetro quadrato di quei muscoli tesi e sodi. E’ uno spettacolo non c’è che dire. La fila ininterrotte delle ragazzine che “capitano” giornalmente sotto il suo trespolo di guardia e si fermano a parlare con lui ne è la conferma.

Anche questo weekend mio marito mi ha raggiunta e non ha perso occasione per farmi domande e avances... zozze.
“Ma dimmi amore hai trovato finalmente qualcuno che ti arrapa? Qualcuno che ci prova? Possibile non ci sia nessuno col quale mi tradiresti???”
Per accontentarlo e per giocare un po’ a volte invento storielle tipo qualche vicino d’ombrellone che mi fa complimenti discreti mentre si passa la mano sul pacco... o fantomatici uomini che mi strusciano il pacco sul culo quando sono in fila alla cassa del supermercato ai quali rispondo spingendogli contro leggermente il bacino... Non so se ci crede, sorride e gli viene duro e da lì di solito iniziamo il rapporto che poi è sempre lo stesso: Prima mi lecca fino a farmi venire una prima volta, poi mi prende alla missionaria sussurrandomi porcate all’orecchio alle quali quasi mai rispondo, mi infila 2 dita nel buchetto e a quel punto si viene insieme, quasi sempre.
Non gli ho mai detto del bagnino, non so perché, forse in fondo ci spero, forse la scaramanzia.

La routine vuole che ogni Lunedì, quando se ne va di buon mattino, mi saluta con un bacio sulla guancia e mi lascia dormire.
Questa volta invece dopo il bacio sposta la coperta, mi scopre completamente e appoggia la bocca sulla patata. La bacia. Poi con le mani prende i lembi delle mutandine e inizia a tirare per sfilarmele. Intuisco cosa vuol fare e mi eccito, mi piace da impazzire la sua lingua dentro di me quando sto ancora dormendo o quasi. Alzo il bacino per aiutarlo nella manovra.
Con le mani m’invita ad aprire le gambe, non me lo faccio ripetere ma lo faccio lentamente fingendo ancora di dormire o quasi, mentre sono già una corda di violino.
Si posiziona bene e per prima cosa con la lingua passa lungo le grandi labbra ancora chiuse che si aprono immediatamente. Poi la fa roteare sul mio clitoride, mi piace... Pochi secondi e vorrei sentire entrare le sue ruvide dita, come di solito, ma non lo fa. Continua a stuzzicarmi il clitoride, mi piace ma non mi basta, gli afferro una mano e provo a tirarla verso di me per fargli capire, la ritrae.
Vuole farmi morire un po’, ma mi piace, posso aspettare. Il tempo passa e la mia voglia aumenta, finché sono quasi pronta a godere senza penetrazione. Sono vicina, il mio respiro diventa corto e dalla mia bocca escono dei gemiti indefiniti, ci sono quasi ma...
Si ferma!
“E’ tardi amore devo scappare scusami, ci vediamo sabato prossimo” e ride. Poi si gira verso di me e vedendo la mia faccia basita, arrossata e perplessa aggiunge: “non ti arrabbiare dai, così almeno quando esci, oggi, guarderai gli uomini con un altro occhio, come una cagna in calore.”
Ride, mi butta un bacio dalla porta e se ne va.
Non ho parole, non so se sono più incazzata o eccitata. Mi spingo due dita dentro e mi do piacere da sola, subito! Ma non mi basta sono troppo eccitata... mi alzo, apro il frigo, ne prendo un cetriolo e torno sul letto. Mi scopo selvaggiamente, pensando al mio bagnino e al futuro cornuto.
Sì, perché questa volta ha passato il limite. Mi vuole maiala? Maiala mi avrà, zoccola pure.

Dopo un paio di orgasmi finalmente mi rilasso un po’, mi alzo e vado in doccia. Sono ancora decisa ad andare fino in fondo stavolta, voglio il mio bagnino e l’avrò. So che anche lui non aspetta altro, me ne da prova tutte le volte che con me sotto l’ombrellone c’è anche mio marito, non degnandomi di uno sguardo. Devo solo superare un po’ di timidezza, trovare qualcosa per rispondergli per le rime e fargli capire che... sì insomma!
Mentre penso a lui e passo in rassegna tutte le possibili strategie mi eccito ancora. Farfalle nello stomaco...

Metto il bikini bianco che mi ha regalato quel maiale di mio marito, quello che non ho mai messo per pudore. Piccolissimo e completamente trasparente quando si bagna. Un pareo buttato sopra, cappello, occhiali, borsa e di corsa in spiaggia, è presto ma voglio arrivare prima di lui.
Subito mi butto in acqua, voglio bagnare il costume e renderlo trasparente, voglio esagerare. L’acqua fresca del mattino mi aiuta ancor di più perché i miei capezzoli adesso sono come scimitarre verso l’orizzonte. Meglio.
Mi siedo sul lettino, inforco gli occhiali e mi stendo supina, quando lo vedo in lontananza fingo di essere assopita e chiudo gli occhi, le gocce del mare brillano ancora sulla mia pelle.
So che sta venendo da questa parte, so la sua cadenza e il tempo che ci metterà ad arrivare. Sento i capezzoli inturgidirsi ancor di più e le pareti della fica bagnarsi, cerco di rilassarmi ma ottengo l’effetto contrario. Sento bruciare il viso dalla vergogna e... la passera dall'eccitazione.
"Buongiorno Sirena..."
Un fremito, una scossa di adrenalina mi fa sobbalzare anche se me l'aspettavo. Apro gli occhi e istintivamente mi alzo seduta e mi copro il seno con un braccio per nascondere le trasparenze mentre gli rispondo qualcosa farfugliando, forse la solita banalità.
Per la prima volta si ferma e aggiunge:
"Non l'avrei salutata se avessi saputo che si sarebbe coperta" mi dice sorridendo. Mi da del Lei, sottolineando così la differenza d'età ma anche una certa educazione che, se possibile, mi eccita ancora di più. "era un gran belvedere sa...?" aggiunge sfacciato sorridendomi.
"Oh ma certo, con quello che sei abituato a vedere tu tutti i giorni..."
"Sta scherzando... Lei è bellissima, signora”. Poi abbassando la voce e rendendola roca: “e anche molto sexy".
Impertinente e bugiardo, ci sta provando con me come ci prova con chissà quante altre ancora, vuole aggiungermi alla sua collezione di "medaglie", o vuole provare una “nave scuola”? Non può certo immaginare che sono molto meno esperta di lui... ma non me ne frega un piffero, nulla. Penso solo a me stessa, a come vorrei...
Si avvicina e si piazza proprio di fronte, a mezzo metro circa, con un'erezione evidente e abbondante proprio davanti ai miei occhi. Altra scarica di adrenalina ma ormai sono in ballo e continuo a ballare: "grazie comunque "bagnino", anche tu sei mica male, se non fossi così vecchia e soprattutto sposata... non ti lascerei scappare" rido di gusto, per simulare ironia.
"Vecchia? Lei si ritiene vecchia? Lei non ha mica idea di quanto invidi suo marito, davvero."
"Daai mi lusinghi, sei un bugiardo ma galante, complimenti... però chiamami Carla (nome di fantasia) e dammi del “tu”, che signora mi fa sentire ancora più vecchia di quello che sono". E rido, togliendo il braccio che copriva il mio seno, senza riuscire a guardare altro che quel pacco che sembrava dover esplodere. Benedetti occhiali a specchio...
Non mi ero mai sentita tanto porca come in quel momento ma stavo bene, nessun ripensamento.
"Va bene per il tu, grazie, ma non ti chiamerò Carla. Tu sei una Sirena e le Sirene non hanno nome. Sei la mia Sirena. Io sono Rocco, piacere.” Altra scarica di adrenalina, anche il nome mi fa arrapare. Mi tende la mano che gli stringo, lui me la prende nella sua enorme e se la porta alla bocca stampandoci sopra un bel bacio.:
“Oggi non c’è nessuno tranne te in spiaggia, almeno per il momento e non credo arriveranno altri vista la stagione. Non dovrei uscire col moscone ma... se farai il bagno uscirò”. E poi con tono allusivo...: “la sicurezza dei bagnanti innanzitutto”.
Altra botta di adrenalina, maiale impertinente, però... che idea!!!
“Bene tesoro, terrò presente perché... non so nuotare...” e gli sorrido, allusiva anch’io. Il viso mi brucia dalla vergogna ma ormai l’ho detto, è andata. Eureka!

Lo guardo arrapata allontanarsi, scuro, spalle larghe e un culo da far invidia. Si ferma, si gira e mi urla: "ultima cosa, non sono geloso" alludendo chiaramente al mio precedente cenno di essere sposata, ride e se ne va. Mi passo una mano sulla patata da sopra il costume: fradicia, e non certo per l’acqua del mare. Mi chiedo se sono più eccitata io o lui. Lo guardo salire sul suo trespolo lontano, in mano ha qualcosa che non distinguo bene ma che potrebbe essere un binocolo.
Ancora adrenalina!
Sono sola in spiaggia e lui ha un binocolo. Mi spia il maiale.
Ok giochiamo, oggi sono una nuova persona. Mi stendo e mi allungo, lentamente faccio scivolare due dita sotto il costume e mi trastullo. Massaggio il clitoride indurito dall’eccitazione senza cercare l’orgasmo, solo per restare eccitata ed eccitare, pensare che mi sta guardando mi manda in estasi. Continuo per una decina di minuti e poi mi alzo a sedere. Guardo nella sua direzione poi mi alzo in piedi, mi dirigo in acqua.

Sguazzo un po’ tra le onde e senza farmi notare lo spio. E’ sceso dal trespolo e armeggia col moscone, lo spinge in acqua. Rema prima verso il largo lentamente, poi gira la prua verso di me e sempre lentamente si avvicina. Faccio finta di niente. Quando è a una decina di metri di distanza mi fa un largo saluto con la mano “Ciao Sirena...”. Sembra il dio Nettuno. Ricambio il saluto distrattamente, continuando a sguazzare tuffandomi e rituffandomi tra le onde, tenendomi a una certa distanza e restando comunque dove si tocca. Ogni tanto lo guardo e gli sorrido, mi sento maiala e voglio farlo morire. Idea: mi slaccio il reggiseno e me lo lego al collo, riprendo a tuffarmi tra le onde per qualche minuto, sono sempre più eccitata e poi.... un’altra idea pazza e violenta: senza guardarlo mi sfilo anche l’ultimo pezzo di costume rimasto e mi appendo al collo pure quello, non può non aver visto. Continuo a tuffarmi tra le onde, le mie tette ballonzolano con i capezzoli impazziti dalla frescura e dall'eccitazione, la fica mi brucia di passione.
Rema piano verso di me, fingo di non vederlo finché non è a un paio di metri, poi mi giro, lo fisso negli occhi e gli sorrido. Ricambia il mio sguardo come a scavarmi dentro il cervello, lentamente si abbassa il costume facendo svettare quell’asta che sembra un palo, drittissimo e duro, di buone dimensioni e con la cappella già... sfoderata. Adesso mi gira la testa.
Senza togliere gli occhi dai miei si lascia scivolare in acqua, mi prende per i fianchi e senza dire nulla mi bacia sulla bocca. Dentro la bocca. Mi lascio andare e rispondo al suo bacio, con la mano cerco il suo sesso. Eccolo.
Ennesima botta di adrenalina, mai sentito un cazzo più duro in vita mia. Continuo a baciarlo mentre come un automa comincio a menarglielo, sembra di pietra. Mi sento come posseduta e non riesco più a fermarmi. Sento le sue dita sulla mia fica, i polpastrelli prima indugiare sul mio clitoride e poi entrare dentro di me. Continuiamo a limonare e masturbarci come adolescenti, vengo quasi subito una, due volte. Se n'è certamente accorto per i miei gemiti ormai senza freni e le irrefrenabili contrazioni. E perdo completamente la testa, voglio quel cazzo dentro di me, assolutamente e subito.
"Scopami..." riesco a farfugliare mentre lo tiro con la mano verso di me. Mi prende dalle natiche e mi solleva da terra, allargo le gambe con le quali gli abbraccio il bacino e mi impalo, guidando con la mia mano la sua cappella verso il paradiso. Scivola dentro in un attimo da quanto sono lubrificata. Botta di adrenalina all'ennesima potenza: ho un cazzo dentro di me, non è quello di mio marito ed è pure più grosso!!!
Spinge forte da subito il maiale, lo sento affondare i colpi con una foga pazzesca, io sono in trance e non faccio altro che godere. Godo per un ragazzo bellissimo che mi sta scopando da Dio, godo per una voglia repressa da troppo tempo che finalmente mi sto togliendo, e godo perché mio marito mi ha messa in condizione di non provare nemmeno il senso di colpa. Godo e amo, amo il ragazzo che mi sta riempiendo, amo mio marito come non mai, con tutte le mie forze. E amo questo momento. Un momento sublime, che vorrei non terminasse mai, MAI.
Riprendo contatto un attimo con la realtà e mi ritrovo con la pancia e la faccia appoggiata al moscone, le gambe in acqua e lui che mi pompa da dietro, a pecora, incessantemente da non so quanto tempo. Mi ha girata, ma quando e come? Non me ne sono nemmeno resa conto.
Ho perso il conto degli orgasmi, non m'importa più di niente. Non so se sulla spiaggia è arrivato qualcuno né se ci stanno guardando, né voglio verificare. Mi godo il momento e tengo gli occhi chiusi, mentre sento un altro orgasmo avvicinarsi.
Sono in trance e completamente dentro le mie sensazioni quando mi avverte che sta per venire. Sembrano parole lontane, urlate da chissà dove e invece me le sta dicendo a un orecchio, vuole sapere come comportarsi. Sono assente, in preda a uno degli orgasmi più forti della mia vita, lungo e intenso, forse sto urlando, non so. Non lo considero e non riesco a rispondergli, per fortuna fa la cosa giusta sfilandosi e inondandomi la schiena.
Rientro in me, mi guardo intorno. Sulla spiaggia ancora nessuno (grazie a Dio) ma siamo finiti quasi a riva. Mi prende la faccia tra le mani e mi bacia appassionatamente, come se non avessimo mai cominciato. Ridiamo complici e spingiamo insieme il moscone verso il largo, poi saliamo e ci allontaniamo dalla spiaggia. Mi brucia la fica e guardo il suo cazzo che nonostante l'orgasmo è rimasto in tiro. Beata gioventù...
"Ci rivedremo Sirena?"
Continua a remare verso il largo, mi siedo sulla panchina davanti a lui, verso di lui. Gli abbasso un poco il costume che aveva rimesso e glielo prendo in bocca. Le ultime gocce del suo sperma sanno di mare.
"Decidi tu, Bagnino."
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