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Vicina di ombrellone (2* episodio, visto da Lui)


di Pistola45
28.08.2023    |    10.594    |    0 9.9
"Il mio cazzo continua a spingere, non ne vuole sapere di raffreddarsi..."
Lunedì 16)
Che figura di merda, che cazzo di figura di merda che ho fatto porca puttana, non ho resistito nemmeno un po’...
... e dire che quando mi faccio le seghe ci metto sempre un sacco di tempo, a volte troppo...
E’ che questa donna mi ha fatto andar fuori di testa dal primo momento che l’ho vista! Una fica spaziale, tutto quello che ho sempre sognato: milf, bella e maiala....
Mi ha stuzzicato dal primo momento, con le tette sempre in mostra proprio davanti a me, senza nessun pudore... lo faceva apposta, non sono scemo, voleva farmi arrapare e ci è riuscita alla grande. Chissà quanti cazzi ha preso la porca, quante volte avrà fatto cornuto il marito...
Se penso a ieri quando mi ha invitato con lo sguardo a seguirla in acqua e si è masturbata davanti a me che mi segavo... non penserà mica che non l’ho capito...
Però che sfiga, dovevo proprio venirmene così subito? Non le ho nemmeno toccato le tette, avrei voluto succhiargliele, stringergliele...
Sono proprio un imbranato boia cane, adesso questa non mi si fila più, ho buttato tutto alle ortiche...
Mi farà uscire di testa lo sento, e intanto sono chiuso in questo bagno col cazzo ancora duro. Che faccio?

Mi tiro su il costume, apro la porta ed esco. Mi dirigo verso il mare per “sbollire” con il cazzo che spinge in avanti e quasi mi duole.
Da lontano vedo Lei che invece sta uscendo dall’acqua e si dirige verso il suo ombrellone. Meno male che non l’ho incrociata, sarei stato in forte imbarazzo.
Guarda dalla mia parte, mi vede e mi fa un cenno di saluto con la mano e mi sorride. Forse non è troppo incazzata, mi rilasso un po’.

E’ già pomeriggio inoltrato, i miei genitori sono già rientrati in appartamento, starò un bel po’ nell’acqua sperando che Lei se ne vada prima del mio ritorno, non voglio incrociarla più oggi se possibile, troppo imbarazzo.

Il mio cazzo continua a spingere, non ne vuole sapere di raffreddarsi. Troppe cose in mente, soprattutto Lei e il suo odore, il suo profumo. Poi come mi teneva il cazzo tra le mani, poi le carezze alle palle, poi come mi ha calato il costume scendendo col suo viso proprio lì davanti, quella lingua che prima mi scavava in bocca e poi si è appoggiata alla cappella, poi quando me l’ha completamente ripulito succhiandomelo... mmmhh...

Lo riprendo in mano calando ancora il costume e comincio a segarmi, devo venire di nuovo. Mi sembra più grosso del solito, lo meno e lo meno ma non riesco ad avvicinarmi all’orgasmo, sembra che scivoli via, sempre più lontano ma sempre più necessario, perché l’erezione non accenna a sfumare e le immagini di Lei nella mia testa sono sempre più vive.
Mi sto incazzando, quando sarebbe servito sono venuto come un bambino e adesso che non serve... Lo meno sempre più forte e veloce ma nulla, sempre più lontano. Potrei andare avanti per ore!

“Se continui così diventi cieco sai?” e segue una risata.

La sua voce! Mi si gela il sangue, tonfo al cuore, l’ultima cosa che mi sarei aspettato.
Mi blocco e mi giro verso la voce, verso la riva. E’ bellissima e sorride, altro tonfo al cuore.

“B-buonasera” l’unica cosa che riesco a farfugliare

“Ma come, mi dai ancora del Lei? Dopo tutto quello che abbiamo combinato?” Sorride arrossendo. Arrossisco anch’io ma riesco almeno a ricambiare il sorriso.

“Non so nemmeno come si chiama...”

“e che t’importa di come mi chiamo? Non è importante ma dammi del Tu altrimenti mi fai sentire troppo vecchia e mi vengono i sensi di colpa. Ne ho già a sufficienza e mi vergogno di quello che ho fatto con un ragazzino come te ma mi guardi da 2 giorni così insistentemente che mi hai fatto perdere la testa, scusami.”

Allora prendo coraggio, non posso lasciare che finisca qui, proprio no!

“Non devi scusarti, mi piaci da matti, ti sogno da sempre”.

“Sogni una vecchia? Ma và avrai fior fiore di ragazzine bellissime che ti muoiono dietro e stai a guardare una vecchia?”

“Per me sei bellissima, un sogno e spero di non svegliarmi troppo presto.”

Lei si guarda intorno per capire di quanta privacy disponiamo, nessuno a distanza preoccupante. Mi guarda negli occhi e si avvicina, ancora e ancora. Adesso è proprio davanti a me e mi prende il cazzo in mano...

“Ehi ma non si arrende mai questo impertinente?” ride. Poi abbassa la voce che diventa roca, mi si avvicina all’orecchio e: “Che fortunata coincidenza, siamo soli. Io senza marito e tu senza genitori, posso continuare io?”

Socchiudo gli occhi appena sento il contatto e farfuglio: “con molto piacere!”

I suoi movimenti sono lentissimi e lunghi, mi chiude tutta la cappella poi me la apre forte fin quasi a farmi male. Prima con una mano poi con entrambe. Intanto che mi sega mi spinge piano nell’acqua ancora più alta, avrà paura che qualcuno capisca. Le sue grandi tette dentro al minuscolo reggiseno sono spaziali, con il capezzoli così splendidamente eretti! Ho voglia di toccarli ma ho paura che qualcuno veda. Intanto però le sto palpando il culo, meno sodo di quello delle mie amichette che se lo lasciano toccare ma molto, molto più eccitante.
Arrivati dove l’acqua le bagna il mento si ferma, mi guarda arrapata, prende un paio di respiri profondi e si tuffa sotto. Lo prende in bocca e comincia a succhiarmelo, mentre le sue mani scorrono sull’asta e sulle palle. Sta sotto 30-40 secondi che a me sembrano il paradiso e poi riaffiora. Mi prende una mano con la sua e la guida sulla sua patata.
“Toccami...”
La tocco, struscio la mia mano sul suo costume e la sento premere col bacino contro, mentre Lei continua a masturbarmi. Poi con una mano molla il mio cazzo e prende la mia mano che la sta ravanando, mi afferra il dito medio e, scostandosi il costume, se lo spinge dentro.
“fammi godere ti prego”
Non ho le idee molto chiare, comincio a spingere il dito dentro e fuori sperando nel miracolo, Lei geme e chiude gli occhi. Vado bene? Sembra...
Vado avanti per un po’ mentre lei continua con me. Questa volta il mio orgasmo si avvicina di brutto, sempre più velocemente e io continuo a masturbare lei che geme sempre più forte.

E poi godiamo, quasi simultaneamente. Prima Lei, che rovescia la testa indietro ed emette un grido sommesso, quasi gutturale, e subito dopo io, che non reggo la tensione. Vengo come forse non sono mai venuto in vita mia, non finisco più e lei continua a menarmelo.

“Scusami scusami, sono una pazza non so che mi ha preso...”

Non riesco nemmeno a rispondere...

“Senti ragazzino, mi piaci un sacco ma non possiamo continuare questa cosa, siamo troppo lontani, dobbiamo dimenticare tutto e non pensarci più!”

“Non posso, non ce la farò mai, ti prego...”

Mi guarda negli occhi e mi riprende il cazzo in mano, lo palpa per bene come a spillare le ultime gocce di sperma e poi lo lascia andare.

“Vai a casa e pensami stanotte, io farò lo stesso con te. Ci penserà bene e deciderò cosa fare. Certo che mi piaci molto anche tu...
Ci vediamo domattina a colazione se vuoi, mio marito va al lavoro presto e mi lascia sola in quella casetta rosa in fondo al vialetto qui di fronte. 2 uova vanno bene?”
“2 uova sono perfette”
“Alle 7:30 da me allora, a domani”.

Wowww!
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