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L'alunna di quinta...


di cris35
20.09.2020    |    25.824    |    6 9.3
"Suona il campanello, mia moglie va ad aprire e accompagna in giardino Annalisa, è la prima ad essere arrivata, scambiamo due convenevoli, poi vedendo che..."
Oramai insegno alle superiori da oltre quindici anni, ho avuto la fortuna di entrare in ruolo abbastanza presto rispetto ad altri miei colleghi, insegno Diritto ed Economia in un istituto tecnico per il turismo, penso di avere un buon rapporto con i ragazzi, vedo che mi rispettano, come io rispetto loro del resto, e in questi anni devo dire che non ho mai riscontrato grossi problemi.
Durante l’anno cerco sempre di coinvolgere gli studenti anche fuori dall’orario scolastico, sempre su base volontaria, per chi volesse approfondire la materia e per realizzare del materiale supplementare da portare in sede di esame qualora si tratti di studenti dell’ultimo anno.
Solitamente faccio fare delle piccole ricerche, delle interviste, così da realizzare dei video in cui si spiega una tassa magari, oppure come funziona parte della pubblica amministrazione, dove, ad esempio, mando i ragazzi ad intervistare alcuni commercianti per farsi spiegare come funziona la tassa sul plateatico, oppure nel caso qualcuno venga da fuori città, li mando dal sindaco del loro paese per una chiacchierata su come viene gestito, in linea generale, il comune dove risiedono.
Questo tipo di lavoro porta via parecchio tempo, me ne rendo conto, però vedo negli occhi di chi partecipa, la soddisfazione di portare a casa un lavoro ben fatto alla fine, che logicamente viene premiato durante l’anno con un buon voto supplementare per fare media, e con la soddisfazione di farli tastare con mano la realtà che troveranno un domani usciti da questa scuola.
Le riunioni preliminari, dove buttiamo giù le idee e la bozza di progetto, la facciamo a casa mia, ho la fortuna di abitare poco fuori il centro in una casetta singola, dove se fa freddo usiamo la taverna, invece con il bel tempo sfruttiamo un gazebo situato in un angolo del giardino.
Alle riunioni partecipa anche mia moglie, che nella stessa scuola insegna italiano, non nella mia sezione, però comunque conosce buona parte degli studenti che ciclicamente frequentano casa nostra.
Quest’anno con la quinta, la situazione è un po’ particolare, mi ritrovo ad avere una classe di venti ragazzi, dove i maschi sono solo due, beati loro aggiungo, e il restante….
Mandarle in giro da sole non mi fa sentire proprio a mio agio, dovesse succeder loro qualcosa mi sentirei in colpa oltre che responsabile, e i due maschietti hanno declinato qualsiasi invito ad unirsi ai gruppi di lavoro, adducendo le scuse più strampalate, quindi per quest’anno lavoriamo solo con gli enti pubblici e su ricerche da biblioteca.
Con un gruppetto, composto da tre studentesse, siamo particolarmente in contatto, perché hanno bisogno più delle altre di suggerimenti su come muoversi nella ricerca, e spesso ci sentiamo tramite Telegram dove abbiamo creato dei gruppi appositi, e capitano settimane dove ci sentiamo tutti i giorni più volte nello stesso pomeriggio.
E’ capitato che un pomeriggio, ricevo un messaggio da Annalisa, una di queste tre ragazze, vedo che è un’immagine, e avendo il telefonino in mano perché stavo facendo una piccola ricerca per conto mio, apro l’anteprima e vedo una foto di una ragazza mezza nuda, a gambe aperte intenta a masturbarsi, faccio per aprire l’immagine e una volta entrato sulla chat di gruppo vedo la scritta “messaggio eliminato”.
Adesso, dire con certezza che fosse lei, questo no, però di sfuggita le assomigliava tanto, e un certo imbarazzo, sinceramente, si è fatto presente, quindi, come comportarsi?
In teoria, nessuno ha visto la foto, e nel caso fosse lei, sarebbe tranquilla, io farò finta di niente e tutto fila liscio come prima.
Però, mi rendo conto che non è così semplice il discorso, durante il pomeriggio e la sera, rimango spesso distratto da quello che ho visto, e molteplici pensieri iniziano a farsi strada…posso desiderare una ragazzina di diciannove anni? Beh, c’è da dire che della classe è la più carina, per lineamenti, fisico, portamento, sicuramente è quella che spicca maggiormente, in più se la cava anche abbastanza bene a scuola…
Mia moglie vede che sono distratto, mi chiede se qualche problema fosse mai sorto di cui non è a conoscenza, la tranquillizzo dicendo che l’indomani ho una verifica con la quarta e mi sono dimenticato di prepararla, e la sto abbozzando nella mia mente per poi, dopo cena, prepararla al computer e stamparla.
La sera procede tranquilla, mi rintano nel mio studio per preparare questa verifica, con il pensiero alla foto intravista oggi, pensiero che mi fa aprire Instagram, per andare alla ricerca dei profili dei miei studenti, alcuni di loro hanno un profilo pubblico, tra cui Annalisa, inizio a scorrere le foto pubblicate, vedo gatti, gatti e ancora gatti, fino a quando trovo le foto dell’estate precedente, dove lei, in costume, si mette in bella mostra per il paparazzo di turno, e che dire, proprio una bella ragazza…
L’indomani a scuola non ho lezione con loro, quindi non ci vediamo, ma si sa, il destino a volte…sto girando l’angolo del corridoio per dirigermi in quarta, sono di fretta perché mi sono fermato a fare le copie per la verifica, come giro l’angolo, mi scontro con Annalisa che veniva dalla parte opposta, fogli ovunque, lei per terra, io che la aiuto a rialzarsi e mi sincero delle sue condizioni, sta bene, e, tutta rossa in viso, non riesce a guardarmi negli occhi, io invece, al tocco della sua mano, sono colto da una scossa, un brivido più che altro, lungo la schiena, pelle delicatissima, morbida, mani curatissime, affusolate, non nascondo che un pensiero l’ho fatto, della sua mano sul mio pene, che si muove e mi da piacere, pensiero che ho scacciato subito…
I giorni passano e lei fatica a guardarmi negli occhi, io cerco di essere il più normale possibile, anche se in cuor mio i pensieri si susseguono, sempre più audaci…
Arriva il giorno della consegna del lavoro extra fatto dal suo gruppo, consegna prevista a casa mia, nel pomeriggio.
Suona il campanello, mia moglie va ad aprire e accompagna in giardino Annalisa, è la prima ad essere arrivata, scambiamo due convenevoli, poi vedendo che le altre due ragazze tardano ad arrivare, iniziamo con l’esaminare il lavoro svolto.
Devo essere onesto, questo gruppetto si è distinto particolarmente, hanno fatto proprio un bel lavoro, mentre analizzo le carte, mia moglie si alza dicendo che deve uscire per una commissione, la salutiamo, e come esce arriva un messaggio sul gruppo che dice che le altre due ragazze hanno perso l’autobus per venire da me e sono in ritardo di un’ora.
Guardo Annalisa, che si fa rossa in volto, abbassa lo sguardo e inizia ad essere nervosa, le chiedo cosa sia successo, perché da un po’ di tempo è chiusa in se e non è la ragazza solare che ho sempre visto, con un filo di voce mi confessa che si sente tremendamente in imbarazzo nei miei confronti, perché ha condiviso una foto sul gruppo, che non era destinata a noi ma al suo ragazzo, che l’ha cancellata, che le altre due ragazze non l’hanno vista, ma io…le risulta che ho fatto a tempo!!!
In un secondo, a quelle parole, il sangue si è riversato tutto lì, nel bassoventre, procurandomi un’erezione non indifferente, la posizione in cui sono, seduto ma sporto un po’ in avanti per parlare con lei, non mi aiuta di certo, cerco di sistemarmi senza dare nell’occhio, ma lei ha sempre lo sguardo basso, verso di me, e non resisto, con una passata di mano, sopra i pantaloni, mi sistemo il pene in modo da respirare, certo adesso si vede chiaramente lo stato in cui mi trovo, e guardando Annalisa, vedo la punta della lingua passare rapidamente tra le labbra per poi scomparire, è fatta…
Mi sistemo più comodamente sulla sedia, divarico un po’ le gambe in modo che mi possa osservare meglio, faccio scivolare la mano giù mentre inizio ad analizzare il lavoro svolto dalle ragazze, fingendo di essere concentrato sui fogli che ho nella mano destra, con la sinistra inizio a massaggiarmi delicatamente il pacco, lei tiene sempre lo sguardo fisso li, sempre più rossa in viso, vedo che non mi sta ascoltando, perché ogni tanto dico qualche parola senza senso logico col discorso, fino a quando inizio a parlare di tutt’altro, fino a confessarle che ho visto le sue foto e che al solo pensiero mi eccito come in questo momento. Mi alzo in piedi e mi posiziono davanti a lei, le alzo il mento per poterla guardare negli occhi, le sorrido, lei dal canto suo mi dice che le sono sempre piaciuto, porta le sue mani sulla mia che le tiene il mento, me la muove per darsi una carezza sulla guancia, mi da dei piccoli baci sul palmo, prosegue sul braccio, per poi alzarsi e mettersi in piedi, di fronte a me, vicinissima, percepisco le vibrazioni che il suo corpo emana, le prendo la mano e la appoggio sopra i miei pantaloni, la sento stringere, mi salta al collo e mi bacia con passione, una cosa a cui non sono più abituato, mi faccio trascinare in questo vortice di lingue, mentre la sua mano cerca di farsi strada li sotto…
La aiuto togliendomi la cintura e sbottonando i pantaloni, lei me li abbassa e con essi anche i boxer, liberando il mio pene in piena erezione davanti al suo viso, lo prende in mano, con una buona dimestichezza, inizia a masturbarmi, aiutandosi con un po’ di saliva, di cui sento subito il beneficio, la sua lingua inizia dai testicoli, movimenti circolari uniti al su e giù della mano, la sua lingua che risale lungo l’asta, si sofferma sul glande, per poi, con le labbra, avvolgerlo in una calda presa, le prendo la testa tra le mani e inizio a muovere il bacino, su e giù, lentamente per saggiare la capienza della sua bocca, bocca che ad ogni movimento accoglie sempre di più la lunghezza del mio pene, fino a quando non lo ingoia tutto, lo tengo fermo tutto dentro per qualche secondo, per poi farlo uscire accompagnato da una buona dose di saliva, che va a lubrificare l’asta, procurandomi un intenso piacere, adesso è ora di pompare, il tempo è poco e non vorrei mai arrivassero le altre due ragazze…
Faccio per alzarla, la voglio prendere a pecorina, ma sento una certa resistenza, mi guarda timorosa, sinceramente non pensavo fosse vergine, colgo l’invito a non approfittare della situazione, quindi decido di sedermi sul divanetto io, a gambe spalancate, lei mi si avvicina in ginocchio, e riprende il lavoro di poco prima, questa volta la lascio fare, lascio a lei decidere il ritmo del pompino, mi porto le mani dietro la testa e mi godo il momento, godimento che non tarda ad arrivare, le sono bastati cinque minuti per farmi eiaculare, le sono venuto in bocca, senza avvertirla, ma ho visto che dopo il primo schizzo e una piccola espressione di fastidio, non si è tolta e ha accolto nella sua gola tutta la mia voglia di lei, per poi con dovizia e precisione ripulirmi per bene tutta l’asta senza far avanzare nemmeno una goccia…
Giusto in tempo, perché è arrivata mia moglie insieme alle altre due ragazze, e così abbiamo finito la riunione di gruppo come niente fosse….

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