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Lui & Lei

A volte ritornano...


di cris35
11.05.2014    |    5.600    |    0 9.8
"Detto fatto ci siamo organizzati per il pomeriggio seguente, pomeriggio iniziato con un caffè, due chiacchiere in divano, un bacio, poi un altro, il..."
E’ strano come a volte, per la strada dove non vuoi andare, dovrai correre …
Si parte tre anni fa, lei 21 e io 34, lei una ragazzina normale, quasi anonima, non bella, non appariscente, non grassa e non magra, niente vestiti alla moda, niente sorrisi ammalianti, niente sguardi ambigui …
Un’unica cosa in comune, la passione e il tifo per la stessa squadra di calcio!
Conosciuta per caso grazie a degli amici in comune, siamo passati dallo scambio iniziale di messaggi per un saluto veloce, alle chiamate di sera, prima una confidenza, poi un complimento, poi un caffè in centro città, poi una giornata insieme con la consapevolezza di piacerle, anche se a me onestamente non diceva un granchè, ma la sua compagnia non mi dispiaceva, era pur sempre simpatica e solare.
Per fare una battuta le confido che a casa possedevo una collezione di Lego, confidenza fatta lasciando intendere che se voleva ci sarei stato, un modo alternativo alla classica collezione di farfalle, mi aspettavo un no, sapeva che nella tana del lupo era pericoloso addentrarsi, ma con mio stupore mi ha risposto che le sarebbe piaciuto vedere questa fantomatica quanto strana collezione.
Detto fatto ci siamo organizzati per il pomeriggio seguente, pomeriggio iniziato con un caffè, due chiacchiere in divano, un bacio, poi un altro, il trasferimento in camera da letto dove scopro quello che speravo non fosse …. Dopo essersi spogliata, si è distesa inerme e priva di iniziativa, preliminari zero da parte sua, non che pretendessi chissà cosa, ma neanche prendermelo in mano, ho dovuto far tutto io, baciarla, accarezzarla, toccarla, leccarle la vagina, prenderla ….
Lei a pancia in su, gambe e braccia aperte, come fosse in croce, io da buon missionario a sacrificarmi, quello che mi ha lasciato perplesso è stato il fatto che mi ha dato il suo buchetto, ancora inviolato, senza battere ciglio ….
Ci siamo visti due volte, e dopo che la seconda volta ha ricalcato la prima, con la prima scusa me la sono levata di torno ….
Gli anni passano, l’acqua sotto i ponti pure, e dopo tre anni eccola che si rifà viva, dopo un bel po’ che non ci sentivamo, si rifà viva con un messaggio curioso, nel quale mi raccontava che si è trovata uno scopamico, che per me non prova più quello che provava prima, che era cambiata, che qua e che la ….
Incuriosito da questa cosa, ho cercato di andare a fondo, volevo capire cosa realmente volesse, dopo mesi che non ci sentivamo se ne usciva con questa cosa, ho risposto che mi faceva piacere, che ero contento per lei che finalmente si fosse trovata qualcuno, che se lo meritava perché era una brava ragazza e che con me non avrebbe avuto nessun futuro, e messaggio dopo messaggio scopro che la ragazzina inesperta si è trasformata ….
I messaggi hanno iniziato ad essere accompagnati da qualche foto, prima vestita, poi un po’ meno vestita, mi lasciava vedere il canale del seno, le gambe nude sotto le coperte, ogni sera la foto degli slip di turno, una sera la sua mano era sopra il monte di venere, poi mi scriveva che si stava masturbando, o che stava venendo mentre mi scriveva ….
Mi eccitava sta cosa, e non poco, essere provocato così mi faceva bollire il sangue nelle vene, la sera mentre ci scambiavamo messaggi ero spesso eccitato, glielo dicevo, a lei piaceva questa cosa e mi stuzzicava, mi confidava cosa faceva col suo scopamico, come glielo prendeva in bocca, come lo facesse godere, come le piaceva da morire la pecorina, come godeva quando ce l’aveva nel culetto, ed io quel culetto l’ho imprimato, me lo ricordo ancora, strettissimo ma al tempo stesso morbido, ero entrato senza fatica, ho sempre pensato che fosse predisposta per fare l’anale, e lei mi ha confermato che le piaceva un sacco …
La ragazzina si era svegliata, era diventata una donna consumata, donna che non ho potuto saggiare, donna che adesso mi faceva impazzire …
Nei tanti messaggi mi ha sempre detto che è e sarebbe rimasta fedele al suo amico, che gli voleva bene e sebbene non fossero fidanzati ufficialmente, era un po’ come se lo fossero …
Quindi non le ho mai chiesto esplicitamente di vederci, non le ho mai chiesto esplicitamente cosa mi avrebbe fatto se mi avesse avuto sotto le mani, mi sono limitato a dirle che le sue foto mi eccitavano, e per parte mia le mandavo foto mie, ma sempre con gli attributi ben coperti ….
In questi giorni che si è rifatta viva mi sono fatto ben più di una sega, io, amante del genere, ho scoperto un nuovo piacere nel toccarmi, la mia mano trasmetteva sensazioni diverse al pene, pene che si faceva sentire più grosso, più voglioso, che ad ogni venuta erano “fiumi” di sperma ….
Inconsciamente ieri sera le ho detto che oggi sarei stato libero tutto il giorno, che mi sarei ammazzato di seghe come sempre guardando i porno al computer, dal canto suo lei mi ha risposto che era uno spreco buttar via queste erezioni con delle seghe
Io – se sono da solo non ho tante alternative
Lei – trovati qualcuna no? Hai la coda fuori casa di ragazze
Io – coda? Ma anche no
Lei – ah già, ce l’hai tra le gambe la coda ;)
Io – non te la ricordi nemmeno
Lei – in effetti, ma se non me la mostri, non saprei proprio …
Io – sei impegnata, no
Lei – dettagli trascurabili (cit. )
E’ quello che le ho sempre detto, che la fedeltà spesso è un dettaglio trascurabile, che lo scambio di foto era un gioco simpatico tra me e lei, ok, deciso, le ho inviato una foto, foto che ritrae il mio “coso” in piena erezione, fuori dagli slip, con una mano che lo tiene, perché mi stavo masturbando, mi sono fermato l’attimo per fare la foto perché non venisse mossa.
Lei – ah ecco!!! Me lo ricordavo proprio così!!
Io – non sono cambiato poi tanto
Lei – che voglia che mi hai fatto venire …. Voglia di te …
Io – sei impegnata!!!!
Lei – non rompere i coglioni, svegliati!!!!
Io - ………..
Siamo andati avanti una decina di minuti, io con il cazzo in mano in preda alla voglia, lei con le dita dentro la passerina a dirmi che stava venendo e che mi voleva li in quel momento, alla fine le ho chiesto di vederci il giorno dopo, da me, per un “caffè” ….
Si è presentata puntuale, vestita come al solito, anonima, normale, ma con una luce negli occhi diversa …
Tralascio i convenevoli del caffè, mi ha stuzzicato tutti questi giorni, sono arrivato ad oggi pieno di voglia, la volevo e la volevo subito, l’ho presa, l’ho baciata con foga, l’ho spogliata, l’ho accarezzata, la sua indole di passiva c’era ancora, si è lasciata fare, senza far niente, si è fatta toccare, accarezzare, baciare, leccare, sul collo, sul petto, l’ombelico, sui capezzoli e poi giù, l’ho presa, l’ho fatta sedere sulla tavola, fanculo anche la camera, le ho allargato le gambe e mi ci sono buttato, era bagnata all’inverosimile, la mia lingua le torturava il clitoride, le dita si infilavano dentro di lei, mi ha preso la testa tra le mani, mi ha tirato contro il suo essere donna, ho abbassato un po’ la testa, le ho messo il naso dentro la patatina, ho annusato la sua voglia, la lingua era nella posizione giusta, quella che preferisco, li, sul buchetto, croce e delizia di queste ultime notti, l’ho leccata tanto da consumarla, era pronta, le dita si sono fatte strada, prima l’indice, poi il medio, nessuna resistenza, stretta e morbida come allora, un piacere, mi sono alzato, mi sono spogliato, lei era sempre seduta sulla tavola, un dito sulle labbra, se l’è leccato per bene, gli occhi accesi di voglia, mi sono abbassato gli slip, la mia eccitazione era consistente, si è alzata, di fronte a me, me l’ha preso in mano, ha iniziato a masturbarmi con una mano, con l’altra mi ha preso le palle, me le ha schiacciate un po’ e questo mi ha fatto sussultare, ero pronto, l’ho presa e girata, si è chinata sulla tavola e mi ha offerto la “sua posizione”, quella che tanto la fa godere, si è aperta le natiche con le mani, gliel’ho infilato dentro subito, di colpo, l’ho presa e ho iniziato a pompare, le mie mani dai fianchi sono passate ai capelli, li ho presi in una coda, l’ho tirata un po’, l’ho “posseduta”, ero infoiato e lei lo era altrettanto, si è lasciata cavalcare così, fino a quando mi sono preso due secondi di pausa, il tempo per andare in camera e prendere un amico, Federico, con le mani l’ho scaldato un attimo e gliel’ho infilato davanti, senza ritegno, gliel’ho messo tutto dentro, le ho ripreso i capelli, li ho tirati nuovamente, con due dita le ho allargato un po’ le natiche, ad altezza buchetto, ho appoggiato la mia cappella e ho spinto, mi sono ripreso il suo culetto, stretto e morbido, nessuna fatica, nessun dolore, tanta voglia per entrambi, il fallo di gomma era in mano sua, si masturbava con quello mentre la prendevo da dietro, lo sentivo sotto, mentre spingevo lo sentivo che scivolava sotto il mio uccello, una doppia penetrazione, eccitante, trasgressiva, quasi rubata, nessun senso di colpa, sono uscito, le sono venuto sulla schiena, le ho sporcato i capelli che erano ancora nella mia mano ….
Ci siamo ricomposti dopo un po’, abbiamo fatto la doccia assieme, qualche toccatina, ancora un po’ di voglia, la mia erezione e il suo regalo, si è chinata, se l’è preso in bocca e mi ha fatto un pompino dolce, le sue labbra scivolavano piano lungo l’asta, si soffermavano sulla punta, la lingua faceva capolino e roteando mi stuzzicava, poi riprendeva, prima forte, poi piano, la mano l’aiutava nei movimenti, mi stava facendo impazzire nuovamente, e li piacere non ha tardato ad arrivare, intenso, nella sua bocca ….
Poi è arrivato il momento dei saluti, senza promesse, senza commenti, solo una luce negli occhi, adesso vediamo se stasera si farà viva ….
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