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Spogliatoio degli atleti


di forrestsherman
16.05.2021    |    9.553    |    0 8.5
"In un’attimo due se la stavano scopando alla grande, in un modo forte, animalesco..."
La storia tra Enrico e Giulia era iniziata 4 anni prima, a scuola, dove avevamo cominciato ad amoreggiare. Giulia gli piaceva da morire, stava con lei a scuola, poi ci eravamo baciati a capodanno nella terrazza di un hotel in montagna, poi avevo fatto con lei tutte le prime esperienze, limonata al cinema, risalita sotto le gonne, toccatina di pube sulle mutandine, toccatina di fica su un isolotto in grecia, limonate e toccatine mie e lei sega in un bar di piazza castello, prime scopate in tenda, sesso da campeggiatori…aveva un bellissimo seno sodo, la pelle un po’ scura.
Quando Enrico divenne campione provinciale di pallanuoto, lei lo seguiva sempre nelle trasferte. Quel mese erano all’isola d’Elba, in un villaggio con piscina, per due importanti partite . La mattina dopo l’arrivo andarono al mare e poi dormirono un po’ sui lettini a bordo piscina, poi Ettore si alzò e andò a giocare la prima partita di pallanuoto. Giulia lo osservò dal suo lettino mentre giocava. Aveva un fisico davvero ben fatto ed era l’invidia di tutte le sue amiche. Giulia si sentì felice di amare ed essere amata da un ragazzo così pieno di energia. Era innamorata e considerò quanto era stata stupida a tradirlo nel corso dell’ultimo anno. Ma, si disse, non sarebbe accaduto più. Era un torneo e le due squadre erano le prime, la partita sarebbe durato circa un’ora e le altre due squadre si stavano preparando Giulia aveva preso troppo sole per essere il primo giorno e decise di tornare nel bungalow. Entrò nell’atrio degli spogliatoi della piscina ma invece di imboccare la porta di uscita, per sbaglio si infilò dritta negli spogliatoi maschili. C’era dell’acqua per terra. Lei avav le infradito.. scivolò, le sembrò di cadere….ma le sembrò di riuscire ad aggrapparsi a qualcosa….

Gli spogliatoi erano vuoti, c’era solo Luca, il capitano della squadra che stava giocando, lei lo conosceva, era un ragazzo stupendo, da sempre guardandolo si era bagnata… era leggermente infortunato ad un braccio.. era nudo, dopo aver fatto fisioterapia ..Quando lei capì che era entrata nel posto sbagliato, dicendo oh scusa, si girò immediatamente per battere in ritirata, ma finì contro quella specie di armadio umano che era alle sue spalle. “Cosa fai? mi lasci così? Solo solo ?” disse l’armadio. “Scusa Luca , mi sono sbagliata – rispose perentoria Giulia – esco subito!” e lui “Vuoi già lasciarmi? Senza nemmeno due parole? “Ehi! Ma ti conosco! Sei la reginetta della premiazione dello scorso anno..mi hai baciato sul podio…” disse un altro.” Stai insieme a Ettore della pro acqua scura..” “Bè, ma se sei la reginetta, devi comportarti regalmente. Non puoi mica andare via così senza salutare”.“ti prego, lasciami andare” “No, no. Andando via mi offenderesti . Mi hanno raccontato che l’anno scorso ne hai fatte di tutti i colori dopo la premiazione…. Ora non puoi andare via così. “ replicò il centravanti della pro lagonero” e lei, eh si, ma era l’anno scorso, non ero ancora fidanzata, organizzammo una gara di ..ehm pompini..e fu lì che vinsi, e poi mi innamorai di Ettore..ma ora..sono fedele…scuse, ciao, io..ma…” . in quel momento Giulia abbassò lo sguardo e vide il cazzo enorme che gli arrivava quasi a metà coscia. Lo guardò esterrefatta per qualche secondo. .e questo scena le fece perdere secondi preziosi per fuggire e quando ritornò in se, era ormai imbambolata. Lui, con il cazzo che ciondolava vistosamente saltò su una panca proprio davanti a lei e disse con voce suadente: “Andiamo, reginetta dei pompini non credi che sarebbe il caso di provarlo? Quando avrai un’altra occasione di assaporare uno così?”. Giulia era ammaliata da quel pene che, tuttora a riposo, era più lungo di qualsiasi altro cazzo che lei avesse mai visto o succhiato e pensò tra se: ”Ettore non mi considera molto. È sempre impegnato nei vari tornei di Pallanuoto .. e io mi ritrovo sola. Che voglia di prendere questo cazzo fuori serie e stringerlo tra le mani! Lui non si accorgerà di niente se mi lascio un po’ andare”.. Giulia era eccitatissima. Lui le abbassò il reggiseno sullo stomaco e iniziò a stringere e torturare i capezzoli......diceva che gli piaceva da morire....le baciò i capezzoli per l'eccitazione tremavano poi lei senti che scendeva, le sue mani mi accarezzava le cosce, quando i cominciò a mordicchiarla iniziò a sentire dei brividi.....Poi Luca si inginocchiò e Giulia sentì la sua lingua che si insinuava sotto il bordo degli slip con le dita cerca di scostarli….è un po’ maldestro si vede che ha fretta, è guidato dall’istinto…sentì la sua lingua tra le grandi labbra e poi le sue labbra stringere il clitoride, lo torturava con la lingua, mentre con le dita si fa strada dentro di me……lo fermò…..gli disse di sfilarle gli slip…. oscenamente a gambe larghe gli chiese di continuare a leccarla. Sentiva la sua lingua passarle su tutta la fica su e giu' lo sentiva succhiare i succhi…....sentiva la sua lingua entrare dentro di lei, frugarla.......le piaceva......premette la sua testa sulla fica, voleva che andasse più profondo. Si sentiva eccitata e desiderata e con le mani si accarezzava l’interno delle cosce, provocandosi una secrezione degli umori dal suo sesso che le scivolavano lungo le gambe.
“È enorme!- disse Giulia prendendolo in mano – non credevo che ne esistessero di così grandi”. “È qui a tua disposizione – rispose il ragazzo che in piedi sulla panca aveva il cazzo all’altezza del viso di Giulia – puoi fare quel che vuoi, ma sta attenta a non deluderlo. Giulia era una ragazza ingenua, innamorata del suo ragazzo, ma ammaliata dalla vista di quel cazzo fuoriserie lo prese timidamente in mano. Provò a mungerlo un po’, ma non sapeva come tenerlo e il ragazzo le disse: “È troppo secco, sai? Devi un po’ inumidirlo. Prova a prenderlo tra le tue labbra gentili, fallo scivolare giù nella gola fino alle tonsille. Vedrai che si rianimerà immediatamente” Giulia annuì e prese in bocca il cazzo del ragazzo che le teneva ferma la testa con le mani lo muoveva avanti e indietro con vigore Sentiva il maschio in bocca diventare sempre più duro e pulsare finchè sentì gli schizzi caldi dello sperma che le riempivano la gola proprio mentre dalla finestra si sentivano gli spettatori applaudire Ettore che aveva fatto goal. Si sentì un po’ troia, mentre i suoi umori, misti a sperma che non aveva potuto ingoiare le scendevano lungo le gambe. La mano forte da pallanuotista le stava sditalinando e il ragazzo che l’aveva scopata la bocca si fermò: “Basta bocca. Ora voglio la tua figa!”, sfilò l’uccello, scese dalla panca e si mise alle sue spalle e la fece piegare, le tirò giù gli slip, rompendo l’elastico. Giulia tremava di desiderio e di eccitazione mentre vide il suo lui, Ettore che, per battere una punizione, si era avvicinato alla finestra dalla quale lei poteva vederlo. Giulia ebbe un sussulto e mormorò : “ amore mio, io non volevo, mi ha obbligato. Un maschio così grosso..me la sono fatta sotto…ma ora scappo via, corro da te e tu mi salverai da questa vergognosa tentazione.” Ma in quel momento il cazzo fuori serie si fece strada stirando le pareti della sua figa, strappandole un grido di profondo piacere, e le mani da pallanuoto la afferrarono con una forza inaudita per i fianchi procurandole ecchimosi, e il bacino del mostro cominciò a pompare togliendole la forza di fuggire.
Urlò AHHHHHHHHHHHHH, PIANO…. PIANO…. FAI PIANO, COSI MI FAI MALE CAZZO, PIANOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!- urlava e implorava come una pazza ma più urlava più lui la tirava a sé e mi affondava il cazzo .. le raggiunse l’utero, la colpì nel punto G, lei non aveva mai provato un orgasmo simile , le contrazioni la possedettero, non riusciva a smettere di contrarre i suoi organi, era come se stesse partorendo con quel palo enorme dentro la pancia .
Fermatiiiii mi hai fracassato l’uterooo..godoooooo sborrooooo sento la pancia esplodere, pisciooooo e la compressione la fece squirtare come non le era mai capitato… ma l’atleta disse “ troiaaa .. ti sfondooo non posso fermarmi, ho il cazzo che mi esplode.Era rossa tra il calore del clima e il calore dell’eccitazione sudava mentre lui le dava schiaffi sul sedere, e poi lo estrasse, lei si senti svuotare, colava come una fontana , poi glielo infilò di nuovo, cominciando a darle dei colpi tremendi, tirandola a sé per i capelli e facendole inarcare il busto, e con il  seno che ballava avanti e indietro sotto i suoi colpi finchè con altre quattro o cinque spinte, la riempì di nuovo e lei ebbe un altro orgasmo lancinante che la fece tremare ……lui esplose e  le schizzò dentro mezzo litro di scanna …e godette tutto dentro di lei e la slinguava in faccia mentre godeva . Lei era vergognosa di quello che il suo corpo le aveva fatto fare in quel momento…Allora lui disse “ se godi così vedrai quando …..ti inculerò..…” Giulia ormai priva di volontà e guidata solo dal desiderio uterino si arrese alle volontà di quell’amante, si piegò in avanti di più e, appoggiata al muro, si aprì per farsi penetrare. Il ragazzo, ancora duro come il marmo, si premurò di renderle meno dolorosa la penetrazione spalmandole i suoi stessi umori nell’ano, e la tratteneva contro il muro in giù, le aprì un po’ le natiche sputò in mezzo, ed entrando lentamente la inculò . Giulia sentì un dolore lancinante ma non ebbe la forza di gridare, e appena la cappella fu dentro il ragazzo si fermò e le fece riprendere fiato. Poi quando si accorse che il culo aveva accettato il suo cazzo ricominciò a spingere e ad entrare lentamente. Giulia sentì un gran bruciore ma anche la delicatezza di quel ragazzo e piano piano il piacere sostituì il dolore. Le natiche di Giulia sbattevano insieme al seno avanti e indietro, sotto una serie infinita di colpi impressionanti e violenti che lai facevano sollevare sulle punte dei piedi, spingendola in avanti, e persi il controllo di se,  godeva e si contorceva, sbrodolava e schizzava pipì sbattendo avanti e indietro le gambe, e agitando le tette che uscivano da sotto il corpo di la stava sventrando  a colpi di cazzo mentre con l’altra mano le strizzava il capezzolo iniziò a trovare la forza di dire “UMMMMMHHHH CHE CAZZO FANTASTICO CHE HAI !!! “ BRAVO WOWWWW BRAVOOOO INCULAMI FORTE DAI !!! “ “LO SAPEVO CHE ERI UNA PORCA TI PIACE IL CAZZO IN CULO EH ? TOH , TOH, PRENDILO TUTTO !! “ “ CONTINUA, DAI CONTINUA, ANCORA, MI FAI GODERE, BASTARDO !!! “ per vari minuti il suo amante era ancora lì che resisteva che le rubava gli ultimi scampoli di energia. Alzò gli occhi e vide che la partita di Ettore era finita e lui stesso stava rientrando negli spogliatoi. Ettore passò davanti al finestrino a 20 cm da lei che gemeva… non la vide ma lei era sommersa come da una marea che si gonfia e che si alza, sentiva crescere dentro di se un nuovo e intensissimo tsunami orgasmico che in pochi minuti la travolse. E il suo amante era ancora lì che resisteva che le rubava gli ultimi scampoli di energia. Ebbe paura tremò dentro e in uno scatto di panico strinse i muscoli del ventre e i muscoli anali . Un fiotto di umori e scanna le uscì dalla vagina e il movimento amplificò il piacere al suo amante che, infatti, con altre quattro o cinque spinte, le riempì il culo. Sentì il gruppo che entrava si girò di scatto e si inginocchiò, movimento che fece uscire il resto della scanna, leccò il maschio del suo amante che, scappò, e si accasciò su una panca, per recuperare un po’ di energia . Si accorse che era rimasta sola, e, prima di andare a fare una doccia, raccolse con le dita lo sperma che le fuoriusciva tra le cosce e lo portò alla bocca e ebbe i brividi. Poi si alzò e raccolse le sue cose. Infilò le mutandine un po' strappate dalla furia del ragazzo. I capelli erano impiastricciati di sperma ormai secco che legava insieme ciocche dei suoi bei capelli. Si pulì sommariamente il viso con il reggiseno del costume, doveva assolutamente anticipare il rientro di Ettore ma scivolò sulla sborra che le era caduta dalla figa e cadde per terra distesa mentre entrarono le due squadre Ettore era il primo e la vide . lei si girò su un fianco tentando di coprirsi il seno e trattenere gli slip rotti, per terra , ma si vedeva che aveva fatto sesso, piena di lividi sui fianchi e con gli occhi pesti, il trucco colante, e i capelli erano impiastricciati di sperma ormai secco che legava insieme ciocche. Aveva macchie di sperma secco e odoroso un po’ su tutto il corpo e sul viso. Il suo compagno strabuzzò gli occhi, I compagni si fermarono stupiti, lui urlò “ma che cazzo hai combinato in un’ora e mezza e con chi, brutta troia…” Lei balbettò solo “ ma …ma…cosa..chi..come…io…” e lei, con vocina dolce ed ingenua cominciò a raccontare “ Sai, mentre eri in gioco, ho sbagliato porta….noo ti volevo bene, ma l’idea di una avventura con quel figo di Luca mi eccitava, e mi sono detta ”se non lo fai oggi, puoi scordartelo”; perciò ho deciso di... scoparlo….Luca, il centravanti della pro acqua chiara, suo rivale da sempre, da ragazzini, e ora aveva fatto goal nella fica e forse nel culo della sua fidanzata! Anzi…ex fidanzata..da subito ..una troia comune…ma la rabbia si mescolava all'eccitazione. Lei era ammutolita e impaurita, anche i modi gentili degli altri che la guardavamo l’avevano un po’ tranquillizzata, dato che dal suo compagno si aspettava ben diverse rudezze . alla fine fu attorniata dai dieci, con Ettore che la guardava con disprezzo, uno la aiutò e lei si alzò da terra, cercando di coprirsi le tette e tenersi su gli slip…e si vedeva che era un filo eccitata..
Ettore le urlò “ finalmente ti ho scoperto sul fatto, troia bastarda, dopo tutte le promesse..bene bene, ti sei fatta fottere da Luca…e ora per premio che hai scopato il centravanti ti farai scopare da tutta la sua squadra, e anche dalla mia … aspettavo proprio questa occasione che ti scopassero in gruppo, era il mio sogno vederti nuda e con tanti cazzi dentro, dopo tutte le corna che mi sono trovato! “ .
Lui disse a due dei suoi, ancora tutti bagnati di piscina, dai alzatela e mettetela in mezzo, e vediamo come squittisce la troia..
Uno le abbassò le mutandine del costume , mentre lei gli diceva senza molta convinzione di no e che era un pazzo, e l’altro tirò fuori il cazzo lungo quasi come quello di Luca che lei guardò stranita e glielo mise in mano. Un altro le mise il suo tutto gocciolante d’acqua, dopo averlo estratto dagli slip, e si gonfiò subito.
Lei in piedi tra i due e poi tra i cinque e poi tra i nove, mentre Enrico guardava, tornò ad eccitarsi .Qualcuno si accorse degli umori lungo la gamba e diede l’allarme: “Ehi la reginetta sta sborrando . Forza, forza ragazzi”. Le tolsero del tutto le mutandine del costume e sentì mani smaniose esplorare il suo corpo, ormai pubblico, senza che lei si staccasse dai quei meravigliosi cazzi .intorno a se. Sentiva diciotto mani che la esploravano, la accarezzavano, le entravano negli anfratti più intimi. Sentiva i suoi seni palpati, accarezzati, stretti e costretti. Qualcuno le strizzava i capezzoli mandandola in un’estasi mistica di dolore. Sentiva di aver un potere enorme e ne fu sedotta. Si sentì padrona della situazione. Giulia era in una vera orgia . Tutti quei cazzi insieme che la desideravano le fecero perdere il controllo. E fu allora, mentre succhiava un cazzo fuori serie, segava con le mani altri due atleti e gli altri si segavano davanti a lei, toccandole la passera che pisciava succhi e ancora lo sperma di Luca.
Dei nove, uno dopo l’altro continuavano a scannarle sul corpo, sul viso, sulle gambe e sui seni ormai scoperti e il venir colpita le procurava una serie di orgasmi a catena. Sentiva due cazzi nelle mani diventare sempre più duri e pulsare mentre che sentì gli schizzi caldi dello sperma di uno di loro che raggiunsero le sue tette proprio mentre Ettore le si avvicinò e le sborrò in faccia
Si sentiva la più grande delle troie, meglio di qualunque pornostar, mentre i suoi umori, misti a sborra , le scendevano lungo le gambe. Una mano forte da pallanuotista le stava sditalinando e lei vedeva l’avvicinarsi dell’eiaculazione . Giulia tremava di desiderio e continuava a segare i due cazzi che aveva in mano, quando vide, di nuovo, Ettore che, da dietro, stava per mettrglielo nel cuolo . Giulia ebbe un sussulto e disse: “ amore mio, io non volevo, mi hanno obbligato. Ora scappo via, corro da te e tu mi salverai da questa tentazione.” In quel momento il cazzo del suo uomo entrò nella sua figa, strappandole un grido di profondo piacere, la afferrò per i fianchi e cominciò a pompare togliendole ogni forza. UUUMMMHHHH VUOI LA SBORRA IN CULO ? O LA PREFERISCI IN BOCCA?? TROIAAAA” “ ASPETTA, ASPETTA, NON SBORRARE, FAMMI PRIMA GODERE, VOGLIO VENIREEE !!!” “ SI DAI MAIALONA, DAI GODI, SENTI COME TI FOTTO IN FONDO?? “ “ SIIIII LO SENTO , WOWWWWW, LO SENTO, SIIIII , DAI , DAI CHE GODO “ “ HA RAGIONE LUI SEI PROPRIO UNA TROIA !!!! HAI IL CULO COME UNA FIGA !! I CAZZI TI ENTRANO SENZA SFORZO ORAMAI !!! TI CI ANDREBBE UN PARACARRO NEL CULO EH ??? “AMORE , AMOREEEE, VENGO VENGO!!! STO BASTARDO CAZZUTO MI FA VENIRE !!! GODOOOO, SIIIIII ANCORA, ANCORA, VENGOOOOOOO , UUUMMMHHHHH, AAHHHHH, AAAHHHHHH, UUMMMHHHHH . “ “BRAVA LA TROIA. BRAVAA ADESSO TI SBORRO IN CULO O LA VUOI IN BOCCA ?? “ “ IN BOCCA, IN BOCCA, VOGLIO SENTIRLO IN GOLA !!! “ “ BOCCHINARA, MAIALA, PORCA, TROIA DEL CAZZO, ADESSO TI DO DA BERE !! “ “ SIIII SONO TROIA, DAMMI LA SBORRA, DAMMELA TUTTA, “ Lui estrasse il cazzo dal culo, e stando in piedi la prese per i capelli mettendola a sedere e attirandola verso di se gli ficcò il grosso cazzo in bocca. Lei glielo prese in mano e lo segava e pompava contemporaneamente. “ADESSO MI SVUOTO I COGLIONI !! BEVILA TUTTA , AAAGGHHHHHH, UUUMMMHHHH SBORROOOO, SBORROOOO !!! “ “ UUMMMMM” mugolava lei e ingurgitava rapidamente lo sperma che usciva a getti continui dal meato del pene. “ COME INGOIA BENE LA TROIA, INGOIALA TUTTA LA MIA SBORRA !!!” poi disse “ io ho fatto.. finite voi di punire la troia…”
Ma lei era fuori di se e non sentiva, mentre succhiava, leccava e mungendogli il cazzo con la mano, lo pulì fino all’ultima goccia. Tutti battevano le mani. Era in preda di quegli indemoniati che le scopavano, contemporaneamente, la bocca e la figa. Si alternavano e si davano il cambio appena uno di loro sposato e svuotato lasciava il campo libero. Giulia aveva la figa in fiamme, la mandibola indolenzita, la gola infiammata e poteva vantare una serie interminabile di orgasmi senza soluzione di continuità e trovò la forza di dire “ nooooooooooooo basta ..” Giulia continuava a godere intensamente. Aveva perso il conto di quanti orgasmi travolgenti l’avessero investita e di quante eiaculazioni avesse bevuto con la propria figa o la bocca in quell’intenso pomeriggio, regalandole una marea di piacere. In un’attimo due se la stavano scopando alla grande, in un modo forte, animalesco. Poi con gentilezza la fecero mettere in ginocchio e poi gli altri intorno si fanno ciucciare il cazzo a turno. Mentre un difensore le teneva sollevata un coscia aprendole la figa che era depilata solo sotto, e quindi si vedeva un bel ciuffo di peli neri sul pube, l’altro portiere glielo infilò dentro, a metà, mentre lei con la mano menava il cazzo dell’altro attaccante che poi si sdraiò a terra e altri due gli calarono letteralmente Giulia tenendole le gambe larghe e la figa aperta, e quando lei urlava per l’introduzione del lungo cazzo che doveva averla toccata in fondo all’utero, le tapparono la bocca e si fecero spompinare, poi, mentre lei mugolava e piangeva impalandosi su quello sotto, i due si decisero a venirle quasi contemporaneamente sul viso e la imbrattarono sborrandole in bocca, e poi le strusciano tutti il cazzo sul suo bel visino. Poi gli altri la sollevarono di peso estraendola dal cazzo dell’amico non ancora venuto e fecero sdraiare su uno dei due lettini da massaggi. Enrico, vedendola nuda, sdraiate sul letto a completa disposizione delle squadre fu preso da un’ eccitazione incontrollabile e pur sconvolto, gli ridivenne duro. Confessò a se stesso che gli piaceva vedere la sua ex fidanzata, che gliene aveva fatte tante, ma che gli piaceva da morire ancora fisicamente, gemere ed aggrapparsi con le sue belle cosce abbronzate al medio dell’altra squadra, anche lui arrapatissimo e bastarono pochi secondi per sentirlo dire ; “Ahhhhh vengoo !” mentre lei si muoveva circolarmente con il bacino e con le mani segava il cazzo di un altro . Ad un certo punto il lavoro ebbe l’effetto che il poveretto si impugno’ il cazzo e incominciò’ a menarselo freneticamente e le sborrò sulle gambe mentre Giulia urlava senza ritegno mentre ora il mediano di colore le piantava con foga il cazzo in corpo, e per Enrico vedere quel grosso maschio nera sparire nella sua figa rosa che conosceva bene creava un contrasto morboso ed eccitante e guardava i capezzoli del suo seno gonfi e dritti verso di lui, come dita che loi accusavano, ma lei sorrideva, mentre le braccia muscolose dei pallanuotisti la tenevano per i fianchi, sentiva tutta la forza di quei corpi muscolosi che la violavano con autorità selvaggia. Gridò “ godooo..sono fradicia, ora vengooooo..” e dal rumore che gli addominali del nero facevano ad ogni affondo, sbattendo sul suo splendido culo, si capiva che era vero. Li vide venire assieme dopo un paio di colpi che sembrarono alzarla da terra, il nero le sborro' in corpo, poi si ritirò passandola ad un altro atleta e lei si girò e lui vidi la sborra che le colava dalla figa. Ma intanto sentì un rantolo sordo uscire dalla bocca di Giulia quando un terzino, dietro di lei le aveva appena spruzzato in culo, dicendole con strani vezzeggiativi tutto il suo amore, e lei gli prese in mano la sua bestia di 28 cm. E lo accarezzava con ammirazione e vedere la sua mano su quel cazzo enorme era terribilmente eccitante. Tutto duro’ un paio di minuti, finche’ l’uomo fece girare Giulia spostandola verso l’estremita’ del lettino. Adesso erano uno di fronte all’altro intenti a masturbare reciprocamente i sessi dell’altro. Lei non riusciva a tenere gli occhi aperti mentre un atleta martoriava con i denti le sue labbra tra le cosce. Ad un certo punto questo la fece stendere facendole divaricare le gambe, con il cazzo in mano incominciò a puntare la fica. La cappella andò a muoversi dentro e fuori dalle grandi labbra e usciva accompagnata dal bianco delle sue secrezioni che sul cazzo risaltavano , lei si toccava sul clitoride. e venne urlando “ godooo.. che cazzoo…mai sentitooo.. sbrodooo..godooo..”E subito lui venne pulsando e dalla fica oscenamente aperta fuoriuscivano i rivoli del seme scaricato dall’atleta che ancora rimaneva piantato nel suo utero. Passarono degli interminabili secondi, poi il suo corpo come una pezza fu abbandonato sul letto, mentre gli altri la accarezzavano e uno per l’eccitazione la spruzzò in bocca e in faccia . Lei tossiva, gli occhi incominciarono a lacrimare, sicuramente i primi schizzi di sborra erano andati di traverso nella sua gola, e cosi’ quel cazzo possente incomincio’ ad inondare il viso e i capelli. Era una maschera di sborra. Era irriconoscibile, era distesa sul lettino con le gambe aperte da cui fuoriusciva ancora un rivolo bianco di seme. Dal viso la sborra colava sul lettino e sui seni, e il suo volto era una maschera di piacere. Era troppo stanca, si addormento, gli atleti si fecero la doccia e se ne andarono, qualcuno la coprì con una copertina per infortunati .Si agitò nel sonno ..sognò che doveva tornare al bungalow, ma non
poteva attraversare tutto il villaggio in quello stato. Si pulì sommariamente il viso con il reggiseno del costume, doveva assolutamente anticipare il rientro di Ettore al bungalow e scappò via voleva poterlo baciare ancora. ….
Baciare..si baciare, ma come dopo quello che era successo, le porcate che aveva fatto…..ma era proprio lui.. che la schiaffeggiava gentilmente, Giulia ! Giulia ! Giulia si riscosse, era sotto la coperta termica sul lettino.. non aveva freddo .sentiva puzza di aceto…ma aveva ancora il costume intero, il reggiseno su, e gli slip non erano stracciati… Guardò in su vide la faccia di Luca e di Enrico vicine… ma come, dopo che si era scopata Luca….disse “ cosa cosa..dove sono…?”
Luca, quello col maschio enorme, le disse “ sei svenuta, sei entrata per sbaglio, sei scivolata sull’acqua, hai battuto la testa, io ero qui. .scusa, ero nudo, ma questo è lo spogliatoio..ma non credo sia per il mio cazzo che sei svenuta e guardò Enrico ridendo
Enrico rispose con una strizzatina d’occhio…”
“ ma ..ma per quanto sono stata svenuta? “
Giulia chiese. oh.. solo 5 minuti, disse Luca, “ ho chiamato Enrico fuori dalla vasca, si è fatto sostituire da una riserva…volevamo chiamare il dottore..ma con questo”…facendole ancora odorare il fazzoletto intriso di aceto...”ti sei svegliata. .meno male, ma forse è meglio fare una TAC, dopo tutto hai battuto la nuca sul pavimento…Enrico ti accompagnerà a Portoferraio al pronto soccorso…”….



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