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IL CLUB DEL 2O


di mattarellobsx
20.06.2022    |    195    |    0 8.7
"Marco vide il figlio in terrazza e appoggiata la valigetta si avvicinò per scompigliare i capelli al figlio come faceva sempre da quando aveva memoria, ma..."
Nella foto in bella vista sul caminetto ci sono quattro generazioni di maschi,un caso più unico che raro dal bisnonno al bisnipote tutti sorridenti orgogliosi e fieri gli uni degli altri,ma dietro ad ogni foto si racchiude sempre un pensiero e mi chiedo cosa staranno pensando i tre adulti in questo.momento?
Gli amici li chiamavano affettuosamente il club del venti senza malizie alcune, semplicemente perché ognuno di loro aveva iniziato la nuova stirpe a vent'anni la classica famiglia benestante che nonostante la prole tenacemente è riuscita a realizzarsi nella vita dopotutto, il capo famiglia uno stimato avvocato quasi sessantenne, il figlio direttore di banca e il nipote appena diventato padre iscritto alla facoltà di legge come il nonno.Ci sono ovviamente altri figli per i due più grandi,ma non hanno rilevanza su questo racconto i nostri personaggi sono tutti in quella foto ad eccezione del piccolo che si trovava lì solo per essere fotografato con i suoi parenti più stretti.
Tutto questo inizia una sera di fine estate nella casa di Marco a Milano, lui abitava li ormai da quando fresco ventenne mise incinta quella che da lì a poco sarebbe diventata sua moglie Licia,. Quella casa regalo di suo padre Luca sarebbe stata per lui luogo di grandi successi,ma anche di cocenti delusioni e soprattutto il nuovo dove avrebbe cresciuto i suoi 4 figli in futuro. Marco era preoccupato per il maggiore dei suoi figli Lupo nome curioso da dare ad un figlio,ma me era sempre stato certo che il suo primo figlio si sarebbe chiamato così che per sfinimento convinse la sia novella sposa il nome venne scelto.Lupo era sempre stato un problema per Marco,un bambino simpatico solare sempre pronto allo scherzo e alla compagnia dei suoi fratelli verso i dodici anni aveva iniziato a rimanere sempre in disparte sempre chiuso in se stesso e poco incline alla convivialità.La sola cosa che sembrava interessato era la scuola li Lupo non aveva rivali ottimi voti, comportamento impeccabile,ma zero vita sociale,a quindici anni Marco prese il toro per le corna e costrinse il figlio a seguirlo al club dove era iscritto,tennis,nuoto, palestra avrebbero costretto il ragazzo a aprirsi e conversare con qualcuno anche perché la sola persona con la quale Lupo sembrava tornato il bambino che Marco amava era Noemi la sua ragazza.La sera in questione, Lupo si trovava sulla terrazza del suo appartamento,quando senti arrivare suo padre,si erano visti al club il mattino e il ragazzo stava ancora rimuginando sulla convenzione avuta con il padre in una solitaria sauna finlandese.Marco vide il figlio in terrazza e appoggiata la valigetta si avvicinò per scompigliare i capelli al figlio come faceva sempre da quando aveva memoria,ma quella sera la mano di Marco fu bloccata da quella di Lupo che chiese al padre di sedersi un po' accanto a lui.Il ragazzo era ormai giunto alla conclusione che per risolvere la questione,per mettere un punto e ricominciare a vivere la vita che meritava,la vita che era giusto che vivesse doveva essere onesto e parlare a cuore aperto con il suo problema.Marco dal canto suo non si aspettava nulla di ciò,era convinto di essere sempre stato un padre imparziale,ma effettivamente nei suo ricorsi dopo la nascita di Andrea e dei gemelli Tommaso e Federico il povero lupo era stato messo un po' da parte,questo non vuol dire che lo avessero dimenticato o escluso ma era andata così e Marco si augurava da sempre che un giorno Lupo non presentasse il conto.Le parole di Lupo spezzarono il silenzio che si era creato tra loro,ma spezzarono il cuore di Marco, il ragazzo esordi dicendo al padre che lo odiava con tutto se stesso,che la causa del suo distacco dalla famiglia era lui,che era inutile che provasse a riavvicinarsi a lui adesso perché non ne aveva bisogno non aveva bisogno di nessuno lui e alzandosi lascio il genitore nello sconforto più totale.lLo sbattere della porta della camera di Lupo lo riporto alla realtà,si alzò barcollando e raggiunse la porta della camera del figlio appena in tempo per sentire i singhiozzi del figlio e le mezze parole che riusciva a percepire furono la conferma dei suoi più tristi pensieri, lupo lo accusava di averlo lasciato solo senza una guida,senza un uomo con cui confrontarsi su quello che stava succedendo sui cambiamenti che stavano avvenendo e ai come il nonno lo avesse aiutato a gestire tutto mentre suo padre lo aveva abbandonato.Marco fece la sola cosa possibile apri la porta di slancio e nonostante il dibattersi del figlio lo strinse a sé in uno di quegli abbracci senza fine e la cosa che lo rese felice di sentire le braccia del figlio che si stringevano a lui mentre le loro lacrime si mescolavano
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