Gay & Bisex
La Normalità & l'Eccesso

29.03.2025 |
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"Ma io le strizzai un occhio come per approvare e mi dileguai veloce..."
La Normalità & l’Eccesso«Buon compleannooo!» tutti noi strilliamo quasi all’unisono, i calici di prosecco che tintinnano come una allegra sinfonia. Vedo Anna che si sporge con le altre signore e scocca un bacio sulla guancia del festeggiato.
Quelle sue labbra che nel nostro pomeriggio hard, a distanza di poche ore, erano scivolate volenterose sui nostri cazzi e sulla figa di Angelica.
Chissà se la bocca di mia moglie avesse conservato ancora un poco del sapore dei nostri uccelli ..o della vagina della moglie del nostro amico Gianni. Non ero sicuro che avesse usato dentifricio e spazzolino. Lei adorava sentire quei sapori e quei profumi ‘estranei’ che si dissolvevano lentamente nella sua bocca. Io invece gradivo tenermi, finché potevo, lo sperma di Gianni dentro il mio culo quando capitava di mostrarci nel nostro ambito bisex per le nostre divertite spettatrici pure loro lesbiche conclamate.
Che reazione potrebbero avere i nostri ignari amici della nostra licenziosa relazione con un’altra coppia dedita allo scambio? E se lo venissero a sapere? Di tutte le coppie presenti non c’è né una che sembri dedita a storie così spregiudicate. Devo ammettere però che anche noi non abbiamo l’apparenza di essere dei veri cultori del sesso spinto. Cosa vuol dire perciò?
Che nessuno vuole certo far trasparire qualcosa di veramente indecente e proibito. E che tutti posso avere i classici, nascosti ‘scheletri nell’armadio’ maggiormente riferita alla propria intimità.
Per la verità … in effetti siamo noi che in qualche vecchia proiezione di diapositive inserivamo quale foto della moglie un poco discinta …al massimo un seno nudo .. no sicuro invece di certe immagini che non potrebbero andare – decisamente- nell’album dei ricordi.
Guardo Anna che abbraccia le amiche e scambia con loro qualche bacetto sulle guance. Non penso che accetterebbero queste sue effusioni sapendo che questa mattina scambiava baci ben più arditi, lingua in bocca con Angelica… e forse addirittura disgustate di queste nostre due donne che si dedicano con enorme soddisfazione al leccarsi la loro figa e i relativi buchi del culo…metti anche in presenza di un nostro uccello e/o di una colata di sperma.
La moglie ogni tanto mi confida di sentirsi decisamente imbarazzata in quei normali approcci con le amiche, quei loro seni che si schiacciano sulle sue tette… quelle labbra che scivolano sulle sue guance…imbarazzata ma anche un poco emozionata. Come le piacerebbe scoprire che una sua amica potrebbe gradire le sue attenzioni! Tutto il contrario di me a cui non piacerebbe nel farsi scoprire che desidero coinvolgermi anche nel sesso bisex. Che figura farei essendo come un noto ‘macho’ libidinoso del mondo femminile?
Certo che la figa mi è sempre prioritaria, ma ogni tanto sento una vivace attenzione riguardo agli altri ometti che come me, seppur sposati, condividono la passione anche per il pisello altrui.
E scoprire com’è eccitante avere un cazzo in bocca o nel culo. Capire finalmente perché la donna può godere anche solo con un uccello in bocca come fa Anna. E la stessa cosa; arrivare all’orgasmo con il culo pieno .. con un cazzo che entra ed esce nel tuo corpo .. il buco che ti rimane aperto e dilatato in attesa di quella eccitante presenza.
Così ci troviamo per questo ennesimo festeggiamento tra amici tutti in allegria… le nostre due bocche con un (presumo) leggero aroma di figa e cazzo insieme … e in nostri culi un poco indolenziti ma sazi di uccello. Al nostro amico Gianni piace indifferentemente i nostri buchetti .. tale che in certi incontri sembra snobbare la presenza delle loro vagine. E ultimamente ha una personale attrazione per il mio ano, tanto che mi ha convinto ad incontrarci ogni tanto solo noi due. Ovvio che io ho accettato da buon porcello!
Quando ci troviamo siamo come scatenati e ci esibiamo in giochi che probabilmente non riusciremmo a fare con le nostre mogli.
A me eccita interpretare il ‘sottomesso’ … adoro ricevere in bocca lo schizzo della sua urina .. in aggiunta sputi e schiaffi in faccia .. o nelle chiappe fino a diventarle rosse. E poi il suo grosso uccello che scivola per tutta la sua lunghezza dentro di me .. il godimento nell’apprezzare quella sua cappella che mi allarga e dilata il mio buco del culo .. Mi dico che sono un rottinculo ma in effetti non c’è niente che si ‘rompe’ .. il mio ano è elastico e si dilata volenteroso …chissà se avrò l’ardire di provare a prendere due cazzi contemporaneamente. E un po' che ne parliamo e non mi dispiacerebbe trovarci in tre maschietti ..così finalmente pieno con uno in bocca e un altro nel lato B .. come facciamo con le nostre mogli troie.
La festa prosegue indifferente ai miei pensieri lubrici, le bottiglie vuote di prosecco cominciano ad essere parecchie. meglio fare un alcool test prima di incorrere in una pattuglia! Fortuna dalla mia che Anna beve vino e alcolici con parsimonia. Si aprono i pacchi .. i soliti regali per un uomo .. tanti profumi e bagno schiuma .. come per sottolineare che sei un puzzone e non ti lavi! .. certo gli piacerebbe di più una scopata alla mia signora, visto che ogni tanto le fa il filo anche in maniera spudorata. E non credo che Anna abbia voluto trattenerlo tutte le volte che ci provava. Solo una volta li ho sorpresi in un angolo defilato in occasione di un ennesimo festeggiamento. Lui mi dava di schiena mentre una sua mano si intrufolava tra le pieghe della gonna, le gambe scoperte e le mutandine a vista. Lei mi guardò ansiosa da sopra le sue spalle, gli occhi sbarrati dalla sorpresa come non sapere come reagire .. ma io le strizzai un occhio come per approvare e mi dileguai veloce. Ma dopo volli sapere cosa avevano combinato. Per tutta risposta, mentre in macchina tornavamo a casa, si sollevò la sottana e mi fece notare i suoi slip decisamente rotti!
Le sue dita da polipo erano riuscite a penetrarle nella vagina ma a costo del suo intimo.
«Sei proprio una troia» affermai ridendo «Ma ora per punizione mi prendi l’uccello in bocca e lo tieni fino a casa» lei obbedì volentieri, eccitata come me. Un pompino lungo più di quaranta chilometri .. e senza staccare le labbra dal mio uccello!
Questa reminiscenza mi fece un gradevole effetto mentre ci avviammo alle nostre vetture a fine festa.
Per iniziare le feci togliere le mutande e senza che gli dicessi niente si chinò su di me quando fummo un po' distanti da sguardi indiscreti. La bocca era calda e avvolgente, ma a differenza della volta precedente non filai verso casa. Volli andare in una località che sapevo frequentata da guardoni e coppiette. Lei protestò un poco mentre fermavo la vettura in quei viottoli bui. Ma vedendo altre macchine si tranquillizzò e prosegui il suo pompino. Fino a quando non si accorse che c’era un guardone vicino al suo finestrino che si smanettava l’uccello.
Non ero sicuro di quale fosse sua reazione ma mi stupii nel vederla sorridere come compiaciuta dello spettacolo che concedeva a questo sconosciuto. Questo tipo aveva un bell’uccello e Anna ogni tanto si voltava interrompendo il pompino per guardarlo come più interessata alla sua masturbazione. Così non ebbi nessuna difficoltà a far scendere il vetro del suo sportello. Lei mi fissò con occhi lucidi e carichi.
«Cosa vuoi che faccia amore?» chiese emozionata.
«Tutto quello che vuoi tesoro» rispondo serafico «Non trattenerti»
Fu il segnale d’inizio di nuove esperienze. Afferrò il cazzo del guardone e lo smanettò per un po' .. era all’altezza giusta del bordo del finestrino, l’uccello era lì appoggiato e sporgeva dentro la vettura in tutta la sua lunghezza, la cappella bagnata e umida di precum che schizzava abbondante.
«Allora vado?» mormorò eccitata Anna. Mi guardò con occhi quasi pallati e carichi di intenti.
«Amore lo sai che mi piaci quando ti concedi a Gianni» le dissi mentre mi segavo furiosamente.
«E’ solo un altro uccello» lei sembrò voler ribattere. Va bene fare sesso con una persona che conosci, ma con un perfetto sconosciuto? Si decise dopo un attimo di sbandamento .. Solo un secondo e lei si girò per prendere in bocca quel cazzo estraneo. Ma non fu solo un pompino. Dopo qualche minuto Anna aprì la porta dell’auto e si fece smanazzare da tutte le parti intanto che proseguiva l’orale.
Questo tipo scoprì l’assenza degli slip e fu libero di infilare tutte le dita dentro la vagina di Anna.
«Mi faccio chiavare amore!» disse ormai fuori di se. Ruotò sul sedile e presentò il suo didietro nudo allo sconosciuto.
«Non mi venire dentro!» esclamò mentre il tipo scivolava nella sua figa Io approfittai di baciarla mentre si faceva scopare. Avvertivo nella sua bocca il sapore di cazzo .. forse non del tutto pulito ma allo stesso modo inebriante.
«Ti amo mia adorabile troia» mormorai mentre lei raggiungeva un primo orgasmo.
«Siii! Ti amo anch’iooo!» biascicò mentre il tipo la pompava duramente.
Anna ebbe un momento di lucidità, afferrò quel nuovo uccello e se lo puntò nell’ano.
«Ecco .. qui puoi venirmi dentro tesoro» sentii sputare il tipo tra le chiappe di Anna, purtroppo non avevamo il mitico gel e vidi un poco di sofferenza nel volto della moglie mentre quel grosso cazzo penetrava nel suo ano.
A questo punto scesi dalla macchina per volermi godere da vicino lo spettacolo di Anna che lo prendeva in culo. Mi avvicinai al tipo che senza timore acconsentì alla mia presenza. Credo fosse proprio un habitué di quel posto piuttosto frequentato dalle coppiette in vena di sesso extra e insolito.
Era una meraviglia vedere quel grosso uccello infilato nel culo di Anna mentre scorreva avanti e indietro .. poi lui prese ad uscire del tutto e re-infilarlo di seguito e in quel frangente non seppi resistere. Mi chinai a livello del sedere di Anna e in un momento che il cazzo era uscito lo presi in mano e me lo portai alla bocca. Fu un momento in bilico, il tipo rimase qualche attimo sorpreso con un ‘Oh’ di esclamazione ma poi sembrò accettare quella nuova opportunità. Lasciò che lo ciucciassi ben bene mentre Anna si era voltata e ridendo mi dava del ‘finocchio’ .. poi a malincuore lo ripuntai nel suo ano per un’altra pompata. Facemmo questo giochetto un po' di volte poi il tipo arrivò all’orgasmo e riempì il culo di Anna di sperma e per me ci furono solo poche gocce da leccare sul pisello del guardone che appena goduto si defilò nell’oscurità.
Ero tentato di inculare Anna con ancora il culo all’aria, alle prese con i fazzolettini di carta mentre tentava di pulirsi almeno parzialmente.
«Ma quanta ne ha fatta quel tipo!» esclamò «Mi sento piena!» a quelle parole la mia libidine mi fece desistere, in fretta e furia mi misi al volante e in venti minuti fummo a casa. Scortai Anna in bagno e steso sul pavimento aspettai a bocca aperta che il culo della moglie si liberasse della sborra dello sconosciuto che aveva goduto nel suo ano.
«Sei proprio un gran porco amore mio» mi disse sorridendo «Ma ti amo per questo!» mentre un filo di sperma usciva dal suo buco e finiva tra le mie labbra goduriose.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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