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Una coppia in Grecia ...


di xbisex
22.09.2019    |    955    |    1 8.7
"Finito che ebbe iniziò Olaf … ma lui mirava ad altro… con pochi gesti capii cosa voleva … voleva pisciarmi nella figa ! Così fui costretta a tenere le gambe in..."
In quel memorabile avvenimento (qualche decennio fa) io e Marco eravamo approdati in una spiaggia dell'isola di Cefalonia dove all'epoca, in certi posti, si poteva stare belli nudi e in pace. Non era proprio una spiaggia naturista, ma quasi. Quella mattina c'erano poche coppie senza veli in quel momento sulla battigia e vicino a noi solo un solitario tedesco (che chiameremo Olaf) un po più anzianotto di noi, anche lui nudo ovviamente, per cui non potei fare a meno di notare che avesse un discreto attrezzo tra le gambe …ma questo lo vedremo poi in dettaglio …
Lui ci sbirciava frequentemente perché in effetti in quei momenti eravamo in una fase di decisa carica erotica che non riuscivamo a contenere e perciò il nostro semplice ... prendere il sole era solo l’attività meno importante …quindi notammo che anche il tedesco non riusciva più a nascondere una sua eccitazione piuttosto evidente nel guardarci mentre filtravamo a poca distanza da lui, piuttosto che continuare a leggere il suo quotidiano …

A parte i baci e le carezze … ogni tanto la mano di Marco finiva tra le mie gambe, oppure maneggiavo un poco il suo sesso eretto, procurandomi sensazioni molto piacevoli anche in virtù di quella situazione di sapere di essere osservati da qualcuno. Era già un premessa a quella voglia di esibizionismo insito nel nostro modo di procurarci più divertimento possibile.
Oltre al tedesco, capitava inoltre che ogni tanto passasse una coppia nudista davanti a noi e inevitabilmente attiravamo i loro sguardi incuriositi e credo piuttosto divertiti e ciò ci deliziava e ci invogliava a continuare nelle nostre effusioni.

Allora belli eccitati ad un certo momento, spudoratamente e con un bel po di faccia tosta, al tedesco facemmo capire un po a gesti e con qualche strafalcione d’inglese se poteva farci qualche foto con la nostra macchina tascabile che avevamo. Era decisamente divertente ed eccitante coinvolgere un’altra persona in quei nostri momenti di intense sensazioni. I due uomini in evidente erezione non avevano ormai nessun pudore a mostrarsi così di fronte a me. E anch’io ne traevo ovviamente una certa emozione … percepivo la mia vagina bella umida e bollente !
Cominciò a farci delle foto sempre più … intense. A gesti anche lui si spiegava molto bene ed era chiara la sua intenzione di voler produrre immagini decisamente spinte … e noi stavamo al gioco, divertendoci un casino !

Foto iniziali con noi due stesi sulle stuoie, io a gambe rigorosamente il più larghe possibile che addirittura il tedesco si azzardò a spostarmele di persona … la figa perciò risultava bella aperta e luccicante di umori.
Poi ci furono foto molto più composite … sempre a gesti il tedesco ci indicava come metterci in posa e per dedicarci ad immagini più hard, approfittammo di una specie di piccolo anfratto nella roccia della rupe che sovrastava la spiaggia naturista.
Passammo velocemente, perché la pellicola stava finendo, dal cazzo in bocca a tutte le altre mie … aperture. Il tedesco aveva indubbiamente il piacere di guardarci come fosse un ‘guardone’ a pieno titolo. E per noi era straordinariamente eccitante e divertente farci riprendere in atteggiamenti così intimi … del resto non era certo la prima volta che ci esponevamo agli occhi di altre persone … questo succedeva nel periodo della nostra esperienza di ‘scambio coppia’ … quindi eravamo già piuttosto predisposti a tali situazioni.

“ Gut, gut ! Wunderbar ! “ diceva Olaf mentre Marco faceva scivolare il suo sesso nella mia bocca, nella vagina e anche nel culo. Era meraviglioso mostrarsi così senza pudori, specialmente farmi vedere che ero una vera rottincula con il cazzo di Marco infilato fino alle palle nel mio ano. Il tedesco pareva fosse al limite dell’infarto, con gli occhi sbarrati e il sudore che gli colava sul volto, mentre osservava le nostre performance, senza del resto arrivare all’orgasmo finale. Sicuramente era un po frustante, ma il non arrivare al culmine era anche un incredibile mix di sofferenza e di piacere nel continuare ad essere sempre eccitati …
Poi la pellicola finì e allora ci prendemmo un momento di pausa. I sessi degli ometti tornarono finalmente a rilassarsi ed io, decisamente sfibrata dalla tensione, mi buttai in acqua per raffreddare tutto il corpo e lo spirito. Il tedesco ormai in piena confidenza, spostò il suo telo vicino a noi e con una certa di difficoltà cercammo di fare un po di conversazione, come tutto fosse stato normale .. Come se prima non ci avesse visto nella nostra piena intimità. Ciò pareva pazzesco e comunque la residua eccitazione latente faceva ogni tanto indurire di nuovo i loro cazzi nonostante la situazione risultasse tranquilla.
Una parola sul sesso del tedesco … era molto particolare, con una verga di dimensione normali e un glande invece decisamente sproporzionato, grosso e violaceo, che lo faceva apparire come un vero fungo dei cartoni animati ! 
Però a parte l‘ironia ero un poco attratta e incuriosita da quel sesso così particolare.

In quei momenti approdò sulla spiaggia ad una certa distanza da noi un barchino che portava panini, bibite, ed altri invitanti prodotti come fosse un vero bazar per turisti affamati e assetati.
Mio marito si offrì di andare a prendere qualcosa per tutti tre e si avviò verso il mercante ma prima di partire mi fece l’occhiolino, come per farmi capire che se capitava qualcosa in sua assenza … avevo tutta la sua approvazione. Così io e il tedesco ci stendemmo di nuovo sui teli per prendere ancora un po di sole ... io stesa di schiena e lui sul fianco, ma già sapevo che la situazione non sarebbe potuta rimanere così tranquilla …

Infatti … il marito si era appena avviato che il tedesco cominciò a masturbarsi sotto i miei occhi.
Evidentemente tra il guardarci e il fare quelle foto si era eccitato talmente tanto da non poterne davvero più !
Lui mi guardava biascicando parole in tedesco indecifrabili ... iniziò ad allungare una mano verso di me toccandomi il seno e io lasciai fare, provai a stopparlo quando infilò una mano tra le mie gambe, ma anch’io del resto era ancora piuttosto su di giri e mi sarebbe bastato veramente poco per tornare ad eccitarmi. Così gli permisi la piena confidenza e non contai le dita che mi penetravano dentro la vagina e il culetto con un certo furore.
In fondo avevo avuto una sorta di permesso e mentre il marito era ancora in viaggio per arrivare al barchino dove c’era già una piccola folla che attendeva di essere servita …diventai un po puttana.

Rimanemmo per qualche minuto uno di fronte all'altro appoggiati sul fianco mentre Olaf si smanettava furiosamente e frugava incessantemente tra le mie gambe. Era eccitante guardare quel suo cazzone bizzarro …e non mi stupivo più di tanto del mio crescente desiderio di immaginarlo dentro il mio corpo … e tra il pensarlo e il farlo bastò veramente poco.
Mi girai per vedere dov’era Marco ma non lo individuai in mezzo alla folla in attesa, perciò avevamo ancora un po di tempo per me e il tedesco.
Sentendomi una vera troia e perciò nel pieno dell’eccitazione chinai il mio volto verso quel sesso teutonico. Lo presi in bocca mentre Olaf mormorava nella sua lingua cose incomprensibili uniti a sospiri sempre più forti.
Apprezzai subito quella sua grossa cappella … era piacevole tenerla in bocca, farla scivolare fino in gola mentre le labbra correvano lungo la verga. Purtroppo il tutto durò molto poco … il tedesco era stato troppo tempo in tensione e dopo qualche momento mi esplose in bocca con lunghi e copiosi schizzi di sperma. Una buona parte l’inghiottii come mia abitudine, altra mi rimase in bocca e stavo per sputarla sulla sabbia quando Olaf mi mise una mano sotto le labbra. Non capivo il perché ma così mi liberai la bocca, e poi la sua mano con il suo seme approdò tra le mi gambe e si aggiunse al bagnato della vagina e così il suo sperma che mi colava dentro sembrò essere come il risultato dell’avermi scopato anche la figa … questa stranezza mi consentì di poter finalmente godere … il tedesco aveva le mani d’oro e bastarono pochi ultimi strofinamenti per raggiungere un orgasmo liberatorio dopo tante tensioni.

Finalmente Olaf si rilassò veramente mentre io continuavo a sentire in bocca il sapore del suo seme. Finalmente tornò il marito con bottiglie fresche di birra mentre noi due c’eravamo un poco appisolati. Vidi Marco che mi osservava divertito … penso avesse già immaginato che sarebbe accaduto qualcosa in sua assenza, ma la conferma la ottenne notando delle macchie sospette vicino sul mio mento. Non mi ero pulita bene evidentemente !
“ Gli hai fatto un pompino, vero cara ? ” mi chiese con una discreta emozione, poi mi baciò con la sua lingua che roteava nella mia bocca “ E si … hai un bel sapore di cazzo in bocca ! “
“ Marco te l’avrei detto senza problemi … del resto te lo aspettavi anche tu che accadesse qualcosa, dico bene ? “
“ Ma certo ! … sono contento per te, mi piace quando ti comporti da vera puttana “
“ Be veramente non mi ha ancora pagato “ risposi ridendo “ Poi mi ha anche spalmato la sua sborra nella figa ! “
“ Ah ! … che cosa bizzarra “ mormorò Marco con gli occhi brillanti di emozione. E repentinamente mi fece scivolare il collo della sua bottiglia nella vagina e inclinandola mi riempì della birra rimasta.
Olaf ci osservò stupito e comunque il suo sesso si inalberò immediatamente di nuovo. Marco gli fece cenno se voleva leccarmi la vagina e lui capì subito l’invito precipitandosi tra le mie cosce, mentre la birra colava lenta sulla spiaggia …figurati se un tedesco possa rinunciare a bersi la sua birra , specialmente in un ‘bicchiere’ del tutto più piacevole !
Come era bello farsi leccare. Certamente avrei preferito il viso di un’altra donna tra le mie gambe, senza baffi o barba più o meno rasata .. ma almeno il tedesco aveva una sua bella lingua lunga …forse proporzionata al suo uccello ?

Raggiunsi un altro delizioso piccolo orgasmo mentre Olaf faceva penetrare sempre di più la sua lingua … bevve così i miei umori e la birra insieme.
Marco ci osservava compiaciuto al massimo dell’eccitazione, gli piaceva guardarmi mentre godevo con un altro uomo … o donna !
Purtroppo (ma non del tutto) vicino a noi si sistemò una famigliola francese con dei figli piccoli, anche loro tutti nudisti. Non ci sarebbe stato niente di male se non ci fossero stati dei bambini, ma la loro presenza smorzava un po l’eccitazione di tutti, perciò a Marco venne l’idea di concludere tra le calde onde dell’ Egeo …
Andammo dove l’acqua era almeno a livello delle spalle e così finalmente scopammo in diverse combinazioni. Marco pensò bene in primis di offrirmi al nostro nuovo amico, così mi prese di spalle e sollevò il mio bacino tirandomi con le mani dietro le ginocchia per espormi meglio di fronte ad Olaf e per essere quindi a sua completa disposizione. Il tedesco non ebbe più esitazioni, così sentii distintamente quella sua grossa cappella aprirmi la vagina e scivolare dentro di me. Mi pareva di sentir scorrere una specie di stantuffo che mi riempiva e allargava ritmicamente la mia fighetta. Ma non finì lì … spronato da Marco, il tedesco intuì che poteva osare anche il lato B. Io non ero molto convinta perché data la larghezza del suo glande mi pareva difficile la penetrazione nonostante fossi abbastanza elastica dopo anni di sesso anale.
Percepivo la sua cappella che spingeva distintamente nel buco cercando di entrare … e anche se temevo un po di dolore cercai in tutti i modi di favorirlo spingendo anch’io con l’ano.
Ed entrò ! … un sottile, breve dolore quando passò quel grosso glande, poi il resto scivolò dentro senza altri problemi. Qui a maggior ragione avevo la sensazione che avessi una specie di cilindro dentro il retto …un su e giù come nel motore di una macchina, ma davvero eccitante nel suo movimento. Marco continuava a tenermi stretto per le gambe, i piedi fuori dall’acqua e Olaf che continuava a pompare dentro il mio culo finché non venne con altri getti di sperma che sentii distintamente dentro di me e mi procurò ancora un gradevole orgasmo. E finalmente quella specie di fungo uscì dal mio corpo, il glande fece quasi l’impressione di un tappo mentre tornava ad allargarmi il buco e usciva … mi rimase un po di bruciore dato forse anche dall’acqua salata.
Ma ora dovevo accontentare anche Marco … pensavo gli fosse scoppiato il cazzo nel frattempo ! … invece era lì pronto ad incularmi anche lui. Mi girò verso di lui per avermi di fronte, ci piaceva limonare mentre scopavamo così a smorza candela, aiutati anche dal fatto di essere dentro il mare per cui pesavo molto di meno, perciò lo abbracciai con le braccia e le gambe.
Il suo ingresso fu molto più piacevole .. il buco era già allargato mentre sentivo fluire fuori un po di sperma di Olaf … ma ora le due sborrate si sarebbero unite dentro il mio corpo …

I maschietti collaborarono nel muovermi su quel nuovo palo …sia Marco che Olaf mi sollevavano ritmicamente sott’acqua mentre con grande sorpresa il tedesco prese anche lui a baciarmi con vera delicatezza.
Era eccitante limonare un po con uno e poi con l’altro mentre il cazzo di Marco scivolava leggero dentro il mio culo facilitato dalla presenza dello sperma di Olaf.
Poi sia io che Marco raggiungemmo l’orgasmo … cos’era la terza volta o la quarta volta che godevo quel giorno ?
Sentivo il calore dello sperma di mio marito … e percepivo anche un certo stimolo … naturale … come avessi subito un vero e proprio clistere ! Così con una certa fretta tornammo in spiaggia e io mi precipitai dietro la roccia per espletare la funzione corporale.
Fu una sorpresa che, intuendo quello che dovevo fare, Olaf mi corse dietro con l’evidente intenzione di guardarmi mentre mi … liberavo ! Tentai di mandarlo via con gestacci e strilli … ma non ci fu verso. E io non riuscivo più trattenermi perciò spruzzai prima lo sperma di tutti e due e seguì un mucchietto di …
Così, vergognandomi a mio discapito, dopo essermi pulita con qualche fazzolettino, vidi Olaf raggiunto anche da mio marito che mi guardavano come estasiati appoggiati alla roccia, con i loro sessi un po in erezione … ma non era loro intenzione scoparmi di nuovo. Capii dal loro atteggiamento che mi toccava ora interpretare quella parte della persona umiliata e sottomessa ai loro probabili getti di urina. In fondo mi piaceva subirla e pensai che per finire in bellezza di stare al loro gioco.
Marco mi impose di stendermi sulla sabbia preoccupandosi che nessuno ci guardasse e vedesse cosa facevamo di così bizzarro. Iniziò Marco a pisciarmi addosso mettendosi a cavalcioni sopra di me e mirò subito alla bocca … io cercavo di tenerla il più aperta possibile ma era lo schizzo che non era continuo e quindi alla fine si spargeva su tutta la faccia, i capelli, lavandomi completamente. Finito che ebbe iniziò Olaf … ma lui mirava ad altro… con pochi gesti capii cosa voleva … voleva pisciarmi nella figa ! Così fui costretta a tenere le gambe in alto e allargandomi la vagina con le dita. Lui volle essere più preciso e mise la sua grossa cappella tra le grandi labbra, senza penetrarmi e così inondò di urina la vagina spruzzando direttamente dentro di me.
Poi finito di pisciare mi fece capire cos’altro voleva … ma mi rifiutai categoricamente ! Desiderava … liberarsi anche lui su di me ! Sapevo che i tedeschi adoravano quei giochi …sporchi .. ma non facevano per me. Allora un po deluso si accontentò di .. liberarsi .. mentre gli facevo leccare, appoggiata alla roccia, la figa irrorata dalla sua urina … era proprio un vero porco ! … ma in fondo era roba sua !

Finiti tutti i giochi tornai finalmente nel mare per pulirmi decisamente meglio e togliermi di dosso l’odore pungente della loro pipì. Notai che il babbo e la mamma della famigliola francese mi guardavano con molto interesse e sorridevano forse compiaciuti dello spettacolo che avevamo dato tra le onde … anche se eravamo stati nell’acqua alta, era facilmente intuibile cosa avevamo fatto … e potevo essere quasi sicura che se fossero stati senza bambini, forse si sarebbero uniti anche loro a noi … così avrei potuto assaggiare anche un cazzo e una figa francese !

Il tedesco doveva andar via, ci lasciò però il suo recapito dell’albergo dove era alloggiato, non molto distante dal nostro visto che l’isola non era molto grande … fu così che ci ritrovammo altre due volte prima che lui tornasse in Germania. Quel suo strano ‘fungo’ penetrò ancora nei miei diversi pertugi e devo ammettere che mi convinse pure ad accontentarlo riguardo al .. liberarsi sopra di me !
Be, in fondo non del tutto spiacevole …

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