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Gay & Bisex

Last a Forte dei Marmi del 19/05/25


di Membro VIP di Annunci69.it cazzobonsai69
21.05.2025    |    32    |    1 9.0
"“Oh, cazzo, ” gemetti, sentendo il calore e la stretta del suo corpo che avvolgevano il mio cazzo..."
@@@ racconto del Last di lunedì 19/05/25@@@


Il sole batteva forte su Querceta, e io, Marco, 50 anni, robusto e con il mio cazzo piccolo, mi ero seduto sulla solita panchina vicino al bar. Avevo messo un annuncio last su Annunci69 quella mattina, e ora aspettavo, leggermente nervoso. Indossavo una camicia semplice, jeans normali e i miei occhiali da sole, cercando di sembrare il più discreto possibile.


Dopo una mezz’ora, vidi avvicinarsi un ragazzo. Franco. Ventenne, fisico atletico, proveniente da Milano in vacanza a Forte dei Marmi. Mi osservò con uno sguardo diretto, quasi provocatorio, prima di rompere il silenzio.

“Marco, giusto?” chiese, la voce calma ma decisa.

Annuii, sentendo un brivido di eccitazione salirmi lungo la schiena. “Sì, sono io.”

“Ti offro un caffè, come da annuncio,” disse, senza perdere tempo.

Accettai, e mentre camminavamo verso il bar, notai quanto fosse depilato, la pelle liscia e abbronzata che luccicava sotto il sole. Un ventenne così atletico e sicuro di sé. Mi sentivo già in imbarazzo, consapevole del mio corpo robusto e del mio piccolo cazzo, ma la sua presenza mi eccitava in modo incontrollabile.

Dopo il caffè, Franco mi sorrise con un’aria complice. “Ho la casa libera. I miei e la mia fidanzata sono rientrati a Milano. Se vuoi, possiamo andare lì.”

Non ci pensai due volte. Seguii Franco fino alla sua casa, un posto accogliente e moderno, con un giardino curato che profumava di fiori e di estate. Entrammo, e lui mi condusse direttamente all’esterno, nel giardino, dove l’ombra degli alberi ci avvolse.

Franco si inginocchiò davanti a me senza preamboli. Ero incredulo, ma troppo eccitato per fermarlo. Mi sbottonò i jeans con movimenti rapidi ed esperti, abbassando la cerniera e tirandoli giù insieme agli slip. Il mio cazzo piccolo e già duro emerse, e lui lo guardò con interesse, non con disprezzo.

“Bello,” mormorò, prima di avvicinarsi e prenderlo delicatamente tra le labbra.

Oh, Dio. La sensazione del suo calore mi fece sobbalzare. La sua bocca era perfetta, calda e umida, e lui cominciò a succhiare con un ritmo lento e sicuro, muovendo la lingua lungo il mio cazzo con una maestria che mi lasciò senza fiato.

Mi appoggiai al muro, cercando di non crollare mentre la sua bocca continuava a lavorare, succhiando, leccando, succhiando. Ogni movimento era calcolato, ogni tocco mi portava più vicino al limite. Sentivo il piacere accumularsi, un’onda che cresceva dentro di me, mentre lui accelerava il ritmo, prendendo tutto il mio cazzo in bocca, anche se era piccolo, e succhiando con una forza che mi faceva gemere.

“Franco… sto per…” ansimai, incapace di trattenermi.

Lui non si fermò. Al contrario, aumentò l’intensità, succhiando più forte, più veloce, mentre la sua mano si posava sul mio culo, stringendomi e spingendomi ancora di più nella sua bocca.

E poi esplosi. Uno schizzo dopo l’altro, mentre il mio corpo tremava e io urlavo di piacere. Franco non si tirò indietro, continuando a succhiare, a leccare, a bere tutto quello che gli offrivo, finché non rimasi completamente svuotato, tremante e sudato.

Quando finalmente si tirò indietro, mi guardò con un sorriso soddisfatto, le labbra lucide della mia sborra. “Ecco fatto,” disse semplicemente, come se niente di straordinario fosse appena accaduto.

Io ero senza parole, ancora affascinato da quanto fosse stato bravo. Ma Franco sembrava già pronto per il prossimo passo.

“Vuoi continuare?” chiese, alzandosi e tendendomi una mano.

Non potevo dire di no. Lo seguii all’interno della casa, attraversando un corridoio che portava a una camera da letto spaziosa. La luce filtrata dalle tende rendeva l’atmosfera intima, e Franco si avvicinò al letto, cominciando a togliersi i vestiti con movimenti fluidi.

La vista del suo corpo atletico e completamente depilato mi riaccese immediatamente. Il suo cazzo lungo e fine era già duro, e io non potevo fare a meno di fissarlo, sentendo un’onda di desiderio attraversarmi.

“Togliti tutto,” mi ordinò.

La camera di Franco era un santuario dedicato alla sua giovinezza e ai suoi piaceri più intimi. Le pareti erano tappezzate di fotografie che lo ritraevano in varie pose, alcune in costume da bagno, altre in intimo che lasciavano poco all’immaginazione. Ma ciò che attirò maggiormente la mia attenzione furono le immagini di una ragazza, la sua fidanzatina Laura. Era una mora dalla carnagione dorata, con un fisico da sogno e un sorriso che sembrava promettere il paradiso. “Ti piacciono?” chiese Franco, avvicinandosi a me mentre io fissavo una foto di Laura in bikini, il suo sedere perfetto in bella mostra.

Io annuii, sentendo un’ondata di eccitazione salirmi lungo la schiena. Franco sorrise, come se avesse colto il mio desiderio, e si avvicinò al televisore. Premette un pulsante e lo schermo si illuminò, mostrando un video che mi lasciò senza fiato. Era Franco, nudo, che inchiavava Laura con una forza e una passione che diventavano quasi palpabili. “Guarda come la scopo,” mi sussurrò all’orecchio, la sua voce carica di un’eccitazione che nemmeno cercava di nascondere.

Io non riuscivo a distogliere lo sguardo. Il video era nitido, ogni dettaglio messo in evidenza. Laura gemeva, le sue mani afferravano le lenzuola mentre Franco la penetrava con un ritmo che sembrava non finire mai. Il suo cazzo lungo e fine scivolava dentro e fuori di lei, e lei urlava di piacere, le sue gambe che si stringevano intorno alla sua vita. “Ti piace?” chiese Franco ancora, la sua voce più bassa, più intima.

Io annuii di nuovo, incapace di parlare. Il mio cazzo, già duro, pulsava dentro i miei jeans. Franco lo notò e, senza preavviso, mi spinse delicatamente sul letto. Mi tolse i pantaloni e le mutande con movimenti rapidi, esponendo il mio cazzo piccolo ma già rigido. Mi guardò con un sorriso malizioso e prese un preservativo dal comodino. “Voglio sentirti dentro di me,” sussurrò, mentre lo infilava sul mio cazzo con una destrezza che mi fece fremere.

Mi fece sdraiare sulla schiena e si mise sopra di me, posizionandosi in modo che il mio cazzo fosse diretto verso il suo ingresso. Con un movimento lento ma deciso, si abbassò, permettendomi di entrare in lui. “Oh, cazzo,” gemetti, sentendo il calore e la stretta del suo corpo che avvolgevano il mio cazzo. Franco si muoveva con un ritmo ipnotico, le sue mani che si appoggiavano sul mio petto per bilanciarsi.

I nostri occhi erano fissati sullo schermo, dove il video continuava a riprodursi. Franco gemeva, il suo corpo che si muoveva in sintonia con il ritmo del video. “Senti quanto è stretto?” chiese, la sua voce rotta dal piacere. Io annuii, incapace di parlare, sentendo un’esplosione di sensazioni che mi attraversavano il corpo. Il suo culo era perfetto, caldo e accogliente, e io mi immersi completamente nella sensazione.

Franco iniziò a muoversi più velocemente, il suo corpo che si arcuava mentre mi cavalcava con una passione che mi lasciava senza fiato. “Oh, Marco,” gemette, la sua voce un misto di piacere e desiderio. Io afferrai i suoi fianchi, guidandolo nel suo movimento, sentendo il mio orgasmo avvicinarsi rapidamente. Il calore del suo corpo, il suolo dei suoi gemiti, e il video sullo schermo che continuava a riprodursi, tutto si fondeva in un’esperienza che mi portava oltre il limite.

“Sto per venire,” dissi, la mia voce strozzata dal piacere. Franco annuì, accelerando il ritmo, il suo culo che si stringeva intorno al mio cazzo come per estrarre ogni goccia di soddisfazione. E poi, finalmente, esplosi dentro di lui, un’ondata di piacere che mi travolse completamente. Franco gemeva, il suo corpo che si contraeva mentre raggiungeva anch’egli l’orgasmo.

Ci rilassammo per un momento, il nostro respiro affannato che riempiva la stanza. Franco si alzò lentamente, il mio cazzo che scivolava fuori di lui. Si voltò verso di me, un sorriso soddisfatto dipinto sul suo volto. “Ti è piaciuto?” chiese, la sua voce carica di un’innocenza che sembrava fuori luogo data la situazione.

“Sì,” dissi, la mia voce ancora tremante. Franco sorrise di nuovo e si avvicinò al televisore, premendo un altro pulsante. Un nuovo video iniziò a riprodursi, questa volta con Laura che gli faceva un pompino, la sua bocca che avvolgeva il suo cazzo con una dedizione che mi fece fremere di nuovo. Franco si voltò verso di me, un’espressione maliziosa sul suo volto. “Vuoi ricominciare?” chiese, la sua mano che già si muoveva verso il mio cazzo, che stava iniziando a riprendere vita.

Franco si avvicinò a me, i suoi occhi fissi sul mio cazzo ancora umido di sborra. Con un sorriso malizioso, si abbassò lentamente, le sue labbra che si avvicinavano alla punta del mio membro. Sentii il primo tocco caldo della sua lingua, che si muoveva lentamente lungo il mio cazzo, pulendolo con una delicatezza che mi fece emettere un gemito. La sua bocca era esperta, ogni movimento una promessa di piacere che mi faceva tremare.

Franco non si limitò a pulire; iniziò a giocare con il mio cazzo, la sua lingua che si muoveva velocemente, avvolgendo la punta con un’abitudine che denotava pratica. Le sue mani, intanto, scivolavano lungo il mio corpo, toccandomi le palle con una leggerezza che mi faceva fremere. Le sue dita si muovevano intorno ai miei testicoli, massaggiandoli con una pressione che mi faceva arcuare la schiena.

Mentre la sua bocca continuava a lavorare, Franco iniziò a masturbarsi, la sua mano che si muoveva rapidamente sul suo cazzo. I suoi occhi erano fissi sullo schermo, dove il video di Laura che gli faceva un pompino continuava a riprodursi. La ragazza sullo schermo era una visione di piacere, la sua bocca che si muoveva con una dedizione che sembrava quasi innaturale. La sua figa era perfetta, rasata e umida, pronta per essere toccata. Laura si masturbava mentre succhiava il cazzo di Franco, le sue dita che entravano e uscivano dalla sua figa con un ritmo che mi faceva desiderare di essere lì con lei.

Franco si fermò un momento, guardandomi con un sorriso. "Ti piace quello che vedi?" chiese, la sua voce un miscuglio di innocenza e malizia. Io annuii, incapace di parlare, il mio cazzo che pulsava tra le sue labbra. Riprese a succhiare, la sua bocca che si muoveva con una velocità che mi faceva perdere il controllo. Le sue mani continuavano a massaggiarmi le palle, ogni tocco una piccola esplosione di piacere che si diffondeva per tutto il mio corpo.

Sentii il mio orgasmo avvicinarsi di nuovo, un’ondata di piacere che mi attraversava come un’onda. Franco lo sentì, aumentando il ritmo, la sua bocca che si muoveva velocemente, la sua mano che si strofinava sul suo cazzo con una dedizione che mi faceva gemere ad alta voce. Laura sullo schermo continuava a masturbarsi, le sue dita che si muovevano dentro la sua figa con una velocità che sembrava quasi impossibile. La sua bocca avvolgeva il cazzo di Franco con una dedizione che mi faceva desiderare di essere lì con lei, di sentire la sua bocca su di me.

Finalmente esplosi, un’ondata di sborra che usciva dal mio cazzo, riempiendo la bocca di Franco. Lui continuò a succhiare, la sua bocca che si muoveva rapidamente, estraendo ogni goccia di piacere dal mio corpo. Poi si fermò, alzando la testa, un sorriso soddisfatto sul suo volto. La sua mano si muoveva rapidamente sul suo cazzo, e pochi secondi dopo sborrò anche lui, il suo seme che schizzava sulle sue mani e sul pavimento.

Ci guardammo per un momento, il nostro respiro affannato che riempiva la stanza. Franco si alzò lentamente, guardandomi con un sorriso malizioso. "È stato bello," disse, la sua voce un miscuglio di soddisfazione e desiderio. Io annuii, incapace di parlare, il mio corpo ancora tremante per l’orgasmo.

Franco si voltò verso lo schermo, dove Laura continuava a masturbarsi, la sua figa umida e pronta. "Vuoi vedere di più?" chiese, la sua mano che si muoveva verso il telecomando. Io annuii di nuovo, il mio cazzo che già iniziava a riprendere vita. Franco sorrise, premendo un pulsante sul telecomando, e un nuovo video iniziò a riprodursi......

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