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Iniziazione - La zia


di Asseffect
29.07.2017    |    78.534    |    22 9.2
""Il tuo uccello deve entrare qua dentro..."
Questa è la storia dell'inizio della mia vita sessuale.
Il tema potrebbe offendere qualcuno, quindi procedete a vostra discrezione.

Quando ero più giovane, nell'estate dei miei 14 anni, sono andato in vacanza in montagna con mia zia e mio zio.
Mio zio era ormai ridotto in sedia a rotelle, soffrendo di alcune malattie dovute alla vecchiaia, e mia zia, pur essendo anziana, si prendeva cura di lui.

Aveva voluto me perché abbiamo sempre avuto un ottimo legame, e perché le dessi una mano con lo zio.
Io mi sarei goduto il fresco della montagna e qualche escursione.

La casa era lontana dal paese, molto spartana: due zone, una giorno, compresa di cucina e sala; e una notte, con due camere una di fronte all'altra e il bagno alla fine del corridoio su cui le camere si affacciavano.

Io avevo un letto matrimoniale come gli zii nella mia camera.

In quel periodo avevo appena iniziato a scoprire le gioie ed i piaceri della masturbazione, e nonostante mi masturbassi la sera e venissi nel letto non avevo mai approfondito la cosa.

Una sera, mentre mi masturbavo, mia zia venne a darmi la buona notte.
Mi beccò con le mani sul fallo, i pantaloncini e le mutande del pigiama abbassate.

Sedendosi a fianco a me al letto mi disse che certe cose non erano da farsi, mi prese il pisello ancora duro e me lo rimise nei pantaloni, augurandomi la buona notte.

Il contatto mi era piaciuto molto però.

La mattina dopo, col cazzo marmoreo, andai in cucina dalla zia e mentre preparava la colazione le chiesi cosa intendesse ieri.

Mi spiegò che quello che stavo facendo era sbagliato:

"Vedi tesoro, quella cosa che hai tra le gambe si chiama pisello quando è piccolo, ma quando diventa grosso e duro si chiama uccello. E l'uccello adora la passera, ed è lei che deve far divertire".

Le chiesi allora cosa fosse la passera.

"Questa" mi disse sollevando la gonna ed indicandomi la figa. In quel momento ebbi un'erezione pazzesca, e provai ad avvicinare la mano per toccarla, ma lei mi fermò. Le chiesi allora come dovesse incontrare la passera l'uccello, e mi disse che mi avrebbe fatto vedere.

Dopo pranzo, dopo aver messo a letto lo zio, mi disse di stare leggermente fuori dalla camera per farmi vedere l'incontro.

Dopo aver abbassato i pantaloni e le mutande allo zio cominciò a masturbarlo, e poco dopo iniziò a leccargli il pisello. Non crebbe di molto, ma la senti complimentarlo, dicendo che era un bell'uccello e che la sua passera lo voleva. Si tolse quindi la vestaglia e gli salì sopra. Iniziò quindi a cavalcare lo zio, ed io, pur non sapendo cosa stesse succedendo, mi trovai col pisello duro.

Finito l'amplesso mi ritirai in camera, dove poco dopo mi raggiunse mia zia, dopo essersi rinfrescata.
Mi chiese cosa ne pensassi.

"Non ho capito bene cos'è successo" le dissi, "ti ho vista prendere in mano il pisello e leccarlo, ma quando è diventato uccello poi non ho capito cosa avete fatto. Puoi insegnarmi?"

"Tesoro non posso. Non è una cosa da farsi" mi disse con lo sguardo triste.
La pregai e ripregai di spiegarmelo, giurando che non avrei detto nulla a nessuno.

Alla fine acconsentì. Mi fece spogliare e sdraiare sul letto, e dopo essersi spogliata ella stessa si avvicinò a me. Io da sdraiato sullo schiena appoggiato ai cuscini la vedevo tra le mie gambe. Abbassandosi mi prese in mano il pisello, e dopo avermi masturbato già era diventato un uccello. Iniziò a baciarlo e poi a leccarlo come un gelato. Io stavo fremendo dal piacere, ed inavvertitamente esplosi nella sua bocca in un mugolio di piacere.

Lei ingoiò tutto, dicendomi che però in questo modo non potevamo più far niente, e rivestitasi andò in sala dove accese la televisione.
Pochi minuti dopo, tuttavia, il mio membro era tornato nuovamente duro, così la raggiunsi.

"Dimenticavo che alla tua età siete come conigli" mi disse sorridendo.

Mi fece segno di avvicinarmi, e, alzatasi dalla poltrona andò verso la cucina.
Prese una banana e mi la diede. Dopo essersi spogliata e sdraiata sul divano con le gambe oscenamente aperte mi istruì sul da farsi.

"Adesso ti spiegerò cosa fare: immagina che la banana sia il tuo uccello. Questa è la passera" mi disse aprendo le labbra della sua figa pelosa.
"Il tuo uccello deve entrare qua dentro. In questo modo faremo l'amore. Non preoccuparti di sborrare dentro, prendo la pillola"

"Ma zia", le chiesi, "cosa significa sborrare?".

"La sborra è quella buona crema bianca che esce dall'uccello quando provi piacere. Quello è il succo della vita che entra nella passera".

Mi istruì sul movimento da seguire con la banana. Gliela infilaì dentro ed iniziai a scoparla mentre lei godeva.
Qualche minuto dopo mi disse di estrarla, e nel farlo la vidi piena zeppa di umori.

Ci spostammo nuovamente in camera da letto, mentre mio zio dormiva, e lei si stese con la pancia all'aria e le gambe divaricate. Mi fece mettere in ginocchio davanti alla passera e mi spiegò come muovermi.

"Appoggia l'uccello all'apertura della passera, così, ed adesso fai entrare solo la punta". Così feci, entrando in un mondo di piacere.

"Senti come si stanno conoscendo?" mi chiese. "Ora appoggia le mani al fianco delle mie tette e infila l'uccello nella passera." Così feci, e nel sentirmi dentro di lei provai un piacere immenso.

"Ora devi fare avanti ed indietro, in continuazione, finché non mi sborrerai nella passera" mi disse.

Così feci. In poco tempo però non ce la facevo più e accasciandomi addosso alle sue tettone le sborrai nella passera. Il mio uccello uscì, accompagnato da un rivolo di sborra, mentre lei mi accarezzava i capelli.

"Grazie zia", le dissi, "è stato bellissimo".

"Si possono fare tante altre cose in realtà", mi disse con un occhiolino. "Se prometti di mantenere il segreto io, te e lo zio potremo divertirci un mondo"

Subito promisi che avrei mantenuto il segreto, e col pisello che era tornato duro l'abbracciai baciandola sulle guance.

Per il resto dell'estate e delle vacanze seguenti, finché non è venuta a mancare, sono stato assieme a mio zio l'amante di mia zia.

P.S: se volete che continui questa storia fatemelo sapere. Ci sono un'altro paio di capitoli per finire la mia iniziazione al sesso, quindi un'altro paio di racconti dovrebbero starci. La stessa estate abbiamo fatto l'amore con mio zio e col vecchio medico del paese che mia zia già conosceva, per cui quelli saranno gli altri racconti in caso.





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