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Visita sportiva, seconda parte


di Asseffect
17.02.2016    |    16.697    |    6 9.4
"“Peccato”, mi dice “avrei proprio voluto che mi incaprettasti”, e noto che sta nuovamente tornando duro..."
La sua bocca mi avvolge completamente, lo sento accarezzarmi le palle, mentre con una mano continua ad allargarsi il culo. La lingua gira attorno alla cappella, poi si allontana un secondo, mi scappella totalmente e inizia a leccare il frenulo. Mi sento impazzire di piacere, lui lo vede e continua. Poco dopo inizia ad ingoiarmi tutto, sento i suoi baffoni sul pube, e la barba che mi solletica le palle, una sensazione stupenda.

Lo avviso: “Sto per venire” e per tutta risposta lui succhia sempre con più foga, finché, appoggiando una mano sul lettino poco sopra la sua testa e una sul suo pancione mi spingo verso di lui, inondandolo di sperma. Vedo che ne ingoia buona parte e, col pisello ormai moscio e ancora sporco, mi abbasso, curioso di provare a baciarlo. Sento la barba e i baffi che mi solleticano, apre la bocca e con la lingua cerca la mia. Lo accontento e iniziamo uno scambio di saliva misto al mio sperma, mentre la mia lingua e il suo linguone si mescolano e si attaccano in un gorgoglio di piacere.

“Peccato”, mi dice “avrei proprio voluto che mi incaprettasti”, e noto che sta nuovamente tornando duro. A questo punto prendo in mano la situazione, lo faccio scendere dal lettino, gli accarezzo velocemente la cappella ancora lucida e mi sdraio sul lettino. Lo faccio sdraiare sopra di me dicendogli di iniziare un bel sessantanove fiche non sarei tornato nella condizione di farlo godere e lui accetta di buon grado.

Si sdraia quindi sopra di me, prendendo in boccia il mio pisello ancora floscio, mentre io gli sto leccando le palle e l’asta. Da questa posizione la scena è ancora più invitante, e, vedere quella cappella violacea sormontare l'asta piena di nervature, circondata dai peli grigi è qualcosa di sublime. Quando infilo in bocca la cappella, grossa e violacea, mi dice di iniziare ad infilargli un dito in culo, e che, avendo fatto le analisi da poco ed essendo pulito, potremo divertirci senza problemi. Faccio come mi dice, tenendo sempre il suo membro turgido in bocca, e leccandogli sempre la cappella. Vedo che le palle cominciano a contrarsi e, conscio del fatto che stava per venire, infilo un altro dito nel suo bel culone e mi preparo ad ingoiare. Il medico non si fa attendere, e infatti spinge tutto dentro di me, e sento la cappella che, appoggiata alla base della lingua, inizia a vibrare e poco dopo scoppia in un secondo fiume di sperma.
Lo sforzo in lui comincia a pesare, e infatti sento che il suo pisello inizia ad afflosciarsi, ma non per questo lo mollo, anzi, riesco a prendere in bocca persino le palle, e, con i peli del pube che mi solleticano, lo ripulisco perfettamente.

A questo punto scende dal lettino, visibilmente soddisfatto, e, dopo essere sceso anch’io prende del lubrificante e, sdraiatosi, inizia a passarselo sull’apertura anale. Col pisello in mano, bello umido e pienamente scappellato mi avvicino a lui, che intanto si è messo alla fine del lettino, e mi stendo su di lui appoggiando la cappella all’apertura del suo culone, mi allungo su di lui, sentendo il suo pisellone e le sue palle sulla pancia e, prendendogli i capezzoli limoniamo ancora per un po’.

Mi chiede di far piano quando gli entro dentro, visto che era da molto tempo che non aveva rapporti anali e che l’ultimo era stato con un ragazzo non molto dotato, e, essendo comunque io di misura normale avrei potuto fargli male. Mi avvicino con la faccia al suo culone, gli accarezzo le chiappe con le mani, solleticandolo,il naso che appoggiato alle sua palle si riempie dell'odore di uomo, mentre con la lingua inizio a penetrarlo, un po’ perché ero curioso di provare, un po’ per inumidirlo bene. “Ti prego! Non ce la faccio più a resistere!!!” mi dice “Prendimi e fammi tuo, forza!”

Prendo il lubrificante con le mani, e mentre ancora ho la lingua che lo titilla mi lubrifico bene. Appena sono pronto, col pisello duro in mano, avvicino la cappella all’apertura del culo, la appoggio e, non senza difficoltà, inizio ad entrare in lui. Avendolo sdraiato di pancia non faccio fatica a vedere la scena, e al solo vedere la mia cappella scomparire dentro di lui, vedendo la ciccia piegarsi all’interno già inizio a godere.

Continuo a spingere, molto lentamente, sia per godere il più possibile di questa mia prima penetrazione, sia per evitare di fargli male, finché non vedo che sono entrato totalmente dentro di lui, e sento le mie palle sbattere contro le sue, e i suoi peli pubici aggrovigliarsi coi miei. La sua faccia ha un’espressione di pieno godimento, come probabilmente la mia, e lentamente inizio a uscire da lui, appoggio la cappella al suo culo, e con un leggero colpo di reni lo faccio nuovamente mio. Sentire il mio cazzo avvolto nel suo culo è probabilmente la migliore sensazione che io abbia mai provato, e appena comincia a stringere i muscoli sento le nervature che scoppiano.

Conscio di stare per venire mi ritiro da lui che mi dice di continuare a scoparlo fino a riempirlo. “Ciò che ho in mente è proprio questo” gli dico “ma voglio farlo in un altro modo. Scendi dal lettino e quando mi sdraio sali sopra di me e fammi entrare nel tuo stupendo culone”.
La sua faccia si illumina con un sorrisone e così facciamo, e non appena sono sdraiato prende uno sgabello per aiutarsi, si siede sulla mia pancia e poi, alzatosi un attimo, porta il mio cazzo sotto di lui e se lo lascia scivolare dentro di se. Sento prima le palle appoggiarsi sul mio pube, e subito dopo il suo piselloe che si appoggia sulla mia pancia, sempre col la cappellona scoperta e umida. Ancora col mio pisello dentro di lui si allunga su di me, e, mentre sento il suo pisellone ancora floscio e le sue palle sul mio pube, e la sua panciona su di me, iniziamo di nuovo a limonare.

Ci baciamo, mischiando nuovamente le nostre lingue, mentre continua ad inarcarsi e a distendersi, letteralmente scopandosi da solo, e sento che sto per venire. Glielo faccio capire mugolando di piacere e poco dopo vengo copiosamente, riempendolo di sborra calda, e sentendo che anche lui, da moscio, mi ha sborrato sulla pancia. Stiamo un po’ così, lui abbandonato su di me, mentre il mio pisello, ormai floscio con un flop sordo esce dal suo culo, e un rivolino di sperma lo accompagna, andando a colare prima sul mio pisello e poi sulle palle.

Dopo un po’, scivolando sul mio cazzo, scende dalla branda, facendo strisciare il suo membro sul mio, bagnandoli entrambi di sperma e, sceso anch’io, mi accompagna al bagno dell’ambulatorio, dove insieme ci gettiamo sotto una doccia calda, per lavarci entrambi, sempre continuando a toccarci, consci del fatto che per la serata avevamo dato entrambi e i divertimenti erano finiti…


… Grazie per aver letto, e per i commenti. Ho ancora due storie da raccontare, di rapporti che ho avuto, uno col prete del paesino in cui vivo, durato per più di qualche incontro ed il secondo della settimana durante la gita di quinta dove ho potuto godere col prof di filosofia. Fatemi sapere quale vi interessa di più, e, in caso, lo scriverò per primo.

Un bacio dove preferite
Asseffect
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