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Il dolce signore in centro


di Asseffect
16.09.2017    |    21.857    |    6 8.4
"Ad un certo punto si alza e lecca il mio sperma dalla mia pancia, poi mi sale a cavalcioni e mi bacia..."
Ci siamo trovati su Grindr… Bè, l’ho trovato io in realtà. Ci siamo sentiti per qualche settimana prima di accordarci per un incontro. Ci saremmo trovati la sera in città vicino a casa sua, e se fossimo stati bene insieme saremmo andati da lui.

Avevo i brividi per l’eccitazione quando l’ho visto: classico signore anziano, sulla sessantina. Camicia sul viola, pantaloni in jeans e scarpe eleganti. I capelli bianchi un po’ lunghi erano radi sul capo e aveva una leggerissima barbetta.

Abbiamo camminato per una ventina di minuti raccontandoci un po’ di noi, e poi abbiamo deciso di andare da lui. Arrivati nella appartamento entriamo nel piccolo ascensore e stando a contatto già lui sentiva il mio cazzo duro attraverso i jeans. Entrati in casa mi offre un bicchiere d’acqua e mi chiede dove preferissi andare. Gli dico in camera da letto.

Mi fa strada e quando entriamo mi guarda con sguardo affettuoso. Si avvicina a me e mi bacia. Mi mette la lingua in bocca e limoniamo, mentre sento le sue mani che mi si avvinghiano attorno alla schiena. Poco dopo la sua mano scende sulla mia patta e prova ad armeggiare con la cintura dei pantaloni cercando di slacciarmela.

Notando la sua fatica mi stacco da lui ed inizio a spogliarmi, e lui fa lo stesso. Adesso siamo nudi uno davanti all’altro, lui seduto sull’angolo del letto ed io in piedi. Mi prende in mano in pisello e dopo averlo scappellato se lo infila in bocca.

Entro in un mondo di godimento: è bravissimo. Sento la sua lingua tutta attorno e lo prendo per la nuca, accarezzandolo e dettando in ritmo: mi lascia fare. Stiamo così per 5 minuti, mentre io ogni tanto gli titillo i capezzoli e gli prendo in mano in cazzo.

Lo faccio stendere sul letto e mi dedico a lui: mentre è steso a pancia all’aria con le gambe divaricate mi dedico ai testicoli e al cazzo, entrambi belli pelosi. Arrivato alla cappella la prendo con la mano e gli lecco il frenulo: lui freme.

Prendo quella gloriosa asta in bocca e lui con le gambe si abbraccia al mio corpo. Succhio avidamente. Lui gode. Poi i ruoli si invertono: io steso e lui che mi lecca le palle per riprendermi in bocca l’asta. Andiamo avanti così, scambiandoci posizione per una ventina di minuti.

Mi chiede se voglio scoparlo, annuisco. Mentre mi infilo il preservativo e mi ristendo sul letto a pancia all’aria lui si inumidisce il culo con la saliva, per poi mettermene un po’ sul cazzo.
Gli appoggio la cappella al sedere e lui lentamente si impala. Godiamo assieme.

Mentre gli prendo le tettine e gioco coi capezzoli lui si scopa su di me: il suo cazzo che moscio sballonzola sul mio pube. Qualche minuto dopo cambiamo posizione e lo incapretto mentre si mette a 90.

Ancora cambiamo, e lo prendo alla missionaria. Ma ormai non ce la faccio più: è passata ormai un’ora da quando abbiamo iniziato a fare l’amore, ed io sono ormai finito. Esco dal suo culo e mi sdraio a pancia all’aria sul letto affianco a lui.

Mi ringrazia, e mi chiede se voglio sborrare. Gli dico di si.

Con una mano mi prende il cazzo e toglie il preservativo. Inizia a masturbarmi mentre si masturba anche lui. I nostri corpi sono scossi da un brivido libidinoso mentre sborriamo.

E restiamo li, abbracciati nello sperma, baciandoci, mentre lui con una mano gioca col mio culetto. Parliamo del più e del meno, ci baciamo. Ad un certo punto si alza e lecca il mio sperma dalla mia pancia, poi mi sale a cavalcioni e mi bacia.

Dopo un po’ di tempo comincio ad alzarmi anch’io. Mi chiede se voglio lavarmi e mi indica il bagno.

Una volta pulito mi ridirigo nudo in camera e lo vedo steso sul letto.
Le coperte sporche di seme e lui ancora nudo.

Mi vesto e lui mi riaccompagna alla porta. Ci baciamo prima che io vada.
Una volta fuori mi giro e lo vedo affacciato alla finestra in cucina: a petto nudo, e immagino col pisello al vento che mi saluta.

“Ciao Nico”, rispondo andandomene, “alla prossima”.
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