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Gay & Bisex

Sveltina in palestra


di Asseffect
07.03.2017    |    26.352    |    9 9.5
"Iniziamo a lavarci, ma la situazione è troppo erotica per me: sono sotto la doccia con uno sconosciuto, mai visto prima, in uno spogliatoio virtualmente..."
Esco dalla biblioteca della facoltà e guardo l’ora: le 19:40… Indolenzito mi avvio verso il parcheggio. Ho un esame abbastanza importante da dare, quindi quando ho un pomeriggio senza lezioni per evitare di perderlo non facendo nulla vado a studiare in biblioteca. Lungo la strada decido di andare in palestra per scaricarmi un po' prima di tornare a casa.

Col traffico arrivo alle 20:10, la palestra avrebbe chiuso in poco più di un’ora. Siamo in quattro gatti. Scambio lo zaino col borsone, mi cambio, infilo le cuffiette ed inizio ad allenarmi.

Faccio un allenamento piuttosto intenso: complice la stanchezza dell’ultimo periodo, lo stress da esami e il non lavorare più ho messo su un po' di pancetta che voglio perdere. stanchezza dell’ultimo periodo, lo stress da esami e il non lavorare più ho messo su un po' di pancetta che voglio perdere.
La massa muscolare fortunatamente non è calata, e infatti non ho problemi a completare l’allenamento in tempo. Mi dirigo in spogliatoio. Ora la palestra si è veramente svuotata. A quest’ora la maggior parte delle persone che si allenano sono gli adulti e i vecchietti.
Il sabato sera i miei coetanei fanno serata. Non ho mai apprezzato quella vita.

Saluto il vecchietto che finisce la corsa sul tapis roulant ed entro in spogliatoio. Inizio a spogliarmi e, preso l’accappatoio, mi dirigo nudo in doccia. Un signore poco avanti a me entra per primo, si dirige verso gli appendini davanti alle docce, si toglie l’accappatoio mentre io passo la tessera sul lettore e mi dirigo nella seconda doccia.

Pochi secondi dopo lo sento schiarirsi la gola alle mie spalle per chiamarmi e mi giro. Lo vedo un po' rosso. Si scusa dell’inconveniente, ma per sbaglio ha attivato la mia stessa doccia, e la tessera adesso è bloccata.
Essendo le docce bloccate da un timer mi chiede se per me è un problema se si lava assieme a me. Gli dico di non preoccuparsi e gli faccio cenno di avvicinarsi.
Iniziamo a lavarci, ma la situazione è troppo erotica per me: sono sotto la doccia con uno sconosciuto, mai visto prima, in uno spogliatoio virtualmente vuoto. Non riesco a trattenermi, ho un’erezione pazzesca. Cerco di fare il possibile per evitare delle figuracce, ma a causa degli spazi ristretti mentre ci giriamo in contemporanea il mio membro slitta sulla lunghezza dei suoi glutei, il movimento enfatizzato specialmente quando il glande slitta nello spacco del sedere.

Lui si gira sorpreso. Paonazzo abbozzo un tentativo di scuse, ma lui sorridendo mi dice di non preoccuparmi. Con una mano mi prende il pisello e inizia a segarmi. Anche lui ha un’erezione a sua volta. Ricambio il favore. Il tempo sotto le docce ormai sta esaurendosi, e sentiamo la porta sbattere.
Il vecchietto ha finito anche lui di allenarsi ed è rientrato in spogliatoio.

Velocemente ci mettiamo l’accappatoio e usciamo dalle docce, poco prima che lui entri. Lo salutiamo con un cenno.
Non posso lasciar sfumare così l’occasione però. Noto dove va il signore, prendo il mio borsone e lo seguo. Fortunatamente si dirige dall’altro lato dello spogliatoio. Appoggio il borsone di fianco al suo, lui si gira verso di me. Ci avvinghiamo e d’intesa ci mettiamo a limonare.
Il tempo è tiranno: le docce durano poco tempo, quindi velocemente gli prendo il pisello in mano.
“Non così”, mi sibila lui togliendosi l’accappatoio. Si gira e si piega in avanti, le braccia appoggiate alla panca e mi fa segno di andare.

Non c’è tempo per le carinerie: fortunatamente siamo ancora fradici dalla doccia. Per buona misura gli prendo il sedere e lo allargo con le mani esponendo la rosa del culo: come davanti avevo notato con la mano mentre gli facevo la sega in doccia è totalmente depilato.
Avvicino la cappella e con un colpo secco di reni spingo deciso il cazzo dentro di lui. È burro fuso. La mia asta scivola che è una goduria: inizio a sbatterlo, lui mugola.
Tenendolo fisso con le braccia poco sotto le ascelle riesco a muoverlo in modo da accompagnare il ritmo della scopata. I nostri corpi umidi producono un flop sordo ogni volta che sbatto il pisello dentro di lui. Complice l’allenamento ho il testosterone a mille. Mi sento un toro!!!
Con degli ultimi spasmi mi spingo in lui il più possibile! Sento le mie palle prosciugarsi mentre un caldo fiotto di sperma sgorga dalla cappella. Godurioso guardo in alto, ma con la coda dell’occhio noto un’ombra alla mia sinistra: il vecchio.

Persi nella scopata abbiamo perso la concezione del tempo, e non siamo stati nemmeno così cauti come pensavamo. Noto che comunque c'è un pisello barzotto con la cappella scoperta che fa capolino attraverso lo spacco dell'asciugamanino legato in vita. Ci scusiamo paonazzi, io che ancora col pisello barzotto e sporco di sperma esco dal culo del signore, lui che si rialza e si scusa a sua volta.
“Non vi preoccupate, è stato uno spettacolino inaspettato. Indecente, ma chi sono io per giudicare?”
Ancora scusandoci iniziamo a cambiarci. Noto uno schizzo di sperma sulla panca: il signore è venuto mentre lo sbattevo.

Adesso posso vederlo con calma mentre ci cambiamo: fisico asciutto, totalmente depilato, occhi neri, capelli e sopracciglia grigi, un paio baffi anch’essi grigi.

“Grazie” gli dico un po' rosso, “era da un po' che non mi svuotavo”. Lui sorride: “Non preoccuparti, è passato un po' di tempo anche per me dall’ultima volta. Mi sono approfittato di te, mi spiace. Ti avevo notato mentre ti allenavi e ho provato a lavarmi con te con la scusa della tessera. Sono un po' andato in palla perché non sapevo come procedere una volta sotto l’acqua, ma quando ho sentito il tuo cazzo sulle chiappe ho capito che era fatta.”

“Ah beh, fosse così semplice” gli rispondo. “Mi farebbe piacere ripetere l’esperienza, ma in genere mi alleno con un amico o con i miei. Se mi vedi da solo però, fammi un fischio”.
“È piuttosto difficile anche per me” mi dice, “sono sposato con una bimba piccola, ma ho sempre avuto l’indole bisessuale. Mi fa piacere sapere che ci sono ancora ragazzi come te in giro”.

Siamo ormai entrambi vestiti. Lo bacio un’ultima volta, solleticato dai baffi ancora umidi, e ci dirigiamo fuori dalla palestra.
Salgo in macchina soddisfatto.

Probabilmente comincerò ad andare in palestra da solo più spesso il sabato sera.
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