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Gay & Bisex

Visita dal dottore 2


di Asseffect
12.11.2017    |    25.477    |    7 8.6
"Mario intanto si è steso a fianco a me..."
Dopo un paio di settimane di terapia costante chiamo il mio medico e fissiamo l'appuntamento a domicilio per controllare i progressi. Il suo domicilio ovviamente.

L'appuntamento è fissato verso le 18, per evitare problemi d'orario.
Arrivo puntuale come un orologio e mi apre la porta.
Il mio medico è coperto unicamente da una vestaglia in seta nera, e dall'apertura lasciata strategicamente in mostra mi fa vedere il suo bel pisello flaccido. Io ovviamente a questo punto sono già in tiro.

Mi dice che il suo amico sarebbe arrivato poco dopo, mi fa spogliare e, dandomi una vestaglia gialla, sempre in seta, da indossare sopra al corpo nudo, mi sfiora l'uccello, commentando sui progressi.

Siamo entrambi intenti nel nostro aperitivo quando suona il campanello. Fa entrare il suo amico e senza farmelo vedere lo porta in camera a cambiarsi. Riemergono qualche minuto dopo, un vestaglia nera e una bianca.

Si assomigliano molto. Il suo collega è leggermente più giovane, sulla 50ina. Non ha barba o baffi, capelli bianchi leggermente lunghi e un pò arruffati, una bella pancia.

Si siedono entrambi ai miei fianchi, visto che mi ero seduto sul divano e facendo due chiacchiere sorseggiano un aperitivo. Le mani libere di entrambi sono entrambe sul mio corpo, una per lato, e il suo amico si fa più audace e mi accarezza la coscia arrivando alle palle.

(Tanto per fare chiarezza, chiamerò il mio medico Mario e l'altro Alberto)

"Però, carino il ragazzo Mario" dice sfiorandomi le palle, "ha anche un buon pelo".

Mario mi scosta la vestaglia e mostra il mio cazzo barzotto ad Alberto, che subito avvicina la mano.

"Ha un bel glande gustoso, e il suo sperma è bello dolce, sentirai. Soffre di fimosi, ma mi pare che col trattamento ci siano stati buoni miglioramenti" dice facendomi l'occhiolino.

"Dovrò controllare a fondo allora" dice Alberto mentre mi masturba e mi guarda. Avvicinandosi a me mi bacia e mi mette la lingua in bocca. Limoniamo mentre due mani si appoggiano al mio pisello ormai di marmo.
Qualche secondo dopo la bocca di Mario si avvinghia alla mia asta, ed io con la mano libera prendo il cazzo di Alberto, una bella nerchia di tutto rispetto.

Ci divertiamo così, poi i ruoli si scambiano, poi si scambiano ancora. Tutti ormai hanno limonato tutto, e ognuno ha preso in bocca un cazzo. Alberto mi fa alzare dal divano e si alza anche lui. Mi avvicina a sè, giallo e bianco delle vestaglia si uniscono mentre ci strofiniamo uno sull'altro.

Il mio cazzo sbatte contro il suo, entrambi duri, come se fossimo guerrieri medievali che combattono con dei pugnali. Improvvisamente sento qualcosa di umido e mi accorgo che Mario si è messo in ginocchio e ha preso entrambi i nostri uccelli. Ne succhia prima uno e poi l'altro, poi prova a prenderli entrambi. Io e Alberto godiamo.

Decidiamo di andare in camera da letto per stare più comodi.

"Facciamo questo esame, forza" dice Alberto piegandosi a pecora. Mi avvicino a lui e appoggio la cappella al suo culone, poi inizio lentamente a spingere. Lo prende come la più esperta delle puttane ed inizia a mugolare appoggiato al letto, mentre io lo sbatto. Marco mi si mette dietro e si appoggia con la pancia alla mia schiena, leccandomi i lobi delle orecchie. Andiamo avanti per qualche minuto, io intanto sono pieno e sento che sto per venire. Alberto lo sa e mi fa uscire dal suo culo.

"Umm, direi che non sei messo male, ma si può migliorare. Vorrei esaminarlo con un altro metodo però", mi dice gettandomi sul letto a pancia all'aria. Si getta famelico sul mio cazzo, e intanto noto che Mario va dietro di lui e si appresta a scoparlo.

Sento precisamente quando lo deflora, perché la lingua ha uno spasmo sul mio frenulo.
Inizia a spompinarmi con ancora più decisione, mentre io cerco di resistere e di godermi quella bocca il più possibile.
Sento qualche schizzo sulla pancia e capisco che Alberto, mentre mi spompina e viene scopato da Mario ha sborrato.
Sta per godere anche Mario, che ansima e suda, e poi con un mugolio spinge il suo cazzo ancora più dentro Alberto.
Ormai tocca a me, e avviso Alberto che sto per sborrare. Invece di spostarsi succhia ancora più avidamente, e poco dopo come un fiume in piena gli esplodo in bocca.

Non riesce ad ingoiarla tutta. Rivoli di sperma gli colano dai lati delle labbra mentre ancora tiene la mia asta in bocca. Mario intanto si è steso a fianco a me. Alberto si rialza con espressione felice, un rivolo di sperma che è colato fin sulla pappagogia. "Avevi ragione Mario, è proprio gustosa", dice sedendomisi a fianco.

Stiamo li qualche minuto per riprenderci, poi a turno ci diamo una sciacquata.
Ci rimettiamo le rispettive vestaglie e Mario cucina la cena mentre io ed Alberto restiamo a coccolarci sul divano.

Dopo aver mangiato ci risistemiamo e ci salutiamo, con la promessa di riorganizzare.
Mentre andiamo alle rispettive macchine Alberto mi allunga il suo biglietto da visita, con numero ed indirizzo, e dopo un'ultima palpata d'uccello ci salutiamo.

Dovremo veramente riorganizzare!
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