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Una seconda chance "Giacobbe"


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
27.06.2025    |    656    |    0 9.2
"Sono in trattoria quando la vedo arrivare:”cameriere apparecchi per il mio amore, grazie cara, oddio mangiare da solo”..."




Giacobbe:

Nella vita,incontrare l'anima gemella è come vincere la lotteria,ma non bisogna disperarsi,anche dopo un fallimento si può presentare una seconda chance.

tutti siamo portati a giudicare la vita altrui,non sempre solo per invidia o cattiveria, a volte vista dall'esterno una situazione può sembrare tutta rose e fiori ma le eventuali spine non si vedono.
Come dare torto a chi mi giudica una persona fortunata? Giò, figlio di una stirpe di avvocati, laureato a pieni voti in giurisprudenza e con importanti master negli states, Canada, e Bruxelles.
Una carriera spianata, mi piace quello che faccio, non l'ho scelto per comodità, i miei mi hanno dato libera scelta sugli studi da intraprendere, fin da piccolo mi appassionai ai casi di cronaca nera, mamma poteva permettersi di scegliere chi rappresentare, aveva come un sesto senso nel capire se una persona era innocente.
Al secolo , Giacobbe per gli amici Giò,a detta di tanti un fortunato, la situazione economica, il lavoro e quello che appariva come un regalo di mamma natura.
Alto un metro e novanta, fisico tonico senza dover fare troppi sforzi è il classico viso d'angelo, biondo riccio e con occhi cerulei.
Alle superiori le ragazze sbavavano per conoscermi,io stavo sulle mie, l'idea che si erano fatte di me era del classico figlio di papà che se la tirava e che nessuna di loro era abbastanza interessante da suscitare il mio interesse.
Per altre ero addirittura considerato un misogino, e come nella fiaba della volpe e l'uva acerba si tenevano distanti.
Nulla di più sbagliato, avevo un problema la paura di arrivare al dunque, non certo perché sono timido , in compagnia sono considerato l'anima delle feste, mi ritengo gioviale e divertente ma c'è un però.
Forse è impensabile avere tutto dalla vita, il mio problema era proprio sotto la vita,nel senso che oltre il viso d'angelo anche il pisellino era come nelle rappresentazioni dei putti, come quelle statue di antichi eroi greci, tutto muscoli tranne lì.
Per intenderci, funziona perfettamente, passo ore a masturbarmi ma non ho il coraggio di farmi vedere nudo da una donna, sicuramente non con una che mi piace.
Probabilmente una fissazione dovuta alle troppe visioni di film porno, dove gli attori hanno verghe impressionanti a confronto col mio pisellino.
A venticinque anni incontro Isa, una tipa da poco arrivata in città, non conosco niente di lei ma da subito ne resto affascinato.
Un anno più grande di me, bella e spigliata, da quando ha cominciato a frequentare la compagnia mi tirava delle occhiate che mi facevano sciogliere ma come sempre non mi sbottonavo.
Una sera all'ora del aperitivo,credo per caso, siamo solo io e lei nel nostro bar ritrovo, tutti sono andati ad un concerto di un gruppo che non mi piace.
Non mi ricordavo dell'evento altrimenti sarei rimasto a casa,ormai li ne approfitto per farmi un Manhattan uno dei migliori della città.
Improvvisamente arriva lei, un corpo da fare invidia a una modella ma con almeno una terza di seno, capelli lunghi nerissimi e occhi verdi, viene verso di me, non posso fare a meno di guardarla in un certo modo.
“Ah, Giò ma allora ti piacciono le donne? Iniziavo a pensare che fossi gay, offri da bere ad una povera ragazza squattrinata ?”.
Mi impappino:”no.. cioè si..tu..”,”che ti prende, mi vedi così brutta?”,”scherzi sei splendida, ero solo sovrappensiero”,”direi immerso in un altro mondo, quando torni in questo anch'io mi berrei un Manhattan”.
Figura di merda, inutile negarlo mi piace, le altre sere bastava ignorarla, ma questa sera siamo solo io e lei.
“Come mai non sei andata al concerto con il tuo ragazzo”,”chi Michele? Non è il mio ragazzo e poi lo sai come gli puzza il fiato e per giunta quel tipo di musica non mi piace”, mi sciolgo un po' e rido :”già,hai ragione bisogna stargli almeno a un metro di distanza,ha un fiato che uccide le mosche “.
Il ghiaccio è rotto, inutile negarlo con lei mi trovo bene, oserei ma è lei a anticiparci :"allora bell'uomo che si fa?”,”sono le 19:30 direi che si potrebbe andare a cena”,”dipende da cosa proponi per il dopo cena, sai è da quando sono arrivata in città che non sco…vabbè lasciamo perdere credo che hai capito”.
Ho capito benissimo,con un'altra mi sarei bloccato con lei no:”che dici, viviamo giorno per giorno, anzi nel nostro caso ora per ora, che ne dici ti propongo un ristorantino dove fanno il miglior pesce di tutta la città”,”perché no ma ti avviso io sono di origine calabrese e da noi il pesce è tutta un'altra cosa”,”potresti ricrederti,andiamo?”.
Il mio primo appuntamento con una donna e che donna, Isa è bella,simpatica e sfacciata, per un attimo penso di tirarmi indietro ma poi mi dico meglio pentirsi che rammaricarsi, non mi sembra la tipa da spiattellare ai quattro venti il mio problema.
Sul ristorante si ricrede, un punto a mio favore, non abbiamo tanto in comune, lei è diplomata alla scuola magistrale ma praticamente non ha mai lavorato,ama ballare e io in certi balli sono un cavallo, adora il mare, personalmente mi piace ma non ci starei più di una settimana di fila, preferisco fare del trekking o viaggiare per conoscere posti nuovi,nonostante la giovane età ha già un matrimonio alle spalle, non le chiedo perché è finito non mi sembra il modo migliore per iniziare una qualsivoglia relazione, perché è questo che mi piacerebbe fare, sempre se trovo il coraggio.
Con lei è facile:’dimmi,vivi in famiglia o hai un posto tutto tuo, non so ,lo scannatoio dove porti le ragazze”,”vivo in famiglia ma dispongono di un piccolo appartamento in centro vicino allo studio, saresti la prima a metterci piede”,”quale onore, che stiamo aspettando, portami!”.
L'appartamento è a pochi passi, ho lasciato l'auto in garage:”Giò spero sia vicino, con questi trampoli rischio di prendere una storta”.
Gambe slanciate ,caviglie sottili e sandali esagerati, da cui si intravedono i deliziosi piedini,adoro i piedi piccoli in una donna, mi ricordano quelli di mamma.
Appena entrati individua il comando del climatizzatore, lo mette su off e sorride :”senti che caldo è il caso di metterci comodi, che dici?”
Dio bellissima e provocante, va dritto allo scopo, è lei a sbottonarmi la camicia e calarmi le braghe fino alle caviglie, chiudo gli occhi è il momento della verità, spero non si metta a ridere.
Sento le sue mani sui miei fianchi e i boxer scendere lentamente, non oso guardare , l'uccello è in tiro e come potrebbe non esserlo con una come lei.
Improvvisamente il glande è avvolto in qualcosa di caldo, apro gli occhi:”wow, proprio come piace a me, adesso rilassati la tua Isa ti porterà in paradiso”.
Non so se questo è il paradiso ma e meraviglioso, lecca a colpetti di lingua la cappella e poi fa sparire l'asta nel caldo della boccuccia, devo stringere i denti per non spruzzare subito, lei mi incita a venire, dice che poi sarà più bello.
Difficile dimenticarsi di quella prima sera, ho fatto per la prima volta l'amore, almeno questo credevo fosse, grazie alla venuta il paletto restava duro come roccia, appena la cappella ha trovato la via di quello scrigno profumato ho compreso cosa vuol dire fare veramente sesso, non c'era bisogno di far viaggiare la fantasia, quello che avevo sotto gli occhi mi bastava.
Isa ansimava,ogni tanto tremava, non credo simulasse l'orgasmo, ma sentire di essere desiderato è la cosa più bella al mondo,ho scoperto che per me il massimo del piacere è vedere godere la mia donna.
Ad una certa ora si riveste per andarsene, io la prego di restare è bastata una notte per farmi uscire da quell'appartamento cotto di lei.
Da quella sera non passa giorno senza vederla, una volta incontro Michele da solo, mi scuso per avergli soffiato la ragazza:”ma chi quella, piuttosto tu cerca di non affezionarti, Isa è una predatrice, so per certo che ha mandato sul lastrico l'ex marito, lo so perché abitava a Bologna e ho conosciuto gente della compagnia che frequentava, quindi uomo avvisato mezzo salvato”.
Devo sforzarmi per non incazzarmi,non è da me perdere le staffe ma in quel momento ho avuto il desiderio di tirargli un pugno sul muso,brutta cosa l'invidia.
La storia va alla grande, o credo dato che è la mia prima, una cosa è certa, tutte le sere si scopa come ricci, mi fa acquistare sicurezza non ho più vergogna di farmi vedere nudo.
Dopo poche settimane mi concede il lato B che spaccia per vergine, una piccola bugia forse non vuole che la giudichi una facile,sta di fatto che in quella piccola caverna la verga ci balla dentro.
Dopo pochi mesi mi decido e la presento ai miei genitori, mia madre non è una stupida si è resa subito conto che era la prima donna che le presentavo, si è sempre preoccupata di non vedermi con una donna,da subito tiene un atteggiamento tiepido, per carità non pretendo che faccia salti di gioia, in fondo nessuna donna e mai abbastanza per il proprio figlio.
Un giorno mi prende in disparte:”sai Giacobbe ho preso qualche informazione su Isa”, ormai sono pazzo di lei, sono le ultime parole che sento pronunciare a mia madre, la sera stessa mi trasferisco nel piccolo appartamento e inizio a guardarmi in giro per cercare qualcosa di più comodo.
Mia madre forse è più offesa di me, ritiene giusto controllare che non mi metta nei guai, papà è più morbido, cerca di convincermi a rimanere nello studio ma ormai ho deciso, mi trasferirò in un'altra città e ne aprirò uno tutto mio.
Ne parlo con Isa che è da subito entusiasta, è disposta a lasciare il fantomatico lavoro e seguirmi dell'impresa.
Le propongo di andare in Calabria, la sua terra , magari sente nostalgia ma lei rifiuta categoricamente, mi dice che è piena di delinquenza c'è troppa gente cattiva, io le obietto che è il mio mestiere ma non c'è verso di convincerla.
Opto per Pescara una bella città sul mare, ci trasferiamo e apro lo studio, le voci corrono e presto ho il mio bel pacchetto di clienti.
Tutto sembra andare per il meglio,Isa rinuncia al lavoro, se mai ne ha avuto uno, “mi diceva di avere un impiego part time ma era sempre libera”, ho imparato presto a riconoscere le sue piccole bugie che fanno parte di lei, ma ha tante altre doti e tanto mi basta,non è necessario cercarsi un lavoro, il mio è più che sufficiente per mantenerci agiatamente.
Pescara è una città piena di gente allegra, non ci mettiamo molto a farci una compagnia, lei in poco tempo trova amiche ma tra tutte non ce n'è una che mi piace, mi sembrano oche svampite, senza né arte né parte.
Le ho raccontato la discussione con mamma lei ha detto che ho fatto bene a tagliare i ponti ma più passa il tempo e più mi convinco di aver esagerato, vorrei riappacificarmi ma Isa pur non dicendolo apertamente è contraria.
Dopo un anno insieme velatamente inizia a parlare di matrimonio, non ho niente in contrario ma non mi sento ancora pronto a un simile passo ho gestito troppi divorzi di gente che si è sposata quasi per gioco.
Passato qualche mese una sera mi fa il pistolotto :”senti Giò, lo sai di origine sono calabrese, dalle nostre parti non sono ben viste le convivenze,se due si amano,si sposano e mettono su famiglia,una vera famiglia “, fraintendo ,mi sembra un discorso da mamma:”tesoro sei incinta ?” :”Ma che caz.., secondo tè bisogna aspettare un figlio per sposarsi? Dov'è finito l'amore romantico che dicevi di provare? Io ti amo Giò, ti amo come non ho mai amato prima, comunque se non vuoi lasciamo perdere e vediamo come va a finire la nostra storia”.
“Isa noi stiamo bene insieme, ogni giorno aggiungiamo un mattoncino per rafforzare il rapporto, quanta gente si fa prendere dalla fregola, si illude per poi piangere lacrime amare, è meglio che impariamo a conoscerci”.
“Conoscersi? Allora ho buttato un anno della mia vita, io non sono la classica oca frivola,credo nel sacramento del matrimonio non la prenderei mai alla leggera “.
“Senti amore rispetto alla tua privacy, lungi da me farti il terzo grado ma troppe volte non sei stata completamente sincera, magari è più forte di tè dire piccole menzogne,ma un matrimonio funziona solo se c'è sincerità, fiducia e fedeltà “.
È furente ,quasi non la riconosco:”metti in dubbio il mio amore? Non ti ho mai tradito, mi hai preso per una facile?”.
“Isa,parlo di sincerità , io non ho segreti per te”,ora la sua espressione cambia, noto un velo di preoccupazione.
“ Che dici,io,io,cosa ti avrei nascosto, perché mi dici queste cose?”,”credimi ti amo dal primo giorno che ti ho vista,ma non voglio essere lo zimbello di nessuno, tu credi fermamente nel matrimonio come istituzione? E allora magari racconta del tuo precedente,o pensi che non era importante parlarmene? L'ho saputo da subito, speravo me ne parlassi tu ma a quanto pare la sincerità non è il tuo forte, meglio che vada a farmi un giro, qui l'aria è diventata pesante”.
Esco sbattendo la porta, inizio a pensare che aveva ragione mamma, perché tenere segreti con l'uomo che dice d'amare,giro a vuoto per il centro, non so che fare,lei è stata la prima,non voglio rinunciarvi.
Ci vuole un po' a calmarmi,quando rientro la trovo in lacrime con le valigie aperte sul letto,ora sono io ad avere un tonfo al cuore.
Si rivolge singhiozzando:”dammi il tempo di fare le valigie e poi ti libero dalla mia presenza,hai ragione ho sbagliato, credevo…non so cosa credevo,tu ti fidavi di me' ma ..
Quella è stata una brutta storia, inconsciamente volevo cancellarla io ero troppo giovane e lui un violento, non perdeva occasione per sgridarmi e mettermi le mani addosso, ora sono una donna matura, convinta del mio amore ma ho rovinato tutto”.
Nel vederla così docile e indifesa mi si stringe il cuore, indossa i baby doll che tanto mi piace è bellissima,non so resistere, incollo le labbra alle sue, lei per un attimo tenta di sottrarsi ma è solo un'attimo.
La bacio iniziando dal collo il suo profumo mi fa impazzire , lentamente scendo, con la lingua lambisco un capezzolo che subìto reagisce allungandosi, succhio e palpo,poi mi dedico all'altro seno, è stato stupido pensare di poter fare a meno di lei, scendo la lingua si insinua nella fossetta dell'ombelico,poi sempre più giù .
Il profumo della passera è la cosa più stimolante al mondo, il paletto diventa come una barra d'acciaio, evito di dedicarmi subito al centro del desiderio, scendo lasciando una scia di saliva fino a un piedino i suoi ansimi mi risuonano nelle orecchie, sono completamente perso di lei, massaggio il piede e succhio un dito alla volta, la cosa le piace, riserbo lo stesso trattamento all'altro,poi su sempre più su fino a raggiungere il centro del piacere.
Lecco gli umori, la lingua si insinua in profondità, Isa con il pollice si tormenta il clitoride fino a urlare l'orgasmo, facciamo l'amore sul letto pieno dei suoi abiti, non ci vuole molto venire ma tale è il desiderio che la verga resta dura.
Restiamo in camera per più di due ore, quando andiamo sotto la doccia la pace è fatta.
Non sono stato empatico, ma non potevo comprendere il suo dolore, poveretta chissà cosa ha passato ma con me sarà diverso la tratterò come una regina.
Il suo desiderio è sposarsi in chiesa con l'abito bianco, papà mi suggerisce un giurista esperto e in pochi mesi ottiene l'annullamento dalla sacra Rota, il suo ex non si oppone, sembra sparito dalla circolazione.
Il matrimonio potrebbe essere l'occasione giusta per riappacificarmi con mamma , preferisco non coinvolgere Isa fino a quando sarà accettata.
Inizialmente sono baci e abbracci, tutto sembra essere dimenticato ma poi :”Giò hai messo giù almeno una bozza di contratto prematrimoniale,non si sa mai cosa può accadere un domani,se vuoi ti aiuto “.
Ci risiamo l'ha vista una volta sola e non la può sopportare, cerco di mantenere la calma, ma quando mi dice che ha preso ulteriori informazioni su di lei esplodo e le giuro e non mi farò più vedere da lei.
Papà come sempre è più accomodante, il giorno dopo mi chiama in ufficio e mi chiede scusa per come si è comportata mamma :”Giò cerca di capire, tua madre come del resto tè, ha visto il peggio delle persone e come ogni chioccia..”,’lascia perdere,non giustificare, magari ha ragione lei su Isa ma non gli ho dato il diritto di impicciarsi,se faccio una cazzata ne pagherò le conseguenze”.
Quando si parla male di Isa perdo le staffe,ci sposiamo in pompa magna, presenti mio padre e i nostri amici, lei dei suoi non ha mai parlato, non so se nemmeno se sono vivi o morti, probabilmente ha tagliato i ponti dopo il fallimento del primo matrimonio.
Ma per non rifare lo stesso l'errore che ci ha portati a un passo dal lasciarci, le chiedo di loro, lei mi racconta una triste storia,dice che i suoi sono morti insieme a due sorelle in un brutto incidente,forse il suo problema è lasciarsi andare su cose che vorrebbe dimenticare.
Vederla in ambito bianco mi eccita terribilmente, non vedo l'ora che tutto finisca per rimanere da soli,dopo la cerimonia si apparta con una donna, mi avvicino, me la presenta come una vecchia amica, ma la somiglianza tra loro è impressionante.
Mi sa che ci risiamo, temo che Isa sia una bugiarda seriale, spero che non menta anche sul nostro amore,ma come si dice la frittata è fatta, mi auguro di non aver fatto un'enorme cazzata.
Penso; ha bisogno dei suoi segreti, però dimostra ogni giorno di tenerci a me, non ho ragione di dubitare sulla sua fedeltà, anche se in verità passa intere giornate fuori di casa, del resto io lavoro e spesso rientro a tarda ora.
Non voglio nemmeno pensare che mamma ha ragione ma purtroppo il dubbio si insinua.
La sera è dolce come uno zuccherino,lei è la mia droga, Isa si sfila il vestito bianco, resta in intimo sexy, autoreggenti bianche, scarpe con tacco vertiginoso e velo nuziale,come resistere, mi ha detto che ha smesso la pillola, vuole un figlio da me, si apre il cantiere.facciamo sesso senza freni fino all'alba.
Domani partiamo per il viaggio di nozze, la destinazione la scelta lei.
Due giorni dopo atterriamo in Giamaica, l'isola è meravigliosa e piena di fascino, non posso fare a meno di notare come guarda i maschi locali che ricambiano i suoi sguardi per niente casti, lo faccio notare e lei ride divertita.
“Ma dai non fare il geloso,non ho mai tradito,pensi che lo faccia proprio ora in viaggio di nozze?”, sarà ma spesso vedo che punta lo sguardo proprio sui bozzi gonfi dei pantaloncini dei ragazzi di colore,forse non riesce a farne a meno ha nostalgia di mazze belle grosse, spero che si accontenti del mio pistolino.
Arrivo persino pensare, che se mai ne sentisse la necessità potrei accettare le corna, tanto qui non ci conosce nessuno,sono proprio mal ridotto per arrivare a questi limiti, comincio a pensare che lei si è messa con me solo per il portafoglio, spero ardentemente di sbagliare.
La terza sera sull'isola dopo cena vengo assalito da uno strano torpore,mi si chiudono gli occhi dal sonno, penso ai postumi del fuso orario ma Isa è bella pimpante, nel villaggio si tiene una grande festa con balli e musica caraibica, dico a Isa che sono stanco e di rimanere lei a divertirsi.
Quando mi sveglio è accanto a me, il sole è già alto e ho un forte mal di testa peggio di una sbornia, Isa è comprensiva,mi coccola, le sue carezze sono una medicina e inevitabilmente facciamo l'amore.
Dopo due sere mi capita la stessa cosa, lei mi accompagna in camera e si mette a letto con me', cerco di resistere, vorrei fare all'amore ma crollo.
All'alba mi sveglio e lei non c'è, la trovo in spiaggia circondata da ammiratori :”ciao amore, è meglio che non bevi, sembra che le bevande del posto ti fanno male”, guardo i ragazzi attorno che sorridono maliziosi :”probabilmente hai ragione, pensa mi prude anche la testa, tranquilla cercherò di non bere”.
Diversi indizi a volte valgono una prova,se non mi sbaglio,sono cornuto da sempre,magari cornuto ma non contento,dice di amarmi,vedremo?
La sera dopo tutto bene,a letto cerco di dimostrare che non sono un inetto, certo che con i tipi del posto non c'è storia, Isa sembra particolarmente calda e partecipe,i suoi non mi sembrano orgasmi simulati.
La sera successiva ci risiamo,a cena sto accorto, l'idea è bere solo acqua confezionata,lei prende anche della birra locale, quando il cameriere arriva con l'ordinazione vedo il modo in cui la guarda,ci siamo deve essere il suo ganzo e magari non il solo.
Mi accorgo che la bottiglia non è sigillata,fingo di bere ma ogni volta che si distrae annaffio la pianta sul tavolo.
Il programma è uno spettacolo e poi lezioni di danza, è sorpresa che sono bello pimpante, mentre ci cimentiamo nei balli locali ogni tanto mi guarda con un'espressione delusa.
Gioco come il gatto col topo,le chiedo se non sta bene,se vuole tornare in camera, giocoforza passiamo la serata che devo dire divertente, sono bravo a ballare questi generi e imparati passi,mi lancio,lei è visibilmente contrariata,si siede delusa e io ballo con le animatrici.
Quando torniamo in camera fige il classico mal di testa,io insisto e lei di rimando mi manda al diavolo, accusandomi di aver fatto lo scemo tutta la sera con le ballerine del villaggio,la cosa un po' mi diverte,se sono becco meglio guardare il lato positivo, questa volta l'ho fregata .
Convinta che quel sonnifero non mi faccia effetto sciolto in acqua il giorno successivo mi invita di nuovo a bere, l'ultima sera la accontento ma aprendo le mie precauzioni.
Vado in infermeria parlo con un'infermeria, nonostante l'imbarazzo le racconti i fatti, lei ride di gusto a quanto pare non sono al primo, mi dà da prendere uno strano intruglio che lei dice essere a base di caffeina, quando esco da la,sta ancora ridendo.
Una settimana di matrimonio è già sono ridotto così, dovevo dare retta a mamma ,il suo intuito non fallisce mai, ora non mi resta che vedere con i miei occhi,la speranza di sbagliarmi è ridotta a un lumicino.
Un inizio serata normale, aperitivo e cena,mi portano la bottiglia di cartizze che ho ordinato già stappata, imperdonabile per un villaggio a 5 stelle, mi verrebbe voglia di mandarla indietro giusto per metterli in difficoltà.
Isa mi vede bere,sorride soddisfatta,al dessert inizio a sbadigliare,in realtà fingo ho preso l'intruglio,per farla stare tranquilla finisco l'intera bottiglia,lei mi guarda amorevole:”caro,ti vedo un po' così, vai in camera dopo ti raggiungo”.
Dopo una ventina di minuti sento trafficare alla porta , mi butto sul letto e fingo di dormire, lei si avvicina e mi bacia sulla fronte forse un modo per sincerarsi che dorma,si toglie l'abito,indossa un bikini e in punta di piedi esce dalla stanza.
Immediatamente la seguo cercando di non farmi vedere, si dirige alla spiaggia dove l'aspettano in due,sono due energumeni ,la luce è poca ma uno dei due è sicuramente il bagnino della piscina centrale.
Li abbraccia e slinguazza senza pudore,parlottano ma da dove mi trovo non riesco a distinguere le parole, si avviano lungo la spiaggia tenendole le mani sulle chiappe,li seguo a debita distanza, facendo attenzione a non essere visto, ad un certo punto altre due sagome li raggiungono, passano sotto la luce di un lampione, come mi aspettavo uno è il cameriere l'altro, una massa di muscoli
deve essere il trainer della palestra.
Si avvicinano al mare,a terra un grande telo e tanti cuscini, devono aver precedentemente preparato l'alcova.
Non posso avvicinarmi più di tanto ma quanto vedo alla luce pallida della luna mi è più che sufficiente,le urla, gli ansimi, Isa deve godere molto,vederla cavalcare all'amazzone ed essere presa in doppia mi fa sentire inadeguato, abituata a prendere certe nerchie XXL il mio pisello deve fargli il solletico.
Sono disperato e nello stesso tempo eccitato, non me ne vergogno è normale sto assistendo a un film porno ma purtroppo la protagonista è la donna che diceva di amarmi.
Ho visto fin troppo, sto per allontanarmi, quando la sento urlare a squarciagola, d'istinto andrei ad aiutarla,mi accorgo che è a quattro zampe, per urlare così probabilmente due Caproni le stanno facendo insieme il culo,’già quello che mi aveva spacciato per vergine’. Torno sui miei passi rimuginando sul da farsi, inutile fare una scenata davanti a quei quattro, potrei dire tutto in direzione e sicuramente sarebbero allontanati ma che colpa ne hanno, in fondo stanno accontentando una turista, è Isa la troia traditrice.
In piena notte torna in camera, si infila letto senza far rumore, spero solo che usi il guanto non vorrei dopo le corna prendermi anche un brutto malanno.
Ultimo giorno di vacanza, lo possiamo in spiaggia non lontano da dove si è tenuto il festino, Isa è allegra e spensierata, mi riempie di attenzioni come la migliore delle mogliettine,se non l'avessi vista coi miei occhi….
Mi faccio lunghe nuotate per evitare di starle troppo accanto,non so che dire e come comportarmi, domani si rientra, avrò il tempo per pensare.
Già pensare ma a cosa? Due settimane di matrimonio,dirlo a mia madre scoppierebbe a ridere del figlio scemo che ha messo al mondo, chiedere l'annullamento del matrimonio! Ma stupidamente non ho fatto né foto e neanche video ,quindi nessuno straccio di prova che mi ha ingannato.
Meglio aspettare e stare accorto, quello successo in Giamaica non può essere un caso, da quanto visto a lei piace il cazzo e bello grosso e poi è raggiante all'idea del ritorno, probabilmente ha qualcuno che l'aspetta.
Ho ancora una settimana di ferie,le propongo la montagna ma lei dice che non le piace e mi invita ad andare da solo, sarebbe il modo di scoprire la tresca ma non voglio dargliela vinta, se c'è qualcuno dovrà attendere il mio rientro al lavoro.
Appena giunti a casa neanche il tempo di disfare le valigie che già mi dice che ha un appuntamento con delle amiche:”vengo anch'io!”,’ma no sono cose tra donne”,”cos'è, quindici giorni il matrimonio è già non mi vuoi più tra i piedi, potresti fare almeno uno sforzo, questa settimana non ho preso impegni tu a quanto pare odi la montagna,troviamo qualcosa per passare insieme questi giorni,i pettegolezzi possono aspettate“.
Lo dico con piglio deciso, lei non sa cosa ribattere, l'ho presa impreparata,leggo delusione e forse rabbia nei suoi occhi, passiamo la serata in compagnia di amici accoppiati, lei ogni volta che crede di non essere vista ha in mano il telefono, io mi sforzo di comportarmi da marito affezionato,la cotta per Isa ormai è svanita nel il ricordo di una notte di luna piena su una spiaggia in Giamaica.
Quella sera per la prima volta trova la scusa del mal di testa, un emicrania che durerà per i giorni a seguire, credo che non darmela e il suo un modo di farmela pagare ma chi li vuole quei buchi slabbrati peggio di quelli di una vecchia puttana di strada.
Non posso tenerla certo segregata e poi perché? Che me ne faccio di una per cui sono solo un bancomat.
Il giorno dopo, è libera di andare dove e con chi vuole, ne approfitto per recarmi a Roma nello studio dei miei con la coda tra le gambe.
Mamma è incazzata a morte, c'era da aspettarselo non l'ho neanche invitata al matrimonio e ora sono qui a dirle che ha ragione : “bene Giò ti serva da lezione, non hai dato retta a chi ne sa più di te, ora ti arrangi,come hai detto a tuo padre ? Sh si,’ognuno può fare i suoi errori e io non ho il diritto né come madre né come avvocato di mettermi in mezzo’, avevi ragione ,sbrigatela con le tue forze”.
Cosa pretendevo da lei, l'ho trattata come una merda, del resto col suo lavoro non può essere la mammina docile e remissiva,ha ragione devo cavarmela da solo.
A ben pensarci non le ho detto neanche il motivo della visita e lei già sembrava sapere, probabilmente sapeva cose che voleva confidarmi, ma io da stupido innamorato l'ho mandata al diavolo.
Rientro a Pescara sul tardi, adesso è Isa incazzata, forse se sapeva che sarei rientrato a quest'ora probabilmente poteva divertirsi di più.
Vorrei altro tempo per decidere come comportarmi, Isa è sempre una splendida femmina,con quel che mi è costata perché non approfittare per qualche altra bella scopata?
Per un po' tiene il broncio,io faccio la faccina triste e in men che non si dica finiamo tra le lenzuola, il sesso con lei è fantastico, almeno credo, non ho altri termini di paragone, mi vergogno di me stesso, ho sposato la prima che me l'ha data.
Probabilmente anche lei è rientrata da poco, quando sono rincasato stava per andare sotto la doccia,sul suo corpo sento profumi da uomo,da sempre ho l'olfatto sviluppato,e quello è Hermes Men, per un attimo mi blocco,lei sembra accorgersene,poi decisa si abbassa e prende la mazza tra le sue calde labbra,ci vuole poco a farmi dimenticare che è appena stata con un altro,fino al momento di restituire il favore,mi metto in posizione per leccargli la passera,lei stringe le gambe ,tenta di sottrarsi,ci vuole un attimo per capirne il motivo,dalla tana esce un rivolo di sperma.
“E no cazzo,sei una lercia puttana, almeno lavati prima di tornare a casa, troia!”,per un nanosecondo si mette sulla difensiva poi si accorge di non avere elementi per discolparsi e attacca.
“Senti mezzo frocio,con questo cazzetto ridicolo che pretendi? Sono stata l'unica a farti divertire, l'unica a fingere di godere del tuo pisello da bambino, l'unica a fingere di amar…”,”non un'altra parola,ho capito l'antifona,lo avevo già capito in Giamaica ,hai ragione, l'amore acceca ma non sopporto di essere trattato da povero deficiente “,”bene, vuoi la verità! Eccoti accontentato .
Ho capito subito cosa non andava in tè,per le altre eri il bel tenebroso,il ragazzo irraggiungibile che teneva le distanze,motivo? Nessuna era abbastanza bella, simpatica, interessante o intelligente per osare di starti accanto,povere sceme, l'ho capito subito il vero motivo,lì davanti non c'erano rigonfiamenti , nemmeno in costume da bagno,mi sono detta,vuoi vedere che è vergine.
Bingo,avevi vergogna di essere giudicato,scemo,con i tuoi soldi sai quante avrebbero finto di godere,ma tu no,tu cercavi l'eterno amore, ebbene eccoti servito”.
“Vattene sgualdrina !”,” ma vattene tu,questa da ora in poi è casa mia,pensavo che fosse chiaro da subito,vuoi divorziare? Se non porti prove schiaccianti,la metà di tutto quello che a hai,passa al tuo amore, certo,tu sei un grande avvocato,da ora in poi dovrò comportarmi in maniera irreprensibile ma il gioco vale la candela”,”e quindi,cosa hai intenzione di fare?” ,”Nulla povero idiota, sarai tu a stancarti, aproposito quella te la puoi scordare a meno che mi implori e vedrò se è il caso”.
Ingannato vigliaccamente dalla donna che credevo mi amasse, è un colpo basso,ora la odio con tutte le forze,per un attimo penso,ho un'arma regolarmente denunciata, accecato dalla rabbia potrei prenderla , fargli un buco in fronte e poi rivolgerla contro di me ma poi mi dico, io non sono così non avrei mai coraggio di premere il grilletto.
Nero di rabbia esco, è una fredda notte novembrina,non so nemmeno dove sbattere la testa, è passato da tempo il tramonto, cala una nebbia fitta.
Girando senza una metà mi ritrovo in mezzo ad un parco,una zona malfamata dove non è sconsigliabile girare in piena notte, disperato mi siedo su una panchina vicino allo stagno,tenendomi la testa tra le mani,presto inizia a scendere una pioggerellina è la nebbia che condensa, nonostante i brividi resto seduto pensando a quanto sono scemo.
Improvvisamente mi sento toccare su una spalla,non ho paura,quel che sarà, sarà,mi volto.
“Cosa ci fai qua tutto solo,guarda che è pericoloso,di solito passano solo auto a caricare quelle come me',ti conviene spostarti sotto la luce, c'è gente che per pochi euro sono disposti a tagliarti la gola”.
“E tu che ci fai qui?”,”non vedi è ovvio batto il marciapiede,anche se stasera sembra esserci il coprifuoco,tieni ho del Cognac,scaldati un po' “.
La guardo, avrà qualche anno più di me', è truccata pesantemente,e vestita in abiti da battaglia,porta senz'altro una parrucca,si intravedono le forcine.
“Dai racconta il tuo dramma,noi puttane siamo un po' psicologhe”,”lascia perdere, perché perdi tempo con me',non sono mai andato a prostitute e non ho intenzione di cominciare ora”,”e chi ti ha chiesto niente,guarda che anche noi siamo persone e magari meno fortunate di te,non credere che mi diverto a battere,mica tutti sono bellocci come te .
Questa notte sembra esserci il coprifuoco, non si batte chiodo,ciao bello vado a mangiare qualcosa”.
Non ho un grande appetito o ben altro a cui pensare ma pensandoci sento i morsi della fame e mi rendo conto che è da questa mattina che non tocco cibo.
“Scusa il mio comportamento, sono Giacobbe per gli amici Giò,non è da me' comportarmi da maleducato ma questa è una giornata particolare, credo la peggiore della mia vita “,”sicuramente questione di donne, a volte le facce da angelo sono più puttane di me,ti và di mangiare qualcosa insieme?”,”ma dove? A quest'ora le cucine dei ristoranti sono chiuse”,”dall'altra parte del parco c'è un chiosco, nulla di che ma fanno dei panini da leccarsi le dita,dai andiamo “.
Ma guarda, un avvocato cornuto e una puttana, gran bella coppia,
piadina e birra, meglio di certi piatti elaborati, non so neanch'io il perché ma mi và di sbottonarmi,le racconto le mie vicissitudini:”hai sposato veramente una stronza”,mentre lo dice si toglie la parrucca ha capelli neri lisci a caschetto in contrasto con occhi verde smeraldo, se non fosse per il trucco esagerato sarebbe una bella donna.
“Matilde,segno?”,”no lasci,pago io, Matilde, è proprio bel nome”,’meglio di Xora ma in questo mestiere conviene un po' di privacy,non sai mai chi incontri”.
Mi torna in mente la canzone di Lucio Dalla,’ a parte la parrucca,la pelliccia e lo stivale,ha dei problemi seri e non ragiona male’ ,sono contento di averla incontrata,mi tira un po' su' il morale.
“Allora….Giò o come diavolo ti chiami,che ne dici di come si mangia dal mio amico?”,”mi sono trovato benissimo,da stella Michelin, ma basta parlare dei miei casini,se ti và parlami un po' di tè “.
“Lascia stare, storie trite e ritrite,ognuno paga per i propri errori,e tutti ne commettono, purtroppo non sempre si può uscire dal tunnel ma non mi lamento,ho la mia Mirella,una splendida bimba di sei anni,la mia unica ragione di vita,ma adesso ti saluto,tra poco passa il primo pullman della giornata e finalmente vado a toccare il letto, almeno fino alle otto,poi andrò a portare a scuola Mirella e torno a dormire”.
“Posso darti un passaggio,ho il garage qua vicino, vedi quel attico? È casa mia o almeno lo era fino a ieri sera”,”dai non abbatterti, però un passaggio lo accetto volentieri, sempre se non ti vergogni di farti vedere in giro con una prostituta a proposito il mio vero nome è Elvira”.
“Prostituta? Non ho idea di quanto costa una marchetta ma sicuramente meno di quanto mi spilla Isa ogni giorno,dai vieni, prendo l'auto e ti accompagno “.
Accetta il passaggio,abita in casermoni di periferia grigi e tutti uguali, è notte ma non credo che di giorno sia meglio,accosto,lei mi bacia le guance “grazie per la compagnia e per la cena,ci vediamo”,sta per scendere quando la fermo tenendola per un polso,”mi piacerebbe rivederti”,”certo mi trovi sempre la,tranne domani,ho promesso a mia figlia di portarla a fare una lunga camminata sul sentiero degli dei,sai è un percorso che porta da Bologna a Firenze, è una bella sfacchinata in treno,da qui a Bologna ci sono quattro ore di treno ,ma ne vale la pena,io e il mio tesoretto la facciamo a tappe,anche se purtroppo non tutto il percorso è raggiungibile in treno e.. .”,”posso venire con voi?”,non so neanche perché ho pronunciato queste parole,si divincola il braccio.
“Senti bello non cerco una storia d'amore, se vuoi scoparmi costo poco ma non tirare in mezzo la mia vita personale e mia figlia ,CHIARO!!!”.
È diventata una belva,ho toccato un tasto sbagliato:”ti giuro che non era mia intenzione,qualsiasi cosa che ho fatto o detto,non ha secondi fini, è che domani non me la sento di lavorare e tantomeno affrontare mia moglie,con tè sono stato bene,e un giorno in montagna a scarpinare magari mi rasserena la mente”.
Silenzio ma resta ferma a guardarmi:”ok,ok,se proprio ti và,mi sembri un brav'uomo non farmene pentire e soprattutto non una parola sbagliata con Mirella se no ti cavo gli occhi,adesso devo andare, questo è il mio numero,ci vediamo in stazione centrale domani alle sette”.
“Non voglio essere pedante ma dicevi che alla tua bambina sarebbe piaciuto fare un percorso diverso,si potrebbe andare in auto fino al paese di partenza poi raggiungere il primo paese servito dalla ferrovia e rientrare, il giorno dopo mi farò accompagnare a riprendere l'auto”.
Sembra assorta, difficile capire cosa le passa per la testa :”d'accordo, allora restiamo così,ci vediamo domani alle sette alla fermata del pullman, la bimba resta a casa da scuola vedi di non tirare un pacco”.
È quasi l'alba,penso alla povera Elvira che tra due ore le toccherà alzarsi per portare la figlia a scuola e capisco che in fondo sono fortunato,ora ho la forza di affrontare Isa.
Rientro a casa,lei dorme alla grossa, faccio le mie cose e mi infilo a letto,per la prima volta da quando la conosco non sento il desiderio di toccarla,sono tranquillo,e mi addormento beato.
Alle undici vengo svegliato da un fracasso,entra in camera con l'aspirapolvere in mano e inizia a aspirare come se non esistessi, probabilmente si aspettava una mia reazione ma il mio sorriso ironico la spiazza.
“Cazzo hai da ridere, togliti dai piedi che cambio le lenzuola “,”buongiorno anche a tè Isa ,ora mi tolgo dai piedi, mi faccio la doccia nel bagno di servizio e vado a fare colazione,vuoi venire?” Non si aspettava questo comportamento è spiazzata,poi reagisce e attacca:”ma togliti quel sorrisetto idiota,dove sei andato stanotte,a troie? O magari con qualche trans che ti ha rotto il culo, levati dalle palle mezzo uomo,la colazione la faccio da sola”.
Peccato,se vuoi dopo mi trovi in studio, sai le solite cose,divorzi corna e maltrattamenti in famiglia, meno male che noi siamo persone civili,ah dimenticavo,tolgo la tua firma dal conto principale,quello intestato solo a mio nome,ma non preoccuparti hai un vitalizio di mille euro più le spese per la casa,direi che bastano per gli sfizi personali”.
Se non mi sposto un vaso di terracotta mi c'entrava un pieno,:”mi dispiace che ti sei alzata col piede sbagliato ,ma sei sempre bella,io alle 13:00 mangio alla solita trattoria se vuoi ti aspetto, è sempre un piacere mangiare con mia moglie”.
“Vaffanculo, preferisco saltare il pasto che stare con tè e poi è da vedere se puoi toccare il conto “,”poverina, già ti prude la fica, deve essere stata dura per tè,per il conto stai tranquilla,sai qualcuno è avvocato, comunque ti preparo le carte per la separazione senza colpe, vorrà dire che se non riesci proprio a sopportarmi ,ci lasciamo da buoni amici,rinunci alla casa e alle altre proprietà e io ti dò un bonus da cinquantamila euro, direi più che sufficiente per il mio uccellino, ciao tesoro ! “
La lascio che ribolle di rabbia,credeva che l'avrei implorata per le sue grazie,ora ha perso parte delle sue certezze,sa benissimo che la farò seguire dai miei segugi,la prima volta che incontra gli amanti è fottuta.
Sono in trattoria quando la vedo arrivare:”cameriere apparecchi per il mio amore, grazie cara, oddio mangiare da solo”.
Ha capito l'antifona, ora sembra una dolce gattina,si piega verso di me e mi bacia sulle labbra,non sento il solito brivido ma le sorrido,mi alzo e le scostò la sedia da perfetto gentleman.
Durante il pranzo cerca di giustificarsi ma è come arrampicarsi sui vetri,si scusa, addirittura mi dice che soffre di ninfomania ma ama solo me'.
“Sai Isa,ero così preso di tè che bastava un pizzico di onestà, conosco il mio limite,avrei perfino accettato che ti incontrassi con degli stalloni per sfogarti, purtroppo mi sa che hai scelto la strada sbagliata,non sopporto l'inganno ma tu provaci pure a riconquistarmi,ti auguro buona fortuna ma sai ,i troppo buoni…”.
Dopo pranzo usciamo,sulla porta c'è l'oste che ci sorride ,bacio Isa sulle guance:”bravi che bella coppia ,buona giornata “,io torno in ufficio a preparare le carte per la separazione,lei raggiunge le cosiddette amiche dall'altro lato della strada con la coda in mezzo alle gambe.
Probabilmente era d'accordo con le amiche troie come lei ed è tornata con le pive nel sacco.
Poche ore con Elvira mi hanno infuso coraggio ci sono problemi ben più grandi dei miei, sarà strano ma con Isa mi comporto come una prostituta con un cliente,devo solo aspettare, sopportare e tapparmi il naso,prima o poi sarà lei a andarsene .
La sera rientro a casa sforzandomi di sembrare allegro,saluto con un sorriso apro la cartella e appoggio sul tavolo le carte:”allora,hai cucinato qualcosa di buono ?”,lei fa una smorfia:”non ho appetito”,”peccato, per fortuna sono passato in rosticceria,se vuoi gradire, oppure preferisci uscire con le amiche”, pongo l'accento su “amiche”,lei sembra sconsolata, guarda distrattamente le carte,si siede e spizzica del cibo.
Mi guarda,ora non c'è disprezzo nei suoi occhi:”allora hai proprio deciso di lasciarmi?”,”chi ,io? Ti sbagli cara,per conto mio sono disposto a recitare la farsa per tutto il tempo che vuoi,dipende da tè,andarsene o restare,per me è indifferente proprio come ormai sei tu”.
Ha una crisi di nervi e poi piangendo si chiude in bagno,non credo che finga, probabilmente si è accorta che il suo piano è andato in fumo,poi mi dico,vuoi vedere che questa si vendica e mi trovano a letto bello morto? Per sicurezza scrivo di mio pugno quanto successo tra noi due,domani lo lascerò nella cassaforte in ufficio, è prestissimo,guardo un po' di tivù e poi vado a letto.
Ho appena preso sonno quando la sento strusciarsi su di me',con ancora gli occhi rigati di lacrime mi fa' mille moine, perché no, ne approfitto.
Fosse solo qualche sera prima, avrei detto che facevamo l'amore,oggi per me è solo sesso, ginnastica da letto,non ho grande esperienza ma sembra impegnarsi convinta che è l'unico modo per farsi perdonare, dopo aver scaricato un abbondante sborrata nella passera, mi giro dall'altra parte:” ah dimenticavo, domani vado a fare un escursione,ci vediamo al mio rientro, sempre se ci sei, buona notte “,la sento sparare imprecazioni irripetibili,si alza e va a dormire sul divano.
Mi sveglio prestissimo,cerco l'attrezzatura da trekking, passo in bagno e sono pronto,poi per sfregio prendo un biglietto da cinquanta euro e lo metto sul suo comodino,cerco di fare piano ma lei si sveglia, ah allora è vero, pensavo fosse una scusa per non vedermi”.
“Perché mai, dall'inizio del rapporto non ho mai mentito, quindi oggi montagna,ciao se puoi divertiti “.
Alle sette in punto sono alla fermata del pullman,vedo arrivare di corsa mamma e figlia :”ciao allora sei venuto,ti presento Mirella il mio sole”,”tesoro sei bellissima,io sono Giò un amico di mamma, spero che andremo d'accordo,sai anche a me' piace andare per monti alla scoperta della natura”,il volto della bimba si apre in uno splendido sorriso,il ghiaccio è rotto, speriamo sia altrettanto semplice con la sua mamma.
Il viaggio dura tre ore,con il navigatore arrivo presso la frazione prescelta, scarponcini e zainetto e siamo pronti, nonostante sia novembre la giornata è bella ,il cielo terso e la temperatura accettabile,la piccola chiacchiera volentieri, Elvira è taciturna,ma il viso è sereno,la prima tappa dopo cinque chilometri, c'è una specie di stazione di ristoro più che altro una stalla trasformata per accogliere turisti di passaggio e la fontanella dell'acqua, Mirella vuole continuare, Elvira è stanca, probabilmente sono le prime volte che fa' lunghi tratti a piedi.
“Mirella ,ti và di andare a dare da mangiare agli animali?” urla un si assordante, mai visto tanto entusiasmo ,ho fatto la scelta giusta mi sto rilassando in loro compagnia, però Elvira non è quella dell'altra sera,la vedo preoccupata.
Mirella vede altri bambini e gli corre incontro,mamma le grida di non allontanarsi troppo:”allora cos'è questo muso lungo,vuoi sbottonarti”,”lascia perdere,come sempre c'è la caveremo”,”speravo mi considerassi almeno un amico,io ti ho raccontato tutto del perché ero triste, fallo anche tu,sono un avvocato e sono bravo ad ascoltare, magari posso darti un consiglio”,”scusami normalmente non parlo dei fatti miei, comunque… ma si dai,con tè posso confidarmi.
Come tanti altri disperati,ho occupato casa abusivamente ma non come pensi,curavo una vecchietta e quando è passata a miglior vita ho occupato casa,non aveva parenti né amici,nessuno reclamava l'appartamento,sai allora Mirella era in un istituto,era l'occasione giusta per riavere mia figlia con me“,”problemi con la legge?”,”no , semplicemente non avevamo un posto dove stare,sai con quello che faccio i proprietari degli alberghetti a ore mi ospitavano per la notte ma non sono posti dove portare una bimba,ora sono riuscita a farmi assegnare una casa popolare e non ti dico come,ma dopodomani mi sfrattano da dove viviamo e per un mese siamo in strada”.
Una vocina mi dice,stai attento non ti fidare,non è una brava persona ma poi mi dico, perché no magari è meglio di tante altre che si definiscono rispettabili.
“Elvira se ti và ci sarebbe una soluzione ma devi cambiare scuola alla bambina”,mi guarda come fossi un alieno,in attesa che continui.
C'è l'appartamento accanto allo studio,non è grande ma per loro dovrebbe andare bene e io praticamente non lo uso, sono stato costretto ad affittarlo insieme allo studio.
“Ti và di spostarti in centro,ho un appartamento ammobiliato che non uso, però è annesso allo studio e non puoi portare chi vuoi”,”qualunque soluzione sarebbe una benedizione ma perché lo faresti? “,”ci risiamo,di notte fai quello che vuoi o meglio quello che sei obbligata a fare,non voglio comprarti, l'hai detto tu,con pochi euro ti porto a letto, semplice mi piaci tu e tua figlia e a me non costa nulla”.
Torna la bimba,e mi salta al collo:”Giò è stato bellissimo, ho dato da mangiare alle caprette,dai venite anche voi magari ci fanno mungere le mucche?”,un modo per mettermi in mostra,da ragazzo passavo mesi dal nonno che aveva un allevamento, avrò anche perso un po' la mano ma posso mungere a occhi chiusi.
“Andiamo”, Elvira non è convinta le mucche le fanno paura ma per la figlia è disposta a tutto e poi non si fida molto di lasciare la bambina a uno sconosciuto.
Parlo col contadino il latte che mungo è nostro, per un attimo il tipo è dubbioso poi quando vede come uso lo sgabello a un piede si tranquillizza, la giumenta ha le mammelle belle piene,
Con la scusa che il telefono in tasca vibra la faccio avvicinare,quando è a tiro,giro e spruzzo un getto di latte che la centra in bocca e sul viso, Mirella scoppia a ridere a bocca spalancata,il prossimo spruzzo la centra in bocca ma non smette di ridere divertita, Elvira vorrebbe fare l'offesa ma un'attimo dopo ridiamo come tre pazzi.
Finalmente sorride divertita :“ma guarda tè che scemo,prima o poi me la paghi”,”mamma ,che forte Giò,mi diverto un sacco”.
“Ragazze ,il latte fa bene alla pelle,ora però andate alla fontana a lavarvi che io intanto imbottiglio”.
Ora,sembriamo proprio una famigliola, quello che speravo di realizzare con Isa,i chilometri successivi non pesano è un continuo ridere e scherzare.
Arrivati al prossimo punto ristoro, Elvira stende una tovaglia e imbandisce il picnic,povere cose, mortadella formaggio, salame e acqua presa alla fonte, tutto semplice e gustoso,ci stendiamo a goderci qualche raggio di sole ma bisogna incamminarci il treno non aspetta.
Erano anni che non mi divertivo tanto, Elvira sembra aver dimenticato i problemi, in treno le rinnovo l'offerta e mi offro di aiutarla per il trasloco, lei nonostante qualche remora accetta,dalla stazione prendiamo un taxi,ci salutiamo all'ingresso del casermone,e una visione desolante la zona non è servita da nulla, praticamente è solo un dormitorio.
Mirella è dispiaciuta che devo andare ma le prometto che ci rivedremo presto,stringo la mano a Elvira,le labbra sono a pochi centimetri, l'intenzione di tutti e due è un semplice bacio sulle guance ma una forza sconosciuta avvicina le nostre labbra, è solo un bacio a fior di labbra ma mi provoca un'emozione fortissima,sono eccitato come mai mi era capitato,se fossimo da soli nessuna forza al mondo potrebbe staccarci.
"Emh… allora ciao a domani,telefona quando ti svegli”, “facciamo qui alle undici se ritardo ti avviso,ma..tu..sì insomma non lavori?”,’non credo di sentirmela di lavorare e poi ci sono tante cose da fare ma dipende dai tuoi impegni”.
“Ok facciamo che ti telefono ,il tempo di farmi accompagnare a prendere l'auto che è a più di trecento chilometri e poi mi faccio vivo, ciao tesor… ciao Elvira a domani”.
Mi sento strano, ero convinto di provare qualcosa di speciale per Isa ,ora mi rendo conto che era solo attrazione sessuale,con Elvira è diverso, non farò gli stessi errori,farò di tutto per non farla soffrire a costo di rinunciarvi.
Rientro a casa, Isa è in cucina, “ciao Giò hai cenato? Se vuoi ti scaldo qualcosa”,”non disturbarti,sono a pezzi è da molto che non camminavo così, doccia calda e mi metto a letto”,”certo,sarai stanco morto povero caro,ti preparo la vasca così ti rilassi meglio”.
Dolce e remissiva,ho davanti un'altra persona, eppure i cinquanta euro sul comodino avrebbero dovuto mandarla su tutte le furie,strano, comunque ha ragione un bagno è quello che ci vuole,riempie la vasca idromassaggio ci mette i sali,si toglie l'abito con movenze da spogliarellista e si immerge nella vasca:”non ti dà fastidio se resto anch'io?”,”niente affatto, c'è abbastanza spazio ma a che devo tutto questo ,dicevi che sarei stato io a andarmene,cosa è cambiato?”,”ho capito i miei errori,tu sei un brav'uomo,gentile e premuroso, voglio provare a cambiare,farmi perdonare da l'uomo che rispetto “.
“Bene,vedremo ma non credere di abbindolarmi ,il Giacobbe innamorato non c'è più,vuoi una convivenza pacifica? Ci sto ma almeno per ora non sperare in altro “.
Si sa la carne è debole, lei bellissima, impossibile rimanere indifferenti, bastano pochi sapienti tocchi delle sue mani per eccitarmi,del resto tra noi c'è chimica, l'uccellino ha solo da scegliere il nido,per non fare intorti vola da uno all'altro, è la prima volta che faccio sesso tra le bolle, sensazione fantastica, Isa ha molto da insegnare.
Non mi illudo che possa cambiare ma è partecipe,per lei non deve essere facile rinunciare al sesso,non sa che per ora non ho incaricato nessuno di seguirla, non né ho avuto il tempo ne la voglia.
Facciamo sesso per più di un ora,cambiando di buchi e posizioni,nonostante la stanchezza resisto oltre il normale,lei ansima forte,ha una serie di orgasmi, è ovvio non simula,sento chiaramente la passera emettere sugo in quantità,le chiedo di sollevarsi quel tanto da permettermi di leccare i suoi umori, penso alle volte che al suo rientro facevamo sesso lei per prima cosa voleva che mi dedicassi a lunghi e saporiti cunilingi e forse quello che leccavo non era tutta roba sua ma invece di provare ribrezzo mi eccito ulteriormente,la lingua frulla il clitoride,ogni tanto trattiene il fiato,non l'ho mai vista così ,forse è l'astinenza ha orgasmi a ripetizione,usciamo dal idromassaggio affamati e felici ma non abbasso la guardia una cosa mi sembra strana,non ci siamo baciati e per me' il bacio è sintomo di trasporto emotivo,del resto anch'io non ho provato il desiderio di farlo.
Quando andiamo a letto cerca le coccole,le dico seccamente che sono stanco,lei stranamente non si infuria,si stringe a me e dopo poco si addormenta.
Inizio a avere dubbi,forse ha veramente intenzione di cambiare,al risveglio la bacio,lei apre gli occhi e risponde, non provo nulla di trascendentale, forse sono io a sbagliare,ho ancora in mente le labbra di Elvira,non ho tradito fisicamente Isa ma desideravo farlo, decido di dargli un altra possibilità.
Faccio appena in tempo a vestirmi che arriva la mia segretaria che gentilmente si è offerta di accompagnarmi a riprendere l'auto,poi al ritorno mi fiondo a casa di Elvira.
L'appartamento è decoroso e pulitissimo ma la manutenzione scarseggia,del resto del palazzo meglio non parlarne, c'è di tutto sulle scale, sporcizia e siringhe, deve essere dura vivere li.
Oggi ci salutiamo in modo formale ma anche nei suoi occhi leggo una fiammella di desiderio, Mirella è a scuola, l'aiuto a preparare gli ultimi cartoni con le poche cose e poi stipiamo tutto in auto.
“Sei sicuro, nemmeno mi conosci,lo sai chi ti metti in casa,una poco di buono”,”perché, solo perché fai sesso a pagamento ? Non inganni nessuno e non credo che ti piaccia farlo,sono convinto che non mi pentirò, tu pensa a Mirella finalmente potrà vivere in un quartiere tranquillo, a pochi passi c'è un parco attrezzato, un'ottima scuola e ogni servizio”,”si ma non è giusto, voglio trovare il modo di ripagarti”.
Le sorrido :”fatemi passare altre giornate come ieri, erano anni che non stavo così bene”,”e.. come è andata con tua moglie?”,”non saprei, sembra cambiata ma troppo rapidamente,le darò una seconda chance ma ci spero poco”,”sei veramente un brav'uomo,spero che tutto vada per il meglio,ti meriti un po' di felicità”.
Vorrei dirle che anche lei la merita,che è una brava madre e una donna meravigliosa ma non oso,non voglio illuderla e poi magari mi sbaglio su quello che provo nei suoi confronti.
Quando entra nell'appartamento resta sbalordita,gira la casa come una trottola,si vede che è felice, finalmente avrà una vera casa dove vivere con la figlia,vorrei dirle di smettere di battere i marciapiedi,di trovare un lavoro ma non voglio farle la paternale mi riservo di parlarle in altre occasioni, magari quando mi viene in mente una soluzione.
L'aiuto a sistemare tutto, e poi andiamo a prendere la bimba,ora il problema è il cambio di scuola, lasciare i vecchi compagni potrebbe essere un trauma, Elvira le parla schietto,la bambina dimostra più maturità della sua età, un po' è triste ma appena entra in casa esplode di gioia, mi si stringe il cuore a vedere tanto entusiasmo.
Telefono ad un amico che lavora al provveditorato agli studi, come favore personale risolve subito il problema,da domani andrà nella nuova classe, Elvira è entusiasta non sa più come ringraziarmi.
Se resto ancora qui la bacio davanti alla figlia,saluto e vado nel mio ufficio.
Durante il giorno sento rumore di mobili trascinati, probabilmente sta sistemando casa a modo loro,guardo la porta comunicante più volte sono tentato di aprirla ma mi trattengo.
Al rientro a casa Isa mi abbraccia quasi a soffocarmi e mi bacia con ardore :”mi porti a cena e poi a ballare”,non impazzisco all'idea ma accetto di buon grado.
Dopotutto direi che si comporta bene, è allegra e divertente e in discoteca balla come una libellula,poi parte il latino americano, balliamo fino allo sfinimento,al rientro mi chiede di fermarmi in un parcheggio frequentato da coppiette e prostitute è la prima volta per me in camporella,il posto è pieno di guardoni , Isa vedendoli si eccita da morire,siamo parcheggiati un po' in disparte e presto l'auto è circondata di guardoni a pantaloni abbassati che si masturbano, Isa allunga la mano e apre i finestrini :”ma che cazzo fai,sei matta “,”taci rammollito, lasciami sfogare “,sono allibito,resto a guardare come un salame,riesce a infilarsi due mazze in gola,e ne sega altre due, è l'inizio di un'orgia,i primi le schizzano direttamente in gola,quasi si strozza ma riesce a deglutire inghiottendo tutto lo sperma e poi si lecca le labbra.
Non contenta spalanca la portiera ,il primo si avventa a scoparla come un caprone,altri le strizzano le tette e la palpano ovunque ma non è finita,scende dall'auto si strappa la gonna e si stende sul cofano ,si forma la fila, c'è chi la chiava senza tanti complimenti e chi l'incula a freddo, Isa urla a squarciagola ma non di dolore,in un ora svuota tutte le nerchie, lasciando tutti soddisfatti, quello che sembra il capo mi guarda con un sorrisetto sarcastico:”gran troia la tua femmina,bravo cornuto , se tornate la prossima volta saremo di più”,poi in un attimo spariscono tutti nella boscaglia,scendo dalla macchina, Isa è come stralunata,ha lo sguardo allucinato e il fiato corto,il viso è una maschera di sperma e altro le cola dai buchi spalancati,mi sorride:”portami a casa amoruccio sono distrutta poi più tardi ne parliamo “.
Avrei voglia di piantarla qui,magari trova altre mazze da svuotare ma poi mi dico,’Giò non scendere al suo livello’:”mettiti dietro almeno salvo un sedile, sei conciata da fare schifo”.
”Embè sai come si dice una lavata e una asciugata e non sembra neanche usata, con gli altri ci scopo solo, è pura ginnastica ma con tè è diverso ti amo, e poi non dire che non ti sei divertito nel guardarmi all'opera,devi solo abituarti cornutello mio,vedrai ci divertiremo e magari diventerai anche bisex”.
Fino al rientro a casa non spiccico parola, Isa ogni tanto allunga la mano e mi tocca in mezzo alle gambe,ma io la tolgo in malo modo,entrati in casa pretende che la baci piena di sperma al mio rifiuto mi spinge sul letto.
“Dai sciocco vedrai che ti piace se fai il bravo poi ti faccio leccare la passera e il buchetto,lo so che non vuoi perdermi ,devi solo abituarti e vedrai che sarai felice”.
“Puoi blaterare quanto vuoi, non sarò mai il tuo slave,scordatelo,sono tentato di cacciarti a pedate ma non ti meriti nemmeno questo,vado a dormire sul divano,vedi di starmi alla larga, avrò anche il cazzo piccolo ma ho una dignità e non sarai tu a cancellarla”.
“Bene come vuoi,ma non illuderti non sarà facile liberarti di me',tanto non troverai mai nessuna donna che ti accetti nel letto,prima o poi torni supplicando,ah dimenticavo,domani viene a stare da noi mia sorella Claudia, vorrà dire che il letto lo dividerò con lei”,”chi quella morta,resuscitata al matrimonio? Sei proprio una bugiarda infame, mi fai schifo”.
Notte insonne ma non sarò io a cacciarla,vado in ufficio distrutto con una faccia da funerale e ciliegina sulla torta mi telefona Elena la mia segretaria, dicendosi dispiaciuta ma suo marito ha ottenuto una promozione e si trasferiranno a Roma.
Bene,ottimo inizio giornata,poi sento bussare alla porta comunicante con l'appartamento,Elvira con la bambina mi guarda ma non riesce a parlare, un attimo prima ero furente ma basta la sua presenza a tranquillizzarmi.
“Dimmi, c'è qualche problema,hai la faccia più stanca della mia”,deve essere stata fuori all'aghiaccio tutta la notte in cerca di clienti.
Scusami, Mirella insiste se puoi portarla tu a scuola,le ho detto che hai da fare,che non sei suo padr..,suo zio ,se non ti dispiace diglielo tu a me sembra non dare retta “.
“Ma che dici è un piacere,anzi,poi zio ti porta al parco,mentre la mamma si riposa,tanto non ci serve,dai dimmi quando sei pronta”.
Mirella è felice, a Elvira scende una lacrima che le riga una gota, poveretta non ha fatto in tempo nemmeno a struccarsi,sto per uscire con Mirella quando mi balza in testa un'idea, Elvira quando ti svegli saresti così gentile da venire da me'? Adesso saluta la principessa,vedrai nella nuova scuola si farà onore e la mamma sarà orgogliosa “.
Strana sensazione fare il papà,l’accompagno fin sulla soglia,al suono della campanella,mi abbraccia e mi stampa un bacio sulla guancia , per un attimo resto come imbambolato, mi sa che ci stiamo affezionando l'un l'altra, spero che succeda anche con la mamma,se mi vuole sarò suo.
Inutile negarlo, provo sentimento qualcosa di speciale, diverso da quello che provavo per Isa, qualcosa di più consapevole.
A mezzogiorno finalmente bussa,ho la macchinetta che fa anche il cappuccino e ho comprato brioche di pasticceria:”vieni accomodati,il cappuccino è pronto, spero che la brioche con la marmellata ti piaccia”, lei guarda disorientata,poi sorride ,corre in cucina e torna con delle tovagliette di carta.
“Non viziarmi non sono abituata, ma una brioche alla marmellata di albicocca la desideravo veramente, dimmi di cosa hai bisogno “, spero di trovare le parole giuste:”senti Elvira non voglio rivangare il tuo passato ma mi chiedevo se hai studiato “, il viso si intristisce :”no è giusto puoi chiedere tutto, ho un diploma di ragioneria poi purtroppo i miei sono morti a breve tempo l'uno dall'altro e..”,”non dire altro, spero ci sia tempo per conoscerci, ti andrebbe di farmi da segretaria, non pensare che te lo chieda solo per starti vicino anche se in fondo è quello che desidero e spero ,stamattina Elena la mia segretaria mi ha dato il benservito, il marito si trasferisce a Roma e lei lo segue, ho bisogno di una nuova, non serve una grande esperienza l'importante è che ,te la cavi a scrivere qualche lettera e a smistare le telefonate, per il resto sei sveglia imparerai”,mi guarda sgranando gli occhi,non risponde,non servono parole, ci allacciamo nel più tenero dei baci,ormai è deciso, voglio provarci.
Restiamo a limonare come ragazzini finché una telefonata ci porta alla realtà, Elvira guarda il telefono e risponde, è un cliente importante, per essere la prima volta è seria e professionale, quanto la chiamata finisce vorrebbe riferire ma ho in mente altro :”ti prego ho voglia di fare l'amore, non scoparti ma fare l'amore, ti avviso la natura non è stata generosa da quelle parti ma farò di tutto per accontentarti’, è lei a prendermi per mano fino a raggiungere il letto, si siede e mi slancia la camicia, mi succhia i capezzoli sensazione mai provata prima, poi slaccia la cinghia e mi cala alle caviglie pantaloni e mutande,lecca il frenulo,succhia lentamente la cappella,ora il pisello è al massimo e rigido da fare male.
La mia mano scende sul perizoma, è bagnato da strizzare, impossibile resistere,la passera emana un profumo che mi arriva dritto al cervello,ci allacciamo a sessantanove,i suoi umori sono miele,gli ansimi musica,non mi importa quanti sono passati da lì, le brucherei per ore la passera,ma Elvira decide di smettere,mi infila un guanto e mi sale in groppa ,cavalca all'amazzone,i seni mi ballano davanti agli occhi,sono ubriaco di lei,stringo i denti per non venire:”ti scongiuro fammi ancora sentire il gusto e il profumo”,vengo subito accontentato,si stende di schiena e spalanca al massimo le gambe offrendomi la vista della passera che allarga con le dita.
Lecco e succhio, è un lago,ha orgasmi squassanti,poi mi imprigiona la testa con le gambe,tiene il fiato e urla il proprio piacere al mondo squirtando,per me' è la prima volta che vedo squirtare una donna,tre lunghi getti mi centrano in pieno viso,un brodino caldo con sentori di urina che immediatamente bevo come rosolio, Elvira trema,urla che vuole il mio sperma, apre la bocca e mi sega davanti al suo viso,fino a farmi sborrare anche l'anima per poi pulire perfettamente la verga,mai l'avrei fatto con un'altra, d'impulso la bacio fregandomene del sapore del mio sperma.
Restiamo ansanti ad accarezzarci per la prima volta completamente nudi, è bello scoprire i nostri corpi,farci le coccole e baciarci fino a farci mancare il fiato.
Posso dopo la seconda volta parlare d'amore? Forse è presto la vita ci ha segnati ma una cosa è certa, se Elvira lo desidera lo scopriremo insieme.
Ad un certo punto sobbalza,:”Mirella mio Dio è tardi”,è agitatissima e non ne capisco la ragione, poi tutto diventa chiaro,la vecchia scuola finiva alle tredici ma di mia l'iniziativa per farla ambientare ho pensato di pagare per un mese la mensa scolastica.
Per un attimo è sollevata poi un repentino cambio d'umore :”chi ti ha dato il permesso? Non sono una mantenuta e la figlia è la mia,chiaro!!”, l'ho fatta grossa ma in buona fede, Elvira si riveste, io torno a orecchie basse in ufficio.
Dopo mezz'ora bussa:”entra e scusami ancora”,”sei tu che devi scusarmi quando toccano Mirella divento irascibile, adesso sarai arrabbiato e a giusta ragione,ma…”,”dimmi Elvira “,”si insomma…Mirella si aspetta che la portiamo al parco, questa sera le parlo e cercherò di non farti più importunare “.
“Primo la bambina non mi dà nessun fastidio anzi, non ho mai avuto neanche un nipote, la sensazione di averla accanto mi piace, non devi sentirti obbligata perché siamo andati a letto, anche se io l'ho voluto con tutto il cuore e spero che sia stato così anche per tè ma prima devo avere una risposta o accetti il posto o devo organizzare dei colloqui ,ci terrei molto che accettassi”.
“Ma ti rendi conto, forse non sono in grado e se qualcuno dovesse scoprire…,si dai potremmo avere dei clienti in comune e per te sarebbe la rovina”,”dici? Chi ha bisogno del mio aiuto non può permettersi di fare il grillo parlante, quasi tutti hanno scheletri nell'armadio, e adesso per favore pronuncia la monosillaba che desidero sentire”, ci pensa un attimo poi accetta a condizione che con parte dello stipendio paghi l'affitto.
“Perfetto come vuoi tu ma adesso direi che ora di andare a prenderla!”
La vediamo immediatamente tra un gruppo di bambini festanti, ci corre incontro felice :”che bello mamma,i compagni sono tutti simpatici non c'è neanche un bullo e le maestre sono subito state carine con me e poi in mensa si mangia molto bene, ho mangiato la pastasciutta col pomodoro e delle bistecche di pollo buonissime, pensa che degli stupidini si lamentavano”,”wow quanto entusiasmo, adesso se ti va direi di andare a conoscere il parco ,sai è pieno di giochi e magari trovi qualcuno dei tuoi compagni”.
Non so neanche definire cosa provo nel vedere la ragazzina felice, ad Elvira vederla così scanzonata si illumina in viso e senza chiederlo spesso mi stringe la mano, strano come un semplice contatto può dire molto, una delle più belle giornate che ricordi.
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