trio
Sabbia calda,Desideri inattesi


19.06.2025 |
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"«Guardami… guardami mentre vengo… mentre tuo zio mi riempie…»
Gianni venne urlando..."
Il sole tramontava lento sulla costa calabra. L’aria profumava di salsedine e gelsomino. Il mare, calmo e rosso, rifletteva i bagliori di un’estate che sembrava eterna.Gianni e Lucia, marito e moglie da oltre trentacinque anni, avevano affittato una casa al mare per tutto il mese di agosto. Una villa semplice, con una terrazza che dava direttamente sulla spiaggia. Sessant’anni lui, sessantadue lei, portati con eleganza e fierezza. Gianni ancora con un fisico asciutto, capelli brizzolati e sguardo sicuro. Lucia, capelli corti e mossi, un corpo morbido, seni pieni, fianchi larghi, e una sensualità mai spenta.
Il tempo aveva cambiato i ritmi, ma il desiderio non era mai scomparso. Solo… sopito. Fino a quella settimana.
Il terzo giorno, arrivò Andrea, nipote di Lucia, figlio della sorella maggiore. Trentatré anni, occhi verdi, tatuaggi discreti, abbronzatura naturale e una camicia sbottonata sempre di troppo. Aveva chiesto di passare qualche giorno da loro, per staccare dallo stress del lavoro. Gianni e Lucia accettarono con piacere. Ma nessuno poteva immaginare quanto avrebbe cambiato gli equilibri.
La prima sera, dopo cena, Lucia uscì in terrazza in vestaglia di seta sottile. Il caldo era ancora presente, e sotto non indossava nulla. Andrea era già lì, seduto su una sdraio, con un bicchiere di vino bianco.
Lei si sedette accanto, le gambe accavallate. Un piccolo spacco si aprì lungo il fianco, lasciando intravedere l’interno coscia nudo. Andrea cercò di non guardare, ma non riuscì a trattenersi.
Lucia lo notò.
«Non sei più un bambino, vedo…» disse sorridendo.
«E tu non sei affatto una vecchia, zia…», rispose lui, con tono basso.
Silenzio. Il mare, solo il mare.
Poi, uno sguardo in più. Una pausa. Un bicchiere finito. E quel momento che non si dimentica mai: quando un confine si spezza.
Nei giorni successivi, Gianni iniziò a notare l’atmosfera che cambiava. Lucia rideva di più. Si metteva costumi più audaci. Passava più tempo truccandosi. Andrea la seguiva con lo sguardo ovunque.
Una sera, rientrando da una passeggiata, Gianni li trovò in terrazza. Andrea in piedi dietro di lei, le mani sulle spalle. Lucia con la testa leggermente piegata, gli occhi chiusi. Massaggio? Intimità? Tentazione?
Lucia si alzò di scatto, il volto rosso. Andrea, impassibile, tornò a sedersi.
Quella notte, Lucia e Gianni fecero l’amore. Ma fu diverso. Lei guidò tutto, si inginocchiò, lo succhiò con foga, gli ordinò di prenderla in piedi, contro la porta del bagno.
«Fingi che io sia un’altra… più giovane…», sussurrò ansimando.
Gianni venne forte. Ma il suo pensiero, mentre veniva, non era solo per sua moglie.
re giorni dopo, fu Lucia a proporlo. Una sera, a cena, con lo sguardo acceso da una luce nuova.
«Gianni… e se lo lasciassimo guardare?»
Lui deglutì. Andrea li guardava in silenzio. Nessuno rise. Nessuno fece battute.
Lucia si alzò. Sciolse il pareo, rimase nuda, lì, davanti a entrambi.
Poi prese la mano del marito, lo portò sul divano.
«Fammi tua… mentre lui ci guarda. Voglio mostrarmi.»
E Gianni lo fece. La prese in piedi, da dietro, mentre Lucia si toccava il clitoride con due dita. Andrea seduto, il cazzo duro sotto il pantalone, guardava ipnotizzato.
Lucia gemeva, sempre più forte.
«Guardami… guardami mentre vengo… mentre tuo zio mi riempie…»
Gianni venne urlando. Lucia si inginocchiò, lo ripulì con la bocca. Poi si girò verso Andrea.
«Adesso… voglio te.»
Andrea non esitò. Si alzò, si spogliò. Un cazzo dritto, grosso, giovane. Lucia lo prese in bocca con desiderio.
Schiocchi, gemiti, liquidi, lingua.
Poi si stese sul tavolo da pranzo. Andrea la prese, forte, deciso.
Gianni seduto, stavolta fu lui a guardare.
E fu solo l’inizio.
Ogni notte, nuove posizioni. Gianni e Andrea insieme, dentro e davanti. Lucia tra i due, aperta, usata, adorata.
A volte era Lucia a dominare, con lo sguardo da padrona. Altre, era Andrea a prenderla come una ventenne. E Gianni? Era vivo come mai prima.
La spiaggia divenne complice. Bagni nudi a mezzanotte. Pompini sotto il telo mare. Sesso a tre sotto la doccia esterna, mentre la luna li guardava.
Lucia non era più solo una moglie. Era un simbolo. Una donna finalmente libera di desiderare. Di essere desiderata da due uomini. Il marito. E il nipote.
E non avrebbero più smesso.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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