tradimenti
Solo per i tuoi occhi, amore


18.06.2025 |
77 |
0
"Marco la raggiunge subito, le bacia la schiena, poi la penetra ancora, con lentezza, profondità..."
Mi chiamo Luca. Ho 38 anni, un lavoro stabile, e una compagna da sogno. Si chiama Sabrina, 34 anni, fisico scolpito da anni di pilates: fianchi stretti, glutei alti, seno pieno e sguardo da femme fatale. È il tipo di donna che quando entra in una stanza, la temperatura sale anche senza che dica una parola.Da mesi giochiamo con l’idea dello scambio, del cuckold soft, dove io assisto. All’inizio sembrava solo una fantasia sussurrata tra i gemiti, ma poi è diventata reale.
Una sera di maggio, dopo una cena leggera e due bicchieri di vino, Sabrina mi guarda con quegli occhi da gatta e dice:
“Stasera voglio farti un regalo… ma non sarai tu a scartarlo.”
Mi porta in salotto, dove ha sistemato tutto. Luce soffusa, musica sensuale, un profumo speziato nell’aria. Indossa una vestaglia corta in seta nera, sotto solo autoreggenti e nulla più. Io ho il cuore in gola, ma non dico nulla. Solo ascolto il mio respiro e il suo.
Poi suonano al citofono. Sabrina mi guarda e sussurra:
“È Marco.”
Marco. Un amico "speciale" che lei ha conosciuto in palestra. Io l’ho visto solo in foto. Alto, fisico atletico, pelle abbronzata e quel tipo di sorriso da uomo che sa cosa vuole. Entrando, mi saluta con un cenno, poi si avvicina a lei senza troppi convenevoli.
“Sei più bella di come ti ricordavo”, le dice.
“Fammelo vedere, Marco”, sussurra lei mentre lo bacia. “Mostraglielo anche a lui…”
Io sono lì, a un metro da loro, seduto in poltrona, autorizzato a guardare, non a toccare.
Marco le apre la vestaglia lentamente, come si fa con un regalo importante. Le lecca un capezzolo mentre con l’altra mano le stringe i fianchi. Lei geme, mi guarda, e dice:
“Ti eccita vedermi così? A me sì. Mi sento viva.”
Io annuisco. Il mio respiro è irregolare. La mia eccitazione è evidente. Lei si inginocchia davanti a Marco, lo guarda negli occhi, poi mi guarda.
“Guarda come lo prendo in bocca per te…”
Lo fa. Lenta, profonda, con quei suoni bagnati che sento vibrare nella stanza. Marco geme, la prende per i capelli e guida il ritmo. Io sono immobile, ipnotizzato.
Poi si alza, la prende da dietro sul divano, lei si aggrappa al cuscino e mi fissa negli occhi mentre lui la penetra.
“Così, sì… fammi sentire tutta la tua forza… lui guarda, lo eccita… sii il mio toro, Marco…”
Il rumore dei corpi che si fondono, il respiro affannato, i gemiti… tutto mi manda in un vortice di eccitazione che non avevo mai provato.
Alla fine, Marco viene sul suo ventre, ansimando. Sabrina mi guarda e dice:
“Adesso tocca a te pulirmi… sei stato bravo. Il tuo regalo ti aspetta.”
Mi inginocchio. La storia, per quella sera, non è ancora finita.
Sono ancora in ginocchio, davanti a Sabrina, col fiato corto, le mani tremanti, il cuore che martella nel petto. Lei è distesa sul divano, le gambe leggermente aperte, il ventre ancora sporco dello sperma caldo di Marco, che adesso è in piedi accanto a noi, soddisfatto, nudo, ma ancora eretto.
Mi guarda, non dice nulla. Ma lo sguardo dice tutto: ora tocca a me dimostrare quanto la desidero, quanto mi eccita vederla così.
Sabrina prende la mia testa con dolcezza e mi guida verso il suo ventre.
“Luca… puliscimi. Voglio sentire la tua lingua… voglio che assapori ogni goccia di quello che mi ha dato.”
Le sue parole sono un comando. Un invito. E io, completamente in balìa di lei, obbedisco. La mia lingua sfiora la sua pelle calda, raccolgo il seme che scivola lungo il suo addome, sento il suo odore mescolarsi al profumo del suo piacere. Sabrina geme, mi accarezza i capelli, poi affonda le dita nella mia nuca.
“Sei mio, amore. Sempre. Ma ora… voglio vederti godere anche tu.”
Si alza in piedi, lentamente, lasciando la seta della vestaglia scivolare a terra. Cammina verso la camera da letto con un’andatura sensuale, seguita da Marco. Io rimango lì per qualche secondo, spaesato, in estasi, poi li seguo.
La camera è in penombra. Candele accese, lenzuola di raso. Sul letto, Sabrina si stende a pancia in giù, offrendo il suo corpo come una promessa. Marco la raggiunge subito, le bacia la schiena, poi la penetra ancora, con lentezza, profondità. Questa volta lei urla:
“Più forte, Marco… voglio che mi scopi come se fossi la tua puttana… mentre il mio uomo guarda, impotente…”
Il tono con cui lo dice è una lama e un abbraccio insieme. Io sono lì, con l’erezione che pulsa, ma non posso toccarmi. Sabrina me lo ha vietato.
“Solo quando te lo dirò… altrimenti non vali nulla.”
E io voglio valere, voglio meritarla.
Marco cambia ritmo, la prende con più forza, le tira i capelli, le morde la spalla. Lei gode con tutta se stessa. I gemiti riempiono la stanza, i colpi risuonano come schiaffi sull’anima. Io li guardo, ogni fibra del mio corpo in fiamme, eppure non posso fare altro che assistere.
Poi, improvvisamente, Sabrina si gira e mi guarda:
“Vieni qui. Ora. Leccami mentre lui mi scopa. Voglio sentire le tue labbra sul mio clitoride, e il suo cazzo dentro.”
Mi avvicino. Mi inginocchio davanti a lei, apro le sue cosce, e le do piacere con la bocca mentre Marco continua a spingerle dentro. La sensazione è selvaggia, animalesca, un’orgia di sensi.
Lei esplode in un orgasmo violento, il corpo che trema, le unghie che graffiano la schiena di Marco, il suo urlo che spezza il silenzio della notte.
Dopo l’orgasmo, Marco si sfila e si stende sul letto, ansimando. Sabrina, ancora ansiosa di dominio, si inginocchia davanti a me, prende la mia erezione con una mano e mi guarda con quello sguardo da dea:
“Vuoi venire? Dimmi quanto sei il mio cagnolino fedele…”
“Sono tuo… solo tuo…”
“Allora vienimi in bocca. Adesso. Guardami negli occhi mentre lo fai.”
E così è. Vengo urlando il suo nome, mentre lei ingoia tutto, senza distogliere lo sguardo. È padrona. È regina. È mia.
E io sono suo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Solo per i tuoi occhi, amore:
