tradimenti
Tradimenti di mezza età


19.06.2025 |
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Clara aveva 63 anni e un matrimonio solido con Mauro, ma da qualche tempo si sentiva invisibile.
Non che Mauro fosse cattivo, ma la routine aveva divorato ogni gesto, ogni desiderio. Il sesso era diventato raro e prevedibile.
Una mattina, mentre cercava un sito di cucina, digitò male un indirizzo e si ritrovò su un portale di incontri.
Invece di chiudere subito, Clara fu colpita dalle immagini, dai titoli ammiccanti, dai profili maschili spudorati.
Provò un brivido. Cliccò. Scorse. Il battito accelerò.
Rimase a guardare quei corpi esposti, quelle promesse di piacere. E poi…
Decise di iscriversi.
Prese alcune foto di sé in lingerie. Selezionò le più sensuali. Aprì un profilo con il nome "Signora Clara63". Scrisse una bio semplice: "Matura, elegante, in cerca di emozioni. Curiosa e senza tabù."Il sito esplose. Messaggi. Inviti. Foto esplicite.
Clara si scollegò di colpo. Era eccitata. Confusa. Ma viva.La sera, Mauro tornò. Pizza e partita. Lei era bagnata al solo ricordo delle chat. Lui guardava la TV.Lei riaprì il portatile. In posta, decine di messaggi. Uno spiccava. L’uomo si chiamava Marco55.
Maturo, ma sportivo, faccia da canaglia, e modi eleganti. Parlarono a lungo. Lui fu diretto:"Hai bisogno di essere scopata come non succede da anni." Lei rispose: Voglio sentirmi viva. Voglio essere leccata, presa, fatta urlare."Parlarono di corpi, di giochi, di voglie. Lei tremava. Ma poi un’idea le attraversò la mente. La sera dopo, durante un’altra partita, Clara si alzò.
Indossò una vestaglia di seta e sotto… nulla. Appoggiò il laptop aperto accanto a Mauro.
Sul sito, le chat in evidenza. Foto di uomini nudi. E l’ultima frase di Marco:"Posso essere a casa tua domani. Vuoi che ti prenda davanti a tuo marito?" Mauro lesse. Rimase muto. Lei disse:— «O cambi le regole… o qualcun altro le cambierà per noi."
Lui si alzò. Le scoprì la vestaglia. La guardò a lungo. Poi disse: — "Domani… fai entrare Marco. Ma io guardo. E poi… forse… partecipo."Clara sorrise. Il suo corpo tremava. Di eccitazione. Di vittoria. Di desiderio.
Il giorno seguente fu una lunga attesa bagnata.
Clara si depilò con cura. Si profumò ovunque. Indossò calze autoreggenti nere, reggicalze, tacco 10 e un kimono trasparente. Alle 21 in punto, il campanello suonò. Marco era lì. Alto, rasato, occhi da predatore. Mauro lo accolse. Lo guardò dritto. Nessuna parola. Clara fece la sua comparsa, lenta, sensuale.
Marco la fissò. — «Sei molto meglio dal vivo.» Le baciò la mano, poi il polso, poi risalì verso il collo. Mauro era seduto. Il cazzo già duro sotto i pantaloni. Marco spinse Clara contro il muro del salotto.
Le sollevò la gamba. Le infilò due dita dentro. — «Sei già bagnata… troia matura."Lei gemette. Mauro ansimava.
Marco la fece inginocchiare. Lei gli slacciò i pantaloni. Il cazzo uscì, lungo, venoso, già teso. Clara lo prese in bocca. Avida. Profonda. Lo ingoiava mentre lo guardava negli occhi. Marco la teneva per i capelli.— "Succhia. Fai vedere a tuo marito come si fa." Mauro si era spogliato. Si masturbava piano, guardando la moglie trasformarsi. Marco la prese a quattro zampe sul tappeto. Le sputò sul buco. Lo dilatò con le dita. Poi la penetrò prima in figa, poi in culo.— "Dì al tuo uomo dove ti sta scopando."— «Nel culo… mi sta scopando nel culo!» Mauro si avvicinò. Le infilò l’uccello in bocca. Clara, tra due uomini, tra due cazzi, godeva come mai prima. Quando Marco venne, lo fece nel culo di Clara. Mauro venne sulla sua faccia.
Lei raccolse ogni goccia con la lingua. Si sdraiarono sul tappeto, nudi, sudati.
Clara tra loro. Marco le sussurrò:— "Domani porto un’amica. Ti va?" Lei non rispose. Semplicemente… aprì le gambe.
Non che Mauro fosse cattivo, ma la routine aveva divorato ogni gesto, ogni desiderio. Il sesso era diventato raro e prevedibile.
Una mattina, mentre cercava un sito di cucina, digitò male un indirizzo e si ritrovò su un portale di incontri.
Invece di chiudere subito, Clara fu colpita dalle immagini, dai titoli ammiccanti, dai profili maschili spudorati.
Provò un brivido. Cliccò. Scorse. Il battito accelerò.
Rimase a guardare quei corpi esposti, quelle promesse di piacere. E poi…
Decise di iscriversi.
Prese alcune foto di sé in lingerie. Selezionò le più sensuali. Aprì un profilo con il nome "Signora Clara63". Scrisse una bio semplice: "Matura, elegante, in cerca di emozioni. Curiosa e senza tabù."Il sito esplose. Messaggi. Inviti. Foto esplicite.
Clara si scollegò di colpo. Era eccitata. Confusa. Ma viva.La sera, Mauro tornò. Pizza e partita. Lei era bagnata al solo ricordo delle chat. Lui guardava la TV.Lei riaprì il portatile. In posta, decine di messaggi. Uno spiccava. L’uomo si chiamava Marco55.
Maturo, ma sportivo, faccia da canaglia, e modi eleganti. Parlarono a lungo. Lui fu diretto:"Hai bisogno di essere scopata come non succede da anni." Lei rispose: Voglio sentirmi viva. Voglio essere leccata, presa, fatta urlare."Parlarono di corpi, di giochi, di voglie. Lei tremava. Ma poi un’idea le attraversò la mente. La sera dopo, durante un’altra partita, Clara si alzò.
Indossò una vestaglia di seta e sotto… nulla. Appoggiò il laptop aperto accanto a Mauro.
Sul sito, le chat in evidenza. Foto di uomini nudi. E l’ultima frase di Marco:"Posso essere a casa tua domani. Vuoi che ti prenda davanti a tuo marito?" Mauro lesse. Rimase muto. Lei disse:— «O cambi le regole… o qualcun altro le cambierà per noi."
Lui si alzò. Le scoprì la vestaglia. La guardò a lungo. Poi disse: — "Domani… fai entrare Marco. Ma io guardo. E poi… forse… partecipo."Clara sorrise. Il suo corpo tremava. Di eccitazione. Di vittoria. Di desiderio.
Il giorno seguente fu una lunga attesa bagnata.
Clara si depilò con cura. Si profumò ovunque. Indossò calze autoreggenti nere, reggicalze, tacco 10 e un kimono trasparente. Alle 21 in punto, il campanello suonò. Marco era lì. Alto, rasato, occhi da predatore. Mauro lo accolse. Lo guardò dritto. Nessuna parola. Clara fece la sua comparsa, lenta, sensuale.
Marco la fissò. — «Sei molto meglio dal vivo.» Le baciò la mano, poi il polso, poi risalì verso il collo. Mauro era seduto. Il cazzo già duro sotto i pantaloni. Marco spinse Clara contro il muro del salotto.
Le sollevò la gamba. Le infilò due dita dentro. — «Sei già bagnata… troia matura."Lei gemette. Mauro ansimava.
Marco la fece inginocchiare. Lei gli slacciò i pantaloni. Il cazzo uscì, lungo, venoso, già teso. Clara lo prese in bocca. Avida. Profonda. Lo ingoiava mentre lo guardava negli occhi. Marco la teneva per i capelli.— "Succhia. Fai vedere a tuo marito come si fa." Mauro si era spogliato. Si masturbava piano, guardando la moglie trasformarsi. Marco la prese a quattro zampe sul tappeto. Le sputò sul buco. Lo dilatò con le dita. Poi la penetrò prima in figa, poi in culo.— "Dì al tuo uomo dove ti sta scopando."— «Nel culo… mi sta scopando nel culo!» Mauro si avvicinò. Le infilò l’uccello in bocca. Clara, tra due uomini, tra due cazzi, godeva come mai prima. Quando Marco venne, lo fece nel culo di Clara. Mauro venne sulla sua faccia.
Lei raccolse ogni goccia con la lingua. Si sdraiarono sul tappeto, nudi, sudati.
Clara tra loro. Marco le sussurrò:— "Domani porto un’amica. Ti va?" Lei non rispose. Semplicemente… aprì le gambe.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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