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Irene ed A mi portano a casa


di maktero
08.08.2023    |    395    |    3 8.7
"Il posto era veramente piccolo invaso da scope, aspirapolvere, ed altri materiali casalinghi; quando Irene chiuse la porta mi resi conto che era anche..."
Era quasi il tramonto quando Irene mi disse che era ora di andare.
Le ragazze si rivestirono, mentre per me non c'era nessun indumento, come mi piaceva quell'umiliazione!
Le due si avviarono alla macchina ed Irene girandosi verso di me mi disse che loro sarebbero andate avanti con la macchina fino all'incrocio con la statale.
Io me la sarei dovuta fare a piedi fino a laggiù.
Irene era veramente perversa, gradevolmente perversa, le sue invenzioni per tormentarmi erano veramente fantasiose, mi piaceva.
Partita la macchina io mi avviai nuda, seguendo lo stradello percorso dalla macchina; le asperità del terreno ferivano i miei piedi; quella passeggiata mi eccitava e mentre il sole stava calando e le ombre della sera coprivano il mio cammino come emblematiche dell'ignoto destino che mi aspettava con quelle due strane ragazze.
Toccai il mio cazzo semieretto, ma non volevo masturbarmi fino ad arrivare, mi limitai a toccarmi per sentire il piacere del mio cazzo duro mentre percorrevo quella Via Crucis.
Quando raggiunsi la macchina posteggiata all'incrocio con la statale era oramai buio, avevo percorso chissà quanti chilometri nuda con il cazzo semieretto e con la mente piena di pensieri su quelle due enigmatiche ragazze che mi stavano aspettando.
Quando arrivai alla macchina Irene scese dalla macchina infuriata e mi prese a calci arrabbiata per il mio ritardo.
Anche A scese ma rimase ad assistere mentre Irene mi picchiava.
Una volta calmata Irene aprì il bagagliaio e mi disse di entrare, io ubbidii e mi sdraiai nel ruvido pianale della macchina, Irene sbatte il portellone sopra di me con violenza facendomi sobbalzare.
Il viaggio fu scomodo come sempre per chi sta in un bagagliaio.
Poi la macchina si fermò, il portellone si aprì e vidi il volto di Irene e di A.
Irene mi intimò bruscamente di scendere, io eseguì velocemente, e poi entrammo in casa.
Arrivammo in salotto dove vidi Stronzo 1 sdraiato per terra, legato con il corpo segnato da numerosi ematomi e striature di frustate.
Stronzo 1 salutò le ragazze, mentre a me rivolse solo uno sguardo spento di rassegnazione.
Le donne si accomodarono sul divano mentre a me venne ordinato di rimanere in piedi davanti a loro.
Irene cominciò a fare commenti sul mio corpo e sul mio cazzo; A per rispondergli tirò fuori dalla borsetta un taccuino ed una pennina e scrisse qualcosa che fece vedere ad Irene.
Le ragazze si misero a ridere sguaiatamente, mi piaceva di essere ridicolizzata.
Nel frattempo Stronzo 1 si fece vivo dicendo che doveva pisciare e cagare e che non c'è la faceva più a trattenersi.
Le ragazze senza dire una parola si guardarono complicentamente negli occhi, e poi Irene volgendo prima uno sguardo passivo su Stronzo 1 e poi uno sguardo interrogativo su di me si espresse con Stronzo 1 dicendoli che c'era un cesso per lui.
Capì il significato di quelle parole avrei dovuto fare da cesso a quella merda di Stronzo 1.
Irene mi obbligò a sdraiarmi a faccia in sù e poi disse a Stronzo 1 che poteva scaricare tutto quello che voleva nella mia bocca.
Intanto A scrisse qualcosa sul suo taccuino mostrandolo ad Irene che la rispose, semplicentemente ti divertirai.
Irene incitò Stronzo 1 a procedere per fare i suoi bisogni.
Quel pezzo di merda nonostante fosse legato, con insospettabile agilità posizionò il suo culo sopra la mia faccia.
Io per favorirlo presi in mano il suo cazzo indirizzandolo nella mia bocca.
Quello cominciò a pisciare riempiendomi la bocca di un piscio denso e saporito mi piaceva molto quel sapore duro e lo bevvi il più possibile.
Intanto Irene spiegava retoricamente ad A quanto facessimo schifo noi maschi; contenti degli atti più schifosi.
A aveva uno sguardo strano, senz'altro pieno di eccitazione ma con un qualcosa di misterioso che mi affascinava.
Intanto mentre facevo quelle considerazioni ed osservazioni Stronzo 1 aveva cominciato a cagarmi in bocca.
Distratta mi feci scivolare a lato il primo stronzo, ma improvvisamente mi concentrai sul mio compito e posizionai la bocca in modo da accogliere convenientemente quello schifo che Stronzo 1 stava scaricando.
Quello stronzo ne aveva davvero tanta di merda; ai primi stronzi duri seguì una autentica valanga di merda più molle.
Dopo pochi istanti avevo la bocca e la faccia invase dalla merda di quello stronzo.
Lui una volta liberato il suo intestino andò ad accucciarsi da una parte, mentre a me spettava il compito di dimostrare alle ragazze quanto facessi schifo, ingoiando quel putridume che mi era stato scaricato sul volto.
Mi accorsi che la ragazze si erano spogliate e che si masturbavano, evidentemente mentre ero concentrata al mio compito di cesso loro si erano eccitate e denudate.
Irene continuava a parlare per manifestare ad A quanto facessero schifo gli uomini.
Io sentendo questa affermazione mi impegnai ad affermarla.
Mi misi a masticare la merda di Stronzo 1, davanti a loro, lentamente e mostrando piacere masturbandomi.
Irene insisteva con i discorsi degradanti nei confronti di noi maschi, ed A annuiva; intanto si masturbavano mentre io continuavo ad ingerire quell'osceno pasto.
Ebbero parecchi orgasmi mentre io ingoiavo quello schifo per farle contente; oddio per fare contente solo loro?
Mi ero eccitata ed avevo cominciato a masturbarmi senza chiedere il permesso; ma del resto loro erano talmente coinvolte nella loro masturbazione reciproca che non avrebbero avuto modo di ascoltare la mia richiesta.
Io terminai di ingoiare lo schifo che mi era stato donato e continuando a masturbarmi arrivai con uno schizzo enorme.
Le ragazze impegnate tra loro nemmeno se ne accorsero e continuarono nella loro attività lesbica.
Io anche se ero appena arrivata mi sentivo sempre in fregola; volsi lo sguardo verso Frocio 1 e notai il suo cazzo, era moscio ma mi attraeva.
Dopo aver ingoiato i frutti del suo intestino volevo ingoiare il prodotto del suo cazzo.
Presi il suo pene in mano per masturbarlo e poi quando era sufficientemente duro lo presi in bocca.
Che piacere sentire in bocca quel pezzo di carne duro, mi sentivo esaltata; cominciai a spompinarlo freneticamente cercando di dargli il massimo piacere.
Sentii che il mio impegno stava dando dei risultati perchè la sua asta si stava espandendo ed indurendo sempre di più nella mia bocca finchè non sentii sulla lingua e sul palato il fiotto di sperma che percorreva prepotantemente la sua asta per emergere alla cappella nella mia bocca.
Accolsi quel caldo e salaticcio liquido come un dessert nella mia bocca riempita dai sapori amari della sua merda.
Contenta mi accasciai stanca, sul pavimento, ero veramente sfinita.
Credo di aver perso i sensi per qualche minuto perchè ad un certo punto mi resi conto che le ragazze mi stavano svegliando passandomi uno straccio bagnato sulla faccia.
Irene mi chiese come stavo; io ci misi un pò a rendermi conto del mio stato, ma guardando profondamente Irene negli occhi le dissi che ero solo un pò stanca.
Irene comprese, mi sputò in faccia e mi disse che era vero, ero stata utilizzata parecchio e che mi spettava un pò di riposo.
Mi disse che potevo andare a riposare qualche ora nello sgabuzzino e mi fece mettere a quattro zampe dirigendomi verso una porta che una volta aperta rivelò un piccolissimo locale dove mi fece entrare.
Il posto era veramente piccolo invaso da scope, aspirapolvere, ed altri materiali casalinghi; quando Irene chiuse la porta mi resi conto che era anche caldissimo e l'aria era pregna degli odori della spazzatura la accumulata.
Era il mio posto, mi sentivo bene e mi adagiai sul pavimento per riposare.
Mentre in quel tugurio cercavo di prendere sonno avvertivo gli strilli e le urla di Stronzo 1.
Evidentemente le ragazze lo stavano torturando, cullata da quelle grida mi addormentai immaginando che poi sarebbe toccato a me.


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