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Una serata di freschezza


di maktero
02.04.2023    |    1.296    |    0 9.0
"Giovanna e Luisa si siedono sulla panchina si liberano delle ciabattine che indossano e mi dicono di leccargli i piedi..."
E' piena notte e mi hanno portata nuda con le mani amanettate dietro la schiena in un parco.
La serata è calda ma una lieve brezza rinfrensca il mio corpo nudo.
Mi piace questa fresca sensazione sulla mia pelle e mi provoca una eccittazione.
Giovanna e Luisa mi stendono a terra nell'erba.
Nuda sento il contatto dell'erba sul mio corpo, è molto piacevole, delicato e fresco.
Mi struscio sul terreno per maggiorare il piacere dell'erba sul mio corpo.
Mi rotolo, mi piace; lo sfregamento con la vegetazione mi fà sentire pulita, fresca, è quasi un balsamo, mi sento veramente bene, rilassata.
Ma sò che le due stronze hanno altri progetti per me, di certo non mi hanno portato lì solo perchè io mi diverta.
Mi dicono di muovermi in avanti e con le mani amanettate dietro la schiena posso solo strisciare come un verme; mi chiedo cosa vogliano farmi fare, non sò niente delle loro intenzioni.
Striscio per molti metri, mi piace muovermi come un verme sull'erba fresca, sentendo il contatto dell'erba delle foglie secche sotto il mio corpo.
Ci avviciniamo ad una piazzola e l'erba viene sostituita da un terriccio ghiaioso che mi graffia il petto e le gambe.
Arriviamo ad una panchina e le due mi obbligano di stendermi sotto di essa.
Giovanna e Luisa si siedono sulla panchina si liberano delle ciabattine che indossano e mi dicono di leccargli i piedi.
Io sdraiata sotto la panchina ho la piena accessibilità alle loro piante dei piedi che comincio a leccare con piacere.
I loro piedi sono bellissimi e amo adorarli.
Mi eccitto e comincio a toccarmi.
Le due prevedendo la mia attività mi urlano istericamente, all'unisono, di non masturbarmi.
Obbedisco immediatamente al loro brusco comando.
Tuttavia mentre continuo a leccare i loro piedi ogni tanto maneggio il mio cazzo; sono troppo eccitata per poter evitare di stringere e dare quanche smanettamento al mio pene.
Loro non se ne accorgono, oppure se se ne accorgono se ne infischiano, impegnate come sono a lavorare sui loro cellulari.
Ad un certo punto mi dicono di uscire dalla mia posizione sotto la panchina e di mettermi a quattro zampe al centro del vialetto davanti alla panchina.
Io eseguo immediatamente.
Mi piace tantissimo sono nuda, a quattro zampe nel mezzo di un parco pubblico.
Sono veramente eccittata, ho il cazzo duro, e la mente leggera e sognante.
Dopo pochi minuti avverto che qualcuno si sta avvicinando; sarà un passante, improbabile data l'ora, tuttavia non mi sarebbe dispiaciuta la possibilità di un semplice passante che avrebbe potuto assistere alla mia condizione di degradazione.
Al pensiero mi sento il cazzo frizzare sempre di più.
Però dopo poco mi accorgo che le mie fantasie sono eluse; infatti si presenta una coppia che per antonomasia chiede se siamo quelli dell'appuntamento.
Capisco che le due stronze hanno organizzato qualcosa con qualcuno.
Stavolta una coppia.
Sono incuriosita cosa, cosa vorranno farmi.
Io spero di succhiare l'uccello dell'uomo e di farmi inculare, ma con la donna cosa posso fare?
Mi auguro che sia una guardona e che voglia solo guardare mentre faccio del sesso con il suo uomo.
Luisa e Giovanna parlano con la coppia mentre questi ultimi mi osservano.
Sento le loro parole che dicono che sono una pervertita disposta a tutto, l'uomo si dichiara contento di fare del sesso con me.
La donna invece dice che vuole fare del sesso con le ragazze.
Una volta chiarita la situazione, l'uomo mi prende per la nuca e mi porta nei cespugli dietro la panchina.
Lui si cala i pantaloni e mi mostra un cazzo duro che io prendo subito in bocca, lo succhio solo un poco; perchè prontamente lui si sfila dalla mia bocca mi butta a terra mi solleva il bacino con delle mani forti e mi incula violentemente.
Sento il suo cazzo durissimmo che mi entra dentro e che va avanti ed in indietro velocemente.
Sono eccittata e mi asppetto un lungo lavoro al culo, invece quello arrriva in un attimo; sento la sua sperma calda che mi entra dentro e lui che si sfila.
Poi mi accorgo che si allontana.
Sono delusa!
Seguo l'uomo che raggiunge la panchina; lì le ragazze si stanno andando ancora da fare leccandosi e baciandosi.
L'uomo si allontana, io rimango lì a guardare l'attività delle ragazze, sono molto eccittata e mi masturbo schizzando verso le ragazze che mi urlano contro per quel non voluto omaggio.
Assistei all'attività delle ragazze a lungo finchè non furono esauste dal sesso.
La donna dell'uomo misterioso se ne andò.
Io rimasi con Giovanna e Luisa che mi portarono in un luogo appartato del parco e mi dissero che mi avrebbero lasciata lì nuda fino, a chissà quando.
Se ne andarono io cominciai a masturbarmi e continuai fino a mattina inoltrata quando finalmente le due troie mi vennero a prendere portandomi dei vestiti con cui potei vestirmi e andarmene, felice della nottata di divertimento.




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