degradazione con la signora

La signora mi fece capire bene che voleva godere appieno dal mio utilizzo.
Mi considerava un oggetto del suo piacere.
Io ammettevo che la cosa mi stava bene e che anzi mi eccitava.
Infatti in ginocchio davanti a lei il mio cazzo si induriva, lei vide la mia eccitazione si porse dietro a me e mi diede un violento calcio nelle palle.
Per il colpo così forte mi sollevai di almeno mezzo metro, ricadendo gemente con le mani sulle palle.
Mentre accasciato gemevo per il dolore mi disse che oramai ero guarita dalle ferite e potevo essere utilizzata per il suo divertimento.
Mi portò nello scantinato, era un ambente poco illuminato e mal aereato, i muri erano coperti di muffa e puzzavano di marcio e si sentiva una forte puzza di fogna.
La signora rendendosi conto del mio disgusto mi disse che quella sarebbe stata la mia casa per un pò di tempo.
La signora mi disse che in un angolo della stanza c'era il bottino che raccoglieva gli scarichi fognari della casa.
E che io avrei dovuto entrare e stare la dentro.
La signora si avvicinnò ad un angolo sollevo un pesante coperchio di cemento rivelando all'interno il liquido putrido e puzolente degli scarichi dellla casa.
La signora mi ordinò di infilarmi la dentro, io ero riluttatnte ma la signora urlò decisamente; al suo ordine così deciso scattai e mi ilnfilai in quello schifo, era caldo e viscido.
La signora mi disse che non era profondo e che avrei dovuto toccare presto il fondo.
Infatti i miei piedi toccarono presto il fondo che era viscido e molle, la puzza che arrivava era tremenda.
Arrivando al fondo la parte superiore del mio busto rimaneva emersa.
La signora prese due travi sottili ma più lunghe dell'aperura in cui mi trovavo,che mi sistemò una alle spallle ed una davanti.
Poi prese delle corde e legò le travi tra loro in maniera da blocccarmi su quel tombino.
Così messa non potevo scendere.
Per impedirmi di risalire mi fece sollevare le braccia mi mise dei polsini che collego adu un gancio su una trave sopra la mia testa.
Adesso ero completamente bloccata per metà corpo nella fogna, impossibilitata a scendere od a risalire.
La sgnora mi disse che avrei dovuto abituarmi a quella condizione perchè è quello che la eccitava, poi mi augurò la buona notte e mi lasciò la in quel marciume a passare la notte.
Ero immersa nel liquame, al buio impossibiltata a muovermi la puzza era tremenda, com potevo passare una buona notte.
Tuttavia la situazione mi eccitava sentvo il mio cazzo che si induriva immerso nella melma fetida ma che non potevo raggiungere.
Passai una notte terribile forse riuscii a dormire qualcosa verso la mattina.
Venne la signora non sò che ora fosse perchè nello scantinato non c'era la luce del giorno.
Mi disse che dli lì a poco mi avrebbero portata a fare un giro.
Poi se ne andò.
Ritornò più tardi mi slego chiedendomi se mi ero abituata alla fogna, io le dissi di sì, era una nuova pratica che nonon mi dispiaceva.
Io uscii dalla lurida fossa in cui avevo passato molte ore, ero veramente sporca, puzzolente.
Mi chiese se l'esperienza mi era piaciuta; risposi che era stata terribile ma anche bellissima ad essere ridotta ad un materiale da fogna.
Era contenta della mia risposta e mi disse che con un amico mi avrebbero portata a fare un giro dei tombini fognari della città.
Lui conosceva la rete fognaria e mi avrebbe fatta immergere nei vari tombini.
Mi mostrai entusiasta, ero veramente contenta di provare questa nuova forma di degradazione.
Mi sarei sentita veramente come un escremento di fogna in mezzo al mio elemento.
La signora ne fu entusista.
Mi fece uscire dallo scantinato, ero coperta di liquami che colavano al mio passaggio, arrivammo in cortile dove ci aspettava un tizio accanto ad un pick up.
Quello disse è lei la troia delle fogne, e la signora rispose di sì.
Mi caricarono sul pianale del pick up e mi coprirono con un telo lurido.
Non so quanto durò il viaggio, ma ad un certo punto la macchina si fermò, capii che era arrivato il mio momento.
Ero eccitata, facendomi scendere dal pick up ammirarono la mia erezione.
Mi diedero un violento calcio nelle palle per cercare di ridurre la mia eccittazione.
Ma ero veramente arrapata per la situazione ed il mio cazzo continuava ad essere eretto.
Mentre la signora mi infilava due o tre dita nel culo l'uomo provvedeva ad aprire un tombino.
Era notte e la visibilità era ridotta dalla luce degl scarsi lampioni, ma ciò mi faceva vedere una vista tremenda, un buco pieno di un liquido puzzolente in cui avrei dovuto immergermi.
I due mi ordinarono di mettermi dentro, ed io eccitata dallo schifo non esitai.
Mi misi a sedere sull'orlo del tombino con l gambe dentro il liquido putrido e viscido, poi mi gettati dentro sprofondando in quell'acqua schifosa, toccai il fondo viscoso con i piedi rimanendo solo con la testa fuori dall'acqua.
Guardando in alto mi accorsi che i due avevano cominciato ad amoreggiare tra loro evidentemente la situazione gli aveva eccitati.
Dopo qualche minuto lui, senza dire nulla, presa il coperchio e lo calò sul tombino.
Io mi trovai chiusa nella fogna completamente al buio, la puzza era terribile.
Per quanto tempo mi avrebbero lasciata così?
Tuttavia la cosa m piaceva e cominciai a masturbarmi.
Mi chiesi se l'acqua putrida di fogna mi avrebbe infettato il cazzo.
Preoccupata smisi di masturbarmi.