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La mia prima volta come prostituta


di maktero
19.01.2023    |    1.820    |    2 9.2
"Alla domanda seguì una fiammata d'accendino che mi provocò molto dolore..."
Stavo passando un piacevole pomeriggio con una trans ed una donna mie amiche.
Mi avevano infilato dei grossi aghi nei capezzoli che arroventavano con l'accendino.
Tra un gemito di dolore ed un altro chiacchieravamo piacevolmente.
Cominciammo a discutere sulla prostituzione; loro erano prostitute.
Non per necessità ma per scelta.
Gli piaceva ricevevere soldi per soddissfare le esigenge di uomini e donne.
Mi sentivo contenta a dialogare di queste cose mentre la fiamma dell'accendino mi arroventava gli aghi infissi nei capezzolli mi contorcevo per il dolore.
Improvvisamente la donna mi chiese se mi sarebbe piaciuto prostituirmi.
Alla domanda seguì una fiammata d'accendino che mi provocò molto dolore.
Mi dissero che ero perfetta per la mia natura depravata.
Ripresomi dal dolore cominciai a valutare la risposta.
La cosa mi attraeva e anche molto, il mio pensiero fu interrotto dal dolore di una nuova arroventatura sui capezzoli, che care le mie amiche.
Superato il dolore ripresi il pensiero, mi convinsi che la cosa mi sarebbe piaciuta essenzialmente per aumentare il mio degrado.
Per trovare una nuova forma in cu abbruttirmi moralmente.
Mentre concludevo questo pensiero la trans mi infilò un ago nel glande.
Che dolore!
Quell'altra continuava ad arroventare gli aghi ai capezzoli, per cui preso da quesi dolori non potevo manifestare il mio volere.
Terminato questo passaggio fui in grado di rispondere ammettendo che mi sarebbe piaciuto prostituirmi.
Loro emisero dei gridolini e dei commenti di approvazione.
Poi la donna prese un tubo di gomma morbida che mi avvolse attorno al collo e cominciò a strangolarmi.
Mentre mi divincolavo per lo strangolamento la trans mi disse che se ero veramente decisa mi avrebbero procurato i clienti ma che i proventi sarebbero andati tutti a loro.
Mentre venivo strangolata i miei pensieri si facevano confusi, ma rimaneva forte l'intenzione di andare avanti in quanto mi avevano proposto, si mi piacva molto.
Con un filo di voce dissi di sì.
La donna allentò la presa sul mio collo, respirai.
La trans mi infilò un altro ago nel glande.
La donna riprese l'accendino e ricomincio ad aroventarmi gli aghi ai capezzoli, mentre io gemevo per il dolore mi spiegò i dettagli.
Inizialmente mi avrebbero trovato dei clienti tranquilli, gente che voleva solo farsi spompinare od incularmi.
Poi clienti più aggressivi che chiedevano prestazioni particolari.
Mentre gemevo per i capezzoli bruciati dicevo di sì a tutto, mi andava bene tutto.
Loro sembravano contente.
La trans mi infilò il suo cazzo in bocca che cominciai a succiare avidamente.
La donna mi sfilò gli aghi dal glande.
Soddisfai la trans che arrvò abbondantemente nella mia bocca.
Rmanemmo daccordo che sarei ripassata tra due giorni per cominciare la mia nuova attvità.
Due giorni dopo mi presentai, ero totalmente depilata come sempre, ma le mie amiche aggiunsero del trucco al viso per feminilizzarmi un poco.
Mi fecero entrare nella camera di lavoro, se così si può chiamare, mi fecero adagiare sul letto e mi diedero delle istruzioni.
Chiunque si fosse presentato, bello o brutto, giovane o vecchio io avrei dovuto essere carina e compiacente.
Ammisi!
Mi lasciarono.
Io ero immersa nei miei pensieri, chi sarebbe stato il mio primo cliente?
Sarei riuscita a soddisfarlo?
Sarei riuscita a fare il mio dovere di puttana?
Dopo un pò la porta si aprì ed entro un panzone di mezza età.
Lo salutai come una vera troia, mi piaceva di iniziare con un individuo del genere.
Veramente degadante.
Lu ricambiò il mio saluto, notai il suo sguardo arrapato a vedermi già nuda sul letto.
Lo invitai languida a svestirsi, lui eseguì un pò incerto.
Nudo mostrava una garnde pancia ed un uccello medio.
Si avvicinò al letto quel tanto che basta perchè potessi prendere in mano il suo uccello e cominciare a masturbarlo.
Poi lui si mise più comodo e cominciai a prendere in bocca quel suo uccello semieretto.
Glielo feci diventare bello duro, poi con un fare da vera troia mi rigirari offrendoli il culo e incitandolo a prendermi.
Lui non aspettò un istante e in men che non si dica mi trovai il suo cazzo che andava avanti e indietro nel mio culo.
Io lo incitavo a chiavarmi sempre più forte, lui pompava sempre più velocemente, finchè non è arrivato con un lungo gemito di piacere.
Po si è sfilato, dopoqualche istante si è rivestito e se ne andato senza dire una parola.
Qualche minuto dopo sono entrate le mie amiche dicendo che dovevo festeggare la mia prima prestazione da puttana.
Mi fecero scaricare la sborra del ciccione dal culo e poi mi infilarono in culo il lungo gambo di un fiore.















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